La viaggiatrice
di
Viaggiante
genere
fantascienza
"Di nuovo il 2 agosto... vent'anni dopo.." . Carmela non si capacitava della straordinaria precisione di quelle profezie. La madre l'aveva cresciuta preparandola al 23 gennaio del 1948. "Andrai nella grotta di ....quella notte. Arriverà qualcuno e dovrai prendertene cura. Nasconderlo agli occhi del mondo. Si chiamano viaggiatori. Tu sei stata scelta per servirli". Era arrivata Segesta. La madre aveva ragione. "Sono come neonati all'inizio. Dovrai imboccarli, lavarli e cambiarli" L'aveva fatto. Conosceva ogni anfratto del corpo di Segesta...lei si era risvegliata, lentamente. Non sapeva se si erano amate. Neanche quando avevano cominciato. Dalle carezze era passata ai baci...Il ricordo di quei pomeriggi di passione ancora la turbava... Segesta una volta gli aveva detto che non era sicura fosse previsto, ma era felice fosse successo... Carmela non ricordava il suo odore o il suo sapore...era passato tanto tempo...non aveva dimenticato il piacere intenso e prolungato che gli procurava esplorare il corpo della viaggiatrice...ne venerava ogni cavita' e avvallamento...doveva fare un altra cosa per loro...Segesta non voleva che lei usasse il termine padroni. "Gli devi obbedienza e rispetto. Sono Dei. Noi siamo loro serve". Segesta aveva riso fino allo sfinimento. Non era sicura di poterlo dire.Forse era un segreto.
"Vedi Carmela...un po' e' complicato...noi viviamo nelle pieghe del tempo...possiamo viaggiare nel tempo...non andiamo e torniamo...noi arriviamo. E' come nascere ogni volta".Raramente era Segesta a dedicarle attenzioni...quella sera invece la stava letteralmente assaporando...ovunque. E intanto parlava.... "Noi possiamo intervenire o scegliere di non farlo....io sono qui per portare via una bambina". Ogni volta che parlava interrompeva le sue attenzioni...per poi riprenderle..."Potrei morire se decido di prenderla...potrei morire se decido di non prenderla...se non sarò io a poterlo fare porterai la bimba a Padula...dal professore...vedrai che sapremo chi e' poco prima dell'inizio di Agosto...". Carmela non aveva potuto ribattere ..
Aveva conosciuto il professore a meta' giugno del 1951. Gestiva l'emporio ormai dalla fine del 1944. Aveva conquistato un maggiore americano e lui gli aveva regalato l'emporio. E Gennaro. Ed era morto... In alta Italia...Antonio era entusiasta di Padula ogni giorno di più...arrivo' quella notte...Segesta prese la bimba e la porto' dal professore...l'uomo si era dissolto un attimo dopo che Segesta gli prendesse la bimba dalle braccia...era partita di corsa..."Arriverà qualcuno il 21 aprile del 1970...sai cosa devi fare..". Aspettarlo ..non aveva aspettato...non erano i suoi padroni...Segesta rideva a crepapelle...ogni volta che ne parlavano..."millenni fa ci consideravate Dei...quello che ha indottrinato la tua antenata probabilmente proveniva da quell'epoca...non sempre riusciamo ad aggiornarci...sai che alcuni di noi restano...". Antonio gli aveva raccontato che si era come dissolta...forse era ancora viva...in qualche piega del tempo...Non aveva obbedito. Non erano i suoi padroni.. gli avevano tolto Segesta...
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