Monella e l'Angelo
di
Monella
genere
sentimentali
Sono Monella. E lei è l'Angelo.
La vedo in fondo al viale. Mi avvio verso di lei sculettando. La mia gonna cortissima fa intravedere il mio sesso ed il mio sedere ad ogni passo. La camicetta quasi trasparente non riesce a nascondere le rotondità dei miei seni ed il bruno dei capezzoli. I lunghi capelli fluttuano ad ogni passo. I miei occhi verdi cominciano a scrutarla da lontano e ad ogni passo la vedo sempre più chiaramente.
Penso: "Dovresti scappare piccola, avere paura di me, perché appena ti raggiungerò sarai mia e ti trasformerò da Angelo a Monella"
Invece lei sta li, non si muove, quasi a sfidarmi.
Mi aspetta nei suoi jeans e maglietta.
Sono ad un passo da lei e ci fissiamo dritte negli occhi. Nei suoi leggo solo dolcezza. Che cazzo mi succede? Avrei dovuto saltarle addosso e una volta averle tolto i vestiti farle provare vette di piacere che mai ha ancora raggiunto. Ma il suo sguardo, il suo sorriso mi paralizza.
Riesco solo ad allungare una mano e sfiorare appena con la punta delle dita il suo viso. E mentre la mia mano ricade viene presa dalla sua. Me la stringe un attimo e mi dice, o forse lo immagino solo, che mi vuole bene.
Le sorrido anche io mentre le nostre mani lentissimamente si allontanano... rimaniamo per un attimo attaccate solo per la punta delle dita e poi, senza più il sostegno dell'altra cadono lungo i fianchi.
Mi giro e torno indietro. Cerco di spingere verso il basso la mia gonna quasi inesistente per non farle vedere il mio sedere che ondeggia. Non so se me lo sta guardando o ha distolto gli occhi.
E mentre mi allontano sorrido e penso "Rimani un Angelo... non cambiare mai... TI voglio bene così come sei, Angelo mio!"
La vedo in fondo al viale. Mi avvio verso di lei sculettando. La mia gonna cortissima fa intravedere il mio sesso ed il mio sedere ad ogni passo. La camicetta quasi trasparente non riesce a nascondere le rotondità dei miei seni ed il bruno dei capezzoli. I lunghi capelli fluttuano ad ogni passo. I miei occhi verdi cominciano a scrutarla da lontano e ad ogni passo la vedo sempre più chiaramente.
Penso: "Dovresti scappare piccola, avere paura di me, perché appena ti raggiungerò sarai mia e ti trasformerò da Angelo a Monella"
Invece lei sta li, non si muove, quasi a sfidarmi.
Mi aspetta nei suoi jeans e maglietta.
Sono ad un passo da lei e ci fissiamo dritte negli occhi. Nei suoi leggo solo dolcezza. Che cazzo mi succede? Avrei dovuto saltarle addosso e una volta averle tolto i vestiti farle provare vette di piacere che mai ha ancora raggiunto. Ma il suo sguardo, il suo sorriso mi paralizza.
Riesco solo ad allungare una mano e sfiorare appena con la punta delle dita il suo viso. E mentre la mia mano ricade viene presa dalla sua. Me la stringe un attimo e mi dice, o forse lo immagino solo, che mi vuole bene.
Le sorrido anche io mentre le nostre mani lentissimamente si allontanano... rimaniamo per un attimo attaccate solo per la punta delle dita e poi, senza più il sostegno dell'altra cadono lungo i fianchi.
Mi giro e torno indietro. Cerco di spingere verso il basso la mia gonna quasi inesistente per non farle vedere il mio sedere che ondeggia. Non so se me lo sta guardando o ha distolto gli occhi.
E mentre mi allontano sorrido e penso "Rimani un Angelo... non cambiare mai... TI voglio bene così come sei, Angelo mio!"
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