Al chiaro di luna

di
genere
sentimentali

Sono gia'umida.
Mi bagno immaginando che ti sei eccitato sentendomi fare pipi' nei bagni della spiaggia, di sera, quando non c'e' nessuno in giro.
E nel silenzio, rotto dal suono della risacca, stai appoggiato alla porta, sentendo lo scroscio dello sciacquone, mentre mi tiro su le mutandine.
Sei li' che mi aspetti nell'oscurita', rischiarata dalla luna e intanto il tuo cazzo diventa piu' grosso e turgido, mentre immagini di penetrarmi.
Apro la porta e cado fra le tue braccia che mi stringono cosi' forte che mi manca il respiro.
Mi fai voltare, io sono gia' eccitata, mi fingo spaventata, ma ho solo paura che ci vedano e desidero in cuor mio che quel guardone del bagnino sia nei paraggi e si ecciti sentendo che mi prendi e si faccia una sega due metri piu' in la', immaginando di mettermi l'uccello in bocca mentre tu mi penetri con il tuo cazzo enorme.
Hai con te le manette, le sento tintinnare appese alla tua cintura, mentre con una mano trattieni mi trattieni i polsi e mi spingi verso il muro, contro le piastrelle che odorano di cloro e candeggina.
L'odore mi eccita ancora di piu'.
Sento un desiderio cosi' forte che mi prende le viscere.
Sono sempre piu' bagnata e spingo il sedere verso di te.
Con le mani sento il tuo membro rigido, proteso verso di me, sotto il tessuto dei pantaloni estivi della divisa.
Armeggi un attimo per sganciare le manette e il tuo respiro si fa piu' affannoso. Con un movimento rapido mi ammanetti e poi infili la mano sotto il vestito a fiorellini rossi e fai scivolare le mutandine fino a scoprire il mio culo.
Con la mano accarezzi da dietro la fessura fra le chiappe e mi massaggi la fica ormai sciolta.
Allargo le gambe per non cadere e tu mi sollevi il vestito scoprendomi il fondoschiena e mi dai un pizzicotto sulla chiappa, strappandomi un grido di piacere e di dolore.
Poi mi infili un dito in bocca. Succhio il tuo dito con avidita'. La tua mano e' grande, mi preme sul viso e faccio fatica a respirare mentre succhio il tuo dito pensando al tuo pene grosso e caldo, e succhio il dito come fosse la punta del tuo uccello.
Mi spingi i fianchi con il peso del tuo corpo e con la mano liberi il tuo cazzo e lo sento contro le mie natiche. Allontani la mano dalla mia bocca. Mi fai chinare leggermente tenendomi la mano sul collo e mi penetri la vagina ormai bagnatissima dirigendo il cazzo durissimo dentro di me, fino in fondo, lasciandomi un attimo senza respiro.
Le tue mani percorrono il mio corpo e mi stringono il seno con forza, mi pizzichi i capezzoli e mungi le tette come sai che mi piace e io cerco di divincolarmi appena, in realta' voglio solo spingere il culo di piu' verso di te, per andare incontro al tuo arnese potente.
Mi baci il collo e rabbrividisco, sento che sto per venire e te lo dico in un sussurro.
"Fammi godere!"
E tu mi lecchi sotto l'orecchio e poi cerchi di infilare la lingua nella mia bocca mentre giro la testa verso di te e sospiro, vicino all'apice del piacere.
Mi baci e mi lecchi la guancia e mi dici nell'orecchio:
"Troia, ho voglia di sfondarti"
Non stento a crederlo e mi viene da ridere.
E sento che sto per inondarti con il mio piacere.
Tu mi stringi un seno fino a farmi gemere di dolore e con l'altra mano scendi verso la mia clitoride e la sfiori appena.
L'orgasmo arriva potente come l'onda di uno tsunami...e sento il bisogno di gridare mentre i tuoi colpi nella mia fica sono sempre piu' incalzanti.
Mi tappi la bocca e sento le tue parole affannose:
"Zitta, che ti faccio male sul serio".
Poi perdi il controllo e vieni dentro di me, mugolando di piacere e mordendo la mia spalla attraverso il tessuto a fiori rossi, la tua saliva calda mi bagna e i tuoi umori colano fra le mie gambe abbronzate.
Game over.
di
scritto il
2024-03-20
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