Sono un cornuto - 2 Gioia la sua moglie troia

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tradimenti

Ieri mio marito ha inviato un suo racconto-confessione a questo sito che è stato pubblicato oggi.

Quando me lo ha fatto leggere,mi sono commossa per la sincerità con la quale ha esposto i fatti.

Mentre me lo rileggeva,gli ho estratto il pisello e gli ho fatto un succoso pompino.

Mentre lo succhiavo,lui godeva e con un filo di voce,mi suggeriva di scrivere ed inviare la nostra storia vista da me.

Effettivamente è stato molto sincero ed anche se è stato alquanto avaro di particolari,i fatti salienti del nostro rapporto sono stati raccontati tutti.

L'unica cosa di importante che ha omesso è che,dopo la nascita della nostra prima bambina,Andrea(questo era il nome del mio amante)prima che mi stancassi definitivamente di lui,mi ha ingravidata ancora facendomi partorire un bel maschietto in tutto identico al padre.

Stessi capelli biondi,stessi occhi verdi e,cosa che me lo farà ricordare per sempre e forse anche rimpiangere,tra le gambine di soli due anni,esibisce già un cazzetto che promette di fare faville.

A lui piace già giocarsi e farselo diventare duro e,come un precoce porcellino,si esibisce davanti alla sorellina che lo guarda incuriosita da quello strano appendice che lei non ha.

Comunque,quella storia è finita e mio marito si prende cura dei bambini con un amore sicuramente superiore a quello che gli darebbe se fosse lui il padre genetico.

Mio marito ha concluso il suo racconto dicendo che io sono una moglie stupenda e che lui è innamoratissimo di me.

In realtà quella fortunata all'interno della nostra coppia sono io che ho un marito meraviglioso ed unico.

Credo proprio che un marito così,dovrebbero averlo tutte le donne.

Lui esibisce me e le sue corna con un'orgoglio ed una dignità di cui nessun altro marito sarebbe capace.

Naturalmente,tutte le mie numerose scappatelle sono scelte fuori dal nostro giro di conoscenze e di parenti e tutti quelli che ci conoscono si stupiscono del fatto che pur essendo io una donna molto vistosa ed esibizionista,riesco ad essere nel contempo,una brava madre e moglie fedele.

Mio marito a tutti appare come innamorato e geloso anche se un pò eccentrico.

Queste situazioni ci fanno impazzire di piacere e spesso ci eccitiamo nel raccontarci di quanto io sia troia e lui cornuto mentre gli altri ci credono legati da una inattaccabile e noiosa fedeltà coniugale.

Da parte sua,non ho mai avuto uno sgarbo,una disattenzione,um moto di stizza o una manifestazione di gelosia neanche la sera che sono arrivata a casa con tra maschioni che mi hanno chiavata per tutta la notte e che,per avere maggiore spazio a disposizione e non avere intrusi(rompicoglioni lo hanno definito!) tra le scatole,l'hanno mandato a dormire in macchine nel box.

Quella notte l'avevo fatta davvero grossa,avevo raccattato quei tre maschioni all'uscita di un cantiere edile.

Era un giorno in cui non dovevo andare al lavoro,la sera prima avevo fatto sesso con mio marito ed era stato come sempre molto bello.

Lui quando facciamo l'amore è dolce,leggero ed io mi sciolgo languidamente tra le sue braccia.

Quando mi penetra non lo sento dentro di me ma capto i battiti del suo cuore,sento il suo alito caldo sul viso,i suoi baci non si saziano mai della mia bocca e quando gode,sento un rivolo tiepido bagnare le piccole labbra della mia asciutta e rilassata vagina.

Lui gode,mi bacia con delicatezza e poi,come un bambino si addormente tra le mie braccia.

Quando faccio l'amore con lui dopo essere stata chiavata energicamente da qualche stallone,sono ancora talmente sudata,bollente,eccitata ed eroticamente tesa che,mi basta il semplice contatto del suo pisellino con la mia fica ancora piena dalla sborra del mio amante per procurarmi un altro violentissimo orgasmo.

In quel caso,anche lui si trasforma e da maschietto quieto ed inerme,diventa un amante caldo e focoso ed io,sono felice di regalargli un mio travolgente orgasmo mentre lui mi sborra fuori,tra i peli della fica.

Quel mattino,quando mi sono alzata,avevo una voglia di cazzo come se non ne prendessi da mesi.

In realtà,due sere prima mi ero portata a casa un bel negrone che mi aveva ripassata a dovere però,l'aver fatto l'amore la sera dopo con mio marito,mi aveva lasciata completamente insoddisfatta ed il ricordo del mandingo,mi aveva spinta quella stessa mattina,a vestirmi da troia per andare a caccia con la speranza di incontrare ancora lui.

I tre maschioni del cantiere,tutti stranieri,quando mi hanno incrociata,si sono lasciati andare a commenti nella loro incomprensibile lingua il cui senso però,per me era chiarissimo-quei maschi mi avrebbero chiavata anche lì in strada in quel momento stesso.

Da parte mia per contro,avevo captato subito l'acre,intenso odore di maschio che emanavano i loro corpi sudati.

Facendo finta di ignorarli,ho cominciato a sculettare e come il pifferaio della favola,me li sono trascinati dietro come rumorosi topolini.

Entrando in casa e trovandovi mio marito,si sono guardati con aria interrogativa e,rassicurati dal mio sguardo eccitato ed invitante,in un italiano alquanto improbabile hanno detto:

-No rompicolioni qua...via rompilioni...via...via....no voliamo rompi cazo in giro....fuora...fuora!-

Così dicendo mentre uno mi metteva le mani addosso e l'altro iniziava a slaccirmi la camicetta,il terzo spingeva in malo modo mio marito fuori dalla porta di casa:

-Fffanculo rompicolioni!-

Senza neanche farmi spogliare,mi hanno fatta inginocchiare sul pavimento dell'ingresso e mentre uno di loro mi sollevava la gonna,gli altri due,mi giravano attorno come animali di un branco pronti alla lotta per la coquista della femmina.

La situazione che si era così rapidamente venuta a creare,mi aveva eccitata come una cagna in calore e come una cagna,dalla mia fica hanno cominciato a colare umori che hanno inzuppato il mio perizoma.

Il maschio in ginocchio dietro di me,come fiutando il sesso della femmina pronta alla monta,dopo aver estratto il cazzo già durissima,senza alcun preliminare,mi ha scostato il filo del perizoma e come una bestia,mi ha penetrata con un colpo preciso e vigoroso.

Il maschio pareva davvero infoiato e mentre come tenaglie le sue dita mordevano i miei fianchi,lui rantolando pesantemente,ha cominciato a pomparmi con colpi secchi e profondi.

Mentre mi montava,i suoi amici si muovevano nervosamente intorno a noi e con movimenti disordinati,si liberavano dei pochi indumenti che indossavano.

Via via che si spogliavano,la stanza si saturava del loro disgustoso puzzo di sudore e la cosa,anzichè crearmi sensazioni di schifo,aumentava in modo parossistico la mia foia.

Inprovvisamente,la stretta sulla mia carne è divenuta più serrata e dolorosa e nel contempo,bloccandosi nel profondo del mio sesso a strettissimo contatto con l'utero,il maschio ha cominciato a grugnire mentre il mio corpo veniva pervaso da un intensissimo senso di calore.

Io avevo già goduto una prima volta quando l'avevo sentito entrare in me ma,sentirmi iniettata da quella calda crema,mi aveva trascitata in un'altro incontenibile,violento orgasmo,gridavo,mi agitavo e lo incitavo a chiavarmi e riempirmi di sborra come una cagna.

Come fossi davvero la sua cagna,il maschio si era legato a me e mi stava scaricando dentro tutto il suo caldo e fertile seme.

Ed io reagivo come una vera cagna alla monta,godendo,mugulando e spingendomi verso di lui come a voler inglobare ogni goccia del suo fluido vitale.

Era molto giovane lo stallone e probabilmente non vedeva una donna da troppo tempo e dunque,la sua sborrata era stata abbondantissima ma precoce.

Quando si è staccato da me,è caduto a terra spossato e mentre il suo respiro pesante sisuonava nella stanza,un'altro giovane si è inginocchiato dietro di me e,già nudo mi è scivolato dentro.

Anche lui doveva essere reduce da una lunga astinenza giacché,dopo pochissime,rabbiose spinte pelviche accompagnate da frasi roche e incomprensibili,mi ha sborrato nella fica.

La sua eiaculazione era stata più rapida e meno abbondante ma i suoi getti erano molto più potenti di quelli dell'amico ed ogni fiotto,veniva accompagnato da un affondo che schiantandosi sulla cervice dell'utero,mi strappavano un rantolo di dolore e di struggente piacere.

Io,ancora vestita ero matida di sudore e le mie vesti oramai erano intrise oltre che del mio odore,anche del puzzo dei loro corpi accaldati.

Ero ancora in ginocchio con la fica grondante di umori e di sperma quando il terzo,con inattesa dolcezza,mi ha appoggiato il nerbo duro e pulsante sulle labbra della fica e dopo avermi lungamente massaggiata tra le valve aperte e la clitoride turgida e scappellata facendomi godere ancora,mi è scivolato dentro con incedere delicato.

Poi si è appoggiato alla mia schiena e massaggiandomi con delicatezza i capezzoli,ha cominciato a cavalcarmi sussurrando tra se e se frasi misteriose che a me,parevano parole d'amore.

Più tardi avrei scoperto che era l'unico sposato e sua moglie al suo paese,era in attesa del loro primo figlio.

Quel ragazzo,non mi aveva chiavata montandomi come una bestia come avevano fatto i suoi amici ma,aveva fatto l'amore con me come se fossi sua moglie...la sua innamorata!

Dopo la prima sfuriata,ho mandato i ragazzi in bagno e,mentre loro si facevano la doccia per riprendere le perdute sembianze umane,io ho preparato la cena per tutti.

A gesti e con le poche parole che siamo riusciti a scambiarci,mi hanno spiegato che da quando erano in Italia(quasi un anno)non avevano mai toccato una donna.

Erano giovani,nel pieno dell'energia e del vigore sessuale e,benché non fossero particolarmente dotati,per tutta la notte mi sono dedicata a loro,un pò con lo spirito della crocerossina ed un pò con le lubriche voglie di una troia ninfomane che approfitta del vigore represso di tre giovani per spomparli e godere di loro sino allo sfinimento.

Al mattino sono andati via presto e,quando mio marito e rientato in casa,mi ha trovata immersa in un lago si sperma e di umori.

Venendomi vicino,mi ha accarezzata dicendomi:

-Tesoro,è ancora presto,resta a letto,più terdi vengo a svegliarti con la colazione e poi,ti preparo un ben bagno caldo,ne hai proprio bisogno!-

Non vi era momento della mia giornata in cui mio marito non mi desse prova del suo amore e della sua infinita dedizione nei miei confronti e non vi era nessuna mia trasgressione in grado di intaccare il suo modo di essere nei miei confronti.

Mi amava da morire ed io lo ricambiavo con lo stesso amore appagando nel contempo la sua innata vocazione di cornuto.


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2013-04-03
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