La seduzione di Yasmine

di
genere
saffico

PARIGI 1912

Yasmine stava camminando lentamente a fianco di un bel ragazzo, parlando piano e guardandolo ogni tanto negli occhi. Sonia, che la stava guardando da qualche metro di distanza, si rese conto che la ragazza aveva un atteggiamento dolcemente dominante nei confronti dell'uomo.
Sorrise divertita ma non sorpresa: Yasmine era una delle fanciulle che seguiva come precettrice, con il compito di curare la loro istruzione e di farle sbocciare come donne pronte ad entrare nel gran mondo; aveva capito presto che la ragazza mostrava doti innate e non usuali d'intelligenza, carattere e temperamento. Era inoltre bellissima, con capelli neri, grandi occhi scuri e profondi, un sorriso dolce e malizioso ed una carnagione scura che la distingueva dalle sue coetanee; aveva spalle larghe e robuste, non frequenti nella classe sociale elevata di cui faceva parte, ed un seno prorompente che puntava orgoglioso verso l'alto. La vita era stretta ed i fianchi deliziosamente rotondi e accoglienti incorniciavano un culetto sodo e armonioso; Sonia apprezzava molto anche le cosce affusolate che slanciavano la statura media della ragazza.
La donna era al corrente della natura del rapporto nato da poco tra i due giovani: iniziato come una tenera amicizia, stava ora sviluppando una più profonda intimità, sfociata - Sonia ne era quasi sicura - nell'abbandono della verginità da parte di Yasmine. Naturalmente questo non avrebbe impedito a Sonia di sedurre la sua giovane allieva come aveva già fatto con quasi tutte le fanciulle che le erano state affidate...
Mentre Yasmine continuava a spiegare al suo ragazzo come doveva comportarsi, Sonia pensò a come realizzare la sua ennesima conquista. Si trovavano ad una festa che si teneva in uno dei più lussuosi palazzi della città, di proprietà di una contessa intima amica di Sonia; l'ambiente era quindi assolutamente favorevole alla seduzione e la donna decise di attendere che Yasmine si sedesse per passare all'attacco.
Dopo alcuni minuti la fanciulla condusse per mano il suo docile amico verso un divanetto appartato della terrazza. Sonia attese solo un paio di minuti per avvicinarsi alle spalle della ragazza e sfiorarle dolcemente il collo con la mano.
"Come sei bella, mia cara Yasmine, speravo tanto di vederti. Ma chi è questo ragazzo così carino?"
La fanciulla si voltò di scatto, con un delizioso rossore sul viso che, però, durò solo un attimo. "Oh Sonia, che piacere vedervi! Spero tanto che non mi rimproveriate per essere venuta qui invece di prepararmi per le nostre lezioni di domani..."
"Non ti preoccupare, mia cara, la tua dedizione agli studi ti permette senz'altro di goderti questa bella festa. Ma presentami il tuo amico."
"Lui è Pierre, il figlio dei miei vicini di casa: è stato così gentile ad aiutarmi a sistemare il giardino che ho pensato di farmi accompagnare da lui per ringraziarlo."
Sonia apprezzò molto la presenza di spirito con cui Yasmine le aveva raccontato quella frottola e salutò affettuosamente il ragazzo che rispose in tono educato, evidentemente imbarazzato dalla sfolgorante bellezza bionda della donna.
"Restate qui, miei cari, vado a prendere qualcosa da bere." Sonia arrivò ad un tavolo dove versò dello champagne in due bicchieri; era il momento che aspettava per mettere fuori combattimento l'ingenuo ragazzo. Estrasse dalla scollatura una fiala trasparente che versò per metà in un bicchiere, mescolando poi il contenuto con il dito indice della mano sinistra.
Tornò quindi dai due ragazzi, offrendo a Pierre il bicchiere che aveva preparato apposta per lui. Le due donne ripresero a conversare, con Sonia che guardava l'educato maschietto sorridendo dolcemente, aspettando che bevesse a sufficienza. Il ragazzo vuotò finalmente il bicchiere, con grande soddisfazione della donna che continuò a sorvegliarlo, aspettando senza fretta che il sonnifero facesse effetto. Proseguì quindi la conversazione con Yasmine, che si confermò assolutamente adorabile e seducente: la serata sarebbe stata sicuramente piacevolissima e ricca di sorprese...
Sonia si accorse presto che Pierre si stava rilassando sempre di più e faceva molta fatica a tenere gli occhi aperti, sembrando finalmente pronto ad addormentarsi dolcemente, da bravo bambino; invitò quindi Yasmine ad andare a salutare la padrona di casa, poco lontano, per rimanere sola con il ragazzo e metterlo definitivamente a nanna.
Non appena la ragazza si allontanò, Sonia si sedette di fianco a Pierre, cingendogli il capo con le forti braccia e ponendolo sul suo ampio seno.
"Dormi, tesoro, dormi tranquillo fino a domani..." gli sussurrò all'orecchio. Due donne che stavano passando lì vicino sorrisero divertite vedendo quella scena così dolce e materna...
L'ondata di tenerezza che travolse il maschietto accelerò l'effetto del sonnifero; per terminare l'opera, la donna appose un intenso bacio sulle sue labbra e lo adagiò sul divano, ormai immerso in un sonno profondo.
Quando Yasmine tornò, Sonia la rimproverò ironicamente con un sorriso malizioso: "Mia dolce fanciulla, che cosa avete fatto al vostro accompagnatore? Appena ci avete lasciati si è addormentato come un bimbo; dovete stare attenta a non consumare tutte le sue energie..."
Yasmine arrossì nuovamente per un attimo e fissò Pierre con uno sguardo preoccupato che però divenne subito maliziosamente divertito. "Ma guarda, si è addormentato davvero! Povero ragazzo, temo di averlo stancato con le mie chiacchere.."
"Non biasimarti, mia cara, ho visto che lo stavi educando a dovere come ogni donna saggia dovrebbe fare con i maschi della sua vita."
"Cosa dite, mia signora, non penserete che voglia assoggettarlo alla mia volontà...stavo solo facendo conversazione per migliorare la nostra conoscenza."
"No, bellezza mia, non credere d'ingannarmi, era veramente delizioso vederti esercitare il tuo potere di seduzione su di lui. Ma questo è un argomento che avevo proprio intenzione di approfondire con te questa sera: seguimi, ne parleremo con calma in un luogo più tranquillo."
Sonia prese Yasmine per mano e la condusse verso le stanze che si trovavano al centro del palazzo, al cui interno poteva muoversi liberamente: l'edificio non aveva segreti per la donna, così come le parti intime della contessa padrona di casa...La sua allieva la seguì docilmente, felice di farsi vedere dai partecipanti alla festa in confidenza così stretta con una donna così affascinante ed ammirata.
Le due donne entrarono in una delle stanze da letto, la cui porta fu poi chiusa a chiave dall'istitutrice.
"Vieni tesoro, sediamoci su questo morbido letto. Ho molte cose da chiederti".
La ragazza ubbidì prontamente, al che Sonia, sedutasi al suo fianco, l'abbracciò con forza e le suggellò le labbra con un lungo, lungo bacio. Yasmine sembrò perdere per un attimo conoscenza ma si riprese subito, mostrandosi pronta ad affrontare i sensuali assalti della sua amica.
Sonia non perse tempo nell'approfittare della disponibilità della sua bella micetta e la fece accomodare a cavalcioni sul suo grembo, proprio di fronte a sé; prese quindi le braccia della ragazza e le pose sulle proprie larghe spalle. Fissandola continuamente negli occhi, iniziò a sussurrarle parole d'amore dolcissime, interrotte solo da caldi baci; le sue mani, nel frattempo, iniziarono a sbottonarle la camicia, scoprendo le tonde mammelle della fanciulla.
"Ora, Yasmine, il tuo bel seno assaporerà la dolcezza delle mie labbra. Sei pronta, mia cara?"
"Sono...sono confusa, signora, non so cosa stia succedendo...non mi è mai successa una cosa simile ma i vostri baci mi hanno turbata..."
"Ne sono felice, Yasmine, e ti prometto che fra poco il tuo turbamento sarà assoluto..." Sonia iniziò a coprire il seno della ragazza di teneri baci, partendo dalle zone più lontane dai capezzoli. Quando le tette cominciarono ad arrossarsi grazie alla stimolazione, i baci furono alternati con brevi leccate che si avvicinavano sempre più alle punte rosee.
Non appena i sospiri di Yasmine si fecero sempre più profondi, Sonia si concentrò finalmente sui capezzoli, baciandoli, leccandoli e mordendoli piano piano.
"Non dimenticare che sono la tua istitutrice ed ho il dovere di pensare alla tua istruzione, bambina mia. Finora abbiamo trascurato la tua educazione erotica, ma ti prometto che recupereremo il tempo perduto..."
La bocca di Sonia fu instancabile nel riempire di piacere il seno di Yasmine, che era sempre più roseo e turgido.
"Non opporre alcuna resistenza, mia piccola Yasmine, arrenditi alla mia volontà e godremo insieme del nostro amore".
"Oh sì Sonia, voglio ubbidirvi, però vi prego di essere una buona padrona per me...il mio più grande desiderio è quello di diventare la vostra schiava preferita...".
Sonia sorrise, apprezzando molto la disponibilità della ragazza; si sedette quindi sul letto e fece accomodare Yasmine sulle sue ginocchia non senza averle prima sfilato la gonna, restando alle spalle della sua giovane conquista. L'abbracciò e premette con decisione il suo ampio seno contro la schiena della sua allieva, per non farle mancare nemmeno per un attimo la forte sensazione del suo corpo.
La pelle di Yasmine era molto calda e la sua passera già molto bagnata: Sonia se ne accorse prima d'iniziare la seconda parte della seduzione, passando il dito medio su quella bella fica dopo essere entrata nelle sue mutandine. Il grosso anello rotondo d'argento che portava aveva una superficie zigrinata che si rivelò deliziosamente utile per stimolare il clitoride della ragazza; la sua reazione fu così intensa che Sonia si ripromise di usarlo a dovere anche quando avrebbe pensato ai suoi capezzoli.
"Ora, piccola mia, mi occuperò del tuo splendido seno...t'insegnerò come fanno le lesbiche a coccolare le tette delle loro amiche e ti prometto che non te ne passerà più la voglia". Sonia baciò più volte Yasmine sul collo, intensamente e senza fretta, per passare poi al suo orecchio.
"Siete così dolce, Sonia..." sospirò Yasmine, prima che la sua seduttrice le chiuse le labbra carnose con un lungo bacio. Continuando a baciarla, Sonia iniziò a sfiorare delicatamente i seni della sua micetta, usando prima il palmo delle mani, per poi proseguire con i polpastrelli e la punta delle unghie.
"Come hai visto, Yasmine, bisogna cominciare con un dolce e leggero sfioramento del seno; serve per risvegliare la sua attenzione e prepararlo a nuove delizie...".
La bimba gemette dolcemente e Sonia continuò a sussurrarle nell'orecchio: "I tuoi seni stanno diventando sempre più sensibili, concentrati sul piacere che ti danno le mie carezze...".
"Dovete aver reso felici tante vostre amiche per essere così brava...anch'io voglio diventare come voi... " sussurrò Yasmine. Sonia sorrise e ricompensò la bimba con un caldo bacio sulla bocca, mentre le sue mani continuavano a stimolare quelle tette sode e abbondanti - nonostante la giovane età - con calma, ma senza fermarsi, avvolgendole in una tenera rete che ignorava, per ora, solo il capezzolo. La donna sfiorava i seni senza un ordine apparente, passando da un punto all'altro in modo casuale per non permettere a Yasmine di prevedere dove sarebbe stata sfiorata.
I baci tornarono dalla morbida bocca al collo, provocando un lungo sospiro di gradimento; Sonia si accorse allora che Yasmine mostrava un delizioso e sensuale abbandono alla sua seduzione, unito però ad una forte curiosità ed alla lucida volontà di apprendere quello che le stava insegnando la sua nuova regina. La donna sorrise, soddisfatta di averla scelta come preda; sentiva che nella sua micetta coesistevano innocenza e malizia, ingenuità e perversione: sarebbe stata un'ottima allieva.
Intanto il seno di Yasmine si era ulteriormente ingrossato ed arrossito e pure i capezzoli si erano inturgiditi, sebbene fossero stati risparmiati, per il momento, dalle sapienti carezze di Sonia.
"Preparati, amore mio: dopo questa leggera stimolazione, il tuo bel seno è pronto per il prossimo passo. Ora ti accarezzerò le tette con più decisione...".
"Oh sì, sono pronta mia Regina..." rispose Yasmine, voltandosi per cercare le labbra di Sonia. La donna non si sottrasse al desiderio della sua amante, ma questa volta, dopo un tenero bacio, fece entrare prepotentemente la propria lingua nella bocca dell'altra, impadronendosi con passione di quella della ragazza. Sonia pensava che questa mossa la sorprendesse, ma Yasmine accolse l'eccitante intrusione con piacere e trasporto, come se l'avesse già sperimentata.
Sonia, piacevolmente sorpresa da questa reazione, iniziò allora ad aumentare la pressione delle mani sul seno della sua micetta: accarezzò prima la parte superiore, per poi passare - ignorando volutamente ancora il capezzolo - a quella inferiore. Proseguì le sue coccole accarezzando il seno con intensità, assiduità e fantasia, sussurrando piano nell'orecchio a Yasmine quanto fosse bella e desiderabile.
Dopo alcuni minuti di queste dolcezze, Sonia disse: "Sono la tua regina ed ho un potere assoluto su di te, amore, non resistere e abbandonati dolcemente...ti avviso che se non mi ubbidirai sarò costretta a punirti...".
"Non sarà necessario, mia Regina...mi permettete soltanto di chiamarvi Sonietta, qualche volta?".
La donna sorrise. "Ma certo bambina mia, mi piace, sei proprio molto dolce e affettuosa.".
Yasmine chiuse gli occhi e annuì col capo, arrendendosi completamente alla sua seduttrice che staccò allora una mano dai seni e gliela pose sulla bocca, in segno di sottomissione. La ragazza sembrò gradire l'imposizione e Sonia ne approfittò per chiuderle le narici con il pollice e l'indice dell'altra mano.
"Questo si chiama controllo della respirazione, Yasmine. Ti mostro questa deliziosa tecnica poiché ti servirà per sottomettere il tuo ragazzo e giocare con lui a tuo piacimento...ma avremo occasione per riparlarne".
Yasmine annuì col capo, sopportando ubbidiente quel dolce soffocamento. Dopo un minuto abbondante, Sonia le permise di respirare nuovamente e riprese ad accarezzare le sue tette, per completare quella parte della stimolazione.
"Ora sei pronta per la prossima fase, la palpazione..." La regina Sonia prese a premere i seni con una pressione ancora più forte, facendo passare più volte le mani sotto le tette per poi farle risalire attraverso il solco centrale. Le prese poi tra le mani per farle ondeggiare dolcemente, prima di strizzarle.
L'eccitazione della micetta aumentò sensibilmente, tanto che, per la prima volta, Yasmine accarezzò le cosce della donna, per poi spostare una mano dietro la sua nuca.
Sonia, soddisfatta per quelle dolci attenzioni, proseguì ancora per un po' a palpare quelle soffici mammelle, alternando pressioni decise ad altre più tenere.
"Sonietta, i miei capezzoli non resistono più, non possono attendere oltre le vostre forti e dolci mani...vi prego...".
"Ora sei proprio impertinente, ragazzina, dovrò punirti per questa ribellione. Le punte dei tuoi seni dovranno attendere che io finisca d'impastarli a dovere". In realtà anche Sonia non vedeva l'ora di dedicare tutte le sue attenzioni agli stupendi capezzoli di Yasmine: non erano né troppo piccoli, né troppo grossi, deliziosamente sporgenti e con un'areola perfettamente circolare e proporzionata; si limitò quindi ad una decina di tonificanti massaggi che spensero facilmente l'inquietudine della giovane.
"Sono pronta a dedicarmi ai tuoi capezzoli, bimba mia, ma non pensare di trovarti già in Paradiso. Raggiungerai un grado di eccitazione che non hai finora mai provato e potresti implorarmi di smettere...sei pronta ad affrontare questa prova?".
"Oh sì mia amata regina...accetterò qualsiasi cosa da voi, siete così bella e forte...".
"Molto bene, ora possiamo cominciare. Alla fine mi dirai quale gioco ti è piaciuto di più".
Sonia iniziò quindi una stimolazione molto paziente ed accurata: passò prima il polpastrello di un dito - dopo averlo inumidito con le labbra - su ogni capezzolo, per poi stringerlo con forza delicata tra il pollice e l'indice; inserì quindi i capezzoli tra l'indice ed il medio, facendo poi scorrere le due dita avanti e indietro.
Yasmine reagì subito alle coccole con dei mugolii di soddisfazione che, però, si trasformarono presto in forti spasmi di piacere.
"Sonietta, non ce la faccio più, fatemi venire, vi prego, farò tutto ciò che vorrete...".
"Questo avverrà comunque, Yasmine" rispose Sonia mentre sosteneva le coppe dei seni con il palmo delle mani, stimolando allo stesso tempo i capezzoli con i pollici. "Devi essere paziente e lasciar fare alla tua bella regina". La donna vide che le tette della sua micetta si erano inturgidite al massimo e passò quindi alla nuova attenzione che aveva riservato loro, iniziando a stimolare le punte dei seni con le sue unghiette. I capezzoli s'arrossarono ulteriormente, divenendo roventi quando Sonia passò a lungo su di loro il suo anello d'argento.
Quando ritenne che i sensi della ragazza fossero tesi al massimo, Sonia iniziò a sfilarle lentamente le mutande, lasciando pube e culetto completamente indifesi. "Ora sei pronta per volare, dolce principessa. Rilassati e lascia che il tuo corpo goda liberamente".
Yasmine ubbidì subito e si abbandonò voluttuosamente sul corpo della sua regina, che provvide a sfilarle definitivamente le mutandine. Sonia prese quindi a palparle dolcemente la mammella sinistra, portando la mano destra sulla sua morbida fichetta; strinse quindi ognuna delle grandi labbra tra pollice e indice, facendo scorrere lentamente le dita su e giù. L'opera di seduzione era completata da teneri baci sul collo e da dolci sussurri nelle orecchie.
Sonia passò poi il dito medio inanellato sul clitoride, tante, tante volte, per poi farlo entrare nella passera, lentamente ma senza fermarsi. Quando arrivò in fondo, lo fece andare su e giù più velocemente, per un tratto più breve. Non appena la fica si strinse deliziosamente intorno al dito, Sonia lo estrasse repentinamente per tornare a coccolare il clitoride, questa volta con tutta la mano.
Era finalmente arrivato il momento di portare per la prima volta Yasmine all'orgasmo..."Mia affascinante principessina, stai per vivere il momento più felice della tua giovane vita...".
La donna alternò velocemente le sue carezze su clitoride e fica per capire quali fossero le più efficaci, ma si accorse come entrambe fossero molto gradite. Yasmine si eccitò sempre di più, accentuando progressivamente i suoi spasmi, finché non arrivò all'orgasmo emettendo dei gemiti di piacere che Sonia si affrettò a spegnere con dei rapidi ma intensi baci.
Quando Yasmine si calmò, a Sonia sembrò che avesse assorbito interamente e senza fatica tutto il piacere che le aveva donato. La fece quindi girare e sedere con le gambe incrociate sul suo grembo.
"Hai visto che non ti ho mentito, piccola mia?" disse la donna guardando fisso Yasmine con i suoi grandi occhi azzurri. "Non potevi avere iniziazione più dolce...".
"No, Sonia" mormorò la ragazza, "vi sarò sempre grata per la dolce lezione che mi avete dato. Potete dirmi come siete diventata così abile nel far godere una donna?".
"Devi sapere che a quindici anni ero già molto bella, con tette e culetto già formosi. Mia madre aveva un'amica quarantenne ancora molto bella e fedele seguace di Saffo, con una spiccata predilezione per le ragazze in fiore com'ero io...ricordo ancora con emozione quel momento...in breve, m'invitò a casa sua col pretesto di darmi delle lezioni d'inglese, ma in realtà m'insegno ben altro. Mi sedusse rapidamente, la prima volta, senza fatica; capii allora che le donne sarebbero sempre state l'amore della mia vita...non finirò mai di ringraziare quella dolce signora e di proseguire la sua deliziosa opera d'istruzione di giovani fanciulle".
"E' una storia dolcissima, Sonia. Ma vostra madre?...".
"Sono certa che sapesse tutto e che fosse stata lei ad organizzare la seduzione, anche se non ne abbiamo mai parlato. Tra di noi c'é sempre stato una dolcissima complicità. Carina, vero?".
"Oh, sì! A proposito di giovani, ci siamo dimenticate del mio ragazzo; non dovremmo andare a vedere come sta?".
"Non preoccuparti, Yasmine, il pupo sta ancora facendo sogni d'oro".
"Ma non possiamo saperlo, potrebbe essersi svegliato e cercarci".
"Oh, no di certo! Non te ne sei accorta nemmeno tu, ma sono stata io a metterlo a nanna con un po' di laudano nella sua tazza: dormirà ancora per un pezzo senza turbare il nostro amore".
"Ma allora, Sonia, avevate già previsto tutto per sedurmi...la vostra bellezza e la vostra forza mi affascinano sempre di più...".
La donna baciò con passione Yasmine sulla bocca. "Bene amore, ne sono felice. T'insegnerò a sottomettere e dominare il tuo ragazzino, finché vorrai tenertelo. Quando sarai abbastanza esperta come padroncina non avrai molto bisogno di sonniferi: ti basterà usare la tua voce intrigante oppure una delle tue deliziose manine per fargli fare tutto ciò che vorrai. Potremmo comunque andare a controllare il suo dolce sonno, sarebbe eccitante".
"Oh, sì, andiamo, voglio proprio divertirmi".
Le due donne tornarono sulla terrazza, avvicinandosi al divano dove avevano lasciato Pierre. Il ragazzo sembrava profondamente assopito, ma Sonia, per sicurezza, gli posò la mano sulla carotide per ascoltare il battito e gli sollevò una palpebra per controllare la pupilla.
"Il tuo bimbo sta dormendo profondamente e non ci disturberà per un altro paio d'ore, Yasmine; possiamo tornare di là, ho delle altre coccole da insegnarti".
La ragazza sorrise, felice. "Molto bene Sonietta, lasciatemi solo propiziare il suo riposo". Passò quindi teneramente la mano sulla guancia del giovane, per poi abbassarla sui capezzoli e quindi sui genitali. Un bacetto impertinente sulle labbra concluse quell'affettuoso saluto.
Quando le due donne tornarono in camera da letto, Sonia ordinò a Yasmine di mettersi alla pecorina.
"Oh mia regina, cosa mi farete adesso?".
"Zitta, tesoro mio, ora mi occuperò del tuo splendido culetto e delle tue cosce: anch'esse meritano tante dolci attenzioni".
Non appena la ragazza si mise nella posizione ordinatale, Sonia iniziò ad sfiorale le natiche, trovandole deliziosamente sode. Quando il sederino cominciò ad arrossarsi, mostrando di gradire quelle coccole, la donna passò a carezze più forti accompagnate da tanti baci, sia leggeri che più appassionati.
Yasmine rise piano, soddisfatta, ma poi emise un gemito di sorpresa quando Sonia le penetrò il culo con l'indice, accompagnato poi dal dito medio. Le dita salirono piano fino in fondo, per poi andare su e giù e ruotare nella fessura.
La seduttrice passò quindi velocemente ad accarezzare le cosce della sua preda: erano lunghe, toniche e molto sensibili, soprattutto nella parte interna che fu stimolata con molta attenzione. Sonia passò quindi le mani sulla passera e sulle tette di Yasmine, ordinandole poi di girarsi sulla schiena dopo averle strizzato per bene i capezzoli.
"Ho voglia di pappa buona, cuore mio, apri bene le tue belle coscette".
La micetta ubbidì prontamente, sembrando consapevole di quello che l'aspettava. Sonia iniziò a posare tanti teneri bacetti sulla parte interna delle cosce, per preparare la splendida fica di Yasmine all'incontro con la sua bocca. Quando si accorse che la ragazza era completamente rilassata, coprì di baci le grandi labbra, rendendole gonfie e turgide. Le aprì poi delicatamente con due dita, facendo quindi saettare la lingua sul clitoride; dopo una lunga leccata, fu la volta delle piccole labbra a godere di quel trattamento.
I baci ed i colpi di lingua si alternarono con tenerezza e regolarità su tutta la passera, finché Yasmine fu travolta da un nuovo intenso piacere che le attraversò tutto il corpo, trasfigurandole il viso in un'espressione di appagata beatitudine.
Sonia si mise allora al suo fianco, posandole il viso sul proprio ampio seno per farla riposare. Prima di reclinare ubbidiente il capo, la micetta scattò verso la sua nuova padrona abbracciandola con forza e baciandola sulle labbra, ancora umide dello squisito succo della passera appena conquistata.
"Vi adoro mia regina... non dimenticherò mai questo giorno..."
Il cuore di Sonia si gonfiò di soddisfazione. "No, Yasmine, non lo dimenticherai poiché oggi inizia il delizioso percorso che ti condurrà a divenire una perfetta troietta, bellissima e dominante. T'insegnerò a godere pienamente delle donne e degli uomini che sceglierò per te, dopo che li avrai persuasi a fare tutto ciò che vorrai".
"Dovrò diventare quindi una padrona potente e indomabile come voi? Pensate che ne abbia la forza?".
"Piccola mia, sappi che non ho mai fallito nella mia opera di educatrice. Penso proprio che tu abbia tutte le qualità necessarie per seguire il mio esempio: sei forte, bellissima ed hai mostrato di apprezzare completamente il sensuale godimento che ti ho donato. Sono certa che tu sia dotata di sensibilità, intelligenza ed astuzia sufficienti per dominare chiunque cadrà nelle tue braccia."
"Potete dirmi, buona Sonietta, cosa avete pensato esattamente per me?"
"Sceglierò per te tante belle donne e pure qualche maschietto con cui dovrai perfezionare la tua sensualità e la tua capacità di far godere te stessa e gli altri...io te li indicherò e tu dovrai sedurli e dominarli: sarai la mia fedele ancella e l'esecutrice dei miei ordini."
Yasmine annuì ubbidiente. "Non avrei mai pensato che quanto avete deciso mi sembrasse così naturale ed attraente...grazie a voi sto scoprendo una parte di me che non conoscevo e che mi affascina."
Sonia pensò soddisfatta che la sua allieva sarebbe stata un'eccellente protagonista del gioco di seduzioni e ricatti che reggeva da anni nell'alta società di Parigi. Aveva scelto con molta cura le splendide ancelle che le permettevano di alimentare e gestire un grande scrigno pieno di segreti con cui teneva in pugno tanti importantissimi personaggi, permettendole di accumulare sempre più ricchezza e potere; la donna era certa che Yasmine sarebbe stata un docile strumento nelle sue mani, però qualcosa, nel suo cuore, le diceva che il loro rapporto sarebbe stato diverso da quelli con le altre ragazze...

scritto il
2024-07-04
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