Raptus

di
genere
incesti

Era davvero incredidibile vedere con quanta passione mia madre si dedicava al mio turgido membro.
Lo accrezzava,lo stringeva,lo palpava come a volerne verificare la consistenza e poi colle sue lunghe,affusolate unghie laccate,si spingeva oltre lo scroto a scorrere come un rastrello,partendo dal mio buco del culo e risalendo,sotto i coglioni,sull'asta per poi fermarsi e serrare la livida cappella come un cerchiaggio.
Ripeteva questa aperazione con precione maniacale,prima con una mano e poi con l'altra e contemporaneamente,con la mano libera,si tormentava tra le cosce,graffiandosi le grandi labbra e tirando la turgida clitoride come una molla e come se volesse strapparsela.
Mentre era impegnata in queste improvvise e per me incomprensibili pratiche erotiche,si contorceva come invasata e dalla sua bocca fuoruscivano frasi oscene e incomprensibili.
Le contorsioni del suo corpo,facevano sballottare le tette come impazzite e,come fossero frustate,colpivano il mio viso ed il mio immobile impietrito torace.
Poi,all'apparire delle prime gocce di perla sul mio livido glande,si tuffava con la bocca e in un unico e rapido gesto,ingoiava sino alla radice il mio pulsante cazzo.
Mentre con la testa pompava come un'ossessa,con una mano accompagnava l'asta nelle sue intrusioni e con l'altra si strizzava i capezzoli in modo talmente energico da strappare dalle sue labbra gridolini che erano di piacere e di dolore al tempo stesso.
Quando poi,le pareva che il mio cazzo fosse sufficentemente duro,con uno scatto felino,si e' distesa sul letto ed allargando oscenamente le cosce mi ha intimato in modo secco e perentorio
"Chiavami!"
Con un gesto brusco mi ha accompagnato a giacere su di lei e ponendomi le mani dietro ai glutei,con un movimento secco mi ha spinto dentro la sua grondante e slargata fica.
In quel momento ho pensato che per essere cosi larga,mia madre deve avere fatto scorpacciate di cazzi enormi.
Comunque,ero dentro di lei e quel pensiero mi ha subito abbandonato lasciando il posto a quello che stavo facendo:
Stavo chiavando mia madre la quale mi si offriva serrandomi le gambe dietro la schiena e definendesi essa stessa-Grande puttana,troia e vacca da monta-
Poi come in preda ad un delirio,ha cominciato a urlare:
"Maiale....sborra....sborrami dentro....riempi la fica di questa vacca.....sborraaaaaaa."
Lei gridava oscenita' e rantolava mentre io preda di un violento tremore,ho cominciato a versarle nella fica la mia riserva di sperma di due settimane.
Erano due settimane infatti che non mi masturbavo e non chiavavo con la mia ragazza.
Dopo avermi fatto godere nella sua enorme e rorida vagina,mia madre si e' alzata,ha raccolto le sue cose ed e' sparita.
Io con la testa confusa e le idee alquanto ingarbugliate,mi sono ripulito alla meglio ed ho cercato di riprendere a studiare dal punto in cui mia madre mi aveva interrotto.
Dopo un paio di ore,e dopo che mio padre al rientro dal lavoro si era un po rilassato,mia madre,bussando alla mia porta e chiedendo prmesso,ha aperto dicendomi:
"Enrico,smettila di studiare,la cena e' pronta."
Sono passati dieci anni da quel giorno e non ho mai capito il motivo di quel raptus che ha sconvolto mia madre ne' lei,ha mai piu' accennato alla cosa che,forse,non e' mai accaduta.

di
scritto il
2011-12-03
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