Sono di là, tesoro...

di
genere
tradimenti

Aisha stava stimolando dolcemente i capezzoli di Riccardo, guardandolo fisso negli occhi. Dopo averlo spogliato completamente, aveva appoggiato la sua schiena alla spalliera del letto, per poi legarvi saldamente i suoi polsi con una sciarpa di seta. Per quell'appassionante momento di supremazia femminile aveva scelto una classica posizione di controllo che le permetteva di dominare tranquillamente la sua vittima: la sua passera era posata con decisione sopra il pube dell'uomo, mentre le sue gambe atletiche gli avvolgevano con forza il tronco. Il seno tondo e abbondante, appena velato, esercitava il suo abituale, rassicurante e inarrestabile fascino ipnotico grazie ai prorompenti capezzoli scuri ed alle spalle larghe e forti che lo esaltavano.
"Stai perdendo completamente il controllo di te stesso, piccolo Ricky, non resistere. Rilassati e lasciati dominare dalle mie coccole...sono così dolci..." disse piano la donna.
Stava impartendo al marito un'irresistibile lezione femdom, usando le dita lunghe e affusolate. La stimolazione era iniziata coccolando a lungo l'intera superficie di ciascun capezzolo con i polpastrelli delle dita ingioiellate, alternando tocchi lievi ad altri più decisi. Ma per Aisha questo era solo l'inizio: chiuse gli splendidi occhi neri da bellezza araba e inclinò il capo all'indietro, facendo ondeggiare i suoi selvaggi riccioloni neri.
Passò ad un nuovo gioco, imprigionando i capezzoli tra pollice e indice e stimolandoli con accurati movimenti rotatori, senza rinunciare a delle brevi ma forti strizzate. Il suo docile schiavo reagì a quelle dolci attenzioni più velocemente del solito, emettendo dei teneri mugolii che eccitarono irresistibilmente Aisha, inducendola a passare ben presto alla terza fase.
Era il momento di esercitare nuovamente un tocco più delicato: iniziò ad accarezzare i capezzoli con i polpastrelli di due dita affiancate, per esercitare una stimolazione più uniforme ma più accentuata.
"Sei felice, amore?...vedo che ti stai abbandonando completamente nelle mie mani...è una saggia decisione, sai bene che Aisha significa "forza interiore". La cosa migliore che tu possa fare quando decido di dominarti è quella di arrenderti alle mie voglie...dopo un po' di adorabile resistenza, naturalmente..."
L'uomo era completamente assorbito da un'eccitazione stordente, che si manifestava con una simpatica erezione che Aisha guardò con tenerezza, per poi gratificarla con una bella palpata di palle e uccello. La donna pensò che Riccardo fosse ormai cotto, pronto per assaporare una nuova, indimenticabile sensazione...
"Tieni gli occhi chiusi, piccolo mio..." ordinò Aisha. Il marito ubbidì subito, conscio che l'ubbidienza assoluta fosse l'atteggiamento obbligato da seguire. Sottomissione, le dolci e implacabili attenzioni di sua moglie, e quindi tanto, tanto piacere...
Aisha sorrise soavemente mentre guardava il viso sereno di Riccardo; il povero schiavo si aspettava una tenera strizzata di palle o un po' di affettuoso soffocamento, ma la sua buona Padrona aveva in mente qualcosa di diverso...
"Sei pronto, tesoro? Ora proverai un godimento molto speciale..." sussurrò la donna estraendo da sotto il lenzuolo un coltello arabo, dalla lama corta e larga. Mentre il marito assentiva con un quieto mugolio, Aisha gli pose la mano sinistra sulla bocca e passò la lama sulla gola, da un lato all'altro. Un gesto sicuro, accurato, amorevole...

Aisha si sentiva forte, calma e appagata. Adorava i momenti successivi al suo sapiente uso del coltello, quando godeva immensamente del taglio della gola di un uomo, così facile e gratificante. La sua passera era gradevolmente bagnata dalla gioia di dominare un maschio fino alla manifestazione più eccitante del suo potere...
Si avvicinò al viso della sua vittima e gli baciò teneramente le labbra. "Ti è piaciuto, amore? Sono stata sexy e letale come sempre?..."
Riccardo aprì piano gli occhi, respirando con affanno. Sembrava riemerso miracolosamente da un mare profondissimo, salvato dalla stessa donna affascinante che ve lo aveva immerso. Non era la prima volta che Aisha fingeva di sgozzarlo, passandogli il lato non tagliente della lama sulla gola indifesa. In quei momenti così intimi le sembrava sempre che il suo schiavo morisse davvero, annullato completamente da un'emozione e da un'eccitazione così forti da fargli perdere i sensi. Una piccola morte, come i francesi descrivono l'amplesso.
"Oh, grazie mia Regina..." sussurrò appena Riccardo. "...Sei davvero così brava a uccidermi...quando sento il tuo delizioso coltello sulla gola temo sempre di morire davvero..."
Aisha sorrise, maliziosa. "Fai bene a preoccuparti, bimbo mio, prima o poi potrei stancarmi di essere così buona con te e ucciderti davvero. Sarebbe divertente farti fuori per sostituirti con un altro maschietto, magari più bello e giovane..."
"Ti prego, Aisha, non farlo...pensi proprio che meriterei una fine così crudele? Lo vedi anche tu come sono sempre docile e ubbidiente...pensi di trovare facilmente uno schiavo come me? E poi sai bene che puoi avere tutti gli amanti che vuoi..."
Riccardo stava per continuare le sue flebili proteste, con le lacrime agli occhi, quando il telefono della sua Padrona cominciò a suonare. Aisha si alzò dalla sua posizione dominante per prendere il cellulare sul comodino, rispondendo subito appena vide il nome di chi la stava chiamando.
"Ciao Michel, aspettavo che mi chiamassi, perché tanto ritardo? Non dirmi che eri troppo impegnato con il pianoforte?"
Riccardo riuscì a sentire che la voce che parlava con sua moglie era giovanile, quasi certamente quella di un ragazzo.
"Ma che bravo, tua mamma sarà contentissima di te. Mi stai per caso dicendo che hai studiato tanto perché hai voglia di un bel pompino? O magari di qualcosa di più profondo? Sei diventato proprio un porcellino..."
Aisha si risistemò comodamente sopra il marito, continuandolo a guardare negli occhi, sorridente e sfrontata. La telefonata del suo giovane amante era giunta al momento giusto per proseguire quell'eccitante seduta di dominazione.
"Non so se sia possibile vederci ora, dovrei pensare a come far star buono mio marito... Hai davvero così tanta voglia di coccole?..."
Riccardo ascoltava attentamente le parole giocose di sua moglie, rendendosi conto che la donna stava usando la telefonata per continuare a dominarlo, mantenendolo eccitato. Era felice di sentire di nuovo l'amore di Aisha dopo le sue parole di morte, seducenti ma terribili.
"Sei proprio un bambino che non si merita di essere viziato come faccio sempre io..." continuò sorridente la donna. "E va bene, caro, ti regalerò di nuovo il piacere di essere scopato, però fra venti minuti devi essere qui, altrimenti dovrai menartelo da solo...va bene? Ok tesoro, a fra poco...corri da me, ti aspetto."
Aisha posò il telefono e guardò intensamente il suo povero marito come fa una bella gattona con il passerotto che sta stringendo tra le morbide zampe.
"Ti stai chiedendo con chi stavo amoreggiando, vero? Vuoi sapere con chi ti faccio le corna, mio piccolo Ricky?" sussurrò dolcemente la brava moglie.
Riccardo stava sprofondando sempre di più nell'eccitazione in cui l'aveva avvolto Aisha. Sapeva bene di avere il piacere e l'onore di essere cornificato dall'amore della sua vita fin da quando lei lo aveva scelto e sottomesso. Era accaduto tutto con estrema naturalezza quando la bellissima Regina si era impadronita dello schiavo che aveva ritenuto adatto per lei, imponendogli le sue condizioni: un'obbedienza incondizionata, una dedizione assoluta e l'accettazione di una completa, serena, e libera infedeltà della sua adorata moglie. In cambio, poteva godere di una tenera, complice e solidale convivenza e dei suoi sospirati e adorabili favori sessuali, concessi in misura accorta insieme alle sue confidenze più intime.
"Ora ti farò un bel regalo, mio buon cucciolotto: ti rivelerò un segreto che, ne sono certa, ti farà godere immensamente" disse Aisha mentre accarezzava con fantasia l'uccello di Riccardo. "Michel è il figlio della mia amata amica Margherita; ha solo diciotto anni e, come capirai, sta vivendo un periodo delicato del suo sviluppo sessuale. Bene, le mie amiche ed io abbiamo pensato di aiutare la prole del nostro gruppo a vivere felicemente questo momento: ognuna di noi si è assunta il compito di sedurre una figlia o un figlio delle amiche, occupandosi quindi di regalare loro una sana e completa educazione sessuale. Carino, non trovi?"
"Oh, sì..." sussurrò Riccardo, soggiogato dalle carezze delle mani esperte della donna. "Ma cosa fate alle ragazze?..."
"Ma è semplice, tesoro, prima le seduciamo per permettere loro di conoscere tutte le delizie di un amore lesbico e poi le facciamo incontrare con i maschietti del gruppo, che, ovviamente, abbiamo prima scopato a dovere. Alla fine del percorso avremo degli adolescenti consapevoli e felici, e delle donne soddisfatte e appagate..."
"Veramente dolcissimo, come sarebbe piaciuto anche a me.." sospirò il povero maschietto.
"Come avrai capito, Michel è il mio giovane amante di turno, e sta venendo qui per farsi scopare. Non ti dispiace, vero, se ti faccio le corna così, di sorpresa? Abitualmente trovo più eccitante fare tutto di nascosto, ma sai che odio essere troppo ripetitiva..." cinguettò Aisha mentre accentuava il ritmo delle forti mani sul membro del marito.
"Ti ubbidirò sempre, mia Regina..." si affrettò a rispondere Riccardo, assolutamente pronto a seguire il proprio destino.
"Sei proprio un amore, Ricky, però ora devo decidere come farti star buono. Voglio che Michel stia assolutamente tranquillo mentre facciamo l'amore...sai, è ancora inesperto e non vorrei che il suo uccellino fosse turbato dalla tua presenza."
"Mi farai del male, Padrona?...chiese Riccardo, quasi volesse supplicare la donna di essere davvero violenta con lui.
Aisha si alzò sulle ginocchia, voltando la schiena verso l'uomo. "Potrei sedermi con il mio bel culetto sopra il tuo faccino fino a farti addormentare...cosa dici?...No, è più sexy e veloce usare qualcosa di molto femminile, un profumo ad esempio..."
Riccardo guardò Aisha allontanarsi dal letto, restando concentrato sul culo della moglie, elegantemente incorniciato da un tanga nero. Era alto, sodo e slanciato, assolutamente in grado di soffocarlo rapidamente, come aveva già sperimentato in altre occasioni.
La Regina si alzò dal letto e andò a prendere un flacone che teneva da parte per le grandi occasioni: si trattava di un profumo a base di estratto di narciso, che le aveva regalato Imaan, la sua amante africana. Quella splendida pantera era esperta nell'uso di fiori, piante ed essenze naturali: quel profumo, le aveva detto, sarebbe stato ideale per mettere a nanna suo marito quando ne avesse avuto bisogno. Prese un fazzoletto ricamato e lo bagnò con l'essenza di Imaan, si rimise sopra su di lui e gli premette con amore il fazzoletto sopra bocca e naso.
Il maschietto accennò ad una debole e poco convinta protesta, ma Aisha replicò subito facendolo zittire: "Non resistere, tesoro, rilassati e lasciami fare... non voglio metterti a nanna del tutto. Sarai sedato senza perdere del tutto conoscenza, così potrai godere un po' anche tu del buon sesso che faremo nell'altra stanza". Imaan le aveva spiegato che sarebbe stato sufficiente un minuto di applicazione per ottenere una completa narcotizzazione: mantenne quindi il fazzoletto sul viso per circa trenta secondi, per poi controllare il battito e la pupilla del suo schiavo.
Aisha si accertò che il suo bravo marito fosse nella condizione desiderata e sospirò, sorridente e felice. Gli donò una definitiva palpata di uccello e palle, seguita da tre bacioni gratificanti sulle stesse parti, per poi completare il gioco femdom con un tenero bacetto sulle labbra.
Proprio in quel momento Michel suonò alla porta. La stupenda araba corse ad aprire, accogliendo il suo giovane amante con tutto il calore che quella situazione così sexy le regalava. Aisha cominciò a baciare e leccare il ragazzo ancora prima di richiudere la porta, per metterlo a suo agio senza consentirgli quasi di parlare. Gli aprì abilmente i pantaloni prendendo completo possesso delle sue parti intime, che si mostrarono prontissime a rispondere alle stimolazioni della donna e tanto vogliose di coccole.
Michel aveva un fisico da atleta, ingentilito da un delizioso faccino che ricordava senz'altro quello della sua bella mamma. Per fortuna di Aisha, il ragazzo era intelligente, studioso ed educato, molto meglio, quindi, della media dei suoi coetanei. Era pure dotato di un uccello non troppo lungo ma deliziosamente spesso, con delle palle sode e proporzionate: un vero bocconcino...
"Sono felice che tu sia venuto, amore, ora ti ricompenserò per il tuo bel voto" gli sussurrò teneramente la donna nell'orecchio, tra un bacio e l'altro.
"Grazie Aisha" mormorò Michel, già eccitato. "Ma tuo marito è in casa?...non possiamo farlo se c'è lui..."
"Sei proprio educato, piccolo mio, vuoi fare l'amore con una donna sposata senza disturbare nessuno... non preoccuparti, ho appena messo Riccardo a nanna, non potrà sentirci..." mentì Aisha, più che mai infedele. Mise una mano sul culetto sodo del suo amante e lo guidò in soggiorno.
"Guarda, sta dormendo profondamente" disse Aisha dopo aver condotto Michel davanti a Riccardo. "Se ne starà qui buono buono mentre noi godremo del nostro amore..."
Il ragazzo si tranquillizzò, seguendo docilmente la donna in camera da letto.
"Raccontami del tuo esame, hai suonato bene?" chiese Aisha mentre spogliava rapidamente il suo bel maschietto.
"Sì, sono riuscito a concentrarmi nonostante pensassi tanto a te..." rispose eccitato Michel.
"Che bravo, sono tanto orgogliosa del mio ragazzino...ora ti spetta la giusta ricompensa." Inginocchiata sul divano, Aisha si fece togliere il velo che le copriva il seno e le mutandine, ordinando al suo amante di coccolarle le grosse tette. Michel, seduto di fronte a lei, ubbidì prontamente, ma le sue carezze non soddisfecero del tutto la sua affascinante maestra di sesso.
"Ma tesoro, è mai possibile che le tue mani siano così abili sulla tastiera e così impacciate sul mio bel seno? Ti devo confessare che mio marito è molto più eccitante e accurato di te nello stimolarlo. Su, mettici più impegno e datti da fare...e non dimenticare i capezzoli..."
Michel arrossì imbarazzato, ma, da bravo allievo, riuscì a cambiare il ritmo e la profondità delle sue carezze, ricordandosi delle dolci lezioni che Aisha gli aveva impartito.
"Così va meglio, mio caro, ora voglio sentire tutto il tuo vigore, immagina di suonare un impetuoso Allegro con brio..."
Michel si sentì gratificato dai complimenti della sua Regina, che non perse tempo a stringersi al pube del ragazzo, tenendolo fermo con le gambe e impadronendosi del suo pene. I due amanti erano stretti uno di fronte all'altra, dopo che Aisha ebbe inserito l'uccello di Michel nella sua passera così accogliente.
"Ora comincia a spingere, amore...voglio che tu esegua un bel crescendo come si deve..." ordinò la donna. Il ragazzo l'accontentò subito, stimolato dal sentire il corpo della sua amante contro il suo e dai baci appassionati e profondi che riceveva senza sosta.
Aisha seguiva ritmicamente gli slanci di Michel, sollevandosi ad ogni spinta della penetrazione. Sapeva di dover accompagnare con regolarità l'impeto del suo ragazzo per goderlo sino in fondo, senza perdere nemmeno una nota...

Michel si sentiva felice, appagato, pieno d'amore. Stava riposando sul seno di una bellissima e sensuale donna araba, dopo essere stato posseduto con tutta la sapienza e le attenzioni che solo la sua Regina poteva donargli. Non poteva chiedere di più alla sua amante, che, però, era pur sempre una donna sposata, anche se spudoratamente infedele...
Il ragazzo si ricordò di colpo del marito di Aisha che stava dormendo nell'altra stanza; arrossì violentemente mentre la donna gli accarezzava dolcemente il viso, posato sulle sue grandi e morbide tette.
"Aisha, scusa, ma tuo marito è ancora di là...starà ancora dormendo? Cosa faremmo se ci scoprisse?..."
La brava moglie rise allegramente, apponendo un sonoro bacione sulle labbra del suo maschietto. "Sei veramente un ragazzo per bene, tesoro mio! Sono molto contenta che tu sia così premuroso nei confronti del mio caro schiavetto" disse Aisha spostando le attenzioni della sua bella mano sui capezzoli del giovane.
"Non preoccuparti, cuore mio, se Riccardo ci sorprendesse ora gli ordinerei di mettersi buono buono in un angolo per vederci godere del nostro amore. Ne sarebbe così felice..."
"Ma allora riesci sempre a farti ubbidire, mia Regina?"
"Certo, amore, e anche tu lo sai benissimo, non è vero?..." rispose la donna baciandolo ancora a lungo.
"Ti chiedo scusa, però, non potremmo controllare se tuo marito dorme ancora? Mi sentirei imbarazzato se mi vedesse così."
Aisha sospirò affettuosamente, piena di tenerezza nei confronti del ragazzo. "Va bene, caro, voglio che tu stia tranquillo. Vieni con me, andiamo a vedere se il mio bimbo dorme ancora".
I due si alzarono e la donna guidò il ragazzo verso la camera da letto, tenendogli saldamente il pene con la mano destra. Era sempre lei a condurre il gioco: ora avrebbe rassicurato il suo amante mettendo definitivamente a nanna suo marito, usando allo stesso tempo forza e dolcezza, come piaceva a lei...

Riccardo era quieto, saldamente legato al letto e parzialmente sedato. Come voleva Aisha, era riuscito a sentire, anche se soffusi, i seducenti suoni d'amore che provenivano dal soggiorno. Era felice che sua moglie facesse allegramente l'amore con un bel ragazzo ed era pure contento che Michel ricevesse un'educazione sentimentale così piacevole, cosa che a lui, purtroppo, non era capitata; non poteva neppure lamentarsi del trattamento che gli aveva riservato la sua stupenda Padrona, consentendogli di partecipare in qualche modo ai suoi amplessi extraconiugali. Riuscì a pensare che avrebbe chiesto ad Aisha di ripetere con lui quei dolci e gradevoli giochetti...
Sentì vagamente i due amanti entrare in camera da letto e si accorse che un morbido corpo nudo gli si stava avvicinando, sussurrando dolcemente. Avrebbe voluto dire qualcosa ma un'ombra si stese piano sul suo viso, facendolo addormentare definitivamente, con tenerezza...

Aisha si avvicinò al letto e vide che suo marito era calmo e quasi assopito, ma con un'espressione beata in viso.
"Vedi, tesoro, Riccardo è ancora immerso nel sonno che gli ho donato, non può disturbarci" disse a Michel. Il ragazzo assentì ubbidiente, sotto il rassicurante effetto della mano ingioiellata di Aisha che gli impugnava con forza l'uccello.
"Ora, però, si merita un altro po' di questo profumo così seducente...voglio che lui continui a fare la nanna e che tu non abbia alcuna paura di essere scoperto..." Riprese il fazzoletto ricamato dal letto, lo imbevve appena con il profumo d'Imaan e lo premette per qualche secondo sul viso del suo povero marito indifeso.
"Solo un poco, tesoro mio, solo un poco..."
La sua mano bella e forte aveva dominato il giovane amante, per poi immergere il caro marito in un sonno profondo che aveva annullato ogni sua volontà. Stava esercitando un potere assoluto su quei due maschi, e sapeva che questo avrebbe aumentato ancora il loro amore verso di lei e la conseguente, inesorabile sottomissione ai suoi desideri. Era un potere basato sulla forza e sulla bellezza, nato dalla sua intelligenza e gestito con tanta, invincibile dolcezza...
"Sei tranquillo cucciolotto? Vieni, ti faccio ancora un po' di coccole e poi potrai tornare felice al tuo pianoforte."

Michel era tornato a casa e Aisha era sdraiata sul letto, di fianco a Riccardo. Continuava a dominarlo anche se drogato, stimolandogli teneramente i capezzoli e accarezzandogli piano piano palle e uccello.
Si sentiva appagata, una bellissima Regina soddisfatta di essere amata ed ubbidita. Pensò tuttavia di non aver ancora esplorato tutte le eccitanti potenzialità della sua ricca situazione sentimentale; quella sera aveva goduto soprattutto separatamente di quei due maschietti: perché non organizzare un piacevole momento femdom a tre, con suo marito in veste di vittima principale e di cornuto felice e contento? Come sarebbero stati felici i suoi due amati schiavi di condividere la loro deliziosa dominazione...
Mentre proseguiva a coccolare Riccardo, Aisha usò l'altra mano per accarezzare dolcemente il seno morbido e l'accogliente passera. Si addormentò prima ancora di venire, stretta stretta all'uomo della sua vita...
scritto il
2024-03-05
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