Randagi e benzina

di
genere
zoofilia

Era una calda giornata estiva, finita la giornata lavorativa mi apprestavo a rientrare a casa, però prima di poter rientrare definitivamente occorreva fare il pieno in auto, per evitare il traffico delle vie principali decisi di fare il tutto in una zona un po' più periferica. Mentre stavo facendo benzina si avvicinarono due cagnoloni carini e sicuramente in cerca di cibo ed acqua, non avendo nulla per poter soddisfare le loro necessità mi misi a giocare un po' con loro, nonostante fossero dei randagi erano ben lieti di giocare con me e prendersi qualche coccola. Posteggiai l’auto da parte e scendendo nuovamente dall’auto ripresi a coccolare quei due cuccioloni. Da tempo fantasticavo su eventuali avventure sessuali con i nostri amici a quattro zampe, sembrava la circostanza adatta per sperimentare un po', cercai di portarli in una zona ancora più riservata e decisi di togliere le mutande e di fargliele annusare, per vedere che reazione avessero avuto. Una volta poggiate per terra si avvicinarono alle mutande e le annusarono con molto interesse, credo che il loro istinto li condusse a cercare la fonte di quell’odore, annusando l’aria si avvicinarono a me, cercando di mettere la loro testa sotto il mio vestito. L’idea già mi eccitava, sentivo le mie voglie crescere e farsi strada. Evidentemente quello che avevano fiutato aveva catturato la loro attenzione ed il loro interesse, decisi di dare retta al mio istinto, alzai il vestito e gli permisi di annusare meglio la mia nudità, sentii sulle cosce i loro musi umidi e caldi, quasi subito uno iniziò a leccare, sentivo la sua lingua calda il suo fiato scaldare e bagnare la mia pelle, gli resi tutto più semplice divaricando le gambe, mi eccitava assecondare le loro voglie. A quel punto la sua lingua divenne più profonda ed eccitante, stimolava il mio corpo che diventava sempre più morbido e tutto non faceva altro che nutrire la mia eccitazione. senza rendermi conto l’altro cane si era posizionato alle mie spalle e iniziò a leccare dalla figa all’ano, sentivo la sua calda lingua scivolare nel solco del mio culo, guidata dalla voglia iniziai a porgere il mio culo verso quel muso e la lingua divenne più profonda e curiosa di assaggiare oltre la pelle. Desideravo anche io andare oltre, il mio respiro era sempre più corto a causa dell’eccitazione, sentivo la figa pulsare ed era ben aperta, non potevo di certo fermarmi a quel punto. Avevo immaginato tante volte una situazione del genere e stava diventando realtà, mi abbassai sulle ginocchia prendendo in mano la sacca del cane che stava davanti a me, in pochissimi secondi divenne grosso, duro, usciva tutto dal fodero ed era rosso, senza pensarci su lo presi in bocca iniziando a succhiarlo come si succhia il cazzo di un uomo, la cosa piacque anche al mio nuovo amico perché iniziò a muoversi nella mia bocca, spingendo sempre più in fretta e veloce. Fui colta di sorpresa non mi aspettavo questa reazione, ma la cosa divenne ancora più eccitante, perché sentivo il suo cazzo profondo in gola, talmente profondo che stimolava coniati di vomito, dalla bocca colava saliva, ero diventata in pochi attimi la sua cagna. L’altro iniziò a cercare di montarmi, colpiva con decisione ma non trovava l’accesso per aiutarlo inarcai la schiena porgendo verso di lui il mio culo, desideravo sentirlo dentro di me, dopo qualche altro tentativo mi prese e lo sentivo dentro. i suoi movimenti sempre più rapidi e veloci aprivano il corpo ed era bellissimo essere loro, così piena e allo stesso tempo inerme e sottomessa alla loro eccitazione. Il cazzo del cane che mi stava scopando era grosso e lungo, inizialmente subire la sua furia è stato difficile quasi doloroso, ma in poco tempo i colpi divennero sempre più precisi e rapidi, mi trovai a godere di quella brutalità. In pochi minuti ero diventata una cagna, avevo realizzato una mia fantasia e mi sentivo appagata, avevo avuto diversi orgasmi. Improvvisamente si spostarono da me come se fossero impauriti, non capivo cosa fosse successo, ma guardando alle mie spalle visi un terzo cane, che non avevo visto, per la reazione avuta dai due pensai che fosse il capobranco, non avevo forze per allontanarmi velocemente e l’auto era lontana per trovare riparo in pochi secondi, non avevo fatto in tempo a metabolizzare l’accaduto, decisi di ignorare il suo sguardo e di guardare nuovamente davanti restando a quattro zampe. La paura faceva battere il mio cuore talmente forte che sentivo i battiti in gola, sentivo i suoi passe sempre più vicini una volta dietro di me iniziò ad annusare la mia figa ed il culo, senza perdere tempo mi trovai il capobranco che cercava di montarmi, ci riuscì in pochissimi colpi, spingeva più forte del precedente, sentivo l’eccitazione mischiarsi alla paura e al dolore delle spinte. Per assurdo il suo cazzo era più grosso, più lungo ed il suo istinto animale era più aggressivo, sentii aprire il mio culo e andai avanti con il corpo cercando di alleviare quelle spinte ma fu inutile, il capobranco seguì le mie movenze e continuò a spingere, mi sentivo aperta e vulnerabile sotto la sua monta. Ma non potevo resistere a quella sensazione di piacere che aveva pervaso il mio corpo, il suo cazzo era sempre più profondo ed io ormai ero persa nell’ennesimo orgasmo. Divenni la sua cagna, sentivo il suo respiro sul collo, la sua pelliccia sulla pelle, non avevo altre scelta se non quella di cedere nuovamente al piacere, sentii arrivare un orgasmo che prese tutto il corpo, tremavo per la forte eccitazione, ogni centimetro di pelle vibrava per il piacere appena provato. Quando il capobranco finì di usarmi come cagna si allontanò lasciandomi li come se nulla fosse accaduto, riprese le forze mi alzai e tornai a casa.
scritto il
2024-06-25
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