Il papà gay
di
bocconotto
genere
incesti
Ora ho una famiglia, pur con qualche distrazione sessuale, la gestisco meravigliosamente.
Da adolescente, a causa della mia timidezza, i primi approcci sessuali li ho avuti con un mio compagno di scuola, gli facevo qualche sega, poi un giorno gli ho fatto un pompino,
quella è stata la mia esplosione sessuale. La soddisfazione è stata tanta che tutti i
giorni mi appartavo con lui per fargli il solito pompino, finché si è sparsa la voce tra compagni, ed ora erano tre quelli a cui dovevo succhiare il cazzo. Tra questi c'era Ugo
che per scommessa con gli altri due ha voluto farmi un pompino. E' stato delizioso,
il mio cazzo in bocca ad Ugo, sentire il calore della sua bocca, il movimento della sua lingua sul prepuzio mi ha fatto impazzire. Uno di loro conosceva un posto, poco distante
dal paese, dove si recavano i gay. Con la bici un pomeriggio ci sono arrivato, c'erano
una decina di persone, una di queste come mi ha visto arrivare mi ha seguito, era un
signore di circa quarant'anni, mi ha chiesto cosa cercavo, ho risposto che era la prima volta che frequentavo quel posto, volevo conoscerlo. -Se vuoi ti accompagno- -Va bene-
Ci siamo addentrati verso alcune piante mi ha chiesto -Fammi vedere il cazzo- Ci siamo fermati, lui aveva tirato fuori il suo, enorme e bellissimo, non ho resistito subito
l'ho preso in bocca, mi spingeva la testa col rischio di farmi entrare il cazzo nella gola, poi una sborrata che non finiva mai, l'ho ingoiata , non l'avevo mai fatto, non
ho avuto scelta, mi teneva bloccato. -Cazzo sei bravo, ora te lo faccio io- E' stato
bravissimo anche lui- Per diversi giorni ci siamo visti, ci facevamo il pompino e via.
Un pomeriggio sono arrivato, stava per tramontare il sole, c'era la macchina di mio padre
parcheggiata. Stavo per andar via, ho riflettuto un attimo, sono tornato indietro, con
la bici mi sono addentrato, mi sono incontrato con papà. La sorpresa è stata sua, io sapevo che era li avendo visto la macchina -Papà che fai?- -Nulla sto aspettando un amico, tu che fai- -Ho fatto una passeggiata con la bici- -Sai chi frequenta questa
zona?- -Si papà me lo hanno detto i compagni di scuola- -Siamo tornati verso la macchina,
proprio in quel momento è arrivato un ragazzo. -Ciao Arrigo chi è questo ragazzo?- -E' mio figlio, ci siamo incontrati qui, ora però andiamo via- Lui ha capito -Va bene ci
vediamo un'altra volta- -Aspetta parliamo un momento, entra in macchina- -Sicuramente
hai capito, non ho nessuna difficoltà a confessarti che con quell'amico mi dovevo incontrare per un rapporto intimo, a me piace mamma ma piacciono anche gli uomini- -Papà
sono venuto qua per il tuo stesso motivo, io donne non ne ho mai frequentate, mi piacciono i ragazzi, ho fatto molti pompini- -Anche a me piace fare i pompini, ascolta
ora come facciamo con mamma?- -Papà resta un segreto fra noi- -Sei cresciuto e sei intelligente, ti voglio bene- Siamo tornati a casa nella massima indifferenza, normalità
assoluta. Nei momenti di solitudine c'è la riflessione infatti a letto non riuscivo a prendere sonno, pensavo di tutto fino a quando ho immaginato di stare con papà, nudi sul
letto, ad aver qualche effusione. Mi sono eccitato, una tremenda erezione, una sega ed
un piacere fortissimo. Porca miseria col mio papà stare sul letto, fargli un pompino
come so fare io, fallo godere fino allo stremo, che bello. Non potevo immaginare la sua reazione, comunque dovevamo custodire un segreto, eravamo complici, quindi mi sono esposto. Ho dovuto trovare l'occasione, quando siamo stati soli ho riversato il mio
pensiero che era identico al suo, Siamo andati in macchina nel nostro posto, l'ho
fatto godere da morire, lui ha fatto altrettanto con me. Il nostro segreto è stato
mantenuto fino a quando (.)
Da adolescente, a causa della mia timidezza, i primi approcci sessuali li ho avuti con un mio compagno di scuola, gli facevo qualche sega, poi un giorno gli ho fatto un pompino,
quella è stata la mia esplosione sessuale. La soddisfazione è stata tanta che tutti i
giorni mi appartavo con lui per fargli il solito pompino, finché si è sparsa la voce tra compagni, ed ora erano tre quelli a cui dovevo succhiare il cazzo. Tra questi c'era Ugo
che per scommessa con gli altri due ha voluto farmi un pompino. E' stato delizioso,
il mio cazzo in bocca ad Ugo, sentire il calore della sua bocca, il movimento della sua lingua sul prepuzio mi ha fatto impazzire. Uno di loro conosceva un posto, poco distante
dal paese, dove si recavano i gay. Con la bici un pomeriggio ci sono arrivato, c'erano
una decina di persone, una di queste come mi ha visto arrivare mi ha seguito, era un
signore di circa quarant'anni, mi ha chiesto cosa cercavo, ho risposto che era la prima volta che frequentavo quel posto, volevo conoscerlo. -Se vuoi ti accompagno- -Va bene-
Ci siamo addentrati verso alcune piante mi ha chiesto -Fammi vedere il cazzo- Ci siamo fermati, lui aveva tirato fuori il suo, enorme e bellissimo, non ho resistito subito
l'ho preso in bocca, mi spingeva la testa col rischio di farmi entrare il cazzo nella gola, poi una sborrata che non finiva mai, l'ho ingoiata , non l'avevo mai fatto, non
ho avuto scelta, mi teneva bloccato. -Cazzo sei bravo, ora te lo faccio io- E' stato
bravissimo anche lui- Per diversi giorni ci siamo visti, ci facevamo il pompino e via.
Un pomeriggio sono arrivato, stava per tramontare il sole, c'era la macchina di mio padre
parcheggiata. Stavo per andar via, ho riflettuto un attimo, sono tornato indietro, con
la bici mi sono addentrato, mi sono incontrato con papà. La sorpresa è stata sua, io sapevo che era li avendo visto la macchina -Papà che fai?- -Nulla sto aspettando un amico, tu che fai- -Ho fatto una passeggiata con la bici- -Sai chi frequenta questa
zona?- -Si papà me lo hanno detto i compagni di scuola- -Siamo tornati verso la macchina,
proprio in quel momento è arrivato un ragazzo. -Ciao Arrigo chi è questo ragazzo?- -E' mio figlio, ci siamo incontrati qui, ora però andiamo via- Lui ha capito -Va bene ci
vediamo un'altra volta- -Aspetta parliamo un momento, entra in macchina- -Sicuramente
hai capito, non ho nessuna difficoltà a confessarti che con quell'amico mi dovevo incontrare per un rapporto intimo, a me piace mamma ma piacciono anche gli uomini- -Papà
sono venuto qua per il tuo stesso motivo, io donne non ne ho mai frequentate, mi piacciono i ragazzi, ho fatto molti pompini- -Anche a me piace fare i pompini, ascolta
ora come facciamo con mamma?- -Papà resta un segreto fra noi- -Sei cresciuto e sei intelligente, ti voglio bene- Siamo tornati a casa nella massima indifferenza, normalità
assoluta. Nei momenti di solitudine c'è la riflessione infatti a letto non riuscivo a prendere sonno, pensavo di tutto fino a quando ho immaginato di stare con papà, nudi sul
letto, ad aver qualche effusione. Mi sono eccitato, una tremenda erezione, una sega ed
un piacere fortissimo. Porca miseria col mio papà stare sul letto, fargli un pompino
come so fare io, fallo godere fino allo stremo, che bello. Non potevo immaginare la sua reazione, comunque dovevamo custodire un segreto, eravamo complici, quindi mi sono esposto. Ho dovuto trovare l'occasione, quando siamo stati soli ho riversato il mio
pensiero che era identico al suo, Siamo andati in macchina nel nostro posto, l'ho
fatto godere da morire, lui ha fatto altrettanto con me. Il nostro segreto è stato
mantenuto fino a quando (.)
7
voti
voti
valutazione
5.4
5.4
Commenti dei lettori al racconto erotico