Sono un cornuto 5-Chiavata da un satiro
di
Mark
genere
tradimenti
Voglio ringraziare il personaggio che di notte o al mattino presto,non ha di meglio da fare che tempestare i miei racconti con numerosi 1-Chissà,in questo modo forse,si sente il 1° della classe oppure non sà ancora,forse la mamma non gli ha ancora spiegato che dopo l'1 c'è il 2...3.....fino a più di mille...!
Mi scuso per questa doverosa premessa che,ovviamente non ha la pretesa di ricevere solo giudizi positivi per i miei racconti ma diamine,pur non essendo un grande scrittore,un minimo di senso critico ce l'ha anch'io!
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Sono un cornuto 5° episodio.
Quando Luca è entrato in camera da letto,io ero assopita e dunque,non l'ho sentito entrare.
Lui senza far rumore e con molta discrezione,si è seduto accanto a me ed in silenzio mi guardava come se volesse vegliare il mio riposo e proteggermi da chissà quali altri immaginari pericoli.
Quando ho aperto gli occhi,alla flebile luce dell'abajour,ho incontrato il suo sguardo e subito,mi ha sorriso con dolcezza mentre teneramente strigeva una mia mano tra le sue.
-Ciao Chiara....come stai?-
Mi ha chiesto parlandomi piano.
-Bene grazie!-
Gli ho risposto con un filo di voce mentendogli.
In realtà stavo vivendo una specie di dormiveglia alquanto dolorosa e col trascorrere dei minuti,sempre più forte era la sensazione di aver subito un'evento traumatico.
Il dolore era principalmente concentrato nel mio basso ventre.
Tra le cosce era come se avessi un fuoco acceso mentre all'interno del sesso e sino all'utero ed alla bocca dello stomaco,avevo come l'impressione di un corpo freddo e contundente che mi riempiva e mi martoriava le carni procurandomi spasmi lancinanti.
Il dolore poi,spalmato come una crema,si irradiava per tutto il corpo sino a lambire il cervello dove sentivo le tempie battere con un ritmo regolare.
-Luca avvicinandosi al mio orecchio e mutando d'espressione,mi ha bisbigliato:
-La tua mamma mi ha detto che oggi sei diventata donna....sei felice per questo?-
Guardandolo negli occhi,accennando ad un tenue sorriso e ricambiando la stretta delle sue mani gli ho risposto:
-Sì!e tu?-
-Se tu sei felice,lo sono anch'io per te....lo sai ti considero come la mia sorellina minore!-
Mi ha risposto.
-Solo la sorellina minore?-
Ho subito ribattuto assumendo un'aria più seria.
-Per ora si,solo la sorellina minore,sei così piccola col tempo però,sono sicuro che crescerai e allora chissà!-
-Grazie!ti voglio bene.-
Gli ho risposto accennando un sorriso e mandandogli un bacio.
Poi,girando la testa dall'altra parte,ho chiuso gli occhi e mi sono addormentata.
Nei due anni successivi a quella sera,mia madre ha continuato a farmi montare dai suoi amanti occasionali e lo faceva sempre ed esclusivamente quando in casa c'era anche mio padre e spesso anche Luca.
Naturalmente,io,addestrata da mia madre,sono rapidament diventata molto brava ed esperta nell'arte del sesso ed in quello di sedurre i maschi,farli godere e goderne io stessa.
Come lei,avevo acquisito un certo cinismo e quando il maschio di turno pareva inadatto a soddisfarci entrambe,non esitavo a mandarlo via in malo lodo.
A scuola avevo finalmente smesso di masturbare o spompinare solo il mio compagno di banco ed avevo allargato i miei orizzonti riuscendo sempre a farmi il maschietto che avevo adocchiato.
Ero diventata la troietta della scuola ricercata da tutti i maschi ed invidiata da tutte le altre ragazze.
Dopo i diciotto anni,non disdegnavo neanche,di farmi chiavare da qualche professore per averne i favori o semplicemente per avere storie da raccontare la sera a casa quando si cenava con mio padre e con Luca che non aveva mai smesso di frequentare il letto di mia madre.
Col tempo però,anche lui subiva il medesimo trattamento riservato a mio padre che,non era autorizzato a godere senza il suo permesso e le rare volte che mia madre gli si concedeva,era solo dopo essersi fatta chiavare da qualche amante per potersi offrire con la fica piena del suo sperma.
Capitava anche che dopo un mio racconto i due maschi fossero molto eccitati e spesso mia madre,dopo aver estratto i loro membri duri,li facesse infoiare e poi,lasciandoli insoddisfatti,mi prendeva per mano e mi portava fuori con lei alla ricerca di qualche toro da monta.
Al termine della caccia,rientavamo in casa colla nostra preda e ci intrattenevamo con lui sino al mattino.
Mia madre,non ha mai concesso a Luca di fare l'amore con me ma,nonostante questo,via via che crescevo diventando sempre più bella e provocante,in lui cresceva un'amore,una passione ed un desiderio sempre più forti nei miei confronti.
Luca era roso dal desiderio e dalla gelosia e più diventavo troia più aumentava il suo amore per me.
Nulla pareva smontare Luca dalla sua crescente infatuazione anzi,ad ogni mia trasgressione,la sua ansia di farmi sua,diveniva sempre più evidente.
Nell'ottica di sottoporre Luca a prove sempre più provocanti,una sera mia madre è rientrata in casa portando con sé un vecchio dall'aria sudicia e sciatta.
Stranamente,parevano molto in confidenza anche se lui aveva davvero un'aspetto orribile e disgustoso.
Mia madre dopo uno sguardo d'intesa,mi ha accompaganta con lui in camera da letto e dopo averci lasciati soli,è rientrata in soggiorno dove mio padre e Luca,si sono precipitati,senza che lei glielo chiedesse,a
servirle un aperitivo.
Per un pò sono rimasti tutti e tre seduti in salotto a scambiarsi occhiate misteriose avvolti da un silenzio irreale.
Improvvisamente,la quiete è stata scossa dai miei gemiti e dai grugniti del vecchio satiro.
A quel punto,mia madre ha cominciato a parlare del vecchio maiale che pareva conoscesse molto bene.
Descriveva dettagliatamente il suo membro grosso e nodoso ricoperto da una selva di vene violacee e sporgenti.
Un enorme glande tozzo e sanguigno ricopriva quel durissimo ariete come un cappello.
I testicoli ricoperti da un folto pelo bianco,pendevano come grossi frutti dal ramo di un'albero.
Dopo essersi soffermata a lungo nella descrizione anatomica dei suoi attributi,è passata a descrivere le sue abitudini di vecchio porco e dai suoni che provenivano dall'interno della stanza,lei pareva capire esattamente cosa mi stesse facendo in quel momento.
Mio padre e Luca l'ascoltavano a bocca spalancata.
Lei mentre parlava aveva aperto le loro patte ed estraendone i cazzi duri e pulsanti,li massaggiava con tocco leggero mentre continuava a parlare:
-Ecco adesso le stà leccando la fica.......ora è lei che gli succhia il cazzo...lo sentite come sbuffa........adesso Chiara è al settimo cielo,quando ansima cosi,col fiato roco vuol dire che il cazzo che ha nella fica le stà dando un grande piacere.....adesso chiara si stà sbattendo,si agita,sta godendo come una cagna alla monta....-
Improvvisamente,un grido rimpie la stanza,mia madre ha staccato le dita dai membri che parevano volersi sciogliere mentre mio padre e Luca accennavano a volersi alzare per venire in mio soccorso.
Mia madre con fare secco ed energico li ha fatti sedere e contemporaneamente ha detto:
-Lo sapevo,il maiale non sà resistere....l'ha inculata e adesso la stà montando piano per farla abituare all'intrusione del suo instancabile bastone.
E' davvero incredibile quel vecchio.
Quando riesce a prendersi il culo,il cazzo gli si gonfia in modo impressionante,ti fa sentire piena come una cagna quando il maschio gonfia il nodo e comincia a sborrare.
Ecco...sentite come gode la nostra bambina...il dolore è passato e stà montando un piacere talmente forte che rischia di farla svenire.
Lei è come impalata,lo sente scorrere dentro di sé e contemporaneamente,lui con una mano la stà sgrillettando.-
Un'urlo....un grugnito....lui le sta riempiendo il retto con violentissimi fiotti di sperma.
Lei grida siiiiiii......inculamiiii......siiii.....lui contunua a montarla ed a riempirla con bollenti spruzzi che paiono non aver mai fine.
I due maschi in soggiorno sono infoiati,vorrebbero sborrare anche loro ma la donna li blocca e li colpisce con violenza lasciandoli coi cazzi insoddisfatti,penduli e doloranti.
-Chi vi ha autorizzato a sborrare?
Decido io quando potete godere ed ora rimettete dentro quegli inutili e mosci cazzetti!-
Ha ordinato con imperio la donna a suo marito ed al suo amante.
Erano ormai due mesi che imponeva loro un'astinenza totale.
Quell'imposizione,faceva parte di un preciso piano che aveva in mente mia madre ed in quel momento,io stessa non ne ero al corrente.
Quando il vecchio è uscito dalla camera da letto,passando davanti a mio padre e Luca,li ha guardati sorridendo in modo beffardo e,dopo aver baciato mia madre con un profondo lingua in bocca è andato via senza neanche salutarli.
Mia madre è subito venuta in camera per occuparsi del mio culetto infiammato e pieno di sperma.
Dopo avermi fatto un bagno ristoratore,mi ha aiutata a truccarmi,e vestirmi.
Quando sono apparsa in soggiorno,mio padre e luca hanno sgranato gli occhi come se si trovassero davanti alla loro dea.
I miei occhi grandi,le pupille dilatate ed il viso rilassato,erano il chiaro segno che avevo goduto molto e Luca in particolare,pareva molto felice e "soddisfatto"per questo.
-Gioia,sei bellissima!-
Mi ha detto mentre mi baciava teneramente sulla guancia.
Abbiamo poi trascorso la serata in pizzeria conversando di cose futili mentre Luca non mi toglieva neanche per un'attimo gli occhi di dosso.
continua
Mi scuso per questa doverosa premessa che,ovviamente non ha la pretesa di ricevere solo giudizi positivi per i miei racconti ma diamine,pur non essendo un grande scrittore,un minimo di senso critico ce l'ha anch'io!
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Sono un cornuto 5° episodio.
Quando Luca è entrato in camera da letto,io ero assopita e dunque,non l'ho sentito entrare.
Lui senza far rumore e con molta discrezione,si è seduto accanto a me ed in silenzio mi guardava come se volesse vegliare il mio riposo e proteggermi da chissà quali altri immaginari pericoli.
Quando ho aperto gli occhi,alla flebile luce dell'abajour,ho incontrato il suo sguardo e subito,mi ha sorriso con dolcezza mentre teneramente strigeva una mia mano tra le sue.
-Ciao Chiara....come stai?-
Mi ha chiesto parlandomi piano.
-Bene grazie!-
Gli ho risposto con un filo di voce mentendogli.
In realtà stavo vivendo una specie di dormiveglia alquanto dolorosa e col trascorrere dei minuti,sempre più forte era la sensazione di aver subito un'evento traumatico.
Il dolore era principalmente concentrato nel mio basso ventre.
Tra le cosce era come se avessi un fuoco acceso mentre all'interno del sesso e sino all'utero ed alla bocca dello stomaco,avevo come l'impressione di un corpo freddo e contundente che mi riempiva e mi martoriava le carni procurandomi spasmi lancinanti.
Il dolore poi,spalmato come una crema,si irradiava per tutto il corpo sino a lambire il cervello dove sentivo le tempie battere con un ritmo regolare.
-Luca avvicinandosi al mio orecchio e mutando d'espressione,mi ha bisbigliato:
-La tua mamma mi ha detto che oggi sei diventata donna....sei felice per questo?-
Guardandolo negli occhi,accennando ad un tenue sorriso e ricambiando la stretta delle sue mani gli ho risposto:
-Sì!e tu?-
-Se tu sei felice,lo sono anch'io per te....lo sai ti considero come la mia sorellina minore!-
Mi ha risposto.
-Solo la sorellina minore?-
Ho subito ribattuto assumendo un'aria più seria.
-Per ora si,solo la sorellina minore,sei così piccola col tempo però,sono sicuro che crescerai e allora chissà!-
-Grazie!ti voglio bene.-
Gli ho risposto accennando un sorriso e mandandogli un bacio.
Poi,girando la testa dall'altra parte,ho chiuso gli occhi e mi sono addormentata.
Nei due anni successivi a quella sera,mia madre ha continuato a farmi montare dai suoi amanti occasionali e lo faceva sempre ed esclusivamente quando in casa c'era anche mio padre e spesso anche Luca.
Naturalmente,io,addestrata da mia madre,sono rapidament diventata molto brava ed esperta nell'arte del sesso ed in quello di sedurre i maschi,farli godere e goderne io stessa.
Come lei,avevo acquisito un certo cinismo e quando il maschio di turno pareva inadatto a soddisfarci entrambe,non esitavo a mandarlo via in malo lodo.
A scuola avevo finalmente smesso di masturbare o spompinare solo il mio compagno di banco ed avevo allargato i miei orizzonti riuscendo sempre a farmi il maschietto che avevo adocchiato.
Ero diventata la troietta della scuola ricercata da tutti i maschi ed invidiata da tutte le altre ragazze.
Dopo i diciotto anni,non disdegnavo neanche,di farmi chiavare da qualche professore per averne i favori o semplicemente per avere storie da raccontare la sera a casa quando si cenava con mio padre e con Luca che non aveva mai smesso di frequentare il letto di mia madre.
Col tempo però,anche lui subiva il medesimo trattamento riservato a mio padre che,non era autorizzato a godere senza il suo permesso e le rare volte che mia madre gli si concedeva,era solo dopo essersi fatta chiavare da qualche amante per potersi offrire con la fica piena del suo sperma.
Capitava anche che dopo un mio racconto i due maschi fossero molto eccitati e spesso mia madre,dopo aver estratto i loro membri duri,li facesse infoiare e poi,lasciandoli insoddisfatti,mi prendeva per mano e mi portava fuori con lei alla ricerca di qualche toro da monta.
Al termine della caccia,rientavamo in casa colla nostra preda e ci intrattenevamo con lui sino al mattino.
Mia madre,non ha mai concesso a Luca di fare l'amore con me ma,nonostante questo,via via che crescevo diventando sempre più bella e provocante,in lui cresceva un'amore,una passione ed un desiderio sempre più forti nei miei confronti.
Luca era roso dal desiderio e dalla gelosia e più diventavo troia più aumentava il suo amore per me.
Nulla pareva smontare Luca dalla sua crescente infatuazione anzi,ad ogni mia trasgressione,la sua ansia di farmi sua,diveniva sempre più evidente.
Nell'ottica di sottoporre Luca a prove sempre più provocanti,una sera mia madre è rientrata in casa portando con sé un vecchio dall'aria sudicia e sciatta.
Stranamente,parevano molto in confidenza anche se lui aveva davvero un'aspetto orribile e disgustoso.
Mia madre dopo uno sguardo d'intesa,mi ha accompaganta con lui in camera da letto e dopo averci lasciati soli,è rientrata in soggiorno dove mio padre e Luca,si sono precipitati,senza che lei glielo chiedesse,a
servirle un aperitivo.
Per un pò sono rimasti tutti e tre seduti in salotto a scambiarsi occhiate misteriose avvolti da un silenzio irreale.
Improvvisamente,la quiete è stata scossa dai miei gemiti e dai grugniti del vecchio satiro.
A quel punto,mia madre ha cominciato a parlare del vecchio maiale che pareva conoscesse molto bene.
Descriveva dettagliatamente il suo membro grosso e nodoso ricoperto da una selva di vene violacee e sporgenti.
Un enorme glande tozzo e sanguigno ricopriva quel durissimo ariete come un cappello.
I testicoli ricoperti da un folto pelo bianco,pendevano come grossi frutti dal ramo di un'albero.
Dopo essersi soffermata a lungo nella descrizione anatomica dei suoi attributi,è passata a descrivere le sue abitudini di vecchio porco e dai suoni che provenivano dall'interno della stanza,lei pareva capire esattamente cosa mi stesse facendo in quel momento.
Mio padre e Luca l'ascoltavano a bocca spalancata.
Lei mentre parlava aveva aperto le loro patte ed estraendone i cazzi duri e pulsanti,li massaggiava con tocco leggero mentre continuava a parlare:
-Ecco adesso le stà leccando la fica.......ora è lei che gli succhia il cazzo...lo sentite come sbuffa........adesso Chiara è al settimo cielo,quando ansima cosi,col fiato roco vuol dire che il cazzo che ha nella fica le stà dando un grande piacere.....adesso chiara si stà sbattendo,si agita,sta godendo come una cagna alla monta....-
Improvvisamente,un grido rimpie la stanza,mia madre ha staccato le dita dai membri che parevano volersi sciogliere mentre mio padre e Luca accennavano a volersi alzare per venire in mio soccorso.
Mia madre con fare secco ed energico li ha fatti sedere e contemporaneamente ha detto:
-Lo sapevo,il maiale non sà resistere....l'ha inculata e adesso la stà montando piano per farla abituare all'intrusione del suo instancabile bastone.
E' davvero incredibile quel vecchio.
Quando riesce a prendersi il culo,il cazzo gli si gonfia in modo impressionante,ti fa sentire piena come una cagna quando il maschio gonfia il nodo e comincia a sborrare.
Ecco...sentite come gode la nostra bambina...il dolore è passato e stà montando un piacere talmente forte che rischia di farla svenire.
Lei è come impalata,lo sente scorrere dentro di sé e contemporaneamente,lui con una mano la stà sgrillettando.-
Un'urlo....un grugnito....lui le sta riempiendo il retto con violentissimi fiotti di sperma.
Lei grida siiiiiii......inculamiiii......siiii.....lui contunua a montarla ed a riempirla con bollenti spruzzi che paiono non aver mai fine.
I due maschi in soggiorno sono infoiati,vorrebbero sborrare anche loro ma la donna li blocca e li colpisce con violenza lasciandoli coi cazzi insoddisfatti,penduli e doloranti.
-Chi vi ha autorizzato a sborrare?
Decido io quando potete godere ed ora rimettete dentro quegli inutili e mosci cazzetti!-
Ha ordinato con imperio la donna a suo marito ed al suo amante.
Erano ormai due mesi che imponeva loro un'astinenza totale.
Quell'imposizione,faceva parte di un preciso piano che aveva in mente mia madre ed in quel momento,io stessa non ne ero al corrente.
Quando il vecchio è uscito dalla camera da letto,passando davanti a mio padre e Luca,li ha guardati sorridendo in modo beffardo e,dopo aver baciato mia madre con un profondo lingua in bocca è andato via senza neanche salutarli.
Mia madre è subito venuta in camera per occuparsi del mio culetto infiammato e pieno di sperma.
Dopo avermi fatto un bagno ristoratore,mi ha aiutata a truccarmi,e vestirmi.
Quando sono apparsa in soggiorno,mio padre e luca hanno sgranato gli occhi come se si trovassero davanti alla loro dea.
I miei occhi grandi,le pupille dilatate ed il viso rilassato,erano il chiaro segno che avevo goduto molto e Luca in particolare,pareva molto felice e "soddisfatto"per questo.
-Gioia,sei bellissima!-
Mi ha detto mentre mi baciava teneramente sulla guancia.
Abbiamo poi trascorso la serata in pizzeria conversando di cose futili mentre Luca non mi toglieva neanche per un'attimo gli occhi di dosso.
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