Irresistibile mamma.
di
gaudio
genere
incesti
Abito in un condominio costruito negli anni settanta, a quel tempo non si prevedeva isolamento termico ne tanto meno quello acustico, ad andare bene da un appartamento all’altro, o peggio ancora da un piano all’altro, si percepisce ogni minimo rumore, ad esempio so perfettamente a che ora va a pisciare la moglie di Gennaro che abita sopra al piano in cui abito io. Si sente come se stesse pisciando nel mio bagno. Naturalmente gli altri sanno le nostre abitudini. Se Gennaro scorreggia ripetutamente, so già che il giorno prima la moglie ha cucinato fagioli. Fin qui per tenermi pulito. Ora parliamo di sesso, nel nostro condominio tutti sappiamo tutto sulle abitudini sessuali, quelli che si sentono e quelli che si raccontano tra condomini, nelle assemblee condominiali qualche burlone fa inserire all’ordine del giorno “Rumori molesti” solitamente non
si decide nulla perché l’assemblea finisce in “caciara”. Sono cresciuto in un appartamento in questo condominio dove oltre a sentire le scopate degli altri, a maggior ragione sentivo quelle di mamma e papà, le sentivo come se stessimo nella stessa camera, ci divideva un sottilissimo muro, non solo non chiudevano neanche la porta. Mi facevo miriadi di seghe in silenzio, riuscivo a soffocare il mio
piacere con l’esperienza. Mamma e papà la notte avevano un rito, iniziavano ad accusarsi di tradimenti, lo facevano a bassa voce ma ascoltavo integralmente i loro discorsi. -Puttana con chi sei stata oggi?- -Disgraziato tu sei stato con quella puttana- -Troia hai ancora tracce di sborra nella figa- Per mezz’ora questo era il tenore dei loro discorsi, poi ho capito che era un espediente per eccitarsi . Quando la frequenza della respirazione aumentava, il rumore del risucchio del cazzo che penetrava nella figa bagnata di mamma, era il segnale che stavano scopando li entrava in funzione la mia mano destra. Quanto descritto può sembrare un racconto comico, purtroppo (relativamente purtroppo) è pura verità. A causa del numero ragguardevole di seghe che mi facevo, a volte mamma mi vedeva per un motivo o per l’altro, davanti a lei continuavo come se stessi da solo, avrò avuto un motivo per comportami in quel modo, loro non si curavano di me ed io facevo lo stesso con loro anche se con papà c’era un timore reverenziale. Sicuramente ne parlavano tra loro del mio vizio conseguente alle loro scopate fino a quando candidamente mi ha confessato che voleva fare l’amore anche con me dicendo che era un desiderio di papà vederci nudi sul letto a scopare. Una richiesta del genere può scombussolare la mente di un ragazzo, a me ha istantaneamente scombussolato il cazzo che è cresciuto in maniera evidente. Mamma ha preso la palla al balzo paragonandomi al porco di papà che reagiva allo stesso modo. Non per nulla mamma ha la figa dalla sua, è bella, è desiderabile, tutti la scoperebbero. La proposta ha avuto effetto immediato, ho trascinato mamma in camera ed abbiamo fatto una magnifica scopata, lei con la sua esperienza godeva e faceva godere senza fine, ecco perché la notte non la finivano mai nonostante papà la mattina aveva l’impegno del lavoro. Non si può descrivere il modo di fare sesso di mamma, non riesci a staccarti quando inizia tanto che è tornato papà è rientrato dal lavoro, ci ha trovati a scopare, si è seduto sulla sedia a guardarci (questa volta lui) ha tirato fuori il cazzo per farsi una sega. Si è sborrato addosso, io e mamma non riuscivamo a staccarci, cioè era il cazzo che non voleva uscire dalla figa, non so come facesse ma le sue grandi labbra mi tenevano il cazzo stretto come fosse in una morsa. Non so come mamma abbia imparato a scopare così, forse c’era molto di vero quello che si diceva su di lei.
Da quel giorno io e papà non abbiamo più potuto fare a meno di mamma, eravamo diventati figa-dipendenti. Per evitare che si venisse a sapere il nostro operato nel condominio, era stato trovato un tacito accordo sul rispetto del silenzio nei nostri rapporti.
si decide nulla perché l’assemblea finisce in “caciara”. Sono cresciuto in un appartamento in questo condominio dove oltre a sentire le scopate degli altri, a maggior ragione sentivo quelle di mamma e papà, le sentivo come se stessimo nella stessa camera, ci divideva un sottilissimo muro, non solo non chiudevano neanche la porta. Mi facevo miriadi di seghe in silenzio, riuscivo a soffocare il mio
piacere con l’esperienza. Mamma e papà la notte avevano un rito, iniziavano ad accusarsi di tradimenti, lo facevano a bassa voce ma ascoltavo integralmente i loro discorsi. -Puttana con chi sei stata oggi?- -Disgraziato tu sei stato con quella puttana- -Troia hai ancora tracce di sborra nella figa- Per mezz’ora questo era il tenore dei loro discorsi, poi ho capito che era un espediente per eccitarsi . Quando la frequenza della respirazione aumentava, il rumore del risucchio del cazzo che penetrava nella figa bagnata di mamma, era il segnale che stavano scopando li entrava in funzione la mia mano destra. Quanto descritto può sembrare un racconto comico, purtroppo (relativamente purtroppo) è pura verità. A causa del numero ragguardevole di seghe che mi facevo, a volte mamma mi vedeva per un motivo o per l’altro, davanti a lei continuavo come se stessi da solo, avrò avuto un motivo per comportami in quel modo, loro non si curavano di me ed io facevo lo stesso con loro anche se con papà c’era un timore reverenziale. Sicuramente ne parlavano tra loro del mio vizio conseguente alle loro scopate fino a quando candidamente mi ha confessato che voleva fare l’amore anche con me dicendo che era un desiderio di papà vederci nudi sul letto a scopare. Una richiesta del genere può scombussolare la mente di un ragazzo, a me ha istantaneamente scombussolato il cazzo che è cresciuto in maniera evidente. Mamma ha preso la palla al balzo paragonandomi al porco di papà che reagiva allo stesso modo. Non per nulla mamma ha la figa dalla sua, è bella, è desiderabile, tutti la scoperebbero. La proposta ha avuto effetto immediato, ho trascinato mamma in camera ed abbiamo fatto una magnifica scopata, lei con la sua esperienza godeva e faceva godere senza fine, ecco perché la notte non la finivano mai nonostante papà la mattina aveva l’impegno del lavoro. Non si può descrivere il modo di fare sesso di mamma, non riesci a staccarti quando inizia tanto che è tornato papà è rientrato dal lavoro, ci ha trovati a scopare, si è seduto sulla sedia a guardarci (questa volta lui) ha tirato fuori il cazzo per farsi una sega. Si è sborrato addosso, io e mamma non riuscivamo a staccarci, cioè era il cazzo che non voleva uscire dalla figa, non so come facesse ma le sue grandi labbra mi tenevano il cazzo stretto come fosse in una morsa. Non so come mamma abbia imparato a scopare così, forse c’era molto di vero quello che si diceva su di lei.
Da quel giorno io e papà non abbiamo più potuto fare a meno di mamma, eravamo diventati figa-dipendenti. Per evitare che si venisse a sapere il nostro operato nel condominio, era stato trovato un tacito accordo sul rispetto del silenzio nei nostri rapporti.
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