Lo sfigato fortunato

di
genere
incesti

Ero uno studente universitario considerato un po secchione dagli amici, e , non avendo nessuna ragazza con cui uscire, venvo considerato un po uno sfigato.
Ma proprio una ragazza, fece ricredere il gruppo di amici bulleti, quando stavano sfottendo, diocendogli che per fare le mie esperienze di sesso, a loro non sarebbe bastata una vita.
Siccome la ragazza era considerata una tosta, e sembrava avere una inclinazione per me, qualcuno appizzò le orecchie.
Del resto ero fisicamente ben messo, atletico, ed avevo un certo prestigio in università e in politica.
Ma io non potevo parlare, i miei ertano segreti da custodire fino alla tomba.
No non andavo a letto con mia madre, ne con la nonna, ne con le sorelle. Ma ero stato scelto da un piccolo gruppo di donne di una certa età, molto religiose, fra cui una mia zia e una cugina matura, la più giovane delle qualia aveva 25 anni più di me.
Alcune sposate e mamme, le più zitellone, si coprvano le une con le altre in un paese del sud dove all'epoca si rischiava la pelle per fatti sessuali. EWd io ero stato scelto perchè serio, e perchè sapevano che non avrei parlato in giro.
Non è che si fossero messe d'accordo, ma una prima lo disse alla seconda, poi si passarono il mio pisello dall'una all'altra. Creavano loro loccasione.
E quindi finni per avere come un vero e proprio harem, ma era come se tutto avvenisse per caso.
La fortuna era che mi veniva subito duro e resistevo fino a farle avere l'orgasmo, cosa molto rara all'epoca.
Cominciò con la zia Anna un po chiattona, presidente delle donne di Azione Cattolica, che mi chiedeva di scrivere dei discorsi, e si chiudeva con me in un locale, era moglie di uno zio, e fu lei a prendere l'iniziativa di mettermi una tettona in bocca, cosa che mi fece partire a razzo, e poi si fece scopare sul letto, mentre il marito era al lavoro, e i figli a scuola.
Non soi quante volte sborrai con Lei.
Lei mi parlò di una cugina di mia madre, 50 anni, zitella, e si accordò per una riunione a casa sua, e mi disse di predere l'iniziativa con quella che era timida.
Ma altro che timida, fu la prima a predermelo in bocca e mi insegnò un sacco di cose, era stata l'amante di un gran signore del paese che ora era morto.
Non era grassa, un bel viso, sana, pulita, fu con lei un bel periodo. La zia Anna ancora ogni tanto me la dava.
Non mi aspettavo di trovare un giorno a casa della zia, la sorella del prete, una donna un po legnosa, zitella. La zia ci lasciò soli, ma fu quella che mi piacque di meno, era un po statica, molto pudica, comunque mi fece sborrare. Era un po secca di figa, e le insegnai io a prenderlo in bocca.
Ormai avevo capito il gioco della zia, che così soddisfaceva le zitellone, e le poteva ricattare, e le teneva in gioco a suo favore. Mi dise che tanto aveva capito che a me la figa matura piaceva.
Più pericoloso fu quando mi presentò a una moglie di un camorrista, in carcere, ormai facevo il gigolò.
Avevo paura con quella ma fu molto calda, e dolce, felice di avere a che fare con un giovane ne manesco ne violento, anzi dolce anche se virile.
Mi fece sborrarre in figa, e rimasi un po in paura, se rimanesse incinta erano cazzi per me.
Mi madre, non riusciva a capire perchè non cercassi ragazze, ma mio padre deve aver capito qualcosa, ma deve aver pensato che alla fine dei conti ero contento io e contente loro.
Ogni tanto le rivedevo, poi mi invitò per farmi studiare con il figlio la farmacista del paese.
Il figlio dopo un po se ne andò a giocare a pallone, rimanemmo da soli, nel retro della farmacia, e la farmacista mi disse che le avevano raccontato come lo facevo bene, e mi fece un pompino, interropendosi ogni tanto per servire i clienti. Uffa, me ne andai.
Ormai il giro delle amiche della zia Anna era servito, ma ormai mi aveva preso la passione per le donne mature, che poi mi sono portato dietro per tutta la vita, anche se re sono stato sposato con una donna bellsima ed ho avuto donne piu giovani di me.
Così puntai la moglie del maresciallo dei carabinieri, su cui tutti i miei amici si segavano.
Ormai sapevo cosa commuoveva le done di una certa età, e mi andò bene.
La zia Anna però mi fece un cazziatone, aveva capito cosa era successo, e all'epoca avevo rischiato di essere ammazzato.
La zia mi fece fare delle lunghe scopate con lei per tenermi calmo. ed ogni tanto richiamava qualcuna del suo giro.
Ma io ormai volevo aggiungerne altre.
Passavno gli anni e mi ero laureato, come succede, partii per impiegarmi fuori paese, e per la carriera.
Incontrai quella ragazza che avevo detto agli altri che io scopavo più di loro. Anche lei ormai trasferita.
Ci fermammo a parlare. lei senzxa nulla sapere, aveva intuito, e cominciato a seguire i movimenti delle zie cugine mature che scopavano con me, e aveva capito il giro di mia zia Anna.
Del resto sei maggiorenne, mi disse, e credo che sia piu tu che le hai sfruttate, che loro a te.
Lei si conservava bene, non l'avevo mai guardata bene, e mi venne di sorriderle complice, ma lei mi disse che ero un ignorante che non capivo niente. Per esempio? Non hai capito che ti volevo bene, e che mi faceva soffrire che tu facessi da oggetto sessuale alle tardone.
Posso rimediare? No disse , e se ne andò, quasi in lacrime-
Questoi mi fece riflettere, ma non riuscii mai a smetere completamente con le donne mature.
Non so che conclusione trarne, la figa matura mi ha dato tanta gioia e pochi dolori.
Ancora oggi penso alla foga con cui le cavalcavo, alle loro dolcezze verso di me, all'aria di segreto che era molto eccitante.
Mi reputo fortunato.
La figa non fa male, ho studiato e fatto carriera.
Pensate vcosa sarebbe successo se a quell'età mi dfossi innamoraot non corrisposto di qualche stronza.
No, meglio così


di
scritto il
2024-03-01
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