Deviazione in corso d'opera
di
daele
genere
prime esperienze
Siamo andati al mare quella domenica, volevamo camminare e prendere il sole, siamo partiti dal parcheggio, giornata splendida. Sulla montagna c’era una nuvoletta bianca insignificante. Al foce del torrente Libido, ci siamo internati, siamo passati sotto un ponte sulla strada vicinale.
Di acqua quel torrente ne portava appena un rivolo. Abbiamo incontrato un signore che portava a tracolla una sacca ed aveva una canna da pesca in mano, ci siamo salutati cordialmente, lui era in pantaloncini corti e petto nudo, io e Loretta mia moglie eravamo in costume, non esageratamente scoperto ma neanche da educande alle orsoline. Non mi ero accorto che aveva messo il bikini nella figa, nel culo era normale. Mentre camminavano sentivo dei passi dietro di noi, mi giro e vedo il signore con la canna da pesca che ci seguiva, aveva tolto i pantaloncini era nudo, aveva il cazzo, discretamente grosso che mentre camminava gli sbatteva tra le gambe. Ho messo il braccio sulla spalla a Loretta, lei mi ha messo la lingua in bocca. Pensava fossimo soli. Si è voltata per abbracciarmi, ha visto il signore nudo col cazzo che in virtù della sua esibizione cresceva a vista d’occhio. Si è fermata mentre lui ha continuato a camminare. Si è fermato solo quando il cazzo si è poggiato sul culo di Loretta che invece di allontanarlo si è eccitata di più, mi stringeva, si contorceva sentendosi il cazzo del signore sul culo. In certi momenti il cazzo prende il posto del cervello. Ho tirato fuori dal costume anche il mio, cercavo di metterlo nella figa. I due cazzi si sono toccati, ho sentito una scarica violenta del corpo, i nostri cazzi si sfioravano sotto la figa di Loretta, una cosa mai provata, ho sborrato ed evidentemente la mia sborra ha provocato la sborrata di lui.
Il mio cazzo si è rilassato quello del signore è rimasto durissimo. Senza pensarci Loretta gli è saltato addosso mettendogli le braccia attorno al collo, lui aiutandosi con la mano l’ha infilato nella figa. In due minuti sono venuti, non si staccavano, Loretta si era impadronita della lingua, non voleva lasciarla, il cazzo non lo sfilava, anzi ha ricominciato a pomparla con tanta vigoria da scuoterla. Io assistevo estasiato, era bellissimo vederli, mi toccavo il cazzo, era tornato duro, poi ancora un orgasmo e finalmente quel cazzone è uscito dalla figa di Loretta con un rumore di risucchio ed una copiosa quantità di sborra colava dalle gambe di Loretta. Quel cazzo non ne voleva sentire di rilassarsi, è stato più forte di me, non l’avevo mai fatto, l’ho preso con la bocca intenzionato a farlo sborrare ancora, ero in paradiso, forse l’ho tenuto in bocca un’ora, Loretta abbracciata a lui mentre si godevano lo spettacolo di quel pompino.
Finalmente ho sentito gli spruzzi della sborra in gola, arrivavano con una pressione fortissima. Mentre sborrava lui ho sborrato anch’io senza toccarmi. Ci siamo guardati tutti mettendoci a ridere. Presi dalla foga (e dalla figa) non ci eravamo accorti che il sole era andato via, le nuvole nere e minacciose sembrava le avessimo in testa, il rombo di un tuono all’improvviso ci ha scosso, eravamo tutti nudi, quel signore che intanto ci aveva detto di chiamarsi Dante, aveva lo zaino e la canna da pesca.
Qualche goccia iniziava a cadere in due minuti è venuta una bomba d’acqua mai vista prima. Abbiamo camminato cercando di tornare alla macchina, la pioggia ci impediva anche di vedere, eravamo anche un po’ impauriti. Nascosta tra la vegetazione abbiamo scorto una casupola, appena in tempo, siamo entrati e subito dopo la piena del torrente.
Forse la fortuna ci ha aiutati perché la pioggia lentamente è cessata.
Dante aveva la macchina proprio alla foce, ci ha riportati alla nostra macchina. Ci siamo scambiati i telefoni, era il meno, Loretta non si staccava da lui. Mi sono sentito in dovere di scusarmi con Loretta -Non so cosa mi è successo, sono stato attratto da quel cazzo, non l’avevo mai fatto, mi è piaciuto, mi è piaciuto vedervi scopare, la
forza con cui ti sbatteva, che meravigliosa avventura- Dante è diventato nostro amico, raramente ci vedevamo lui sposato con figli, quelle poche volte che riuscivano a far coincidere gli orari era il massimo del piacere, era Loretta ad offrirmi il cazzo di Dante, ne godeva anche lei vedermi in quelle condizioni, io godevo vederla scopata da Dante. Noi si scopava ugualmente, le notti spesso le passavamo a scopare, forese immaginando di avere Dante tra noi.
Di acqua quel torrente ne portava appena un rivolo. Abbiamo incontrato un signore che portava a tracolla una sacca ed aveva una canna da pesca in mano, ci siamo salutati cordialmente, lui era in pantaloncini corti e petto nudo, io e Loretta mia moglie eravamo in costume, non esageratamente scoperto ma neanche da educande alle orsoline. Non mi ero accorto che aveva messo il bikini nella figa, nel culo era normale. Mentre camminavano sentivo dei passi dietro di noi, mi giro e vedo il signore con la canna da pesca che ci seguiva, aveva tolto i pantaloncini era nudo, aveva il cazzo, discretamente grosso che mentre camminava gli sbatteva tra le gambe. Ho messo il braccio sulla spalla a Loretta, lei mi ha messo la lingua in bocca. Pensava fossimo soli. Si è voltata per abbracciarmi, ha visto il signore nudo col cazzo che in virtù della sua esibizione cresceva a vista d’occhio. Si è fermata mentre lui ha continuato a camminare. Si è fermato solo quando il cazzo si è poggiato sul culo di Loretta che invece di allontanarlo si è eccitata di più, mi stringeva, si contorceva sentendosi il cazzo del signore sul culo. In certi momenti il cazzo prende il posto del cervello. Ho tirato fuori dal costume anche il mio, cercavo di metterlo nella figa. I due cazzi si sono toccati, ho sentito una scarica violenta del corpo, i nostri cazzi si sfioravano sotto la figa di Loretta, una cosa mai provata, ho sborrato ed evidentemente la mia sborra ha provocato la sborrata di lui.
Il mio cazzo si è rilassato quello del signore è rimasto durissimo. Senza pensarci Loretta gli è saltato addosso mettendogli le braccia attorno al collo, lui aiutandosi con la mano l’ha infilato nella figa. In due minuti sono venuti, non si staccavano, Loretta si era impadronita della lingua, non voleva lasciarla, il cazzo non lo sfilava, anzi ha ricominciato a pomparla con tanta vigoria da scuoterla. Io assistevo estasiato, era bellissimo vederli, mi toccavo il cazzo, era tornato duro, poi ancora un orgasmo e finalmente quel cazzone è uscito dalla figa di Loretta con un rumore di risucchio ed una copiosa quantità di sborra colava dalle gambe di Loretta. Quel cazzo non ne voleva sentire di rilassarsi, è stato più forte di me, non l’avevo mai fatto, l’ho preso con la bocca intenzionato a farlo sborrare ancora, ero in paradiso, forse l’ho tenuto in bocca un’ora, Loretta abbracciata a lui mentre si godevano lo spettacolo di quel pompino.
Finalmente ho sentito gli spruzzi della sborra in gola, arrivavano con una pressione fortissima. Mentre sborrava lui ho sborrato anch’io senza toccarmi. Ci siamo guardati tutti mettendoci a ridere. Presi dalla foga (e dalla figa) non ci eravamo accorti che il sole era andato via, le nuvole nere e minacciose sembrava le avessimo in testa, il rombo di un tuono all’improvviso ci ha scosso, eravamo tutti nudi, quel signore che intanto ci aveva detto di chiamarsi Dante, aveva lo zaino e la canna da pesca.
Qualche goccia iniziava a cadere in due minuti è venuta una bomba d’acqua mai vista prima. Abbiamo camminato cercando di tornare alla macchina, la pioggia ci impediva anche di vedere, eravamo anche un po’ impauriti. Nascosta tra la vegetazione abbiamo scorto una casupola, appena in tempo, siamo entrati e subito dopo la piena del torrente.
Forse la fortuna ci ha aiutati perché la pioggia lentamente è cessata.
Dante aveva la macchina proprio alla foce, ci ha riportati alla nostra macchina. Ci siamo scambiati i telefoni, era il meno, Loretta non si staccava da lui. Mi sono sentito in dovere di scusarmi con Loretta -Non so cosa mi è successo, sono stato attratto da quel cazzo, non l’avevo mai fatto, mi è piaciuto, mi è piaciuto vedervi scopare, la
forza con cui ti sbatteva, che meravigliosa avventura- Dante è diventato nostro amico, raramente ci vedevamo lui sposato con figli, quelle poche volte che riuscivano a far coincidere gli orari era il massimo del piacere, era Loretta ad offrirmi il cazzo di Dante, ne godeva anche lei vedermi in quelle condizioni, io godevo vederla scopata da Dante. Noi si scopava ugualmente, le notti spesso le passavamo a scopare, forese immaginando di avere Dante tra noi.
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Commenti dei lettori al racconto erotico