Imaan, la babysitter femdom
di
Margot85
genere
dominazione
Imaan stava coprendo di baci il collo e la bocca di Candice, mentre con la mano sinistra le palpava con passione il seno sodo, dai capezzoli rivolti decisamente verso l'alto. La sua amante era ormai vicinissima all'orgasmo, grazie soprattutto alla mano destra della giovane ragazza africana che le stava accuratamente stimolando la fica. Candice ansimava deliziosamente con un ritmo regolare; Imaan pensò che la sua bionda amica, anche nei momenti di passione più intensa, non si lasciava mai travolgere dall'eccitazione, ma riusciva sempre ad assorbire tutto il piacere che nasceva dal loro incontro.
Le due donne stavano facendo l'amore da più di un'ora nel letto matrimoniale di Candice, che aveva spedito il marito fuori di casa per godere tranquillamente con la sua amante. L'amoreggiare con una donna sposata era uno dei piaceri più afrodisiaci per Imaan, che si divertiva particolarmente a sedurre mogli più o meno insoddisfatte e vogliose di farsi leccare da una bella ragazza.
"Su, mia dolce e fedele mogliettina, è ora di venire... tuo marito sta per tornare..."
Candice, nonostante l'ondata di piacere che l'investiva, scoppiò in una risata forte e allegra; Imaan accelerò ancora il ritmo delle sue carezze fino a quando la sua amica sciolse il proprio corpo in una lunga serie di sussulti, mentre il suo viso si distese in un largo sorriso, finalmente pacificato.
Per completare l'opera, la ragazza s'impadronì della labbra di Candice, baciandola con passione finché la donna non chiuse gli occhi, arrendendosi definitivamente alla sua amante.
Mentre guardava Candice riposare, Imaan pensò che fosse veramente un peccato che fosse solo bisessuale: lei era una lesbica convinta che considerava i maschi come degli esseri patetici e decisamente ridicoli e non capiva perché quella bionda deliziosa non li mollasse definitivamente. Candice aveva invece una vita sessuale molto intensa e promiscua: oltre al marito, amoreggiava regolarmente con altri bei maschietti, riuscendo senza problemi a conciliare tutte le sue trame.
"Sei felice, cuore mio?"
Candice riaprì piano gli occhi, con uno sguardo insieme tenero e malizioso. "Sì amore, sei sempre così speciale e affettuosa con me...mi hai fatto veramente impazzire di piacere quando hai parlato di mio marito..."
"Allora ti fa sempre godere un sacco fargli le corna."
"Oh sì! Però ti confesso che più lo tradisco e più lo amo, e viceversa. E' così buono e dolce...ed io ho bisogno di qualche punto fermo nella mia vita... non ti dispiace, vero?"
Imaan baciò teneramente l'amica. "Se proprio ci tieni...però non mi piace che se la cavi così a buon mercato."
"Che vuoi dire?"
"E' così fortunato a vivere con te che mi sembra giusta una compensazione, non si può avere tutto nella vita."
"Non vorrai fargli del male..."
Imaan prese tra le mani il viso di Candice e la guardò fissa negli occhi, sussurrandole dolcemente: "Invece sì, piccola mia. Mi viene proprio tanta voglia di dominarlo e torturarlo sessualmente, magari mentre tu te ne vai a scopare qualcuno dei tuoi amichetti. Sarebbe carino, non trovi?"
Candice rise allegramente, con una luce maliziosa nello sguardo. "Però, la tua idea è veramente intrigante, amore. Saresti una specie di babysitter, ma cosa gli faresti?"
"Non preoccuparti, conosco tanti bei giochetti adatti a renderlo docile e ubbidiente come un bimbo. Se sei d'accordo, possiamo organizzarci per il tuo prossimo adulterio..."
"Va bene, bella morettina, farò come vuoi, ma ora baciami il seno, ti prego..."
Imaan sorrise soddisfatta e avvicinò la bocca elegante e ben disegnata ai capezzoli eretti di Candice. ..
La ragazza si stava vestendo davanti allo specchio, dopo aver preparato per bene la mise da dominatrice che avrebbe indossato. La carnagione di Imaan era leggermente scura e rifletteva le sue origini egiziane e marocchine; la sua massa di scuri capelli ricci e due imperiosi occhi neri le conferivano un aspetto di fiera e bella donna berbera.
Indossò un nero completo classico da dominatrice: mutandine sgambate e ridottissime sul culetto slanciato, lunghi guanti fino al polso, corpetto in latex che lasciava scoperte le spalle e buona parte del seno, stivali al ginocchio. Naturalmente non trascurò i gioielli, che giudicava essenziali per il ruolo che doveva interpretare; scelse una collana di perle, che le conferivano un'aria ingannevolmente rassicurante e familiare, dei massicci bracciali piatti in argento con rilievi a sbalzo e degli anelli con pietre dure.
Dopo essersi vestita, Imaan si guardò attentamente allo specchio, restando soddisfatta del suo aspetto. Si soffermò particolarmente sulle mani, che più tardi avrebbero avuto un ruolo essenziale nella sua performance: le trovò eleganti e seducenti, piene di forza e bellezza.
Terminò l'accurata preparazione con il trucco: un rosso acceso ma non troppo squillante per le labbra ed un ombretto che partiva dal nero per sfumare in verde intorno agli occhi profondi.
Quando arrivò a casa di Candice, trovò la sua amica pronta per uscire e raggiungere il suo amante di quella sera.
"Ciao mia cara, sei puntuale come sempre."
Imaan rispose prendendo il capo di Candice tra le mani e baciandola più volte con passione. "Non potevo tardare, amore mio. Tu vorrai sicuramente correre dal tuo giovane amichetto ed io muoio dalla voglia di rilassarmi con il tuo dolce maritino..."
"Hai ragione Imaan, difatti ho già pensato di portarci avanti con il lavoro. Guarda cosa ho fatto.." Candice prese per mano l'amica e la portò in camera da letto. "Ti presento mio marito, tesoro, lo scuserai per il suo aspetto un po' sconveniente."
L'uomo era steso sul letto vestito solo con la maglia del pigiama, il culetto ed i genitali scoperti; aveva le braccia legate dietro la schiena da una sciarpa di seta ed un aspetto totalmente sottomesso, nonostante il suo corpo fosse robusto e muscoloso.
Imaan rise divertita, provando anche un po' di tenerezza verso quel povero maschietto. "Ma Candice, hai pensato di rubarmi il lavoro?"
"No amore, ho solo voluto prepararlo al tocco delle tue dolci e forti mani." La splendida bionda accarezzò teneramente il capo del marito. "Gli ho spiegato con dolcezza che io sarei andata ad amoreggiare con un bel ragazzo e che, per non lasciarlo troppo solo, avrei chiamato una stupenda babysitter per fargli compagnia e per farmi stare tranquilla mentre facevo tanto, tanto sesso."
"E l'idea gli è piaciuta?"
"Ma certo, lui è sempre così bravo che fa sempre tutto quello che voglio, vero caro? Questa è la mia amica Imaan. Vedi com'è sexy? Pensa come sarebbe eccitante vederci fare l'amore..."
La ragazza africana si tolse il soprabito e mostrò il suo eccitante look da mistress.
"Oh, ma sei splendida! Sarai una padrona perfetta per il mio bambino, vero caro?"
L'uomo guardò le due donne e sorrise appena, assolutamente remissivo.
Candice lo sculacciò dolcemente. "Imaan si occuperà di te, mio tesoro. Lo sai che puoi soltanto ubbidire alle mie dolci dominazioni...non ti preoccupare, fai come ti dico e sarai il marito più felice e coccolato del mondo. Ti farò sospirare i miei teneri amplessi, ma questo non farà che renderli ancora più eccitanti quando te li concederò...nel frattempo, ti prometto che non ti lascerò completamente a digiuno: le mie magiche mani e la mia bocca fatata sapranno come farti godere".
Imaan sorrise divertita sentendo Candice usare un tono così letterario in una situazione assolutamente femdom. "Come sei poetica, amore, ti trovo assolutamente irresistibile..."
Dopo un ultimo bacetto al marito, Candice prese Imaan per mano e andò verso la porta. Prima di separarsi, le due donne si baciarono sulla bocca e sul seno, concludendo il saluto con un'intensa, reciproca palpata delle loro stupende passere.
Imaan chiuse la porta e tornò in camera da letto. Aprì la borsetta da cui estrasse il tocco finale della sua mise, una veletta nera elegantemente sexy che le copriva il viso, lasciando scoperti i suoi profondi occhi neri.
"Eccomi, tesoro, ora sono tutta per te! Sei pronto a giocare? Per cominciare, ti farò capire subito chi è che comanda."
Per stare più tranquilla legò anche le gambe dell'uomo appena sopra le ginocchia ed alle caviglie; lo stese poi sulla schiena e si mise a cavalcioni sul suo stomaco, facendo sentire con forza il suo peso e guardandolo amorevolmente. "Senti come sono sapienti le mie mani..."
Il maschietto protestò con un gemito ma la ragazza iniziò a schiaffeggiargli delicatamente il viso alternativamente con le due mani, aumentando progressivamente la forza delle sberle fino quasi a stordirlo. Sapeva che in questo modo la sua vittima sarebbe stata lentamente ma inesorabilmente travolta dal suo potere, senza poter reagire in alcun modo. Dopo alcuni minuti di questo amorevole trattamento, infatti, la volontà dell'uomo fu annullata completamente dalle belle e forti mani della sua stupenda dominatrice, che gli avevano somministrato quelle che sembravano, all'inizio, delle dolci e affettuose carezze.
"Ecco, piccolo mio, ora che sai chi è la tua padrona t'insegnerò come si controlla la respirazione di un bimbo come te." Imaan decise di passare alla tappa successiva del suo percorso di dominazione: dopo aver piegato definitivamente il suo schiavo, era il momento di farlo soffrire e, soprattutto, d'impaurirlo.
La ragazza pose la sua ingioiellata mano destra sulla bocca dell'uomo, esercitando una pressione delicata che però la sigillava completamente.
"Senti come è calda e tenera la mia mano? Ti piace, tesoro?" Il povero marito di Candice emise un soffocato mugolio, assentendo appena con la testa.
"Ora però, bimbo mio, sarà la tua buona padrona a decidere se e quanto respirerai..."
Imaan chiuse dolcemente le narici dell'uomo con il pollice e l'indice della mano sinistra.
"Shhh,shhh..." sussurrò piano la donna, che interruppe brevemente la pressione sul naso quando si accorse che il maschietto era arrivato al limite del soffocamento. Ripeté tranquillamente l'operazione per alcuni minuti, guardando amorevolmente l'uomo e sussurrandogli parole dolci: era un metodo che trovava assolutamente delizioso, poiché univa un'azione dominatrice potenzialmente mortale ad un atteggiamento tenero e materno...Sembrava che anche il suo schiavo fosse dello stesso parere: quando la mancanza di ossigeno diventava insopportabile era costretto ad agitarsi, ma poi, dopo che Imaan gli aveva dato un po' di sollievo, ritornava ad essere beatamente sottomesso, subendo docilmente il nuovo soffocamento.
"Bene, caro, riconosco di averti maltrattato un pochino, ma ti accorgerai che ne valeva la pena. Ora hai bisogno di qualcosa che ti tiri un po' su..." Imaan prese da un cassetto un paio di mutandine di Candice e le ficcò delicatamente nella bocca dell'uomo per rafforzare ulteriormente il suo potere; gli scoprì poi il petto ed iniziò a stimolare accuratamente i capezzoli con le dita sapienti per risvegliare i sensi della sua vittima.
Quando il gioco iniziò a fare effetto stimolando l'erezione, la mistress, sempre sorridente, cambiò improvvisamente registro, torturando i capezzoli in modo crudele e raffinato: usò a lungo pollice e indice prima per strizzarli con i polpastrelli e poi per serrarli con le unghie affilate, provocando gradevoli gemiti di dolore.
"Credo di aver tormentato abbastanza le punte dei tuoi seni, tesoro, sono arrossate a dovere e stanno quasi sanguinando. E' ora di pensare alle tue parti basse."
La ragazza slacciò il corpetto scoprendo i seni tondi e sodi; s'inginocchiò quindi di fianco al maschietto ed iniziò a sfiorare con le dita prima il suo robusto uccello e poi le palle sode, provocando facilmente una nuova erezione.
"Vedo che il tuo pisellino è ancora sensibile; vediamo quanto riesce a resistere..."
Prese ciascun testicolo in una mano, dapprima con delicatezza, poi con forza sempre più crescente, per impadronirsi gradualmente della virilità della sua vittima. Quando giudicò che la pressione fosse stata sufficiente, strinse entrambe le palle con la mano destra, usando l'indice di quella sinistra per stimolare delicatamente la punta del pene, alternando leggeri sfioramenti con ripetuti picchiettii.
Imaan si accorse che il marito di Candice stava per venire ed interruppe subito le sue attenzioni. "Sei proprio un maialino, ma io non ho nessuna intenzione di assecondare le tue voglie. Ora te ne accorgerai."
Girò piano piano l'uomo sulla pancia, facendo attenzione a sistemare l'uccello verso l'alto, nella posizione più comoda possibile; in uno slancio di generosità, non voleva che soffrisse troppo, considerando quello che aveva intenzione di fargli.
"Hai mai sentito parlare di femminilizzazione, caro? Candice mi ha detto di averti penetrato solo con due dita; è stata davvero troppo buona con te ma oggi capirai quanto sia appagante accogliere qualcosa dentro il proprio corpo, anche se non sarai assolutamente in grado di controllare la situazione."
Il maschietto emise un gemito simile ad un miagolio, provocando un'allegra risata della ragazza. "Ora ti consiglio di rilassarti, micetto mio, se non vuoi che ti faccia male..."
Imaan prese la borsa da cui estrasse il vibratore rosa che usava per sottomettere le sue vittime, mettendosi a cavalcioni delle gambe dell'uomo. Preparò il culetto che aveva davanti con tante dolci carezze, seguite da alcune forti sculacciate.
"Ecco, amore, sto arrivando..." Sfiorò con la punta del vibratore il solco tra le natiche, avvicinandolo piano piano al buchino. Il maschietto reagì impulsivamente con uno spasmo che fu immediatamente represso dalla dominatrice con una sculacciata.
"Stai fermo e buono mentre rompo il tuo bel sederino, vedrai che ti piacerà."
Imaan aprì il più possibile le natiche con la mano sinistra mentre impugnava saldamente il vibratore con quella destra, iniziando a farlo entrare piano nel culetto. La ragazza lo spinse dentro dolcemente, per far assaporare il più possibile la penetrazione alla sua vittima; attese quindi pazientemente che l'ano si adattasse alla grandezza del vibratore prima di farlo avanzare, continuando l'inculata passo dopo passo, senza fretta, finché il pungolo rosa non fu entrato interamente.
"Ecco, tesoro, sono arrivata in fondo...ora sentirai tutto il mio potere..."
Accese il vibratore alla velocità più bassa, per poi passare gradualmente a quella massima; lo ruotò poi lentamente per stimolare tutte le parti dell'ano e far sentire il marito di Candice completamente penetrato. Si aspettava qualche reazione, ma il maschietto che stava dominando mostrava di gradire quella rosea presenza, muovendo il culetto in modo di assecondarne le spinte.
"Ma allora sei proprio un frocetto, bimbo mio, lo sa la tua splendida mogliettina? Non mi sorprende che ti riempia di corna!"
Imaan continuò con calma a manovrare quel delizioso e femminile strumento di tortura, pensando con soddisfazione a come i suoi schiavi reagissero alle attenzioni ricevute: ad ogni sua stimolazione corrispondeva una reazione della vittima di turno, così come uno strumento musicale risponde all'azione di chi lo suona.
Dopo qualche minuto, senza smettere di sussurrare alla sua vittima parole dolcissime,
la dominatrice estrasse piano il vibratore da quel povero culetto, completando l'opera con una serie di sonore sculacciate.
"Non pensare di rilassarti, piccolo, ho in serbo per te qualcosa di speciale prima che torni la tua bella moglie fedele..."
La ragazza girò nuovamente l'uomo sulla schiena, senza tralasciare di stringergli teneramente le palle con la mano destra. S'inginocchiò quindi comodamente di fianco ai suoi piedi, stendendo le mani davanti a sé e guardando sorridendo le proprie unghiette affilate.
"Lo sai tesoro, pochi credono che la tortura del solletico sia così tremendamente efficace, ma ti assicuro che nessuno può restare di questa opinione dopo aver goduto di un mio trattamento. Sono certa che mi darai ragione anche tu, quando avrò finito di accarezzarti."
Queste parole sembrarono preoccupare il maschietto, che cominciò inaspettatamente ad agitarsi e a gemere. "Cosa c'è, bimbo mio, sei stato buono buono fino adesso...vedrai che ti piacerà."
Imaan iniziò a far vagare le unghie di entrambe le mani sui piedi dell'uomo in modo irregolare per poi concentrarsi sulle piante, aumentando progressivamente velocità ed intensità della tortura. Si accorse subito di aver scoperto il vero punto debole della sua vittima, sconvolta da spasmi e gemiti irrefrenabili che costrinsero la mistress a salire con il suo splendido culetto sulle gambe dello schiavo per tenerlo fermo.
"Che bello, amore, ora stai finalmente facendo il bambino cattivo...morivo dalla voglia di essere ancora più crudele con te..."
La donna strinse ulteriormente gambe e culo per immobilizzare ancora di più l'uomo, proseguendo accuratamente a stimolare i suoi piedi: usò le sue unghie in modo paziente e creativo su tutta la superficie delle piante, finché non sentì quel povero maschietto scoppiare a piangere come un bambino. Imaan estrasse allora le mutandine dalla sua bocca, gli accarezzò una guancia e gli donò un tenero bacetto sulle labbra.
"Ecco, piccolo mio, le mie dolci attenzioni ti hanno ridotto proprio come volevo: un povero maschietto assolutamente docile e ubbidiente, totalmente schiavo delle sue padrone; non dimenticarti che hai anche una moglie che ti ama tanto..."
La donna slegò il marito di Candice e pose il suo capo sull'ampio seno, accarezzandolo e consolandolo. Quando l'uomo si fu calmato, Imaan prese dalla borsetta un tubetto di sonniferi.
"Vedo che sei tanto stanco e che hai bisogno di riposare dopo questa prova così faticosa. Ora la tua mammina ti farà fare tanta, tanta nanna..."
Il maschietto inghiottì docilmente la pillola che Imaan gli mise in bocca, sedotto da quell'atteggiamento così materno che compensava le torture precedenti. Il sonno giunse dolcemente in breve tempo, favorito dalle coccole che la ragazza elargì generosamente al suo dominato.
La mistress si alzò dal letto e assunse una posa dominante con le braccia incrociate sul petto; guardò soddisfatta e appagata il suo schiavo, prima di accarezzarlo teneramente sulla guancia. "Dormi, tesoro, dormi fino a domani..."
Dopo aver fatto una bella doccia rilassante, Imaan si stese sul letto per riposare accanto al marito addormentato; la serata era stata molto eccitante, ma restava ancora una cosa da fare per concluderla nel modo migliore...
Dopo circa un'ora sentì aprirsi la porta e vide Candice di ritorno dal suo incontro extraconiugale. La brava moglie era bella più che mai, con un'espressione simile a quella di una splendida gattona che abbia appena divorato un succoso canarino...
"Ciao amore, sono felice che tu sia rimasta ad aspettarmi! E' andato tutto bene? Io ho fatto un'ottima scopata, ma ti assicuro che non smettevo di pensare a te e al mio caro bambino. Spero che non abbia fatto il cattivo. "
Imaan si alzò per abbracciare la sua amante e stringersi forte al suo corpo. "C'è solo una cosa da fare per finire come si deve la serata, cuore mio..." sussurrò teneramente guardandola negli occhi.
Candice sorrise, abbandonandosi completamente a quella irresistibile seduzione femminile...
Le due donne stavano facendo l'amore da più di un'ora nel letto matrimoniale di Candice, che aveva spedito il marito fuori di casa per godere tranquillamente con la sua amante. L'amoreggiare con una donna sposata era uno dei piaceri più afrodisiaci per Imaan, che si divertiva particolarmente a sedurre mogli più o meno insoddisfatte e vogliose di farsi leccare da una bella ragazza.
"Su, mia dolce e fedele mogliettina, è ora di venire... tuo marito sta per tornare..."
Candice, nonostante l'ondata di piacere che l'investiva, scoppiò in una risata forte e allegra; Imaan accelerò ancora il ritmo delle sue carezze fino a quando la sua amica sciolse il proprio corpo in una lunga serie di sussulti, mentre il suo viso si distese in un largo sorriso, finalmente pacificato.
Per completare l'opera, la ragazza s'impadronì della labbra di Candice, baciandola con passione finché la donna non chiuse gli occhi, arrendendosi definitivamente alla sua amante.
Mentre guardava Candice riposare, Imaan pensò che fosse veramente un peccato che fosse solo bisessuale: lei era una lesbica convinta che considerava i maschi come degli esseri patetici e decisamente ridicoli e non capiva perché quella bionda deliziosa non li mollasse definitivamente. Candice aveva invece una vita sessuale molto intensa e promiscua: oltre al marito, amoreggiava regolarmente con altri bei maschietti, riuscendo senza problemi a conciliare tutte le sue trame.
"Sei felice, cuore mio?"
Candice riaprì piano gli occhi, con uno sguardo insieme tenero e malizioso. "Sì amore, sei sempre così speciale e affettuosa con me...mi hai fatto veramente impazzire di piacere quando hai parlato di mio marito..."
"Allora ti fa sempre godere un sacco fargli le corna."
"Oh sì! Però ti confesso che più lo tradisco e più lo amo, e viceversa. E' così buono e dolce...ed io ho bisogno di qualche punto fermo nella mia vita... non ti dispiace, vero?"
Imaan baciò teneramente l'amica. "Se proprio ci tieni...però non mi piace che se la cavi così a buon mercato."
"Che vuoi dire?"
"E' così fortunato a vivere con te che mi sembra giusta una compensazione, non si può avere tutto nella vita."
"Non vorrai fargli del male..."
Imaan prese tra le mani il viso di Candice e la guardò fissa negli occhi, sussurrandole dolcemente: "Invece sì, piccola mia. Mi viene proprio tanta voglia di dominarlo e torturarlo sessualmente, magari mentre tu te ne vai a scopare qualcuno dei tuoi amichetti. Sarebbe carino, non trovi?"
Candice rise allegramente, con una luce maliziosa nello sguardo. "Però, la tua idea è veramente intrigante, amore. Saresti una specie di babysitter, ma cosa gli faresti?"
"Non preoccuparti, conosco tanti bei giochetti adatti a renderlo docile e ubbidiente come un bimbo. Se sei d'accordo, possiamo organizzarci per il tuo prossimo adulterio..."
"Va bene, bella morettina, farò come vuoi, ma ora baciami il seno, ti prego..."
Imaan sorrise soddisfatta e avvicinò la bocca elegante e ben disegnata ai capezzoli eretti di Candice. ..
La ragazza si stava vestendo davanti allo specchio, dopo aver preparato per bene la mise da dominatrice che avrebbe indossato. La carnagione di Imaan era leggermente scura e rifletteva le sue origini egiziane e marocchine; la sua massa di scuri capelli ricci e due imperiosi occhi neri le conferivano un aspetto di fiera e bella donna berbera.
Indossò un nero completo classico da dominatrice: mutandine sgambate e ridottissime sul culetto slanciato, lunghi guanti fino al polso, corpetto in latex che lasciava scoperte le spalle e buona parte del seno, stivali al ginocchio. Naturalmente non trascurò i gioielli, che giudicava essenziali per il ruolo che doveva interpretare; scelse una collana di perle, che le conferivano un'aria ingannevolmente rassicurante e familiare, dei massicci bracciali piatti in argento con rilievi a sbalzo e degli anelli con pietre dure.
Dopo essersi vestita, Imaan si guardò attentamente allo specchio, restando soddisfatta del suo aspetto. Si soffermò particolarmente sulle mani, che più tardi avrebbero avuto un ruolo essenziale nella sua performance: le trovò eleganti e seducenti, piene di forza e bellezza.
Terminò l'accurata preparazione con il trucco: un rosso acceso ma non troppo squillante per le labbra ed un ombretto che partiva dal nero per sfumare in verde intorno agli occhi profondi.
Quando arrivò a casa di Candice, trovò la sua amica pronta per uscire e raggiungere il suo amante di quella sera.
"Ciao mia cara, sei puntuale come sempre."
Imaan rispose prendendo il capo di Candice tra le mani e baciandola più volte con passione. "Non potevo tardare, amore mio. Tu vorrai sicuramente correre dal tuo giovane amichetto ed io muoio dalla voglia di rilassarmi con il tuo dolce maritino..."
"Hai ragione Imaan, difatti ho già pensato di portarci avanti con il lavoro. Guarda cosa ho fatto.." Candice prese per mano l'amica e la portò in camera da letto. "Ti presento mio marito, tesoro, lo scuserai per il suo aspetto un po' sconveniente."
L'uomo era steso sul letto vestito solo con la maglia del pigiama, il culetto ed i genitali scoperti; aveva le braccia legate dietro la schiena da una sciarpa di seta ed un aspetto totalmente sottomesso, nonostante il suo corpo fosse robusto e muscoloso.
Imaan rise divertita, provando anche un po' di tenerezza verso quel povero maschietto. "Ma Candice, hai pensato di rubarmi il lavoro?"
"No amore, ho solo voluto prepararlo al tocco delle tue dolci e forti mani." La splendida bionda accarezzò teneramente il capo del marito. "Gli ho spiegato con dolcezza che io sarei andata ad amoreggiare con un bel ragazzo e che, per non lasciarlo troppo solo, avrei chiamato una stupenda babysitter per fargli compagnia e per farmi stare tranquilla mentre facevo tanto, tanto sesso."
"E l'idea gli è piaciuta?"
"Ma certo, lui è sempre così bravo che fa sempre tutto quello che voglio, vero caro? Questa è la mia amica Imaan. Vedi com'è sexy? Pensa come sarebbe eccitante vederci fare l'amore..."
La ragazza africana si tolse il soprabito e mostrò il suo eccitante look da mistress.
"Oh, ma sei splendida! Sarai una padrona perfetta per il mio bambino, vero caro?"
L'uomo guardò le due donne e sorrise appena, assolutamente remissivo.
Candice lo sculacciò dolcemente. "Imaan si occuperà di te, mio tesoro. Lo sai che puoi soltanto ubbidire alle mie dolci dominazioni...non ti preoccupare, fai come ti dico e sarai il marito più felice e coccolato del mondo. Ti farò sospirare i miei teneri amplessi, ma questo non farà che renderli ancora più eccitanti quando te li concederò...nel frattempo, ti prometto che non ti lascerò completamente a digiuno: le mie magiche mani e la mia bocca fatata sapranno come farti godere".
Imaan sorrise divertita sentendo Candice usare un tono così letterario in una situazione assolutamente femdom. "Come sei poetica, amore, ti trovo assolutamente irresistibile..."
Dopo un ultimo bacetto al marito, Candice prese Imaan per mano e andò verso la porta. Prima di separarsi, le due donne si baciarono sulla bocca e sul seno, concludendo il saluto con un'intensa, reciproca palpata delle loro stupende passere.
Imaan chiuse la porta e tornò in camera da letto. Aprì la borsetta da cui estrasse il tocco finale della sua mise, una veletta nera elegantemente sexy che le copriva il viso, lasciando scoperti i suoi profondi occhi neri.
"Eccomi, tesoro, ora sono tutta per te! Sei pronto a giocare? Per cominciare, ti farò capire subito chi è che comanda."
Per stare più tranquilla legò anche le gambe dell'uomo appena sopra le ginocchia ed alle caviglie; lo stese poi sulla schiena e si mise a cavalcioni sul suo stomaco, facendo sentire con forza il suo peso e guardandolo amorevolmente. "Senti come sono sapienti le mie mani..."
Il maschietto protestò con un gemito ma la ragazza iniziò a schiaffeggiargli delicatamente il viso alternativamente con le due mani, aumentando progressivamente la forza delle sberle fino quasi a stordirlo. Sapeva che in questo modo la sua vittima sarebbe stata lentamente ma inesorabilmente travolta dal suo potere, senza poter reagire in alcun modo. Dopo alcuni minuti di questo amorevole trattamento, infatti, la volontà dell'uomo fu annullata completamente dalle belle e forti mani della sua stupenda dominatrice, che gli avevano somministrato quelle che sembravano, all'inizio, delle dolci e affettuose carezze.
"Ecco, piccolo mio, ora che sai chi è la tua padrona t'insegnerò come si controlla la respirazione di un bimbo come te." Imaan decise di passare alla tappa successiva del suo percorso di dominazione: dopo aver piegato definitivamente il suo schiavo, era il momento di farlo soffrire e, soprattutto, d'impaurirlo.
La ragazza pose la sua ingioiellata mano destra sulla bocca dell'uomo, esercitando una pressione delicata che però la sigillava completamente.
"Senti come è calda e tenera la mia mano? Ti piace, tesoro?" Il povero marito di Candice emise un soffocato mugolio, assentendo appena con la testa.
"Ora però, bimbo mio, sarà la tua buona padrona a decidere se e quanto respirerai..."
Imaan chiuse dolcemente le narici dell'uomo con il pollice e l'indice della mano sinistra.
"Shhh,shhh..." sussurrò piano la donna, che interruppe brevemente la pressione sul naso quando si accorse che il maschietto era arrivato al limite del soffocamento. Ripeté tranquillamente l'operazione per alcuni minuti, guardando amorevolmente l'uomo e sussurrandogli parole dolci: era un metodo che trovava assolutamente delizioso, poiché univa un'azione dominatrice potenzialmente mortale ad un atteggiamento tenero e materno...Sembrava che anche il suo schiavo fosse dello stesso parere: quando la mancanza di ossigeno diventava insopportabile era costretto ad agitarsi, ma poi, dopo che Imaan gli aveva dato un po' di sollievo, ritornava ad essere beatamente sottomesso, subendo docilmente il nuovo soffocamento.
"Bene, caro, riconosco di averti maltrattato un pochino, ma ti accorgerai che ne valeva la pena. Ora hai bisogno di qualcosa che ti tiri un po' su..." Imaan prese da un cassetto un paio di mutandine di Candice e le ficcò delicatamente nella bocca dell'uomo per rafforzare ulteriormente il suo potere; gli scoprì poi il petto ed iniziò a stimolare accuratamente i capezzoli con le dita sapienti per risvegliare i sensi della sua vittima.
Quando il gioco iniziò a fare effetto stimolando l'erezione, la mistress, sempre sorridente, cambiò improvvisamente registro, torturando i capezzoli in modo crudele e raffinato: usò a lungo pollice e indice prima per strizzarli con i polpastrelli e poi per serrarli con le unghie affilate, provocando gradevoli gemiti di dolore.
"Credo di aver tormentato abbastanza le punte dei tuoi seni, tesoro, sono arrossate a dovere e stanno quasi sanguinando. E' ora di pensare alle tue parti basse."
La ragazza slacciò il corpetto scoprendo i seni tondi e sodi; s'inginocchiò quindi di fianco al maschietto ed iniziò a sfiorare con le dita prima il suo robusto uccello e poi le palle sode, provocando facilmente una nuova erezione.
"Vedo che il tuo pisellino è ancora sensibile; vediamo quanto riesce a resistere..."
Prese ciascun testicolo in una mano, dapprima con delicatezza, poi con forza sempre più crescente, per impadronirsi gradualmente della virilità della sua vittima. Quando giudicò che la pressione fosse stata sufficiente, strinse entrambe le palle con la mano destra, usando l'indice di quella sinistra per stimolare delicatamente la punta del pene, alternando leggeri sfioramenti con ripetuti picchiettii.
Imaan si accorse che il marito di Candice stava per venire ed interruppe subito le sue attenzioni. "Sei proprio un maialino, ma io non ho nessuna intenzione di assecondare le tue voglie. Ora te ne accorgerai."
Girò piano piano l'uomo sulla pancia, facendo attenzione a sistemare l'uccello verso l'alto, nella posizione più comoda possibile; in uno slancio di generosità, non voleva che soffrisse troppo, considerando quello che aveva intenzione di fargli.
"Hai mai sentito parlare di femminilizzazione, caro? Candice mi ha detto di averti penetrato solo con due dita; è stata davvero troppo buona con te ma oggi capirai quanto sia appagante accogliere qualcosa dentro il proprio corpo, anche se non sarai assolutamente in grado di controllare la situazione."
Il maschietto emise un gemito simile ad un miagolio, provocando un'allegra risata della ragazza. "Ora ti consiglio di rilassarti, micetto mio, se non vuoi che ti faccia male..."
Imaan prese la borsa da cui estrasse il vibratore rosa che usava per sottomettere le sue vittime, mettendosi a cavalcioni delle gambe dell'uomo. Preparò il culetto che aveva davanti con tante dolci carezze, seguite da alcune forti sculacciate.
"Ecco, amore, sto arrivando..." Sfiorò con la punta del vibratore il solco tra le natiche, avvicinandolo piano piano al buchino. Il maschietto reagì impulsivamente con uno spasmo che fu immediatamente represso dalla dominatrice con una sculacciata.
"Stai fermo e buono mentre rompo il tuo bel sederino, vedrai che ti piacerà."
Imaan aprì il più possibile le natiche con la mano sinistra mentre impugnava saldamente il vibratore con quella destra, iniziando a farlo entrare piano nel culetto. La ragazza lo spinse dentro dolcemente, per far assaporare il più possibile la penetrazione alla sua vittima; attese quindi pazientemente che l'ano si adattasse alla grandezza del vibratore prima di farlo avanzare, continuando l'inculata passo dopo passo, senza fretta, finché il pungolo rosa non fu entrato interamente.
"Ecco, tesoro, sono arrivata in fondo...ora sentirai tutto il mio potere..."
Accese il vibratore alla velocità più bassa, per poi passare gradualmente a quella massima; lo ruotò poi lentamente per stimolare tutte le parti dell'ano e far sentire il marito di Candice completamente penetrato. Si aspettava qualche reazione, ma il maschietto che stava dominando mostrava di gradire quella rosea presenza, muovendo il culetto in modo di assecondarne le spinte.
"Ma allora sei proprio un frocetto, bimbo mio, lo sa la tua splendida mogliettina? Non mi sorprende che ti riempia di corna!"
Imaan continuò con calma a manovrare quel delizioso e femminile strumento di tortura, pensando con soddisfazione a come i suoi schiavi reagissero alle attenzioni ricevute: ad ogni sua stimolazione corrispondeva una reazione della vittima di turno, così come uno strumento musicale risponde all'azione di chi lo suona.
Dopo qualche minuto, senza smettere di sussurrare alla sua vittima parole dolcissime,
la dominatrice estrasse piano il vibratore da quel povero culetto, completando l'opera con una serie di sonore sculacciate.
"Non pensare di rilassarti, piccolo, ho in serbo per te qualcosa di speciale prima che torni la tua bella moglie fedele..."
La ragazza girò nuovamente l'uomo sulla schiena, senza tralasciare di stringergli teneramente le palle con la mano destra. S'inginocchiò quindi comodamente di fianco ai suoi piedi, stendendo le mani davanti a sé e guardando sorridendo le proprie unghiette affilate.
"Lo sai tesoro, pochi credono che la tortura del solletico sia così tremendamente efficace, ma ti assicuro che nessuno può restare di questa opinione dopo aver goduto di un mio trattamento. Sono certa che mi darai ragione anche tu, quando avrò finito di accarezzarti."
Queste parole sembrarono preoccupare il maschietto, che cominciò inaspettatamente ad agitarsi e a gemere. "Cosa c'è, bimbo mio, sei stato buono buono fino adesso...vedrai che ti piacerà."
Imaan iniziò a far vagare le unghie di entrambe le mani sui piedi dell'uomo in modo irregolare per poi concentrarsi sulle piante, aumentando progressivamente velocità ed intensità della tortura. Si accorse subito di aver scoperto il vero punto debole della sua vittima, sconvolta da spasmi e gemiti irrefrenabili che costrinsero la mistress a salire con il suo splendido culetto sulle gambe dello schiavo per tenerlo fermo.
"Che bello, amore, ora stai finalmente facendo il bambino cattivo...morivo dalla voglia di essere ancora più crudele con te..."
La donna strinse ulteriormente gambe e culo per immobilizzare ancora di più l'uomo, proseguendo accuratamente a stimolare i suoi piedi: usò le sue unghie in modo paziente e creativo su tutta la superficie delle piante, finché non sentì quel povero maschietto scoppiare a piangere come un bambino. Imaan estrasse allora le mutandine dalla sua bocca, gli accarezzò una guancia e gli donò un tenero bacetto sulle labbra.
"Ecco, piccolo mio, le mie dolci attenzioni ti hanno ridotto proprio come volevo: un povero maschietto assolutamente docile e ubbidiente, totalmente schiavo delle sue padrone; non dimenticarti che hai anche una moglie che ti ama tanto..."
La donna slegò il marito di Candice e pose il suo capo sull'ampio seno, accarezzandolo e consolandolo. Quando l'uomo si fu calmato, Imaan prese dalla borsetta un tubetto di sonniferi.
"Vedo che sei tanto stanco e che hai bisogno di riposare dopo questa prova così faticosa. Ora la tua mammina ti farà fare tanta, tanta nanna..."
Il maschietto inghiottì docilmente la pillola che Imaan gli mise in bocca, sedotto da quell'atteggiamento così materno che compensava le torture precedenti. Il sonno giunse dolcemente in breve tempo, favorito dalle coccole che la ragazza elargì generosamente al suo dominato.
La mistress si alzò dal letto e assunse una posa dominante con le braccia incrociate sul petto; guardò soddisfatta e appagata il suo schiavo, prima di accarezzarlo teneramente sulla guancia. "Dormi, tesoro, dormi fino a domani..."
Dopo aver fatto una bella doccia rilassante, Imaan si stese sul letto per riposare accanto al marito addormentato; la serata era stata molto eccitante, ma restava ancora una cosa da fare per concluderla nel modo migliore...
Dopo circa un'ora sentì aprirsi la porta e vide Candice di ritorno dal suo incontro extraconiugale. La brava moglie era bella più che mai, con un'espressione simile a quella di una splendida gattona che abbia appena divorato un succoso canarino...
"Ciao amore, sono felice che tu sia rimasta ad aspettarmi! E' andato tutto bene? Io ho fatto un'ottima scopata, ma ti assicuro che non smettevo di pensare a te e al mio caro bambino. Spero che non abbia fatto il cattivo. "
Imaan si alzò per abbracciare la sua amante e stringersi forte al suo corpo. "C'è solo una cosa da fare per finire come si deve la serata, cuore mio..." sussurrò teneramente guardandola negli occhi.
Candice sorrise, abbandonandosi completamente a quella irresistibile seduzione femminile...
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