Tre uomini per Lei. Una notte alle terme.
di
Almost57366
genere
trio
Mia moglie, qualche tempo fa, accettò l'invito di una coppia a noi quasi sconosciuta, da un pò volevamo farci un weekend alle terme così quando ce lo proposero, con qualche dubbio, cogliemmo l'occasione. Il sabato, con un leggero imbarazzo dovuto alla poca confidenza, tutto filò liscio, durante il pranzo decidemmo di passare il dopocena in completo relax nel parco termale esterno, molto invitante, musica di sottofondo, luci soffuse, e una splendida e grandissima vasca di calda acqua termale.
All'ora stabilita scendemmo in accappatoio e ci dirigemmo verso l'area esterna e con nostra sorpresa trovammo Paola da sola, sdraiata sul lettino, non bellissima in viso ma molto affascinante e con un fisico da urlo, ci fece sapere con dispiacere che il marito sarebbe rimasto in camera a causa di un leggero malessere.
Era una notte di inizio estate, si stava molto bene all'aperto nonostante fosse già quasi buio. Qualche chiacchiera dopodiché Paola decise di entrare in acqua, io e mia moglie rimanemmo ancora un pò in relax sui lettini. La vedemmo dirigersi verso gli idromassaggi, era una zona dove ci si sdraiava su lettini di una pietra chiara e rimanendo immersi si veniva massaggiati da getti di acqua e aria dal fondo.
Per mia moglie invece, sdraiata e ancora avvolta dall'accappatoio, tutte le condizioni erano ideali per addormentarsi, e così è stato. Pazienza. Mi sono tolto l'accappatoio e sdraiato anche io, guardavo Paola che ad occhi chiusi godeva del suo relax, affianco a lei, nelle altre due postazioni, due ragazzi, il tutto a volte oscurato dai vapori che la grande vasca emanava. Non passò molto tempo prima che i ragazzi attaccassero bottone con Paola, li sentivo bisbigliare, alle terme, è buona regola mantenere il tono della voce basso. Lei sorrideva compiaciuta dell'attenzione e rispondeva ad entrambi, distolsi lo sguardo per ammirare il cielo scuro illuminato da una piccola luna e da tante stelle che l'oscurità lasciava vedere bene. Rivolto nuovamente lo sguardo verso Paola, vidi i due ragazzi più vicini a lei, uno dei due si avvicinò al suo viso, l'altro era in fondo ai sui piedi e pur non vedendo bene, mi sembrava li cercasse nell'acqua e li toccasse. Lei iniziò un gioco di dinieghi allontanando sorridendo prima uno, poi l'altro ma senza togliersi da quella posizione e loro puntualmente tornavano su di lei. C'erano poche altre coppie, una, forse due in acqua lontane da loro e qualche altra persona appartata nel buio sui lettini. A un certo punto il ragazzo più vicino a lei la prese per le mani e la tirò verso di se, l'altro le si mise dietro, prima entrambi ad una certa distanza, poi sempre più vicini cercando il suo consenso, lei sorrideva, parlavano piano un pò per uno, in una conversazione che non riuscivo a capire. Vidi il ragazzo dietro che abbassò le spalline del costume intero di Paola, dalle spalle li fece correre sulle braccia, facendoli scendere, lei con qualche movimento sott'acqua si sfilò il costume e lo gettò nel buio sul bordo iniziando a nuotare verso il centro della vasca, nuda. Ovviamente i due ragazzi la seguirono, lei abbracciava ora uno, poi cercando scherzosamente di scappare abbracciava l'altro, il gioco durò poco perché in breve la presero stretta entrambi e iniziarono ad accarezzarla a quattro mani, l'espressione del suo viso passava dal sorriso al piacere. Il mio cazzo era ormai duro e dovetti coprirmi il costume con l'accappatoio, nel caso si fosse svegliata mia moglie non avrei saputo cosa dire. La portarono verso il bordo opposto in una zona più scura delle altre, il ragazzo che le stava di fronte salì con un balzo a sedere sul bordo, si era già tolto il costume, le prese la nuca tra le mani, la tirò verso di se e le infilò il cazzo in bocca. Lei, posando le mani sul bordo vasca, tentò di indietreggiare ma venne tenuta sul cazzo, poco dopo lui tolse le mani ed era lei ora che lo pompava. L'altro ragazzo la spingeva da dietro, non riuscivo a capire se le fosse dentro. A tratti si sentiva un qualche gemito soffuso, a volte soffocato. Non feci in tempo a pensare a quanto fosse troia quella donna che lei in un attimo si liberò da entrambi, si diresse verso il centro della vasca e venne verso di me. Piano piano la vedevo arrivare, i ragazzi sul bordo opposto erano entrambi in acqua, distinguevo solo la loro testa, parlottavano tra di loro.
Arrivò nuotando vicino al mio lettino poco lontano dal bordo e disse:
"mi aiuti per favore? ci sono due ragazzi che non mi lasciano in pace"
non sapevo se ridere o stare serio, mi limitai a rispondere:
"cosa vuoi che faccia?"
"scendi in acqua con me, se ci sei tu mi lasceranno stare"
"Ok" dissi io
mi alzai e praticamente scesi in acqua indietreggiando per non farle vedere la mia erezione, una volta in acqua lei mi salì a cavalluccio sulla schiena e mi disse:
"ti va un idromassaggio?"
"certo" dissi io
l'acqua era caldissima, sentivo le sue tette sode sulla mia schiena, i suoi capezzoli mi solleticavano e il mio cazzo scoppiava, la sua bocca vicina, il suo respiro ancora leggermente affannato nelle mie orecchie e la sua voce calda. Andai camminando in acqua verso gli idro, lei mi aveva avvolto le sole braccia al collo ma dopo qualche passo mi circondò la vita anche con le gambe e li, non potei più nascondermi, un suo polpaccio entrò dal davanti tra le mie gambe e si strinse proprio sul mio cazzo. Lei emise un piccolo gemito e mi disse:
"lascia stare gli idro vai verso i sassi"
era una zona dove il bordo vasca era formato da pietre di varie dimensioni che continuavano per circa un metro anche sott'acqua. Passo dopo passo lei lentamente girò intorno a me rimanendo sempre abbracciata, prima su di un fianco poi aiutata anche in parte da me sul davanti. Arrivammo sul posto, lei mi indicò un sasso sommerso dall'acqua per circa una spanna e mi disse:
"siedi li"
non era una vera e propria seduta, ci si appoggiava con il sedere ma poi davanti l'acqua era più profonda e bisognava rimanere praticamente in piedi. Lei, ancora abbracciata a me pose i piedi sul sasso dietro di me e rimanendo attaccata al mio collo appoggiò il pube sul mio cazzo che spingeva dentro al costume, sorrise e disse:
"grazie dell'aiuto" non risposi
Mi abbracciò con più forza e iniziò a muoversi su e giù muovendo il ventre con colpi regolari ed intensi, le misi le mani sui seni arrivando fino ai capezzoli, gemeva, guardai un attimo in lontananza mia moglie, dormiva, stavo rischiando la vita.
Stava per venire, con un colpo secco si spostò indietro tornò in acqua scendendo con le mani sui miei fianchi, fino al costume che mi sfilò fino ai piedi, mi fece cenno di salire di più sul sasso, lo feci, il mio cazzo duro uscì dall'acqua e lei lo prese subito in bocca e iniziò a pompare, era meraviglioso. Alzai gli occhi al cielo e a un tratto la sentii muovere a scatti, uno dei due ragazzi era arrivato da dietro e la stava penetrando, alzò un attimo la testa dal mio cazzo per emettere un gemito più forte degli altri, guardai mia moglie, tutto bene. Continuava a muoversi, sembrava una grossa lucertola nell'acqua, finché il ragazzo dietro venne trattenendo la voce. Guardavo tutto, godevo e mi sembrava un sogno. Smise di pomparmi e salì su uno dei sassi facendomi segno di seguirla, in pochi passi fummo sull'erba, immersi nel buio:
"giù" mi disse
mi sdraiai sulla schiena e in un attimo mi fu sopra e se lo mise dentro, fece tutto lei, iniziò a spingere, persi la cognizione del tempo, guardavo lei godere e guardavo il cielo, fino a quando non vidi l'altro ragazzo inginocchiarsi dietro di lei, cingerle con un braccio la vita e con l'altra mano guidare il suo cazzo dietro di lei, dietro. Non ho mai visto una donna godere così tanto, aveva i lineamenti del viso tirati, sudava, le sue mani sul mio petto e le sue unghie conficcate nelle mia pelle. Venimmo dentro di lei quasi tutti insieme e lei con noi che dopo poco si accasciò sopra di me esausta mentre vedevo il ragazzo dileguarsi nel buio. Dovevo tornare da mia moglie, cercai di liberarmi accompagnandola su di un lato, gemeva ancora, mi alzai e tornai sul lettino. Tutto bene. Dopo poco la vidi arrivare con il costume, mi sorrise e si mise sul lettino con un lungo sospiro.
Nei giorni seguenti pensai molto a quanto successo e al perché decise di coinvolgermi nonostante avesse già l'attenzione non di uno ma di due ragazzi, il primo pensiero che mi venne in mente fu l'ipotesi più banale, pensai che probabilmente Paola era così tanto calda da volerne il più possibile, godeva nell'essere il centro del piacere di più uomini, sicuramente tre sono meglio di due pensai, ma questa teoria non mi convinceva del tutto. Piano piano mi balenò per la testa una seconda ipotesi, più sottile, lei, coinvolgendo anche me, avrebbe avuto le certezza che quanto successo quella sera sarebbe rimasto segreto.
Chissà... grande Paola!... molto calda sicuramente, ma anche molto furba?
Al di là dei miei pensieri, rimarrà comunque una delle notti più eccitanti della mia vita, una notte che non scorderò mai.
All'ora stabilita scendemmo in accappatoio e ci dirigemmo verso l'area esterna e con nostra sorpresa trovammo Paola da sola, sdraiata sul lettino, non bellissima in viso ma molto affascinante e con un fisico da urlo, ci fece sapere con dispiacere che il marito sarebbe rimasto in camera a causa di un leggero malessere.
Era una notte di inizio estate, si stava molto bene all'aperto nonostante fosse già quasi buio. Qualche chiacchiera dopodiché Paola decise di entrare in acqua, io e mia moglie rimanemmo ancora un pò in relax sui lettini. La vedemmo dirigersi verso gli idromassaggi, era una zona dove ci si sdraiava su lettini di una pietra chiara e rimanendo immersi si veniva massaggiati da getti di acqua e aria dal fondo.
Per mia moglie invece, sdraiata e ancora avvolta dall'accappatoio, tutte le condizioni erano ideali per addormentarsi, e così è stato. Pazienza. Mi sono tolto l'accappatoio e sdraiato anche io, guardavo Paola che ad occhi chiusi godeva del suo relax, affianco a lei, nelle altre due postazioni, due ragazzi, il tutto a volte oscurato dai vapori che la grande vasca emanava. Non passò molto tempo prima che i ragazzi attaccassero bottone con Paola, li sentivo bisbigliare, alle terme, è buona regola mantenere il tono della voce basso. Lei sorrideva compiaciuta dell'attenzione e rispondeva ad entrambi, distolsi lo sguardo per ammirare il cielo scuro illuminato da una piccola luna e da tante stelle che l'oscurità lasciava vedere bene. Rivolto nuovamente lo sguardo verso Paola, vidi i due ragazzi più vicini a lei, uno dei due si avvicinò al suo viso, l'altro era in fondo ai sui piedi e pur non vedendo bene, mi sembrava li cercasse nell'acqua e li toccasse. Lei iniziò un gioco di dinieghi allontanando sorridendo prima uno, poi l'altro ma senza togliersi da quella posizione e loro puntualmente tornavano su di lei. C'erano poche altre coppie, una, forse due in acqua lontane da loro e qualche altra persona appartata nel buio sui lettini. A un certo punto il ragazzo più vicino a lei la prese per le mani e la tirò verso di se, l'altro le si mise dietro, prima entrambi ad una certa distanza, poi sempre più vicini cercando il suo consenso, lei sorrideva, parlavano piano un pò per uno, in una conversazione che non riuscivo a capire. Vidi il ragazzo dietro che abbassò le spalline del costume intero di Paola, dalle spalle li fece correre sulle braccia, facendoli scendere, lei con qualche movimento sott'acqua si sfilò il costume e lo gettò nel buio sul bordo iniziando a nuotare verso il centro della vasca, nuda. Ovviamente i due ragazzi la seguirono, lei abbracciava ora uno, poi cercando scherzosamente di scappare abbracciava l'altro, il gioco durò poco perché in breve la presero stretta entrambi e iniziarono ad accarezzarla a quattro mani, l'espressione del suo viso passava dal sorriso al piacere. Il mio cazzo era ormai duro e dovetti coprirmi il costume con l'accappatoio, nel caso si fosse svegliata mia moglie non avrei saputo cosa dire. La portarono verso il bordo opposto in una zona più scura delle altre, il ragazzo che le stava di fronte salì con un balzo a sedere sul bordo, si era già tolto il costume, le prese la nuca tra le mani, la tirò verso di se e le infilò il cazzo in bocca. Lei, posando le mani sul bordo vasca, tentò di indietreggiare ma venne tenuta sul cazzo, poco dopo lui tolse le mani ed era lei ora che lo pompava. L'altro ragazzo la spingeva da dietro, non riuscivo a capire se le fosse dentro. A tratti si sentiva un qualche gemito soffuso, a volte soffocato. Non feci in tempo a pensare a quanto fosse troia quella donna che lei in un attimo si liberò da entrambi, si diresse verso il centro della vasca e venne verso di me. Piano piano la vedevo arrivare, i ragazzi sul bordo opposto erano entrambi in acqua, distinguevo solo la loro testa, parlottavano tra di loro.
Arrivò nuotando vicino al mio lettino poco lontano dal bordo e disse:
"mi aiuti per favore? ci sono due ragazzi che non mi lasciano in pace"
non sapevo se ridere o stare serio, mi limitai a rispondere:
"cosa vuoi che faccia?"
"scendi in acqua con me, se ci sei tu mi lasceranno stare"
"Ok" dissi io
mi alzai e praticamente scesi in acqua indietreggiando per non farle vedere la mia erezione, una volta in acqua lei mi salì a cavalluccio sulla schiena e mi disse:
"ti va un idromassaggio?"
"certo" dissi io
l'acqua era caldissima, sentivo le sue tette sode sulla mia schiena, i suoi capezzoli mi solleticavano e il mio cazzo scoppiava, la sua bocca vicina, il suo respiro ancora leggermente affannato nelle mie orecchie e la sua voce calda. Andai camminando in acqua verso gli idro, lei mi aveva avvolto le sole braccia al collo ma dopo qualche passo mi circondò la vita anche con le gambe e li, non potei più nascondermi, un suo polpaccio entrò dal davanti tra le mie gambe e si strinse proprio sul mio cazzo. Lei emise un piccolo gemito e mi disse:
"lascia stare gli idro vai verso i sassi"
era una zona dove il bordo vasca era formato da pietre di varie dimensioni che continuavano per circa un metro anche sott'acqua. Passo dopo passo lei lentamente girò intorno a me rimanendo sempre abbracciata, prima su di un fianco poi aiutata anche in parte da me sul davanti. Arrivammo sul posto, lei mi indicò un sasso sommerso dall'acqua per circa una spanna e mi disse:
"siedi li"
non era una vera e propria seduta, ci si appoggiava con il sedere ma poi davanti l'acqua era più profonda e bisognava rimanere praticamente in piedi. Lei, ancora abbracciata a me pose i piedi sul sasso dietro di me e rimanendo attaccata al mio collo appoggiò il pube sul mio cazzo che spingeva dentro al costume, sorrise e disse:
"grazie dell'aiuto" non risposi
Mi abbracciò con più forza e iniziò a muoversi su e giù muovendo il ventre con colpi regolari ed intensi, le misi le mani sui seni arrivando fino ai capezzoli, gemeva, guardai un attimo in lontananza mia moglie, dormiva, stavo rischiando la vita.
Stava per venire, con un colpo secco si spostò indietro tornò in acqua scendendo con le mani sui miei fianchi, fino al costume che mi sfilò fino ai piedi, mi fece cenno di salire di più sul sasso, lo feci, il mio cazzo duro uscì dall'acqua e lei lo prese subito in bocca e iniziò a pompare, era meraviglioso. Alzai gli occhi al cielo e a un tratto la sentii muovere a scatti, uno dei due ragazzi era arrivato da dietro e la stava penetrando, alzò un attimo la testa dal mio cazzo per emettere un gemito più forte degli altri, guardai mia moglie, tutto bene. Continuava a muoversi, sembrava una grossa lucertola nell'acqua, finché il ragazzo dietro venne trattenendo la voce. Guardavo tutto, godevo e mi sembrava un sogno. Smise di pomparmi e salì su uno dei sassi facendomi segno di seguirla, in pochi passi fummo sull'erba, immersi nel buio:
"giù" mi disse
mi sdraiai sulla schiena e in un attimo mi fu sopra e se lo mise dentro, fece tutto lei, iniziò a spingere, persi la cognizione del tempo, guardavo lei godere e guardavo il cielo, fino a quando non vidi l'altro ragazzo inginocchiarsi dietro di lei, cingerle con un braccio la vita e con l'altra mano guidare il suo cazzo dietro di lei, dietro. Non ho mai visto una donna godere così tanto, aveva i lineamenti del viso tirati, sudava, le sue mani sul mio petto e le sue unghie conficcate nelle mia pelle. Venimmo dentro di lei quasi tutti insieme e lei con noi che dopo poco si accasciò sopra di me esausta mentre vedevo il ragazzo dileguarsi nel buio. Dovevo tornare da mia moglie, cercai di liberarmi accompagnandola su di un lato, gemeva ancora, mi alzai e tornai sul lettino. Tutto bene. Dopo poco la vidi arrivare con il costume, mi sorrise e si mise sul lettino con un lungo sospiro.
Nei giorni seguenti pensai molto a quanto successo e al perché decise di coinvolgermi nonostante avesse già l'attenzione non di uno ma di due ragazzi, il primo pensiero che mi venne in mente fu l'ipotesi più banale, pensai che probabilmente Paola era così tanto calda da volerne il più possibile, godeva nell'essere il centro del piacere di più uomini, sicuramente tre sono meglio di due pensai, ma questa teoria non mi convinceva del tutto. Piano piano mi balenò per la testa una seconda ipotesi, più sottile, lei, coinvolgendo anche me, avrebbe avuto le certezza che quanto successo quella sera sarebbe rimasto segreto.
Chissà... grande Paola!... molto calda sicuramente, ma anche molto furba?
Al di là dei miei pensieri, rimarrà comunque una delle notti più eccitanti della mia vita, una notte che non scorderò mai.
1
2
voti
voti
valutazione
5.8
5.8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
3. Mia moglie, in catene; L'Iniziazione...
Commenti dei lettori al racconto erotico