Sono un cornuto 3(bis)Anche mia madre è una troia

di
genere
tradimenti

Nota:Il capitolo 3 l'avevo già scritto ieri e non sò per quale motivo non è stato pubblicato.Questa è una riscrittura (non identica in quanto non conservo mai gli originali)Ho già inviato il 4° capitolo,è possibile dunque che venga pubblicato prima di questo.
Mi scuso per la confusione che si può ingenerare.

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Ciao,sono ancora io Chiara,la moglie del cornuto.

Dopo che hanno pubblicato il secondo capitolo della nostra storia scritto da me come mi aveva chiesto espressamente mio marito,la sera stessa,dopo cena,ci siamo riletti le due lettere e,naturalmente ci siamo eccitati molto all'idea che altre persone,attraverso i nostri racconti possano partecipare alla nostra intrigante,eccitante e trasgressiva vita di coppia.

Ci piacerebbe anche che qualcuno,spinto dalle nostre confessioni,riuscisse a scavare nel proprio subconscio e scoprire magari che la vita sessuale condotta sino ad oggi con corrisponde affatto alla loro intima natura.

Non c'è nulla di peggio credo,che scoprire in età avanzata che la propria vita sessuale è trascorsa in una noia mortale mentre dentro di noi,languivano voglie trasgressive e desideri vitali a noi stessi sconosciuti.

A me e mio marito,ad un certo momento della nostra vita è capitato che incontrandoci,abbiamo potuto scoprire che io avevo una naturale vocazione ad essere troia mentre lui inconsapevolmente,era un cornuto in sonno.

E' stata mia madre che ci ha aiutati ad essere noi stessi ma questo,lo racconterò più avanti.

Quella sera,dopo aver riletto i nostri racconti,eccitatissimi,abbiamo fatto l'amore.

Più tardi,riflettendo bene su quanto avevamo scritto,ci siamo resi conto che le nostre descrizioni,pur essendo fedeli ai fatti,parevano in contrasto tra loro al punto da creare confusione in chi legge.

Nella sua lettera infatti,mio marito parla di se come di una persona dalla "dotazione sessuale"virile e ben funzionante.

Infatti descrive le sue erezioni quando lo faccio eccitare,come incontenibili e dolorose sotto la stretta dei suoi pantaloni.

Dalla mia lettera al contrario,mio marito appare come se fosse mini-dotato,semimpotente ed incapace di farmi godere.

In realtà non è così,mio marito ha una dotazione un pò superiore alla media(vi posso assicurare che in quanto a capacità di valutazione ho una certa esperienza)e sicuramente molto meglio di certi maschi che,con atteggiamenti da instancabili torelli,hanno scaldato il mio letto bagnadomi le lenzuola col loro puzzolente sudore senza peraltro,riuscire a scaldarmi o,bagnarmi la fica.

Naturalmente,le giustificazioni erano sempre le stesse-Non sò cosa mi succeda.....tu mi ecciti troppo....è la prima volta....vedrai non succederà più...-certo che non succederà mai più infatti,non ho mai più voluto rivederli-

Figuratevi che,come ho già scritto,è rarissimo che io incontri più di una volta la stessa persona anche se mi ha fatto godere molto.

Il gioco tra me e mio marito è quello di cambiare continuamente i miei amanti.

Tornando all'incongruenza dei nostri racconti,la spiegazione è molto semplice ed è racchiusa proprio nelle modalità con cui gestiamo la nostra vita sessuale.

Il successo della nostra coppia consiste proprio nel fatto che io sono una grande troia con un'innata vocazione al tradimento mentre mio marito è un perfetto e convinto cornuto.

Quando facciamo l'amore(solitamente questo avviene subito dopo che il mio amante ha lasciato il nostro letto)lui mi raggiunge e mentre giochiamo,ama sentirsi trattare come un marito impotente ed incapace di soddisfare la propria donna ed è per questo che lei si fa chiavare da altri e poi si offre al marito ancora piena di sborra e con indosso l'odore dell'amante.

In quei casi,lui si eccita moltissimo se faccio confronti con l'altro umiliandolo e deridendo il suo inutile e moscio uccellino.

In realtà,mentre lo insulto,la sua passione ed il suo vigore,vanno al massimo ed io,dopo essermi goduto l'amante,mi trovo tra le calde,rassicuranti ed accoglienti braccia di mio marito che mi lecca la fica sborrata dall'altro,mi chiava e mi fa godere ancora con tutto l'amore di cui è capace.

Mio marito è talmente immerso nel suo ruolo di cornuto che,pur potendo,non vuole che io abbia dei figli suoi,questo romperebbe l'incanto della sua impotenza e del suo essere cornuto impenitente.

In questo è talmente coerente che,quando decidiamo di farmi ingravidare da qualcuno,io sospendo la pillola e mentre gli altri mi chiavano sborrandomi dentro,lui lo fa indossando sempre il preservativo sino a quando non rimango incinta.

Naturalmente i nostri figli sono accuditi con un'amore forse superiore a come sarebbe se fossero concepiti da lui.

Quando ho conosciuto mio marito,ero poco più che adolescente.

Naturalmente,vivevo ancora a casa dei miei e mia madre,aveva con suo marito un rapporto di assoluto dominio.

Lui era premuroso nei suoi confronti e totalmente sottomesso.

Il letto di mia madre era un via vai di maschi dai quali lei si faceva chiavare senza che mio padre avesse mai nulla da eccepire.

Io ero abituata a quello stile di vita e la cosa mi appariva del tutto normale.

Crescendo,naturalmente,si accendeva anche la mia curiosità e cercavo di capire cosa facesse mia madre chiusa in camera con quegli uomini e cosa fossero quei rumori e quelle grida che sentivo dentro quella stanza mentre mio padre era impegnato in cucina o seduto in salotto a vedere la tv.

Quando potevo quindi,cercavo di spiarla.

Mia madre,quando se ne è accorta,invece di sgridarmi,ha cominciato a lascire la porta livemente aperta ed io da quel giorno,potevo guardarla da quello spiraglio.

Da quel giorno inoltre,aveva cominciato a parlarmi dei suoi rapporti con mio padre e con gli uomini in genere e mi aveva detto che per me,avrebbe desidarato una vita libera come quella che conduceva lei.

In quel periodo,frequentava la nostra casa ed il suo letto con una certa regolarità un giovanotto che aveva conosciuto in un supermercato.

Con lui pareva avere un'affiatamento diverso dagli altri uomini che la frequentavano.

Spesso si fermava a cena ed anche a dormire con la mamma mentre mio padre dormiva sul divano.

Un giorno la mamma è entrata in casa con un omone che non avevo mai visto e,passando davanti al divano dove eravamo seduti io e mio padre,ci ha salutati e se lo è portato in camera.

come sempre,nell'indifferenza di mio padre,io mi sono alzata e sono andata dietro la porta.

Lei indossava un'abito leggero e dunque,si è spogliata subito e si è distesa sul letto a cosce aperte in attesa del maschio.

L'uomo la guardava con aria eccitata e mentre anche lui si spogliava le ha chiesto:

-Chi è quel bocconcino sul divano accanto al cornuto?-

Mia madre chiaramente stizzita gli ha risposto:

-E' la mia bambina perchè me lo chiedi....vorresti forse farti anche lei?-

E lui con tono serafico le ha risposto:

-Perché no,ci farei volentieri un giro!-

-Sei un porco!-

Gli ha risposto mia madre continuando poi:

-La bambina è ancora vergine se però mi dimostri che ci sai fare,chissà....vedremo!-

Io sono scappata a rifugiarmi in camera mia.

Quell'uomo ha chiavato mia madre in modo sublime(sono state queste le sue parole)per due ore.

L'ha fatta godere decine di volte senza che lui venisse mai tenendola impalata e pompandola per tutto il tempo col membro sempre incredibilmente duro.

Ad un certo punto,mia madre ha cominciato ad implorarlo di sborrarle dentro e riscaldarle la fica col suo sperma bollente ed è stato allora che lui le ha detto:

-Troia,se vuoi sentire dentro la mia sborra devi farmi chiavare anche tua figlia altrimenti,mi alzo e vado via!-

-Si....siiiiiiii....te la faccio chiavare ma ora dammi la tua sborra....porco.......-

L'uomo infoiato come una bestia dalla promessa di mia madre,ha cominciato a cavalcarla con spinte sempre più profonde e potenti sino a che,unendo il suo urlo alle grida di mia madre,non le ha riempito la fica di sborra.

Quando mia madre è uscita dalla camera,si è inginocchiata davanti a mio padre,gli ha estratto il mebro già duro e lo ha spompinato sino a farsi sborrare in bocca.

Dopo aver ingoiato tutto ed avergli fatto il bidet con la lingua,mi ha chiamata e si è trattenuta per circa mezz'ora a parlare con mio padre poi,mentre si alzava tenendomi per mano gli ha detto:

-Adesso vado in camera con la bambina,non disturbarci per nessun motivo.

Più terdi dovrebbe venire Luca,offrigli qualcosa da bere e digli di non andare via che devo parlargli.

Anzi,vai in cucina e prepara la cena che stasera resta quì con noi.-

Luca era il nome del ragazzo del supermercato che alcuni anni più tardi sarebbe diventato mio marito.

segue

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scritto il
2013-04-07
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