Gemellaggio

di
genere
bisex

Finalmente siamo solo io e lui, finalmente possiamo goderci questo momento, finalmente possiamo lasciarci andare. La settimana di gemellaggio coi tedeschi è ormai giunta al termine, e io e Rick, il corrispondente tedesco di un mio compagno di classe, non possiamo più rimandare. Per salutarli la scuola ha organizzato un ottimo buffet in aula magna, che col passare delle ore è diventata una pista da ballo, con tanto di musica, e qualche bicchiere di troppo. I professori ci hanno lasciato la serata libera per poter festeggiare, e la scuola sarà nostra ancora per qualche oretta. Ci stuzzicavamo già da qualche giorno, io e Rick, nelle diverse gite sempre sotto la vigilanza dei prof, un pizzicotto, una battutina, senza arrivare mai al sodo, o meglio fino a quella sera. Il volume della musica contribuisce alla sensazione di nausea che si ha dopo aver esagerato un po' con l'alcool. Mi invita a ballare, é fantastico con la camicia nera e i jeans a vita bassa, esaltano la sua carnagione chiara, gli occhi azzurri e i suoi capelli biondi a spazzola. Dopo un po' però mi invita ad uscire dall'aula, faccio cenno di si con la testa, e lo seguo tra la folla, fino a quando ci troviamo nell'andito desolato; le orecchie mi fischiano, barcollo un po', mi aggrappo volontariamente alle sue spalle, e lui un po' imbarazzato fa qualche passo indietro sedendosi su una delle sedie che si trovano sempre lì. Mi lascio andare sopra di lui, che a sua volta mi mette le mani nei fianchi per non farmi avvicinare troppo. Le sue guance sono rosse, non riesce a controllare il suo sguardo che cade dritto nella mia scollatura, e un sorrisetto malizioso gli compare sul viso. Borbotta qualcosa in tedesco, non riesco a capirlo, e soprattutto sono troppo presa dalle sue labbra carnose, le voglio, adesso. Chiudo un attimo gli occhi, e quando li riapro il suo viso e vicinissimo al mio, le sue labbra si poggiano sulle mie, e con dolcezza mi baciano lentamente. Mi mette una mano nel collo, mentre con l'altra mi stringe forte a se e inizia a baciarmi più velocemente. Dopo qualche minuto però mi stacco, e mi rendo conto che sono completamente sobria; ho un attimo di esitazione in cui mi chiedo se lui stesse semplicemente approfittando del mio corpo incustodito. Ma è quando i nostri occhi si incontrano che capisco che fa sul serio, "mi piaci tanto" sussurra con il suo accento tedesco che mi fa totalmente arrapare. Sono innervosita dal via vai dei ragazzi che passano, e gli indico una porta di cui non ho mai saputo l'utilità, era sempre chiusa, eppure qualcuno oggi l'aveva lasciata socchiusa. Entriamo di nascosto, dato che c'era scritto in un foglio, vietato l'ingresso agli studenti del liceo. L'idea che ci possano scoprire da un momento all'altro aumenta l'eccitazione, che lo spinge subito a farmi appoggiare alla porta ritrovandoci al buio, vicinissimi e soli. Intravedo qualche scaffale ripieno di fogli, e immagino dev'essere un posto assai segreto per la scuola, ma ormai siamo qui, e nulla ci può fermare. Mi bacia, mi stringe, mi vuole tutta per sè. Mi infila le mani sotto il vestitino, e me lo alza sino all'ombelico. Io a mia volta gli sbottono i jeans, e lascio che appoggi il suo cazzo caldo nelle mie mutandine. Sospiriamo in silenzio, e riprendiamo a baciarci con molta più voga. La dolcezza si trasforma in passione, freme dalla voglia di infilarmelo, e io a mima volta mi faccio desiderare strusciandomi sopra la sua sporgenza sempre più dura. La sua voce roca emette qualche parola in tedesco, interrotta dai suoi gemiti. Sono completamente bagnata, mi fa impazzire vederlo così. Gli sbottono la camicia, lo faccio appoggiare al muro e mi inginocchio di fronte a lui. Mi fissa intensamente, con un espressione di piacere, e lascia che sia io a tirarglielo fuori per accarezzarlo. Lo lecco, in punta, tutto attorno, immaginandolo come un gelato, lentamente, sino a fermarmi. Lo fisso negli occhi, aspettando una sua reazione, che non tarda ad arrivare. "Continua, ti prego.." dice eccitato; faccio finta di non sentire, sino a quando non è lui a prendermi per la nuca e a spingermi con forza contro il suo cazzo. Non riesce a trattenere i gemiti, e si morde un labbro per non urlare. Sto godendo da morire sentendolo così, e sono io a rallentare, impaziente di avercelo dentro di me. Mi alzo lentamente, e mi abbandono totalmente a lui appoggiandomi ad uno scaffale; essendo molto più alto di me, prima si fa desiderare poggiandomi il cazzo caldo nel ventre, baciandomi nel collo e massaggiandomi il clitoride con la mano, poi mi afferra per i fianchi, mi stringe forte e mi bacia in una maniera indescrivibile. Finalmente mi penetra tutta mentre mi stringe forte in modo da farmi sentire i suoi muscoli in tensione, la sua forza, il suo piacere. é bellissimo, sorride quando ansimo dal piacere, e proprio quando il movimento si fa molto intenso mi stimola il clitoride facendomi avere un orgasmo straordinario, seguito dal suo, che mi ricopre di sborra calda il ventre. Mi sorride e mi bacia delicatamente. Una volta rivestiti prende un pennarello che si trovava li e mi scarabocchia qualcosa nel braccio. Al buio non riesco a capirlo, ma ora in camera mentre lo guardo attentamente riesco a decifrarlo. "Ich liebe dich". Una lacrima mi riga il viso, non scorderò mai questa esperienza, e aspetterò con ansia il prossimo gemellaggio.
scritto il
2013-04-11
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