Insegreto (parte 2)

Dopo quello che avevo scoperto sul suo telefono volevo andare fino in fondo e scoprire ogni cosa, forse lo facevo perché non volevo crederci o forse perché volevo capire cosa avessi sbagliato ma sta di fatto che avevo bisogno di sapere. Uno di quei giorni d'estate mi disse che doveva andare in un'altra regione per incontrare un suo parente e io le chiesi se potevo venire con lei dato che non li conoscevo tutti. Lei era inizialmente del tutto contraria ma dopo giorni in cui facevo tentativi tormentandola sono riuscito a convincerla ad andare con lei, così ci siamo preparati e siamo partiti! Io non avevo ancora motivo di dubitare ed ero genuinamente entusiasta di incontrarli ma lei mi sembrava un po' nervosa e non sembrava volerne parlare. Al nostro arrivo, verso sera, vedo una bella casa moderatamente grande vecchio stile da cui esce un ragazzo poco più grande di noi che, sull' orlo di salutare Elena, viene interrotto da quest'ultima che gli va incontro gridando: "Cugino!!!" per poi abbracciarlo. Il ragazzo sembra confuso e credo di aver visto Elena avvicinarsi al suo orecchio come per sussurrargli qualcosa ma il sole mi accecava gli occhi e potrei essermi sbagliato; ad ogni modo lui appena mi vede cambia del tutto espressione, ricambia il saluto e si presenta anche a me. Dice di chiamarsi Alex, è più alto di me di qualche cm (ad occhio 1,85m), è robusto, castano e con occhi marroni. Per le prossime 2 orette circa mi parla di lui mentre Elena se ne sta totalmente in silenzio a guardarmi attentamente. Non capisco il suo comportamento e la ignoro ma il ragazzo mi sembra una brava persona però sento che qualcosa mi sfugge. Loro due erano abbastanza simili ma lui sentivo che aveva un dettaglio totalmente diverso, qui qualcosa non andava.

Fine parte 2