Monella e l’Angelo: L’addio

di
genere
saffico

L’Angelo mi condusse in camera da letto. Prima di stenderci mi diede un lungo bacio… Poi scivolammo sulle lenzuola ed iniziammo a fare l’amore. Era bellissimo… a volte dolce a volte più violento… ci siamo amate senza risparmiarci. Ognuna delle due voleva superare l’altra nel dare piacere. L’Angelo mi stupiva per la passione che ci metteva, per l’entusiasmo… e per gli orgasmi che riusciva a raggiungere e farmi raggiungere.

E dopo aver fatto l’amore per ore abbiamo ricominciato… e poi ancora… per tutto il giorno… per tutta la notte. Ci siamo addormentate abbracciate strette e “sporche” dei nostri orgasmi e del nostro sudore.


Il mattino dopo, quando ho aperto gli occhi lei mi stava guardando. I suoi occhi erano velati di tristezza e mi disse: “Non posso Monella. E’ stato bellissimo ma non posso continuare. Io non sono questa, il mio animo e il mio spirito sono diversi. Non smetterò di volerti bene ma non posso continuare.”

Io mi sono alzata e sono andata a recuperare i miei vestiti. Sono tornata in camera da letto e lei si era tirata addosso un lenzuolo per non farsi vedere più nuda.
Me ne sono andata lasciandole un sorriso pensando “Rimarrai sempre nel mio cuore… Angelo mio!”
scritto il
2024-04-11
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