La mamma del mio amico
di
Gas12
genere
dominazione
Questo è un racconto di mia pura fantasia. Un giorno d'estate che faceva particolarmente caldo, il mio amico Daniele mi aveva invitato a casa sua, siccome aveva una bella piscina. Mi preparai e andai a casa sua. Arrivato mi apri sua madre, una bellissima signora di 36, molto giovane poiché aveva avuto Daniele a 18 anni. Perciò io e Daniele abbiamo 18 anni. Come dicevo era una bellissima signora: Capelli neri, occhi verdi, un corpo perfetto con una quarta di seno e un culetto sodo e perfetto. Appena apri la porta e mi vide disse: "Ooh, ciao Marco ti sei fatto proprio grande!" Io la ringrazio e andai in giardino con Daniele. Mentre ci stavamo divertendo schizzandoci, venne fuori anche la madre in bikini a prendere il sole. Manco a dirlo il mio amico si fece sentire spingendo contro il costume. Daniele proprio in quel momento propose di uscire dalla piscina per andare a bere qualcosa. Io in quel momento stavo in crisi, avendo il costume a slip il mio cazzo si vedeva benissimo. Feci uscire prima lui, e poi andai anch'io. Passando davanti alla madre, lei fermò e mi chiese come stava mamma. Mi prese per la mano, io mi girai e lei vide il rigonfiamento notevole nel costume e disse:" Mmmh, vedo che stai messo bene.. Se sei uscito dalla piscina c'era un motivo.. E ho pure capito quale.. Vai pure in bagno caro." Facendomi l'occhiolino. Il mio tornò con due bicchiere di thè, e la madre gli disse:"Senti Daniele, stasera voglio preparare un dolce.. Mi puoi andare a comprare le cose necessarie? Ah, e devi anche passare dal fruttivendolo e dalla pesceria, avevo ordinato alcune cose!" E lui disse:" Ma mamma, sono tutti negozi lontanissimi, ci metterò un sacco di tempo! E poi avevo invitato Marco per starci insieme.." E lei: "Non c'è problema, lui ti aspetta qui in piscina, non sentirà solo." Si girò verso di me sorridendomi. Daniele allora subito disse" Ma ti pare che lo lascio da solo?!" Allora entrai in discussione io, non potevo farmi scappate questa occasione di rimanere da solo con quella troiona: "Non preoccuparti, mi faccio qualche partita alla play, mi divertirò non preoccuparti!" Lui si arrese e se ne andò. Io mi buttai subito nella piscina. Dopo alcuni minuti usci e la madre mi fermò e disse:"Senti Marco, puoi venire in attimo in camera mia? Mi serve il tuo aiuto per spostare alcune scatole!" Io acconsentì. Sali in camera ma non c'era nessun scatolone e glielo dissi. Lei rispose che era un bluff per portarmi li, e detto ciò mi spinse sul letto! Aprì in cassetto, e prese delle corde. Io impaurito gli disse a cosa gli servivano, e lei con la faccia da troia mi fece un sorrisetto, e mi saltò addosso bloccandomi, mi legò prima le mani e poi le caviglia al letto. Poi prese delle forbici e mi tagliò il costume (visto che non poteva levarlo stando legato con le gambe). Il mio cazzo subito usci svettante e duro. Lei lo guardo e mi disse: "Adesso farò di questo cazzone ciò che mi pare!" E si buttò a succhiarmelo avidamente. Nel frattempo mi toccava le palle. Dopo un po smise e comincio a segarlo velocemente, facendomi quasi urlare, allora lei prese un bavaglio e me lo mise in bocca:" Così stai zitto!" e continuò ancora più veloce! Io stavo per venire, ma lei continuò, allora le ho schizzato tutta la sborra sulla mano, ma lei anche dopo esser venuto continuò: "Voglio svuotarti le palle, smetterò di segarti solo quando dal tuo cazzo non uscirà più sborra!" Dicendo questo comincio un'altra sega, e venni copiosamente. Lei continuo la sega infinita altre 6 volte. Il mio glande era diventato tutto rosso e ko faceva un male cane, ma lei divertita continuo. Alla settima sega usci solo una gocciolina di sborra allora disse: "Bene, sei durato per ben sette seghe, complimenti hai proprio un bel cazzone duro e resistente." Mi slego e mi disse:"Adesso vattene, tra poco torna Daniele. Comunque non finisce qui, voglio continuare questo gioco. Ti chiamerò io quando Daniele non starà a casa.. e ti avverto, la prossima volta non sarò da sola.. Ci vediamo Marcolino.." Mi diede un bacio sulla cappella e usci dalla camera. Io ancora dolorante e toccarmi il cazzo, presi la mia roba, presi un costume del mio amico e me andai con le gambe larghe e con la mano sul pene dolorante. Dopo qualche giorno, ripensando all'accaduto mi eccitai e pensai di tornare da Monica( la madre del mio amico) che mi aveva accennato che non era sola.. e l'idea mi venne il cazzo duro! La chiamai e glielo dissi, e lei:" Ehi, perfetto! Allora ti chiamo quando sono sola a casa, e avverto anche le mie amiche!" Io riattaccai, e pensai che questo gioco di sottomissione alle donne mi piaceva un sacco.
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