Lory e Phily 2°parte-fine

di
genere
incesti

.....ci stringevamo,ci leccavamo e,l'unico risultato davvero tangibile dei nostri incomprensibili giochi era che,il mio pisellino diventava inspiegabilmente duro e pulsante,mentre la sua passerina(cosi' la chiamava la mamma),sollecitata dalle mie dita o dalla mia impertinente linguetta,le procurava un'irresistibile solletico che la faceva scoppiare in incontenili crisi di risa sino a farle chiedere pieta' ed implorarmi di smettere.

Naturalmente,io ero molto sensibile alle sue preghiere e smettevo subito di leccarla chiedendole pero',come pegno,di riprendere a succhiarmi l'uccellino che mi dava un misterioso,impagabile senso di piacere e di leccarmi il buchino tra le chiappe che gia' allora,anche se inconsapevolmente mi dava il senso di una trasgressiva onnipotenza.

A quell'eta',Lory era una bellissima bambina,paffutella,vispa,occhi azzurri,capelli biondi e un'innata allegria che la rendeva simpatica a tutti.

Io al contrario,ero segaligno,lungo oltre misura per la mia eta' e piuttosto introverso-ergo-ero antipatico a tutti tranne alla mia adorata sorellina.

Col crescere,ogni cosa e' cambiata fuorche' il fortissimo,inspiegabile magnetismo che ci legava.

All'eta' delle scuole elementari lei era diventata cicciottella,capelli arruffati color paglia e occhi di un grigiolino spento e triste.

Il suo incedere,forse a causa del sovrappeso,era impacciato e goffo e questo era per i suoi crudeli amici,motivo di scherno che hanno accentuato sempre piu',il suo isolamento dai compagni di scuola che,dedicavano attenzioni e complimenti a tutte le bambine piu' carine emarginando di fatto,la mia amata sorellina.

Naturalmente,quella situazione,benche' avessimo smesso da tempo il nostro preferito gioco del dottore,contribuiva a rafforzare il nostro complice attaccamento.

A differenza di mia sorella,forse grazie ai miei anni in piu',io andavo formandomi migliorando il mio aspetto e,divenendo ben presto,il beniamino delle mie compagne di scuola e di famiglia.

Io non so' come apparivamo agli occhi dei nostri parenti o dei nostri amici,il fatto e',che quando eravamo soli,io e Lory,continuavamo a vivere come un'entita' unica anche se,non ci siamo piu' sfiorati neanche per un pudico bacio fraterno,ci sentivamo parte di un mondo magico e privilegiato.

Anche quando eravamo lontani,sempre,vicino a noi,sentivamo la rassicurante presenza l'uno dell'altro.

Quando,finalmente e' giunta anche per lei l'eta' dell'adolescenza,ogni cosa pareva mutare e come per una magia,il suo aspetto di brutta anatroccola,si trasformava in quello della bella principessa delle favole.

In pochissimo tempo,il suo aspetto e' completamente mutato:I suoi capelli di paglia,sono divenuti filigrana d'oro,i suoi occhi sbiaditi,sono stati illumunati da riflessi smeraldi,la sua bocca rosea e carnosa sprizzava calda sensualita'mentre,il suo corpo tozzo e insaccato,si e' disteso in una siluettes slanciata e leggera,un culo pieno,tondo e prominente simile ad un'anguria e due seni gonfi,impertinenti e procaci.

Lory,era diventata una bellissima ragazza ma,se posso dire,anche se al tempo non mi sfioravano simili paragoni,era diventata una grandissima fica...la piu' bella e sensuale del suo gruppo di amiche/ci...ed era sempre la mia amata sorellina!

Tuttavia,nonostante quei cambiamenti,il suo rapporto con le amiche non era cambiato,anche se per motivi opposti ai precedenti,viveva sempre un certo,odioso isolamento.

Il fatto che gli occhi di tutti i ragazzi non fossero che per mia sorella,stimolava l'invidia e l'accidia delle sue amiche anche se lei,non e' mai stata condiscendente coi suoi corteggiatori.

Nonostante il protrarsi delle sue difficolta' relazionali,Lory,sapeva sempre,dove e come trovarmi,l'invisibile filo di seta che ci univa,anche se entrambi avevamo subito sensibili cambiamenti,non si spezzava mai.

Dopo la laurea e dopo aver trovato un'adeguato impiego,Lory si e' sposata con un collega di lavoro proseguendo cosi',la tradizione piccolo borghese che ci accompagnava sin dalla nostra prima infanzia.

Io ero gia' sposato da tre anni ed avevo gia' un bambino che rallegrava la famiglia e che,mia sorella amava come se fosse un suo figlio.

Al ritorno dal suo viaggio di nozze,Lory ha voluto incontrsi d'urgenza solo con me per tuffarsi tra le mie braccia e,sciogliendosi in lacrime,confessarmi la sua delusione per quello che gia' considerava,un matrimonio fallito.

Tra me e Lory,non c'erano mai stati segreti ed io sapevo che lei era vergine e che voleva dedicare la sua illibatezza all'uomo della sua vita.

Certo si rendeva conto che la sua,era una scelta demodee,fuori dal tempo e,tuttavia,conservando nella sua meravigliosa ingenuita' un'idea romantica dell'amore e del sesso,era sicura che quel suo sacrificio,sarebbe poi stato ripagato dal successo del suo rapporto.

Questa sua convinzione,le aveva fatto sottovalutare(anzi valutare positivamente)il poco interesse che il suo fidanzato mostrava per il sesso.

Il fatto poi,che lui non le avesse mai chiesto la fatidica 'prova d'amore'rafforzavano la sua convinzione che conservarsi illibata per il giorno delle nozze,sarebbe stata la piu' grande,reciproca,prova d'amore.

Ahime' la prima notte e'stata disastrosa,lui dopo aver espletato rapidamente-come un coniglio,diceva Lory singhiozzando-il proprio dovere coniugale,si' e' girato e si e' messo a dormire.

Nei giorni successivi e per tutta la settimana del viaggio di nozze,la scena si e' ripetuta uguale e drammatica come in un film dell'orrore:

-Dopo cena,in una camera da letto semibuia,con solo la tenue luce dell'abjour accesa,Lory distesa con la camicia da notte sollevata a scoprirle solo l'inguine mentre lui in pigiama col solo membro fuori,le allargava le gambe per quel tanto utile alla penetrazione e,senza preliminari ne'un minimo di lubrificazione,la prendeva e dopo poche deboli spinte,le veniva dentro senza minimamente curarsi del suo piacere.-

Stringendomi a se e singhiozzando mi ha balbettato:

"Phily....se avessi immaginato che sarebbe finita cosi',avrei donato a te la mia purezza...perche' ora so'...l'uomo della mia vita sei tu....ed io stupidamente non l'ho capito...ed ho dissipato la cosa piu' bella...l'unico tesoro che avevo e che avrei potuto regalarti,con l'uomo sbagliato."

"Tesoro...amore...non fare cosi'...vedrai...col tempo le cose cambieranno...devono cambiare."

La stringevo a me e le carezzavo i capelli mentre,nel tentativo di consolarla le dicevo cose alle quali io stesso non credevo.

E mentre l'ascoltavo,mi rendevo conto che forse anch'io avevo delle responsabilita' nel non essere stato in grado di allertarla sui rischi che correva con quelle sue scelte esistenziali per di piu' sposando un'uomo di cui non conosceva praticamente nulla se non gli aspetti esteriori.

Un gesto di stizza ho poi,rivolto verso me stesso quando ho realizzato che davvero,il mio dovere sarebbe stato quello di svezzarla ai piaceri del sesso e farmi donare la sua verginita'.

"Phily....Marco non e' l'uomo che credevo...e' debole...mi ha sverginata ma....non mi ha resa donna...la mia prima notte l'avevo sognata come i nostri magici momenti da bambini ed invece....mi sono ritrovata tra le braccia di un'uomo freddo,impacciato ed incapace di trasportarmi nel mondo dei sogni come facevi tu.
Tutti gli altri giorni,nel nostro penoso,faticoso viaggio di nozze,sono seguiti nella mia vana attesa che il sogno si avverasse,invece....nulla....niente....ed una sera,mi sono chiusa in bagno e piangendo mi sono masturbata pensando a te....e....solo allora ho....finalmente goduto."

Mentre mi diceva quelle sconvolgenti cose,mia sorella mi accarezzava nervosamente e mi baciava le mani,il viso e cercava un mio bacio,una mia carezza...una definitiva parola di conforto che andasse oltre le banali frasi che le avevo farfugliato.

"Lory...amore...anch'io,anche se non te l'ho mai detto per non inquietarti,vivo un matrimonio infelice....sereno...col bambino che anche tu tanto ami ma...infelice!
La verita' e' che,forse,lasciandoci guidare dal conformismo e dall'ipocrisia,abbiamo entrambi fatto la scelta sbagliata.
Lory....amore mio....sorellina mia....forse,avremmo dovuto tagliare i ponti col nostro mondo e ricostruirci una vita lontani dove nessuno avrebbe potuto giudicarci e dove avremmo potuto trovare il nostro segreto giardino dei desideri."

"Phily...prendimi...prendimi ora...credo di essere fertile per alcuni giorni ancora...prendimi...fammi tua....fai ora quello che avremmo dovuto fare tempo fa'.....amore...scusami se ho regalato ad altri la mia verginita'.....ma ora sono ancora in tempo per rimediare....fammi tua e...regalami un figlio tuo!tuo figlio!mio figlio!il frutto del seme di mio fratello!
Non credo che Marco mi abbi resa gravida e non so' neanche se ne sara' mai capace.....fallo tu Phily...amore mio...fallo tu....ora!"

Mentre Lory mi parlava in modo concitato come in preda ad un'urgenza frenetica,le sue mani correvano a sfiorare ogni angolo raggiungibile del mio corpo,le sue labbra rese aride dalla tensione,cercavano le mie mentre,il suo respiro pesante denunciava una debordante eccitazione frutto del desiderio di affetto,di appagamento sensuale e del fortissimo desiderio di sentirsi pregna di me.

Aveva fretta Lory ma,non era un'urgenza dettata dal momento bensi'il tentativo di recuperare il tempo perduto e di ritrovare in me,il fratello,il complice,il compagno di antichi giochi e l'amante perduto senza mai averlo realmente posseduto.

Quel giorno,per evitare spiacevoli interruzioni,avevamo deciso di vederci a casa dei nostri genitori e Lory aveva voluto che per parlare,ci spostassimo nella mia cameretta,quella dove da bambini avevamo spesso giocato al dottore.

Mentre con fare nervoso e concitato mi rovesciava addosso come una raffica di proiettili le sue angosciose,ruvide o dolcissime parole,Lory aveva cominciato a slacciarmi la camicia e dopo avermela sfilata si e' attaccata con fare famelico ai miei capezzoli.

Era tale la sua irruenza che avevo l'impressione che volesse mangiarli ed infatti,quando si e' staccata,un rivolo di sangue ha colorato i peli del mio torace.

"Scusami amore....scusami..."

Cosi' mi implorava Lory,mentre con la lingua immersa nel mio vello pettorale,raccoglieva le gocce di sangue,per poi posare ancora la labbra sull'appendice scalfita e coprirlo di baci come facevamo da bambini, per guarire dalle ferite accidentalmente causate dai nostri giochi.

Poi,aggrappandosi al mio collo e sollevandosi sulle punte dei piedi,mi ha leccato il viso prima di offrire le sue gustose labbra alla mia impaziente lingua.

Ci siamo baciati a lungo appassionatamente io e mia sorella ripiombando magicamente nelle nostre antiche e mai sopite atmosfere.

Eravamo seduti l'uno accanto all'altra sul mio lettino quando Lory,mi ha fatto alzare e rimanendo seduta,mi ha slacciato i pantaloni facendoli scivolare a terra e ripetendo l'operazione coi miei slip.

Trovandosi col viso all'altezza del mio membro eretto,dalla sua bocca e' esploso un gridolino di stupore mentre con la lingua si umettava le labbra come avrebbe fatto la cagnolina della mia infanzia:

"Ohhhhh....Phily...ti ho lasciato con un minuscolo pesciolino tra le gambe e ti ritrovo con un vorace squalo....ed ora e' finalmente mio."

Effettivamente,il mio cazzo,benche' di misura leggermente superiore alla media,a causa dell'eccitazione che la circostanza mi procurava,si ergeva duro e pulsante,ricoperto poi com'era dalle gonfie vene bluastre e con la cappella tumida e livida,aveva davvero un'aspetto minaccioso.

Rapportato poi a quello piccolo e floscio(cosi' l'aveva descritto) di suo marito,doveva apparirle come qualcosa di enorme e meraviglioso.

Tenendo gli occhi fissi come elettrizzati sul mio uccello e stringendolo tra le dita,mia sorella pareva studiare lo scettro finalmente conquistato e solo dopo una lunga meditazione,ha cominciato a leccare le goccioline che imperlavano il buchino dell'uretra che sovrastava come una piccola bocca il congestionato glande.

Poi ha cominciato a scorrere con le dita scappellando e richiudendo il prepuzio mentre con la lingua mi leccava lo scroto pregustando gia' il caldo contenuto dei gonfi testicoli.

Mi ha leccato e succhiato a lungo,ingoiando la cappella ed il gambo sino al contatto con l'ugola e pennellando con la lingua il glande soffermandosi con particolare cura sul frenulo e quando dai miei gemiti e dalle scattanti contrazioni del nerbo ha capito che stavo per sborrare,ha smesso e mi ha chiesto di spogliarla.

Ora ero io seduto sul bordo del letto e di fronte a me,si ergeva nudo,lo spettacolare corpo di mia sorella.

Lory non era una donna comune,era la rappresentazione vivente della bellezza cosi' come l'intendevano Fidia e gli esteti dell'antica Grecia.

La sua pelle bianca e liscia come marmo di Carrara,le sue curve morbide,le sue gambe slanciate,i suoi glutei alti e sodi,sporgenti e lucidi come baba' ed i seni,generosi,pieni e sovrastati da areole sulle quali,come boccioli di rosa,erano appoggiati i turgidi capezzoli.

Il suo monte di venere col vello curato e rasato solo perche' gli occhi potessero deliziarsi alla vista dello spacco che divideva in due,come parti di un gonfio frutto estivo,le grandi labbra del suo profumato scrigno.

Era mia sorella quella venere bianca e si apprestava a divenire anche la mia amante,era pronta a donarsi e immolare per sempre il suo meraviglioso corpo al nostro indomabile amore.

In quel momento ho anche sognato che non si sarebbe mai piu' concessa all'umiliazione di quei veloci, insignificanti rapporti che,saltuariamente consumava col marito.

Forse solo in quel momento mi sono reso completamente conto di quanto stava avvenendo e a quella presa di coscenza,tutto il mio corpo e' stato avvolto da un incontrollabile tremore che mia sorella ha subito percepito e stringendomi il volto con le mani mi ha detto:

"Che bello amore mio...sei emozionato...stai tremando perche' sai che da oggi saremo piu' uniti e nessuno...nessuno...ne' tua moglie...ne mio marito,potranno piu' separarci..."

Mentre mi parlava si e' chinata verso di me ed ha offerto i suoi dolcissimi seni alle mie vogliose labbra.

Dopo essermi abbeverato ai suoi capezzoli,come un bambino dopo l'allatamento,anch'io mi sono calmato e dopo aver disteso il corpo di Lory,ho cominciato a leccarla dappertutto sino a giungere tra le sue cosce.

La mia lingua,come l'archetto sulle corde del violino,faceva vibrare il corpo di mia sorella in modo armonioso strapandole ad ogni passaggio,dei gemiti di piacere.

Quando,dopo aver aperto le valve delle sue grandi labbra,ho avvicinato la bocca,la sua fica gia' grondava di umori ed e' stato sufficente sfiorarle la clitoride con la punta della lingua per scatenarle un violentissimo orgasmo.

Io ero perso in lei con gli occhi chiusi.

Il concitato movimento del suo bacino,trascinando con se' la mia testa,mi dava la sensazione di essere in una barca cullata dalle onde.

L'ho fatta godere ancora due volte prima di adagiarmi sul suo morbido corpo e rimanendo distesi,le labbra congiunte,le lingue intrecciate e avvinghiati come un corpo unico,l'ho penetrata con dolcezza sino a sentirmi completamente parte lei.

I nostri movimenti erano lenti e ben sincronizzati,le mie intrusioni erano dolci e lei stessa mi risucchiava mollemente nella sua caverna dalle pareti irrorate dai suoi stessi abbondanti umori.

Era la prima volta che entravo nel corpo di mia sorella e non volevo chiavarla ma,volevo fare l'amore con lei.

E stavamo facendo l'amore,il tempo della libidine perversa,scatenata e incestuosa,poteva attendere.

Quel giorno volevamo solo amarci ed anche quando,non riuscendo piu' a trattenermi mi sono sciolto in lei,l'ho fatto godendo silenziosamente e solo quando ho sentito le gambe di mia sorella stringersi come una tenaglia dietro la mia schiena,ho capito che anche lei stava godendo insieme a me e mentre godeva contorcendosi con movimenti lenti e flessuosi,dalla sua bocca insieme ai gemiti di piacere sortivano queste parole:

"Amore...amore...amore...riempimi col tuo seme...amore mio...come abbiamo potuto perdere tutti questi anni....amore....am..."

Abbiamo fatto l'amore altre tre volte sino a sera e quando l'ho accompagnata a casa,Lory,baciandomi sulla bocca mi ha detto:

"Grazie amore...sento che stasera mi addormentero tra le tue braccia,col tuo seme dentro di me e con la certezza che mi hai gia' ingravidata.Grazie amore..."

Effettivamente,dopo alcune settimane,il test di gravidanza era positivo ed anche se pure suo marito le era venuto dentro,lei era sicurissima che il figlio che portava in grembo era il frutto del nostro amore.

Quello della gravidanza e' stato un periodo molto proficuo per l'approfondimento del rapporto erotico con mia sorella.

Lei con molta scaltrezza(anche se con molta ipocrisia)ha fatto in modo che,il suo tranquillissimo periodo d'attesa,fosse scambiato,anche con l'avallo dell'ingenuo,infatuato ginecologo,per una gravidanza problematica e siccome il marito era molto impegnato col lavoro(ed anche poco attento alle esigenze della moglie) e non vi erano altre persone disponibili,il compito di accudirla,era affidato a me che,esercitando la libera professione,disponevo di ampio tempo libero.

Sono stati otto mesi(devo confessare che in realta' sono stati nove mesi giacche',sino al giorno prima del parto,anche se non potevavo piu' chiavare,mi aveva fatto un meraviglioso bocchino con ingoio)di sesso sfrenato,il fatto poi,che il suo corpo cambiasse di giorno in giorno,ci offriva sempre nuovi spunti per nuovi e sempre piu' eccitanti e trasgressivi giochi.

E' stato proprio in quel periodo che mi ha detto:

"Phily,amore mio,Oramai mi chiamava sempre cosi'ed in verita' anch'io la chiamavo sempre'Amore mio' come a voler,ogni volta,consolidare il nostro indelebile legame.)incoscientemente ho privato il nostro amore del regalo piu' bello che avrei potuto farti-la mia verginita'-credo pero',di poter rimediare offrendoti la possibilita' di dischiudere la rosellina nascosta tra i glutei."

Ed e' stato cosi' che quel giorno,col pancione di sei mesi,si e' inginocchiata sul suo letto nuziale e ponendosi a pecora,mi ha offerto il suo illibato buco del culo.

Io l'ho a lungo leccata,poi,dopo avervi infilato prima uno,poi due ed infine tre dita,l'ho dilatata adeguatamente.

Lei comunque,gia' sapeva,edotta dalle numerose esplorazioni della sua lingua e delle sue dita nel mio buco del culo,che,per non ostacolare la penetrazione,avrebbe dovuto spingere come avrebbe fatto per evaquare.

Naturalmente,il tutto era stato preparato con un'accurato e profondo clistere.

Quando,dopo averla a lungo leccata,aperta con le dita e ben lubrificata con del burro(come ultimo tango a Parigi)le ho puntato il gonfio glande che, come per incanto,e' stato risucchiato dalle sue visceri senza nessuna fatica ne' dolore da parte di mia sorella.

Cosi' come l'accesso,anche la monta,tra i sospiri di mia sorella ed i miei gemiti di piacere,e' risultata agevole e molto coinvolgente al punto che,dopo poche stantuffate,lei gia rantolava mentre io grugnendo come un maiale infoiato,le riempivo le visceri col il mio caldo sperma.

Dopo il parto,necessariamente,abbiamo diradato i nostri incontri che,per converso,erano piu' eccitanti e trasgressivi.

Quando ci incontrava non da soli ma con parenti o amici,avevamo preso alcune particolari abitudini:

Lei indossava sempre gonne larghe senza collant e mutandine.

Io per contro,indossavo solo pantaloni con cerniera,con tasca bucata(so' che sembrera' ridicolo ma era cosi')e,naturalmente senza slip.

Queste semplici accortezze ci permetteva per esempio:
1)Se eravamo al cinema,anche in compagnia di mia moglie,suo marito o amici,di sederci accanto e lei,infilandomi la mano nella tasca,poteva agevolmente masturbarmi sino a farmi sborrare.
La stessa cosa potevo fare anch'io intufolandomi sotto la sua larga gonna.
2)In qualunque momento fossimo rimasti soli,in casa,al ristorante o altro luogo pubblico,in un'attimo potevo sollevarle la gonna e penetrarla o infilarci la testa per leccarle la fica.
Lei stessa poteva estrarmi il membro ed in pochi secondi farmi sborrare nella sua bocca.

Il giorno del battesimo del nostro bambino,nella sua casa,col marito e piena di ospiti,col pretesto che tutte le sedie ed i divani erano occupati,tenendo il bambino in braccio per allattarlo,mi si e' seduta in grambo ed alla presenza di tutti,si e' fatta infilare e si e' fatta sborrare nella fica mentre allattava il bambino.

Lo so',mi rendo conto,questi possono sembrare espedienti da ragazzi,ma la nostra passione era talmente forte,che volevamo sfruttare ogni attimo a nostra disposizione.

E poi,vivevamo in una situazione altamento trasgressiva quale quella di fratelli incestuosi e questo aumentava la nostra libidine e la voglia di trasgredire le ottuse regole sociali.

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l'inizio di questo racconto,si riferisce al giorno in cui,il bambino veniva festeggiato a casa di mia sorella per il suo primo compleanno.

Terminati i festeggiamenti,erano tutti andati via,il marito di Lory era subito dovuto partire per impegni di lavoro e mia moglie era tornata prima a casa a causa del fatto che il nostro bambino era costipato e dunque,miracolosamente eravamo rimasti soli io,mia sorella e il bambino,naturalmente.

......dopo tre ore di sesso sfrenato,e dopo essere caduto in trance dallo sfinimento e dal piacere,mi ero svegliato con mia sorella che aderiva appiccicata come un francobollo al mio corpo.

Il cazzo ancora,tornato duro,spingeva,anche a causa del peso che gravava sulla mia schiena,come a voler forare il materasso e questo mi provocava un fittissimo,lancinante dolore.

Quando Lory ha capito quanto dolorosa fosse per me quella postura,si e' tolta e girandomi,mi ha 'liberato ponendomi in posizione supina.

Alla vista del mio cazzo ancora in tiro,i suoi occhi si sono illuminati di nuovi bagliori di luce e,senza por tempo in mezzo(era gia' tardi ed avrei dovuto rincasare anch'io per non destare sospetti)mi ha velocemente succhiato il cazzo e dopo averlo ben umettato,si e'appoggiata con la fica ed a candela mi ha risucchiato in se.

Ha cominciato a cavalcarmi e dopo un po' e prima che mi sciogliessi ancora in lei,mi ha infilato la lingua nell'orecchio e poi mi ha pudicamente bisbigliato:

"Amore,ieri sera,dopo tanti mesi,mi sono offerta a mio marito ma quando stava per venire l'ho estratto e sono rimasta integra.
Ora l'alibi e' costruito e sono pronta per te,sono ancora fertile e voglio che tu mi sborri ancora dentro....amore...voglio un'altro bambino da te...."

Mentre mi parlava,dal mio membro,senza piu' freni,un mare di sperma e' fuoruscito ad inondare e inseminare ancora, le sue uova in attesa nel suo fertile utero.
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Ora io e Lory abbiamo due stupendi bambini ma,come quando eravamo fanciulli,nonostante l'amore inossidabile che ci lega,continuiamo a giocare al dottore sempre segretamente e con incontri furtivi.

Lei non e' piu' la bambina ingenua che mi leccava il buchino del culetto e mi succhiava il pisellino senza conoscerne i motivi.

Ora e'una donna meravigliosa,un po' troia,molto esigente ma e' la mia donna,il mio amore ed e' anche la madre dei miei bambini.

Fine

Mark






















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scritto il
2011-12-03
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