Una caduta...di stile.
di
oriano
genere
incesti
Con la chiusura delle scuole solitamente cercavo di darmi da fare per accumulare un gruzzoletto da spendere poi nell'arco dell'anno. Papà faceva il muratore, come si chiamava allora, mentre mamma era casalinga. Purtroppo se il diavolo ci mette la coda
i programmi vanno a farsi benedire, così successe che papà è caduto da una impalcatura
riportando diverse fratture, fra cui il bacino. A dire il vero gli è andata bene perché
cadendo da un'altezza di sei metri non sempre si racconta. Contemporaneamente una facoltosa vicina cercava una donna che le facesse dei servizi in casa. Se ne è parlato in casa, la decisione era facilmente prevedibile, per compensare il minore salario di papà, mamma ha accettato ed io in barba alle vacanze e al gruzzoletto avrei dovuto
stare con papà che era totalmente immobilizzato. Mamma dava le disposizioni, le difficoltà comunque erano tante, gestire chi non si può muovere non è facile. I primi
giorni sono stati difficili per poi adattarci sempre di più. A papà dovevo fare tutto,
tutto vuol dire lavarlo, pulirlo, farlo mangiare, l'unica cosa che non doveva fare era vestirlo, era nudo, non poteva muoversi. C'era anche un pochino di vergogna da parte sua, se doveva fare la pipì o la pupù dovevo usare il pappagallo o la pala per poi
lavarlo. All'inizio queste operazioni si facevano superficialmente per mancanza di pratica per poi migliorare sempre. Per lavarlo utilizzavo dei fiocchi di ovatta bagnati per poi asciugarlo. Il problema, per lui era quando agivo sui genitali, il cazzo tendeva ad indurirsi, io lo rassicuravo, per la pupù era appena più complicato, soprattutto per lavarlo. In ospedale gli avevano messo il pannolone, a casa non lo ha
voluto, facevo tutto io e dopo aver finito lo lavavo, infilavo un dito nell'ano per
pulirlo a fondo. Sempre più spesso quando agivo sull'ano aveva delle erezioni pazzesche. -Sei bravo- mi diceva tanto che a volte aumentavo il numero delle dita, da uno a due e perfino tre. Avevo il suo cazzo molto vicino alla bocca, anche il mio diventava duro, papà aveva proprio un bel cazzo. Col passare dei giorni entravamo
sempre di più in sintonia ed una mattina l'ho baciato sul cazzo. Qualche goccia di liquido è apparsa sul glande, invece di pulirlo con un panno l'ho fatto con la lingua.
Aveva gli occhi chiusi stava godendo, non poteva scopare con mamma perché non poteva muoversi. Ho preso il cazzo in bocca ha cominciato a gemere prima piano, poi sempre
più forte fino a quando mi ha sborrato in bocca. -Grazie- mi ha sussurrato con un filo
di voce. La sborra l'ho sputata sul panno, poi con la scusa di sciacquarmi la bocca
sono andato in bagno dove mi sono sottoposto ad una meravigliosa sega. Da quel giorno
la nostra intimità l'abbiamo vissuta intensamente, era diventato un rito mattutino quello di lavarlo con tutti gli annessi. Godeva da morire quando gli mettevo le dita nel culo, le erezioni erano sempre maestose, la sborra non la sputavo più, la ingoiavo.
Dopo averlo soddisfatto completamente avvicinavo il mio cazzo alla sua bocca, mi faceva
un pompino straordinario, anche lui ingoiava la mia sborra. Ci facevamo delle confidenze, ci piaceva da matti quello che facevamo, è arrivato a dirmi che godeva più
con me che con mamma. Anche lui ha voluto mettermi le dita nel culo mentre gli succhiavo il cazzo. Ci davamo dei baci restando con le bocche attaccate per decine di minuti. Mi diceva -Non vedo l'ora di guarire, voglio abbracciarti, stringerti, sentire
il tuo corpo sul mio. Sperava che mamma si facesse scopare da qualcuno, insomma papà
era un vero porco sotto l'aspetto sessuale. Dopo qualche tempo, quando ormai le ossa
si erano quasi rinsaldate, mi ha chiesto di aiutarlo a mettersi disteso sulla pancia,
è stato bellissimo, finalmente ho potuto lavarlo per bene sulla schiena sui glutei.
Quella mattina abbiamo osato, dopo averlo lavato in profondità, con la lingua sono
andato sull'ano, gemeva forte quella mattina papà, ha sborrato sul letto, non è
riuscito a trattenersi. Abbiamo scoperto di avere le stesse affinità, ci piaceva il
cazzo ad entrambi, la condizione di essere padre e figlio ci eccitava ancora di più.
Una mattina è successo l'imprevisto, è tornata mamma sorprendendoci in piena azione.
Ad un primo attimo di smarrimento, dove abbiamo cercato di giustificarci, lei si è
adattata dicendo -Meglio tra voi che con altri- Ecco ora non dovevamo più nasconderci
io e papà, il nostro amore era doppio, prima come padre e figlio e poi come amanti.
Papà è guarito, ha ripreso il suo lavoro, io la scuola dormivamo in tre nello stesso letto, abbiamo fatto l'amore anche con mamma, lei godeva molto a guardarci nelle nostre effusioni, si masturbava perfino. Papà l'ha invitata, qualora l'avesse voluto, a farsi
un'amante, lei ha detto di trovarsi molto bene con noi nonostante la nostra condizione.
i programmi vanno a farsi benedire, così successe che papà è caduto da una impalcatura
riportando diverse fratture, fra cui il bacino. A dire il vero gli è andata bene perché
cadendo da un'altezza di sei metri non sempre si racconta. Contemporaneamente una facoltosa vicina cercava una donna che le facesse dei servizi in casa. Se ne è parlato in casa, la decisione era facilmente prevedibile, per compensare il minore salario di papà, mamma ha accettato ed io in barba alle vacanze e al gruzzoletto avrei dovuto
stare con papà che era totalmente immobilizzato. Mamma dava le disposizioni, le difficoltà comunque erano tante, gestire chi non si può muovere non è facile. I primi
giorni sono stati difficili per poi adattarci sempre di più. A papà dovevo fare tutto,
tutto vuol dire lavarlo, pulirlo, farlo mangiare, l'unica cosa che non doveva fare era vestirlo, era nudo, non poteva muoversi. C'era anche un pochino di vergogna da parte sua, se doveva fare la pipì o la pupù dovevo usare il pappagallo o la pala per poi
lavarlo. All'inizio queste operazioni si facevano superficialmente per mancanza di pratica per poi migliorare sempre. Per lavarlo utilizzavo dei fiocchi di ovatta bagnati per poi asciugarlo. Il problema, per lui era quando agivo sui genitali, il cazzo tendeva ad indurirsi, io lo rassicuravo, per la pupù era appena più complicato, soprattutto per lavarlo. In ospedale gli avevano messo il pannolone, a casa non lo ha
voluto, facevo tutto io e dopo aver finito lo lavavo, infilavo un dito nell'ano per
pulirlo a fondo. Sempre più spesso quando agivo sull'ano aveva delle erezioni pazzesche. -Sei bravo- mi diceva tanto che a volte aumentavo il numero delle dita, da uno a due e perfino tre. Avevo il suo cazzo molto vicino alla bocca, anche il mio diventava duro, papà aveva proprio un bel cazzo. Col passare dei giorni entravamo
sempre di più in sintonia ed una mattina l'ho baciato sul cazzo. Qualche goccia di liquido è apparsa sul glande, invece di pulirlo con un panno l'ho fatto con la lingua.
Aveva gli occhi chiusi stava godendo, non poteva scopare con mamma perché non poteva muoversi. Ho preso il cazzo in bocca ha cominciato a gemere prima piano, poi sempre
più forte fino a quando mi ha sborrato in bocca. -Grazie- mi ha sussurrato con un filo
di voce. La sborra l'ho sputata sul panno, poi con la scusa di sciacquarmi la bocca
sono andato in bagno dove mi sono sottoposto ad una meravigliosa sega. Da quel giorno
la nostra intimità l'abbiamo vissuta intensamente, era diventato un rito mattutino quello di lavarlo con tutti gli annessi. Godeva da morire quando gli mettevo le dita nel culo, le erezioni erano sempre maestose, la sborra non la sputavo più, la ingoiavo.
Dopo averlo soddisfatto completamente avvicinavo il mio cazzo alla sua bocca, mi faceva
un pompino straordinario, anche lui ingoiava la mia sborra. Ci facevamo delle confidenze, ci piaceva da matti quello che facevamo, è arrivato a dirmi che godeva più
con me che con mamma. Anche lui ha voluto mettermi le dita nel culo mentre gli succhiavo il cazzo. Ci davamo dei baci restando con le bocche attaccate per decine di minuti. Mi diceva -Non vedo l'ora di guarire, voglio abbracciarti, stringerti, sentire
il tuo corpo sul mio. Sperava che mamma si facesse scopare da qualcuno, insomma papà
era un vero porco sotto l'aspetto sessuale. Dopo qualche tempo, quando ormai le ossa
si erano quasi rinsaldate, mi ha chiesto di aiutarlo a mettersi disteso sulla pancia,
è stato bellissimo, finalmente ho potuto lavarlo per bene sulla schiena sui glutei.
Quella mattina abbiamo osato, dopo averlo lavato in profondità, con la lingua sono
andato sull'ano, gemeva forte quella mattina papà, ha sborrato sul letto, non è
riuscito a trattenersi. Abbiamo scoperto di avere le stesse affinità, ci piaceva il
cazzo ad entrambi, la condizione di essere padre e figlio ci eccitava ancora di più.
Una mattina è successo l'imprevisto, è tornata mamma sorprendendoci in piena azione.
Ad un primo attimo di smarrimento, dove abbiamo cercato di giustificarci, lei si è
adattata dicendo -Meglio tra voi che con altri- Ecco ora non dovevamo più nasconderci
io e papà, il nostro amore era doppio, prima come padre e figlio e poi come amanti.
Papà è guarito, ha ripreso il suo lavoro, io la scuola dormivamo in tre nello stesso letto, abbiamo fatto l'amore anche con mamma, lei godeva molto a guardarci nelle nostre effusioni, si masturbava perfino. Papà l'ha invitata, qualora l'avesse voluto, a farsi
un'amante, lei ha detto di trovarsi molto bene con noi nonostante la nostra condizione.
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