Temptation

di
genere
etero

Le nostre famiglie sono molto amiche, amiche da una vita ma Ornella era molto più piccola di me perché la potessi prendere in considerazione. Poi, dopo qualche anno, tornato dal militare, ci rivediamo a una festina, di quelle che all'epoca si organizzavano in casa con il giradischi e il ballo "sul mattone". Ora sono sul mattone con Ornella così giovane, così fresca e fragrante. Canta Teddy Reno, canta Temptation e lei mi si accosta facendosi sentire dolcemente, guancia contro guancia. La bacio sul collo e lei freme e mi bacia a sua volta, sul collo anche lei. Profuma di donna, diciotto anni appena compiuti, io ventitré. E' stato bello e inaspettato sentirla squagliarsi, scoprire la donna dalla ragazzina che avevo lasciato, baciarla sulla bocca, assaporare la sua lingua, sentire il suo sesso cercare il mio, la mia erezione. Sono bagnato ma Ornella deve andare, sua sorella la chiama da basso. Mi saluta sorridendomi, nient'altro. Dopo qualche giorno una sua lettera: "Ti desidero da quando facevo le medie e tu nemmeno mi guardavi, ho fatto dei bei sogni, mi sono toccata tante volte pensandoti e finalmente sabato ti ho potuto stringere, baciare, sentirmi ricambiata nella mia voglia di averti. Ti amo. Vorrei risponderle ma qualcosa mi trattiene, sono fatto così, con tutte :"MI piaci ma non ti innamorare, se ti innamori, me ne vado, scappo".

l'estate è arrivata e io sono lì a studiare per l'esame di filosofia, quando squilla il telefono. E' lei, Ornella, mi chiede come sto, che cosa faccio, mi dice che mi ha pensato per tutto questo tempo, si è addormentata tante volte accanto a me, che ha voglia di rivedermi, tanta voglia. Le sue frasi, la sua voce mi seducono e dico che anch'io avrei voglia, che lei mi è rimasta in testa. "Allora perché non vieni? Sono al mare con mia sorella. Dai l'esame e vieni, ti aspetto". La chiacchierata mi ha ormai de tutto distolto da Kant e Marx, metto sul giradischi Temptation e cado nell'autoerotismo con Ornella in testa, poi decido: tra due giorni l'esame e subito al mare. Le telefono, le dico tutto e lei quasi mi ordina di non ripensarci.

"Ornella non c'è, è dovuta ritornare a Livorno per un documento da firmare, mi ha chiesto di dirtelo al tuo arrivo e di aspettarla, tornerà domani"
" Beh ma perché non mi ha telefonato"?
" Aveva paura che tu rinunciassi e allora..
" E va bene, però sono scocciato"
" Ma ci sono io a farti compagnia e a me fa piacere rivederti, stare un po' insieme a te.
Giovanna, la sorella, ha ragione, la sua compagnia può avere un valore, è bella, matura e sa essere anche simpatica. Ceniamo insieme, una pizza da Donato e poi a casa per la notte, sono stanco, ci salutiamo e dopo una conversazione telefonica con Ornella che mi spiega tutto, salgo in camera. Mentre sto per addormentarmi, rinfrescato dal condizionatore, si apre la porta. Giovanna mi chiede a bruciapelo: "Ti andrebbe di fare una scopata con me? Magari più di una, visto che abbiamo tutta la notte a disposizione". E' in mutandine e reggiseno, capelli sciolti, bella nella penombra, la invito sul letto, ci guardiamo e ci viene da ridere. Approcciamo, con me che cerco di scaldare i motori, il mio e il suo ma non faccio a tempo perché Giovanna mi è subito a cavallo, le piacciono le "sveltine" e a me anche. Sento il suo sesso sfregarsi al mio, lo fa con intensità, vuole farmela sentire tutta, da cima a fondo, da fondo a cima. E' super eccitata e io la lasco fare, il suo piacere è il mio, i suoi umori favoriscono la penetrazione e lei galoppa, galoppa, scuotendo i lunghi capelli come una Walchiria. Geme, commenta la scopata, grida anche e "viene" infine mormorando: "Fanculo Ornella!". Il suo orgasmo coincide col mio, ha voluto che le venissi dentro, dicendomi subito dopo che non è protetta, che le piace rischiare. Più tardi mi fa capire che scherzava, che assume la pillola ma voleva tenermi in ansia per un po', distogliere il mio pensiero dalla sorella e tenerlo per sé. "E ora che succede"? le chiedo, "Niente, che vuoi che succeda, magari domani ci divertiamo in tre"
Domani è già oggi, sono a letto tra le due sorelline, appoggio le mani sulle due fichette appena godute, che fremono sotto le mutandine come animaletti sorpresi, due morbide conigliette arruffate.

scritto il
2024-02-12
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