Colta in flagrante

di
genere
dominazione

Sonia si svegliò dolcemente, sbattendo più volte i suoi affascinanti occhioni azzurri. Aveva dormito solo una decina di minuti, ma si sentiva tranquilla e riposata, come sempre in occasioni simili. La stanza era parzialmente illuminata da una morbida luce primaverile che contribuiva a rilassarla.
Sorrise pensando a cosa aveva fatto prima di addormentarsi e si girò verso l'altra parte del letto per cercare il suo giovane amante. Aki era supino, immerso in un sonno profondo; era forte e vigoroso, ma il sesso con Sonia richiedeva un grande sforzo da parte sua e consumava tante delle sue energie.
Sonia gli accarezzò piano una guancia con la mano, per poi sentirgli il battito regolare posandola sulla carotide. Fece scorrere la mano sui capezzoli e sul ventre, per poi sfiorare il membro e le palle del giovane giapponese. Usò un tocco leggero, anche se era certa che il suo maschietto avesse ancora tanto bisogno di fare la nanna. Avevano fatto l'amore per circa un'ora, improvvisando una scopata estemporanea a casa della donna dopo che non avevano potuto vedersi per tre settimane; dopo un'astinenza così lunga era assolutamente comprensibile che il ragazzo fosse esausto...
Stava pensando a come avrebbero potuto concludere quel gratificante incontro così sexy quando sentì un rumore proveniente dall'ingresso, al di là della porta chiusa della stanza. La donna sorrise languidamente, pensando che suo marito fosse tornato a casa del tutto inatteso; aveva dovuto organizzare in fretta il suo incontro adulterino, senza aver avuto il tempo di ricordargli di girare al largo.
Sonia non aveva voglia di alzarsi per rispedirlo affettuosamente fuori di casa. Pensò divertita che una situazione del genere avrebbe messo in difficoltà quasi tutte le donne sposate che vi si fossero ritrovate; lei, invece, se ne sarebbe servita per godere ancora di più della sensualità delle sue imprese e per riaffermare il proprio potere femminile...

Riccardo era fermo davanti alla camera da letto. Era stato sul punto di entrare per prendere gli abiti da portare in lavanderia, ma si era bloccato davanti alla porta chiusa; il fatto che non fosse aperta come al solito gli fece pensare che sua moglie si trovasse in casa e non volesse essere disturbata. Era una situazione nuova per lui: Sonia lo avvisava sempre in anticipo quando voleva stare da sola, anche se Riccardo sapeva bene che la sua adorata compagna prediligeva il sesso extraconiugale in trasferta. Naturalmente, lui non si sarebbe mai sognato di disturbare i piaceri della sua dolce padrona...
Decise infine di bussare sulla porta con molta delicatezza e quindi, non ricevendo risposta, entrò piano nella stanza.

Sonia, fingendosi addormentata, sentì il rumore della porta che si apriva, seguito dal silenzio più assoluto. Immaginò la sorpresa del suo buon marito nel vederla tutta nuda insieme ad un bel ragazzo, aspettandosi che facesse con discrezione marcia indietro per non disturbare... Aprì appena gli occhi e vide Riccardo che, comportandosi come prevedeva da bravo bambino, stava uscendo dalla stanza camminando all'indietro. Evidentemente il porcellino voleva gustare fino all'ultimo quella scena così eccitante...
"Dove vai, bimbo mio? Vieni qui dalla tua micetta..." disse piano Sonia con la sua voce più seduttiva.
L'uomo si bloccò come se le parole della donna l'avessero congelato sul posto.
"Non aver paura, tesoro, ubbidisci e andrà tutto bene. Vieni qui e inginocchiati davanti a me."
Riccardo conosceva bene quel tono e quelle parole a cui non poteva resistere. Fece quello che sua moglie gli aveva ordinato, permettendosi solo una domanda molto educata, a voce bassa.
"Ma il tuo ragazzo sta dormendo, non rischiamo di svegliarlo?..."
"Lui è Aki, il mio amante preferito" precisò Sonia. "Sei molto carino a preoccuparti, amore, ma sono certa che farà la nanna ancora per un bel po'. L'ho spompinato a dovere, per non parlare del resto...".
Era sdraiata su di un fianco, con le braccia incrociate sotto l'ampio seno nudo che sottolineavano le curve sode e morbide e le larghe spalle. Guardava fisso l'uomo inginocchiato davanti a lei, catturandone la volontà per affondarla nella profondità dei suoi occhi azzurri.
"Mi hai colto evidentemente in flagrante adulterio. Non pensi che un marito fedele dovrebbe evitare assolutamente di mettere la sua amata moglie in una situazione così imbarazzante?" disse la donna facendo l'offesa.
"Ti prego di scusarmi, mia dolce Sonietta", mormorò Riccardo tenendo lo sguardo basso per mostrare la propria sottomissione. "So che sei sempre molto precisa nel dirmi cosa devo fare..."
"E' vero, ma tu avresti dovuto capire da solo che non era il caso di violare la mia intimità...sei stato molto indiscreto e penso proprio che sarò costretta a punirti" disse Sonia con una voce tenera, affettuosa, ma nel contempo terribilmente crudele.
La brava moglie guardò divertita il suo docile marito impallidire e sospirare, evidentemente in preda ad una grande preoccupazione. Sapeva bene cosa stava pensando: quale punizione gli sarebbe stata inflitta? La sua dolce padrona non lo avrebbe più stordito con il suo sguardo rapinoso? Non gli avrebbe più permesso di baciarle le sue belle e forti mani? Non si sarebbe più degnata di coccolare amorevolmente i suoi capezzoli ed il suo uccellino? Non avrebbe più penetrato il suo tenero culetto con un robusto vibratore?
Lasciò che il suo maschietto preferito sprofondasse in un abisso di tristezza e desolazione provocato dalla sua minaccia. Riccardo era decisamente un buon compagno, attivo, intelligente, sensibile e affettuoso; il suo punto debole era la sua irresistibile tendenza a sottomettersi alla donna che amava, pericolosa inclinazione che Sonia aveva imparato a sfruttare a suo piacimento.
"Ma forse c'è qualcosa che potresti fare per evitare la mia giusta collera..." cinguettò la moglie infedele per salvare il suo schiavo più che mai cornificato dal vortice di depressione in cui era sprofondato. Guardò il suo amante che continuava a dormire tranquillamente come un bimbo, ignaro delle sue trame. Il ragazzo era di una bellezza deliziosamente bisex: i lineamenti del viso erano delicati, evidenziati da una frangetta che li femminilizzava ulteriormente; il corpo era forte, slanciato e atletico, modellato da tante ore di nuoto. Le parti basse erano più potenti di quelle del marito, pur mantenendo un equilibrato senso di grazia ed eleganza.
"Vedi com'è carino il mio Aki? Ti piace, vero?" continuò seduttiva.
Riccardo annuì docilmente, desideroso di evitare una dura punizione. "Sì, Sonietta, il tuo amante è veramente molto bello...siete proprio una splendida coppia..."
"Sono proprio contenta che ti piaccia" incalzò Sonia sempre più avvolgente. "In questo caso, non avrai problemi a baciargli teneramente l'uccello...ora, come vedi, sta riposando, ma ti assicuro che quando deve soddisfare i miei desideri la sua forza è assolutamente appagante. Sono convinta che tu debba rendergli omaggio per tutto il piacere che riesce a darmi, non trovi?"
"Oh, certo mia Regina" rispose Riccardo, felice e smanioso di ubbidire alla sua padrona per evitare guai peggiori. "Ma se lo bacio proprio lì non rischio di svegliarlo?"
"Ti ho già detto di non preoccuparti, tesoro. Muoviti, su..." ordinò la donna con perentoria tenerezza.
Lo schiavo di Sonia girò intorno al letto e s'inginocchiò di fianco al ragazzo addormentato. Guardò prima il suo viso così grazioso per poi spostare gli occhi sulle spalle quadrate, sul petto ampio e, infine, sull'uccello e sulle palle, sode e consistenti nonostante fossero in riposo.
Riccardo era sempre stato sostanzialmente etero, anche se non disdegnava certo di apprezzare un bel corpo maschile; il caso voleva che si trovasse di fronte proprio al suo modello ideale di uomo, il fisico che avrebbe sempre voluto avere. Come biasimare allora la sua amata moglie che si era scelto come amante un ragazzo così figo? Forza e bellezza, il mix che lo sottometteva completamente rendendolo incapace di resistere.
"Su, bimbo mio, che aspetti?..." sussurrò Sonia.
Riccardo avvicinò ubbidiente il viso al membro di Aki, baciandolo piano con tanta dolcezza dopo una brevissima esitazione. Era la prima volta che faceva una cosa simile, e per di più con l'amante di sua moglie. Si aspettava di sentirsi strano, imbarazzato, ridicolo...

Sonia guardò curiosa suo marito mentre baciava l'uccello del suo amante prediletto, quell'uccello che lei accoglieva così amorevolmente nella sua calda passera. Non aveva avuto dubbi sul fatto che Riccardo ubbidisse, però non era certa che la cosa gli piacesse; lei voleva invece una vittoria completa, soprattutto dopo essere stata colta in flagrante adulterio...
"Lo devi baciare ancora, tesoro, ti dirò io quando smettere..." gli sussurrò dolcemente. Vedendo la disponibilità del consorte, pensò che forse era giunto il momento di realizzare una fantasia che le girava in mente già da un po': un eccitante incontro a tre, con lei nelle vesti della Regina dominante e infedele adorata e soddisfatta da marito e amante, entrambi suoi schiavi, anche se in modo diverso.
Era certa che anche ad Aki sarebbe piaciuta la situazione: lo avrebbe addestrato ad utilizzare educatamente la presenza di Riccardo per essere ancora più eccitato ed aumentare così la propria potenza sessuale. A cosa servono gli uomini se non a far godere una donna bella e intelligente?...

Riccardo staccò le labbra dal pene di Aki e guardò il suo bel viso, sempre tranquillamente addormentato. Il primo bacio dato al delizioso amante di sua moglie lo aveva turbato: l'uccello era sodo, morbido, insaporito maliziosamente dagli umori della succosa passera di Sonia. Pensava che quella nuova esperienza sarebbe stata imbarazzante, e invece...
A parte una breve attrazione giovanile non aveva mai avuto esperienze gay, rimanendo sempre assolutamente stregato dalle donne. Non si vergognava comunque di ammirare un bel ragazzo, specialmente se assomigliava al tipo che avrebbe voluto essere. Era sempre completamente eccitato quando Sonia gli raccontava le sue infedeltà e gli parlava dei suoi amanti, ma quello che aveva appena fatto era diverso.
Si sentiva felice: stava eseguendo fedelmente gli ordini della sua padrona, che, sperava, gli avrebbe risparmiato una dura punizione per il suo comportamento indiscreto; e questo con un atto di sottomissione che si era rivelato inaspettatamente gradevole...
Si affrettò a porre nuovamente le labbra sul membro, proseguendo di buon grado la dolce operazione cambiando sempre il punto di contatto, arrivando poi finalmente sulla punta soda e tornita che baciò tre volte. Dovette fermarsi un attimo, sospirando a causa del piacere e dell'eccitazione; sentì che le attenzioni elargite ad Aki aumentavano sensibilmente il grado d'intimità esistente tra lui e Sonia, la dolce padrona che governava la sua vita.
Ma la buona Regina sarebbe stata soddisfatta dei suoi baci e della sua obbedienza?

"Ora può bastare, bimbo mio. Vieni qui dalla tua brava moglie fedele...".
Sonia aveva deciso che fosse il momento di congedare il marito prima che il suo amante finisse il meritato riposo. Era molto soddisfatta della sottomissione e della disponibilità di Riccardo, che aveva mostrato un'inattesa inclinazione che meritava di essere incoraggiata ed utilizzata a dovere.
Suo marito era di nuovo inginocchiato davanti a lei, come un bravo cagnolino. "Ora voglio che tu stia in piedi e metta il pisellino a mia completa disposizione" ordinò con calma Sonia. "Sei stato molto carino e dolcissimo con il mio amante preferito; non sapevo che potessi essere un culetto così affettuoso, ti meriti proprio un bel premio..."
La donna prese saldamente l'uccello del marito con la mano destra e l'avvicinò alla bocca calda e umida, sempre pronta ad accogliere ospiti così graditi...
Dopo una tenera serie di baci e leccatine, Sonia abbandonò la solida presa alla base del membro per sfiorarlo leggermente con i polpastrelli, cominciando dalla punta per scendere in giù ed avvolgere le palle. I tocchi appena accennati della moglie suggerivano una stimolazione che sembrava subito sparire nel nulla, per poi riapparire inaspettata in un altro punto.
Riccardo era già assolutamente in estasi e Sonia ne approfittò per accelerare i tempi del suo piacere. Esercitò una decisa pressione sulle palle del marito, immaginando la tonificante ondata di calore che sarebbe risalita lungo il suo corpo. Impugnò di nuovo l'uccello e fece ruotare la mano ben stretta, a destra e a sinistra, lentamente ma senza fermarsi. Bastò meno di un minuto perché la donna capisse che il maschietto stesse per arrendersi; per l'affondo decisivo prese in bocca la punta e la succhiò con dolcezza, senza esagerare...
Il suo docile marito venne immediatamente e fu gratificato dalla cura di Sonia nello spalmare accuratamente il seme su tutto il pisello dell'uomo.
"Ora che hai reso omaggio a chi mi aiuta a farti le corna devi andare, frocetto; penso che il mio Aki stia per svegliarsi" disse la donna, passando improvvisamente ad un tono imperativo e sfottente.
Riccardo si stava appena riprendendo dall'immenso piacere regalatagli dalla sua adorata moglie, ma non si preoccupò della sua improvvisa durezza: sapeva che per Sonia un buon maltrattamento femdom era un passatempo godibilissimo e che possedeva una sapienza infinita nello scegliere le parole ed il momento giusto per schiacciarlo amorevolmente sotto il suo potere assoluto. E quello che faceva godere lei era perfetto anche per un marito intelligentemente docile...
"Vado subito, mia buona Padrona" sospirò eccitato. "Mi permetti solo di baciare la tua bella mano? Ne sarei così felice...".
"Va bene, schiavo" concesse generosamente Sonia porgendogli la mano destra. "Ma ricorda che devi tornare a casa in tempo per preparare la cena. Sarò sicuramente molto affamata."
Riccardo baciò teneramente la sua amata e si avviò verso la porta, lanciando un ultimo sguardo pieno di amore e sottomissione verso la Regina della sua vita.

Sonia guardò divertita suo marito uscire piano dalla stanza dove lei lo stava cornificando, facendo attenzione a non svegliare il giovane amante che dormiva al suo fianco. Si sentiva molto gratificata ad aver gestito quella situazione in modo così sexy, anche se sottomettere il buon Riccardo non le costava certo molta fatica...
Si girò verso il suo bel ragazzo: nonostante quello che era successo, continuava a dormire con un'espressione beata. Guardò con soddisfazione il femmineo viso assopito ed il corpo così sensuale, pensando a quante deliziose scopate avrebbe fatto con lui...Ora, però, era arrivato il momento di svegliarlo e di mandarlo via, non senza aver prima goduto del giapponesino un'altra volta.
Cominciò a coprirgli il viso di teneri bacetti, mentre le sue dita affusolate gli solleticavano amabilmente i capezzoli, che divennero subito rigidi. Questa volta Aki iniziò a reagire alle sapienti coccole della sua amante, che conosceva bene i segreti del suo corpo. Il ragazzo cominciò a sbattere gli occhi e a mugolare, con un sussulto più forte quando Sonia gli salì sopra prepotentemente.
"Che bello, il mio amore si è finalmente svegliato, era ora!" disse allegramente la donna. Era forte e vivace, e voleva fare ancora un po' di buon sesso con quel musetto giallo così sexy. Accelerò il risveglio di Aki prendendogli le mani e posandole sui seni tondi e pesanti, mentre strofinava vigorosamente la passera sulle parti basse del ragazzo.
"Che c'è, sta tornando tuo marito?...devo scappare?..." balbettò l'amante, ancora mezzo addormentato.
"Sì sciocchino, devi andare, ma non prima di esserti fatto scopare un'altra volta. Stai tranquillo, siamo soli e c'è tutto il tempo...".
Prese l'uccello asiatico, quasi risvegliato del tutto, e se lo infilò nella passera senza esitazioni. Tenendo fermo il maschietto con le sue cosce forti e muscolose cominciò ad andare su e giù con tutto il corpo, per spomparlo completamente. Il ragazzo cominciò a rispondere con prontezza agli stimoli di Sonia, che però decise di aumentare la pressione: gli strinse con cura le mani al collo, usando la forza delle sue braccia atletiche per eccitarlo ancora di più...Mentre si muoveva con un ritmo calmo e sicuro sentì crescere la sua eccitazione, di pari passo con l'indurimento del cazzo del suo amante.
Pensò che fra pochi minuti Aki se ne sarebbe andato per lasciare il posto a Riccardo e si sentì forte, potente e tanto, tanto amata. Si sentiva proprio una brava moglie, attenta a gestire le proprie relazioni in modo che tutti siano felici e contenti; fortuna che i maschi siano così facili da addestrare...
scritto il
2024-09-18
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