In Doccia con mamma
di
Michele Racconti
genere
incesti
Ciao a tutti! Sono Michele. Ho 19 anni, sono alto 1.90. Vivo con mia mamma Tiziana, 43 anni, vedova da 16 anni per causa di un brutto incidente. È alta 1.75, bionda, con un bel seno e un bel culetto. Lavora come direttrice in una banca della mia città.
Il mio rapporto con mamma negli anni è sempre stato normale, non abbiamo molta intimità fra noi, a volte capita di stare in bagno, o di vestirsi in camera con la porta aperta. Ho sempre adorato mia mamma, con delle coccole reciproche. Qualche volta capita di vederci anche nudi. Le piace vestirsi molto provocante, quasi sempre con dei collant abbinate a minigonne o dei tacchi non indifferenti, e con una scollatura molto aperta; oppure indossa dei jeans che mettono in risalto il suo bel culetto. Io sono abituato a vederla così sexy, non avevo mai avuto problemi, fino a pochi giorni fa. Ero sotto la doccia, come spesso facevo, mi masturbavo, e a un certo punto vedo la porta del bagno aprirsi. Era lei, che con un intimo nero, completo di reggiseno, mutandine, calze e reggicalze, stava entrando per truccarsi. Quindi entra e va allo specchio per truccarsi. Io che cercavo di coprire la mia erezione in qualche modo nel mentre la fissavo, per una volta ho pensato che bella mamma. Vedo che dallo specchio mi guarda, e mi dice “vedo che il tuo attrezzo funziona benissimo, continua pure, non c’è niente di male”, io cerco di rispondere “ma come mà?!”. Ad un certo punto non riesco a trattenermi, vengo e schizzo tutto il vetro del box doccia. Ero imbarazzato, non riuscivo a dire niente. Siccome aveva finito, mentre se ne stava andando esclamò: “che fortunate che sono le tue amiche”, e io non faccio in tempo a dire una parola che lei chiuse la porta.
Esco dalla doccia, mi asciugo e vado in camera, cercando di non incontrarla. Riesco a passare tutto il giorno come se nulla fosse, a pranzo e a cena, non mi disse nulla sull’accaduto. Vado a letto, e non riuscivo a dormire, pensando a quella gran figa. Mi masturbavo a letto mentre mi immaginavo con lei a fare l’amore. Ad un certo punto sento, sento che si sta alzando per andare in bagno, ed io riesco a prendere sonno.
Il giorno dopo mi alzo, facciamo colazione abbastanza tranquilli, e io finisco subito per andare a farmi la doccia perché dovevo uscire. Come spesso facevo, mi stavo masturbando, non riuscivo a smettere di pensare a quel corpo cosi sexy. Facevo su e giù con mano, vedo la porta aprirsi, è lei. Entra in bagno in mutandine e reggiseno, e mi vide di nuovo mentre mi segavo. E subito disse “oh scusa! Pensavo fossi già uscito, faccio pipì, non ti preoccupare faccio veloce”. Io acconsentì con la testa. Nel nostro bagno c’è la vasca/doccia di fronte al lavandino, e di fianco al lavandino c’è il water, quindi ero proprio di fronte a lei. Cercavo di nascondere la mia erezione stando attento a non venire. Nel mentre non riuscivo a togliergli lo sguardo di dosso. Quelle tette che si intravedevano, con quei capezzoli che fuoriuscivano dalla trama del fantastico reggiseno, quella splendida patata, con quella strisciolina di pelo, il mio cazzo era sempre più grosso. Lei disse “vedo che la mamma ti fa eccitare, mmm, nel mentre apre il box doccia, e si spoglia, io nel frattempo: “mamma che fai?”, lei: “mi faccio la doccia con te, non sei contento?”, nel frattempo mi togli le mani dal cazzo e lo afferra e incomincia a segarmelo, io che ormai mi ero lasciato andare, incomincio a toccargli il seno morbido e favoloso, e lei incomincio a baciarmi in bocca. Lei: “mmm che gran cazzo che hai, te l’ho fatto proprio bene” io: ”ooo si mà, come sei brava”. Scendo con le mani e comincio a metteregli un dito dentro la splendida figa. Lei si abbassa e prende il mio cazzo in bocca, e le dico “o si mamma, siii, che gran figa che sei, lasciatelo dire, voglio entrarti bene in bocca” poi si alzo, le tolgo il cazzo di bocca e comincio a strusciarlo in mezzo alle gambe, e dopo le entro in culo piano piano. Lei: ”piano Michè, no lo prendo quasi mai in culo, fai piano”, io: “vai tranquilla, e comunque vedo che entra abbastanza facilmente”. Esco dal culo e incomincio a strusciarglielo nella figa, subito mi disse: “no Miche, nella figa no, non so se sono coperta dalla pillola”, io: “dai ma voglio entrare, voglio scoparti, sentirti mia”, lei: ”no Miche, posso rimanere incinta, non entrare!”, ero talmente eccitato che sono entrato e non la ascoltai ed entrai, lei emettè un piccolo urlo di eccitazione, era così avvolgente, era a 90 e nel frattempo gli carezzavo le tette a penzoloni. Era la cosa più bella, era molto eccitata anche lei, a una certa vengo, e non faccio in tempo a uscire, e le dico “scusa ma, è troppo bello scoparti”, lei: “sii, non fa niente Miche è stato bello, non ho mai scopato così, non mi ero mai eccitata così tanto”. Con la mano si portava alla bocca la sborra che colava dalla figa. Poi prese il mio cazzo e se lo mise in bocca e me lo ripulii per bene,io: “che troia che sei,che gran scopata”. Finiamo di lavarci a vicenda e nel mentre ci baciavamo e ci toccavamo. Dopo essere usciti dalla doccia, lei si preparò per andare a lavoro, con dei stivali con un gran tacco, e delle calze con minigonna favolosa. Venne da me per salutarmi, con un gran bacio, non riuscivamo a staccarci, poi gli sono cadute le chiavi, allora si abbasso per raccoglierle e la minigonna si alzi e lascio intravedere la splendida figa. E uscì di casa. Io subito comincio a masturbarmi, presi, dal suo cassetto dell intimo, una mutandina sexy aperta sotto, e la sborrai. La lascio appositamente sopra il suo letto.
Il mio rapporto con mamma negli anni è sempre stato normale, non abbiamo molta intimità fra noi, a volte capita di stare in bagno, o di vestirsi in camera con la porta aperta. Ho sempre adorato mia mamma, con delle coccole reciproche. Qualche volta capita di vederci anche nudi. Le piace vestirsi molto provocante, quasi sempre con dei collant abbinate a minigonne o dei tacchi non indifferenti, e con una scollatura molto aperta; oppure indossa dei jeans che mettono in risalto il suo bel culetto. Io sono abituato a vederla così sexy, non avevo mai avuto problemi, fino a pochi giorni fa. Ero sotto la doccia, come spesso facevo, mi masturbavo, e a un certo punto vedo la porta del bagno aprirsi. Era lei, che con un intimo nero, completo di reggiseno, mutandine, calze e reggicalze, stava entrando per truccarsi. Quindi entra e va allo specchio per truccarsi. Io che cercavo di coprire la mia erezione in qualche modo nel mentre la fissavo, per una volta ho pensato che bella mamma. Vedo che dallo specchio mi guarda, e mi dice “vedo che il tuo attrezzo funziona benissimo, continua pure, non c’è niente di male”, io cerco di rispondere “ma come mà?!”. Ad un certo punto non riesco a trattenermi, vengo e schizzo tutto il vetro del box doccia. Ero imbarazzato, non riuscivo a dire niente. Siccome aveva finito, mentre se ne stava andando esclamò: “che fortunate che sono le tue amiche”, e io non faccio in tempo a dire una parola che lei chiuse la porta.
Esco dalla doccia, mi asciugo e vado in camera, cercando di non incontrarla. Riesco a passare tutto il giorno come se nulla fosse, a pranzo e a cena, non mi disse nulla sull’accaduto. Vado a letto, e non riuscivo a dormire, pensando a quella gran figa. Mi masturbavo a letto mentre mi immaginavo con lei a fare l’amore. Ad un certo punto sento, sento che si sta alzando per andare in bagno, ed io riesco a prendere sonno.
Il giorno dopo mi alzo, facciamo colazione abbastanza tranquilli, e io finisco subito per andare a farmi la doccia perché dovevo uscire. Come spesso facevo, mi stavo masturbando, non riuscivo a smettere di pensare a quel corpo cosi sexy. Facevo su e giù con mano, vedo la porta aprirsi, è lei. Entra in bagno in mutandine e reggiseno, e mi vide di nuovo mentre mi segavo. E subito disse “oh scusa! Pensavo fossi già uscito, faccio pipì, non ti preoccupare faccio veloce”. Io acconsentì con la testa. Nel nostro bagno c’è la vasca/doccia di fronte al lavandino, e di fianco al lavandino c’è il water, quindi ero proprio di fronte a lei. Cercavo di nascondere la mia erezione stando attento a non venire. Nel mentre non riuscivo a togliergli lo sguardo di dosso. Quelle tette che si intravedevano, con quei capezzoli che fuoriuscivano dalla trama del fantastico reggiseno, quella splendida patata, con quella strisciolina di pelo, il mio cazzo era sempre più grosso. Lei disse “vedo che la mamma ti fa eccitare, mmm, nel mentre apre il box doccia, e si spoglia, io nel frattempo: “mamma che fai?”, lei: “mi faccio la doccia con te, non sei contento?”, nel frattempo mi togli le mani dal cazzo e lo afferra e incomincia a segarmelo, io che ormai mi ero lasciato andare, incomincio a toccargli il seno morbido e favoloso, e lei incomincio a baciarmi in bocca. Lei: “mmm che gran cazzo che hai, te l’ho fatto proprio bene” io: ”ooo si mà, come sei brava”. Scendo con le mani e comincio a metteregli un dito dentro la splendida figa. Lei si abbassa e prende il mio cazzo in bocca, e le dico “o si mamma, siii, che gran figa che sei, lasciatelo dire, voglio entrarti bene in bocca” poi si alzo, le tolgo il cazzo di bocca e comincio a strusciarlo in mezzo alle gambe, e dopo le entro in culo piano piano. Lei: ”piano Michè, no lo prendo quasi mai in culo, fai piano”, io: “vai tranquilla, e comunque vedo che entra abbastanza facilmente”. Esco dal culo e incomincio a strusciarglielo nella figa, subito mi disse: “no Miche, nella figa no, non so se sono coperta dalla pillola”, io: “dai ma voglio entrare, voglio scoparti, sentirti mia”, lei: ”no Miche, posso rimanere incinta, non entrare!”, ero talmente eccitato che sono entrato e non la ascoltai ed entrai, lei emettè un piccolo urlo di eccitazione, era così avvolgente, era a 90 e nel frattempo gli carezzavo le tette a penzoloni. Era la cosa più bella, era molto eccitata anche lei, a una certa vengo, e non faccio in tempo a uscire, e le dico “scusa ma, è troppo bello scoparti”, lei: “sii, non fa niente Miche è stato bello, non ho mai scopato così, non mi ero mai eccitata così tanto”. Con la mano si portava alla bocca la sborra che colava dalla figa. Poi prese il mio cazzo e se lo mise in bocca e me lo ripulii per bene,io: “che troia che sei,che gran scopata”. Finiamo di lavarci a vicenda e nel mentre ci baciavamo e ci toccavamo. Dopo essere usciti dalla doccia, lei si preparò per andare a lavoro, con dei stivali con un gran tacco, e delle calze con minigonna favolosa. Venne da me per salutarmi, con un gran bacio, non riuscivamo a staccarci, poi gli sono cadute le chiavi, allora si abbasso per raccoglierle e la minigonna si alzi e lascio intravedere la splendida figa. E uscì di casa. Io subito comincio a masturbarmi, presi, dal suo cassetto dell intimo, una mutandina sexy aperta sotto, e la sborrai. La lascio appositamente sopra il suo letto.
2
3
voti
voti
valutazione
5.4
5.4
Commenti dei lettori al racconto erotico