Un fratello maggiore sa come fare
di
Arturo696
genere
incesti
UN FRATELLO MAGGIORE SA COME FARE
Sono Francesco, provengo da una famiglia modesta, papà infermiere, mamma insegnante, casa di proprietà e casetta al mare per le vacanze estive.
Ho 20 anni e sono iscritto al secondo anno di Scienze Infermieristiche, la famiglia è ulteriormente composta dalle adorabili mie due sorelle, Angela 19 anni e Katia di 18, entrambe due belle signorine ben piazzate che dimostrano una maturità fisica leggermente superiore alla loro età, frequentano regolarmente la palestra per mantenere tonici i loro corpi, io a differenza loro non amo i luoghi chiusi e curo la forma fisica prediligendo la corsa all’aperto.
Ho sempre avuto degli ottimi rapporti con entrambe ma hanno un carattere una diametralmente opposto dell’altra.
Angela, la grande frequenta il quarto anno delle superiori, Katia la piccola il secondo sempre delle superiori.
Il mio rapporto con loro
Angela è la classica bacchettona, immersa sempre nello studio, risultati brillanti, mai che chiede una mano d’aiuto, l’ho sempre tenuta di vista dal momento che ha iniziato ad abbozzare le fattezze di una donna iniziando a circuirla con abbracci, carezze e strusciamenti, all’inizio è stata recalcitrante, poi pian pianino si è sciolta, ha cominciato ad apprezzare queste mie attenzioni ricambiando gli abbracci, su mia insistenza si è lasciata andare alle carezze fino a quando non sono riuscito a rubarle il primo bacio, da li in poi è stato un crescendo, siamo diventati come due fidanzatini, sempre di nascosto da nostra sorella Katia abbiamo iniziato per così dire un “percorso sessuale”, volevo sicuramente farla mia, ma mi sono sempre limitato, e comunque dopo le nostre coccole sono sempre andato a finire di spararmi delle memorabili seghe, gradualmente siamo arrivati a baciarci e leccarci nell’intimità e a farmi fare dei pompini maestosi, ma non siamo riusciti ad andare oltre.
Al contrario Katia è una ragazza estrosa, vede molto oltre, un’irrequieta sempre pronta a rintuzzare, meno promettente negli studi e sempre in cerca di novità, già all’età di 14 anni ha cominciato a rendermi la vita difficile, sempre a buttarsi addosso strusciandosi in modo plateale, mettendo le mani sotto i vestiti per solleticarmi, ma anche per accarezzare, spingendosi finanche a sollevare i vestiti per baciarmi i capezzoli, ho cercato sempre di evitare situazioni imbarazzanti, ma, devo confessarlo, ogni tanto ricambiavo le sue attenzioni accarezzandogli la schiena, i fianchi, le sfioravo le tettine, qualche bacio sul collo, ma niente di più. Un giorno è arrivata mentre ero sdraiato sul divano del soggiorno e si è buttata con la pancia sulle mie cosce, è stato allora che ho voluto provare il tentativo di togliermela un po' di torno, gli ho sollevato la gonnellina che indossava e ho iniziato ad accarezzarla con il dorso della mano lungo il solco delle natiche dal forellino fino al fiorellino, pensavo si ritraesse e scappasse via, niente di più sbagliato, ha cominciato a prenderci gusto e non voleva che smettessi più, a quel punto mi sono eccitato e ho continuato nella mia azione fino a farla bagnare, anche con lei è così iniziato questo intrigante percorso sessuale arrivato in breve tempo al livello di quello con la sorella. La cosa si è protratta per lungo tempo, ma nessuna ha mai saputo dell’altra, si faceva sempre quando una delle due usciva e la casa era libera.
Andiamo adesso alla situazione più recente.
Angela essendo più grande risultava naturale che prima o poi cominciasse ad avere i primi flirt, di qualche compagno di scuola già ero al corrente, ma ero pure informato che i rapporti instaurati erano di breve durata (confidenze di Katia), verso la metà di aprile dell’anno scorso accadde una cosa insolita, un venerdì eravamo a tavola io, papà e Katia, Angela torna da scuola e stranamente ci comunica che non sta bene e non ha fame, quindi se ne va in cameretta, dopo un po' busso, gli chiedo se posso entrare ma mi dà un secco rifiuto, soltanto Katia dopo un po' ha il permesso di entrare, papà se ne va al lavoro, verso le due Angela esce, rimaniamo in casa io e Katia, la quale mi dice soltanto una frase “te la stanno soffiando da sotto il naso, vedi di fare qualcosa, se vuoi provo a darti una mano”, dico io “va, bene”, e lei “domani vedi di parlargli, fatti raccontare da lei cosa gli è capitato oggi e dopo ne riparliamo io e te”. Il resto della giornata e la notte ebbero una durata interminabile.
A pranzo siamo con papà, mamma è già partita da qualche giorno con la gita scolastica e non rientra prima di martedì, finito il pranzo papà deve uscire per delle commissioni e ci comunica che difficilmente riuscirà a rientrare, quindi andrà direttamente a fare il turno di notte, comunque più tardi ci avviserà, mettiamo a posto la cucina, Katia si mette a studiare e con Angela ce ne andiamo nella cameretta, appena dentro mi abbraccia e inizia a piangere, la accarezzo e la invito a calmarsi quindi gli chiedo di raccontarmi cosa la turba, tra un singhiozzo e l’altro inizia il suo racconto.
Ieri a scuola c’è stata assemblea sindacale quindi siamo usciti alle 10, Aldo, il compagno con il quale sto filando adesso mi ha proposto di andare con la sua minicar al mare, ho accettato e siamo partiti, giunti là ha parcheggiato all’inizio della pineta ci siamo coccolati un po' e poi siamo scesi per andare sulla spiaggia, dopo 5 minuti è arrivato il suo amico ripetente Marco con la macchina del padre, ha dato qualche colpo di clacson e ci siamo avvicinati, ci ha invitati a salire in macchina perché aveva portato degli stuzzichini e delle bibite, abbiamo accettato e siamo saliti sui sedili posteriori, lui ha riavviato il motore ed è ripartito inoltrandosi nella pineta fin dove finisce la strada sterrata, ha parcheggiato ed è venuto a sedersi sui sedili posteriori dal mio lato, ha tirato fuori bevande e stuzzichini e ce li ha offerti, per loro 2 birre per me una coca in bicchiere con cannuccia, abbiamo mangiato, sorseggiato e discusso del più e del meno, quando, all’improvviso mi è venuto un leggero giramento di testa, mi sono girata verso Aldo e lui mi ha accarezzato tranquillizzandomi e iniziando a baciarmi, ma ero come intontita, e mi sono lasciata andare, ad un certo momento ho avvertito Marco che pronunciava “adesso ci divertiamo”, si è girato verso di me, ha sollevato la mia gonna e ha iniziato a palpeggiarmi, volevo reagire ma non ne avevo la forza, Aldo continuava a baciarmi e mi accarezzava il seno, ad un certo punto Marco ha infilato la mano più in alto ha afferrato l’elastico delle mutandine e le ha abbassate, quindi ha cominciato a stuzzicarmi in mezzo alle gambe stendendomi sul sedile e quel bastardo di Aldo che assecondava il suo amico, non avevo nemmeno la forza di urlare, mi sono sentita persa tra le grinfie di quei due, la fortuna ha voluto che si è avvicinata una pattuglia della forestale, loro si sono subito svincolati, mi hanno messa seduta e loro sono saltati sui sedili davanti, gli agenti hanno invitato Marco di spostare la macchina in quanto luogo interdetto alla circolazione e alla sosta, lui ha chiesto scusa, ha messo in moto ed è ripartito portandoci alla macchinina di Aldo, siamo risaliti in macchina e ho appena avuto la forza di gridargli di riaccompagnarmi a casa e esprimergli il mio profondo disprezzo, con lui la storia è definitivamente chiusa.
A sentire la sua narrazione mi è saltato il sangue alla testa, ma al contempo mi è montata una forte eccitazione, l’ho abbracciata e l’ho baciata con un trasporto che non avevo mai avuto fino a quel momento, quindi l’ho rassicurata promettendogli quei due non le avrebbero dato più fastidio, sarà mia cura difenderti da loro e da chiunque oserà avvicinarti con cattive intenzioni, ma sappi che oramai sei cresciuta e stimoli gli appetiti di tanti ragazzi, io spero per te che quando arriverà il momento sarà il meno traumatico possibile”, mi ha ringraziato e poi si è lasciata andare ad una considerazione, “quello che tu hai fatto con me e per me mi ha aiutato tanto, non sono arrivata a relazionarmi con gli altri da inesperta, per il prossimo passo non so se sono sufficientemente preparata”, l’ho baciata di nuovo e sono uscito dalla stanza. Dopo un po’ è uscita per delle commissioni, siamo rimasti soli io e Katia la quale accortasi dell’assenza di Angela si è subito fiondata da me chiedendomi cosa ci eravamo detti, gli ho sinteticamente rappresentato la situazione e gli ho espresso le mie perplessità circa i passi futuri che avrebbe dovuto affrontare Angela, anche Katia ha convenuto con me che d’ora in poi Angela sarebbe diventata una preda facile, quindi sarebbe forse stato meglio giocare d’anticipo ed iniziare a prepararla, “se vuoi ti preparo io il terreno, anche da stasera stessa, sarà pensiero mio, devi solo dirmi se vuoi rimanere da solo con lei, oppure se gradisci che io sia presente”, “per me non ci sono problemi se ci sei anche tu, basta che non combini qualche cazzata e ce la perdiamo del tutto”.
Tranquillo, so io come lavorarla, tu per stasera ordina 3 pizze, te la offrirò su un vassoio d’argento, ah, dimenticavo, procura un filmino hard di quelli che ti vedi sul pc. “Che troietta, non gli sfugge nulla.
“Ora esci, ordina le pizze, ti avviso io con un messaggio quando sarà il momento di tornare, comunque verso le ore 20.
Vado nella mia camera, scarico su una pen drive un filmino porno “La prima volta di una giovane vergine” e la inserisco nella smart tv, mi infilo una tuta ed esco a fare una corsetta, ordino le pizze per le ore 20.
Nel frattempo arriva la conferma che papà andrà direttamente al lavoro, mamma ha fatto la telefonata per sincerarsi che tutto procede bene, quindi la serata non dovrebbe presentare intoppi.
Arriva il messaggio di Katia che conferma di aver organizzato il tutto, dopo u po' rientro tutto sudato a casa, le trovo che stanno studiando, mi avvicino e do un bacio ad entrambe, avviso che vado a fare una doccia in attesa che arrivino le pizze, Katia mi fa una strizzatina di occhi che lascia presagire una fantastica serata, faccio una doccia con acqua caldissima, mi monta un’eccitazione da urlo, ne approfitto per spararmi una sega sontuosa, devo scaricare l’arretrato che ho dentro, se la situazione va in porto non voglio rischiare di finire prima di iniziare, esco dalla doccia, mi asciugo, un buon deodorante e indosso un paio di bermuda senza intimo sotto, una maglietta di cotone e via.
Quando entro in cucina noto che le pizze son state già consegnate, le mie adorabili sorelline si sono cambiate d’abito, indossano entrambe dei pantaloncini di cotone aderenti e delle canotte corte che a malapena riescono a coprire i seni, sotto nemmeno loro indossano intimo, infatti sotto le canotte si vedono i capezzoli appuntiti e, sotto i pantaloncini si notano perfettamente le forme dei glutei, quindi ci sediamo a tavola per consumare la cena, prendo dal frigo due birre e una coca, loro pasteggiano con la coca, io mi scolo una birra fresca, le invito ad assaggiare un po' di birra, Katia rifiuta categoricamente, Angela si lascia convincere e ne manda giù un bicchiere, il resto la consumo io, Katia mi invita a mettermi comodo sul divano mentre loro sparecchiano la tavola, quindi mi raggiungono sul divano e si posizionano sui miei lati, le cingo con le braccia sopra ai colli e le avvicino a me, nessuno fiata, è Katia la prima a rompere il ghiaccio, “Frà, vediamo qualcosa in tv?”, accendo il televisore e faccio partire il film preparato nel pomeriggio, all’inizio non succede nulla, le solite scene, gente che in macchina arriva in una villa, bevono dei drink, iniziano a togliere qualche vestito, i primi baci, le prime carezze, poi l’ingresso della giovane vergine portata bendata in una camera da letto da un’altra giovane donna che la spoglia, gli toglie la benda e inizia a prepararla, la bacia, la accarezza sul collo, sui fianchi fino a scendere nell’intimità, da noi il silenzio si può affettare, Angela tende un po' ad allontanarsi, Katia al contrario infila una mano sotto la mia maglietta e mi stuzzica un capezzolo, quindi mi solleva la maglietta e inizia a succhiarlo e a morderlo, io ansimo, Angela è ancora restia, quindi Katia lascia la sua posizione e va a piazzarsi a lato di Angela che finisce di ritrovarsi in mezzo, mi metto sul fianco a favore di Angela e inizio a carezzargli i capelli e a baciargli la fronte, Katia dal canto suo la bacia sul collo, Angela comincia a muoversi e a manifestare segni di irrequietezza, e, quando io mi abbasso per baciarla sul collo Katia la bacia in bocca, Angela accenna un minimo tentativo di rifiuto ma poi asseconda la sorella che ne approfitta per infilare una mano sotto la sua canotta e comincia ad accarezzargli un capezzolo, io prendo possesso dell’altro, a quel punto Angela si solleva un po' e toglie via il minuscolo top che indossa, altrettanto fa Katia, me le ritrovo così entrambe con le tette in bella mostra, non capiamo più nulla, ognuno accarezza quello che può, mi ritrovo a succhiare i capezzoli di entrambe, ma per la maggiore siamo io e Katia che lavoriamo su Angela, dopo un po' di questo lavorio Katia ripassa dal mio lato e mi sfila maglietta e bermuda lasciandomi nudo, quindi si lancia sulla mia verga oramai eretta al massimo, Angela non ci stà, la allontana e ne prende possesso iniziando a pompare come un’ossessa, Katia, che non vuole mai rimanere indietro mi piazza davanti il suo bel culetto e soddisfo così il suo desiderio di essere leccata e succhiata, sono momenti convulsi dove nessuno dei tre capisce nulla, un susseguirsi di posizioni, Angela continua a giocare con il mio membro ficcandoselo fino in gola, ad un certo punto Katia non si interessa più a me, si stacca e va dietro alla sorella e inizia a leccarla, rimango sbigottito, non immaginavo minimamente che gli piacesse giocare tra di loro, rimaniamo in questa posizione un bel po', fino a quando Katia non si stacca e se ne va in bagno, Angela continua a prenderlo con la bocca voracemente, Katia ritorna dal bagno con in mano un flaconcino di olio da bagno profumato di quelli che usa mamma per la doccia, si posiziona dietro ad Angela e ne versa qualche goccia nel solco praticandogli successivamente un leggero massaggio dallo sfintere fino alla vagina, Angela a quel punto non resiste più, perde il controllo dei freni inibitori e comincia ad emettere dei gemiti continui, capisco che è il momento ideale per agire, faccio mettere Angela inginocchiata sul divano e inizio ad accarezzarla lievemente, passo il dorso della mano tra lo spacco delle natiche dal buchino fino alle grandi labbra, poi lentamente inizio a lavorarla con un dito nella fessurina, lei ha dei tremori, non resisto più alla tentazione, gli appoggio la cappella e lentamente spingo il mio membro dentro, l’olio ha svolto la sua parte, non trova ostacoli e arriva in profondità solo allora trovo u na barriera invalicabile, inizio allora a spingere dentro e fuori senza forzare, Angela gradisce, non sente dolore e stende le mani verso i miei glutei per tirarmi di più verso se stessa, è a quel punto che decido di dargli il colpo mortale, mi ritiro tutto fuori e rientro con il membro di botto forzando al massimo la spinta, sotto quel colpo la barriera cede e quindi arrivo con le palle che gli poggiano sulle natiche, Angela accusa il colpo, sente una fitta di dolore e inizia ad urlare, Katia gli accarezza il viso e cerca di tranquillizzarla, Angela prova a divincolarsi ma la tengo ben salda e continu o con il movimento al suo interno fino a quando il dolore non cede il passo al piacere, lentamente asseconda i movimenti e comincia a mugolare, cominciando a pronunciare parole di approvazione, dice che è fantastico e mi invita a non fermarmi fino a quando non arriva ad avere il primo vero orgasmo della sua vita, da parte mia ho ancora un po’ di resistenza quindi continuo a darci dentro, dopo un po’ finisce anche la mia di resistenza, vorrei portare la pratica al completo, ma è troppo rischioso, quindi mi sfilo, appoggio il membro tra lo spacco delle chiappe di Angela e gli libero potenti schizzi sulla schiena, Katia si libera e comincia a spalmare la sborra sulla schiena appoggiandosi poi sopra con la pancia e impiastricciandosi tutta, le schizzate sono rigate da piccoli filamenti di sangue, la verginità di Angela è stata infranta, lei si ricompone, si riprende da quegli attimi convulsi, mette u na mano tra le gambe, e, quado la ritrae è tutta imbrattata di sangue, a quel punto due grosse lacrime gli rigano il viso, le chiedo se tutto va ben e lei con il capo fanno cenno di si, mi avvicino e la bacio sulla bocca, lei si lascia andare e mi stringe forte. Passati i primi attimi di sbigottimento a turno andiamo a fare la doccia e a profumarci, ci mettiamo rilassati sul divano e continuiamo a vedere il filmino e, quando scorrono i titoli di coda Angela mi fa cenno di andare a coricarci nella loro stanza lasciando Katia dormire nel mio letto, ci mettiamo a letto nudi e ne giro di un attimo siamo di nuovo nudi ad accarezzarci ed eccitarci, stavolta dopo i preliminari la prendo come fossi il suo sposo scopandola con passione nella posizione del missionario, lei gradisce e raggiunge l’orgasmo due volte riempiendomi di complimenti e ringraziandomi per le emozioni provate, io raggiungo il mio orgasmo sfilandomi u n attimo prima e me ne vado in bagno a pulirmi, quando ritorno trovo che tutto è tornato nella normalità, Katia ha lasciato il mio letto ed è tornata nella stanza con Angela, le sento parlottare, avranno tante cose da dirsi e organizzare per i giorni a seguire.
Inizia da quel momento una bella storia tra tutti e tre Katia compresa, la quale per niente al mondo avrebbe permesso di rimanere indietro rispetto alla sorella, ma di questo ne riparliamo più in là.
Sono Francesco, provengo da una famiglia modesta, papà infermiere, mamma insegnante, casa di proprietà e casetta al mare per le vacanze estive.
Ho 20 anni e sono iscritto al secondo anno di Scienze Infermieristiche, la famiglia è ulteriormente composta dalle adorabili mie due sorelle, Angela 19 anni e Katia di 18, entrambe due belle signorine ben piazzate che dimostrano una maturità fisica leggermente superiore alla loro età, frequentano regolarmente la palestra per mantenere tonici i loro corpi, io a differenza loro non amo i luoghi chiusi e curo la forma fisica prediligendo la corsa all’aperto.
Ho sempre avuto degli ottimi rapporti con entrambe ma hanno un carattere una diametralmente opposto dell’altra.
Angela, la grande frequenta il quarto anno delle superiori, Katia la piccola il secondo sempre delle superiori.
Il mio rapporto con loro
Angela è la classica bacchettona, immersa sempre nello studio, risultati brillanti, mai che chiede una mano d’aiuto, l’ho sempre tenuta di vista dal momento che ha iniziato ad abbozzare le fattezze di una donna iniziando a circuirla con abbracci, carezze e strusciamenti, all’inizio è stata recalcitrante, poi pian pianino si è sciolta, ha cominciato ad apprezzare queste mie attenzioni ricambiando gli abbracci, su mia insistenza si è lasciata andare alle carezze fino a quando non sono riuscito a rubarle il primo bacio, da li in poi è stato un crescendo, siamo diventati come due fidanzatini, sempre di nascosto da nostra sorella Katia abbiamo iniziato per così dire un “percorso sessuale”, volevo sicuramente farla mia, ma mi sono sempre limitato, e comunque dopo le nostre coccole sono sempre andato a finire di spararmi delle memorabili seghe, gradualmente siamo arrivati a baciarci e leccarci nell’intimità e a farmi fare dei pompini maestosi, ma non siamo riusciti ad andare oltre.
Al contrario Katia è una ragazza estrosa, vede molto oltre, un’irrequieta sempre pronta a rintuzzare, meno promettente negli studi e sempre in cerca di novità, già all’età di 14 anni ha cominciato a rendermi la vita difficile, sempre a buttarsi addosso strusciandosi in modo plateale, mettendo le mani sotto i vestiti per solleticarmi, ma anche per accarezzare, spingendosi finanche a sollevare i vestiti per baciarmi i capezzoli, ho cercato sempre di evitare situazioni imbarazzanti, ma, devo confessarlo, ogni tanto ricambiavo le sue attenzioni accarezzandogli la schiena, i fianchi, le sfioravo le tettine, qualche bacio sul collo, ma niente di più. Un giorno è arrivata mentre ero sdraiato sul divano del soggiorno e si è buttata con la pancia sulle mie cosce, è stato allora che ho voluto provare il tentativo di togliermela un po' di torno, gli ho sollevato la gonnellina che indossava e ho iniziato ad accarezzarla con il dorso della mano lungo il solco delle natiche dal forellino fino al fiorellino, pensavo si ritraesse e scappasse via, niente di più sbagliato, ha cominciato a prenderci gusto e non voleva che smettessi più, a quel punto mi sono eccitato e ho continuato nella mia azione fino a farla bagnare, anche con lei è così iniziato questo intrigante percorso sessuale arrivato in breve tempo al livello di quello con la sorella. La cosa si è protratta per lungo tempo, ma nessuna ha mai saputo dell’altra, si faceva sempre quando una delle due usciva e la casa era libera.
Andiamo adesso alla situazione più recente.
Angela essendo più grande risultava naturale che prima o poi cominciasse ad avere i primi flirt, di qualche compagno di scuola già ero al corrente, ma ero pure informato che i rapporti instaurati erano di breve durata (confidenze di Katia), verso la metà di aprile dell’anno scorso accadde una cosa insolita, un venerdì eravamo a tavola io, papà e Katia, Angela torna da scuola e stranamente ci comunica che non sta bene e non ha fame, quindi se ne va in cameretta, dopo un po' busso, gli chiedo se posso entrare ma mi dà un secco rifiuto, soltanto Katia dopo un po' ha il permesso di entrare, papà se ne va al lavoro, verso le due Angela esce, rimaniamo in casa io e Katia, la quale mi dice soltanto una frase “te la stanno soffiando da sotto il naso, vedi di fare qualcosa, se vuoi provo a darti una mano”, dico io “va, bene”, e lei “domani vedi di parlargli, fatti raccontare da lei cosa gli è capitato oggi e dopo ne riparliamo io e te”. Il resto della giornata e la notte ebbero una durata interminabile.
A pranzo siamo con papà, mamma è già partita da qualche giorno con la gita scolastica e non rientra prima di martedì, finito il pranzo papà deve uscire per delle commissioni e ci comunica che difficilmente riuscirà a rientrare, quindi andrà direttamente a fare il turno di notte, comunque più tardi ci avviserà, mettiamo a posto la cucina, Katia si mette a studiare e con Angela ce ne andiamo nella cameretta, appena dentro mi abbraccia e inizia a piangere, la accarezzo e la invito a calmarsi quindi gli chiedo di raccontarmi cosa la turba, tra un singhiozzo e l’altro inizia il suo racconto.
Ieri a scuola c’è stata assemblea sindacale quindi siamo usciti alle 10, Aldo, il compagno con il quale sto filando adesso mi ha proposto di andare con la sua minicar al mare, ho accettato e siamo partiti, giunti là ha parcheggiato all’inizio della pineta ci siamo coccolati un po' e poi siamo scesi per andare sulla spiaggia, dopo 5 minuti è arrivato il suo amico ripetente Marco con la macchina del padre, ha dato qualche colpo di clacson e ci siamo avvicinati, ci ha invitati a salire in macchina perché aveva portato degli stuzzichini e delle bibite, abbiamo accettato e siamo saliti sui sedili posteriori, lui ha riavviato il motore ed è ripartito inoltrandosi nella pineta fin dove finisce la strada sterrata, ha parcheggiato ed è venuto a sedersi sui sedili posteriori dal mio lato, ha tirato fuori bevande e stuzzichini e ce li ha offerti, per loro 2 birre per me una coca in bicchiere con cannuccia, abbiamo mangiato, sorseggiato e discusso del più e del meno, quando, all’improvviso mi è venuto un leggero giramento di testa, mi sono girata verso Aldo e lui mi ha accarezzato tranquillizzandomi e iniziando a baciarmi, ma ero come intontita, e mi sono lasciata andare, ad un certo momento ho avvertito Marco che pronunciava “adesso ci divertiamo”, si è girato verso di me, ha sollevato la mia gonna e ha iniziato a palpeggiarmi, volevo reagire ma non ne avevo la forza, Aldo continuava a baciarmi e mi accarezzava il seno, ad un certo punto Marco ha infilato la mano più in alto ha afferrato l’elastico delle mutandine e le ha abbassate, quindi ha cominciato a stuzzicarmi in mezzo alle gambe stendendomi sul sedile e quel bastardo di Aldo che assecondava il suo amico, non avevo nemmeno la forza di urlare, mi sono sentita persa tra le grinfie di quei due, la fortuna ha voluto che si è avvicinata una pattuglia della forestale, loro si sono subito svincolati, mi hanno messa seduta e loro sono saltati sui sedili davanti, gli agenti hanno invitato Marco di spostare la macchina in quanto luogo interdetto alla circolazione e alla sosta, lui ha chiesto scusa, ha messo in moto ed è ripartito portandoci alla macchinina di Aldo, siamo risaliti in macchina e ho appena avuto la forza di gridargli di riaccompagnarmi a casa e esprimergli il mio profondo disprezzo, con lui la storia è definitivamente chiusa.
A sentire la sua narrazione mi è saltato il sangue alla testa, ma al contempo mi è montata una forte eccitazione, l’ho abbracciata e l’ho baciata con un trasporto che non avevo mai avuto fino a quel momento, quindi l’ho rassicurata promettendogli quei due non le avrebbero dato più fastidio, sarà mia cura difenderti da loro e da chiunque oserà avvicinarti con cattive intenzioni, ma sappi che oramai sei cresciuta e stimoli gli appetiti di tanti ragazzi, io spero per te che quando arriverà il momento sarà il meno traumatico possibile”, mi ha ringraziato e poi si è lasciata andare ad una considerazione, “quello che tu hai fatto con me e per me mi ha aiutato tanto, non sono arrivata a relazionarmi con gli altri da inesperta, per il prossimo passo non so se sono sufficientemente preparata”, l’ho baciata di nuovo e sono uscito dalla stanza. Dopo un po’ è uscita per delle commissioni, siamo rimasti soli io e Katia la quale accortasi dell’assenza di Angela si è subito fiondata da me chiedendomi cosa ci eravamo detti, gli ho sinteticamente rappresentato la situazione e gli ho espresso le mie perplessità circa i passi futuri che avrebbe dovuto affrontare Angela, anche Katia ha convenuto con me che d’ora in poi Angela sarebbe diventata una preda facile, quindi sarebbe forse stato meglio giocare d’anticipo ed iniziare a prepararla, “se vuoi ti preparo io il terreno, anche da stasera stessa, sarà pensiero mio, devi solo dirmi se vuoi rimanere da solo con lei, oppure se gradisci che io sia presente”, “per me non ci sono problemi se ci sei anche tu, basta che non combini qualche cazzata e ce la perdiamo del tutto”.
Tranquillo, so io come lavorarla, tu per stasera ordina 3 pizze, te la offrirò su un vassoio d’argento, ah, dimenticavo, procura un filmino hard di quelli che ti vedi sul pc. “Che troietta, non gli sfugge nulla.
“Ora esci, ordina le pizze, ti avviso io con un messaggio quando sarà il momento di tornare, comunque verso le ore 20.
Vado nella mia camera, scarico su una pen drive un filmino porno “La prima volta di una giovane vergine” e la inserisco nella smart tv, mi infilo una tuta ed esco a fare una corsetta, ordino le pizze per le ore 20.
Nel frattempo arriva la conferma che papà andrà direttamente al lavoro, mamma ha fatto la telefonata per sincerarsi che tutto procede bene, quindi la serata non dovrebbe presentare intoppi.
Arriva il messaggio di Katia che conferma di aver organizzato il tutto, dopo u po' rientro tutto sudato a casa, le trovo che stanno studiando, mi avvicino e do un bacio ad entrambe, avviso che vado a fare una doccia in attesa che arrivino le pizze, Katia mi fa una strizzatina di occhi che lascia presagire una fantastica serata, faccio una doccia con acqua caldissima, mi monta un’eccitazione da urlo, ne approfitto per spararmi una sega sontuosa, devo scaricare l’arretrato che ho dentro, se la situazione va in porto non voglio rischiare di finire prima di iniziare, esco dalla doccia, mi asciugo, un buon deodorante e indosso un paio di bermuda senza intimo sotto, una maglietta di cotone e via.
Quando entro in cucina noto che le pizze son state già consegnate, le mie adorabili sorelline si sono cambiate d’abito, indossano entrambe dei pantaloncini di cotone aderenti e delle canotte corte che a malapena riescono a coprire i seni, sotto nemmeno loro indossano intimo, infatti sotto le canotte si vedono i capezzoli appuntiti e, sotto i pantaloncini si notano perfettamente le forme dei glutei, quindi ci sediamo a tavola per consumare la cena, prendo dal frigo due birre e una coca, loro pasteggiano con la coca, io mi scolo una birra fresca, le invito ad assaggiare un po' di birra, Katia rifiuta categoricamente, Angela si lascia convincere e ne manda giù un bicchiere, il resto la consumo io, Katia mi invita a mettermi comodo sul divano mentre loro sparecchiano la tavola, quindi mi raggiungono sul divano e si posizionano sui miei lati, le cingo con le braccia sopra ai colli e le avvicino a me, nessuno fiata, è Katia la prima a rompere il ghiaccio, “Frà, vediamo qualcosa in tv?”, accendo il televisore e faccio partire il film preparato nel pomeriggio, all’inizio non succede nulla, le solite scene, gente che in macchina arriva in una villa, bevono dei drink, iniziano a togliere qualche vestito, i primi baci, le prime carezze, poi l’ingresso della giovane vergine portata bendata in una camera da letto da un’altra giovane donna che la spoglia, gli toglie la benda e inizia a prepararla, la bacia, la accarezza sul collo, sui fianchi fino a scendere nell’intimità, da noi il silenzio si può affettare, Angela tende un po' ad allontanarsi, Katia al contrario infila una mano sotto la mia maglietta e mi stuzzica un capezzolo, quindi mi solleva la maglietta e inizia a succhiarlo e a morderlo, io ansimo, Angela è ancora restia, quindi Katia lascia la sua posizione e va a piazzarsi a lato di Angela che finisce di ritrovarsi in mezzo, mi metto sul fianco a favore di Angela e inizio a carezzargli i capelli e a baciargli la fronte, Katia dal canto suo la bacia sul collo, Angela comincia a muoversi e a manifestare segni di irrequietezza, e, quando io mi abbasso per baciarla sul collo Katia la bacia in bocca, Angela accenna un minimo tentativo di rifiuto ma poi asseconda la sorella che ne approfitta per infilare una mano sotto la sua canotta e comincia ad accarezzargli un capezzolo, io prendo possesso dell’altro, a quel punto Angela si solleva un po' e toglie via il minuscolo top che indossa, altrettanto fa Katia, me le ritrovo così entrambe con le tette in bella mostra, non capiamo più nulla, ognuno accarezza quello che può, mi ritrovo a succhiare i capezzoli di entrambe, ma per la maggiore siamo io e Katia che lavoriamo su Angela, dopo un po' di questo lavorio Katia ripassa dal mio lato e mi sfila maglietta e bermuda lasciandomi nudo, quindi si lancia sulla mia verga oramai eretta al massimo, Angela non ci stà, la allontana e ne prende possesso iniziando a pompare come un’ossessa, Katia, che non vuole mai rimanere indietro mi piazza davanti il suo bel culetto e soddisfo così il suo desiderio di essere leccata e succhiata, sono momenti convulsi dove nessuno dei tre capisce nulla, un susseguirsi di posizioni, Angela continua a giocare con il mio membro ficcandoselo fino in gola, ad un certo punto Katia non si interessa più a me, si stacca e va dietro alla sorella e inizia a leccarla, rimango sbigottito, non immaginavo minimamente che gli piacesse giocare tra di loro, rimaniamo in questa posizione un bel po', fino a quando Katia non si stacca e se ne va in bagno, Angela continua a prenderlo con la bocca voracemente, Katia ritorna dal bagno con in mano un flaconcino di olio da bagno profumato di quelli che usa mamma per la doccia, si posiziona dietro ad Angela e ne versa qualche goccia nel solco praticandogli successivamente un leggero massaggio dallo sfintere fino alla vagina, Angela a quel punto non resiste più, perde il controllo dei freni inibitori e comincia ad emettere dei gemiti continui, capisco che è il momento ideale per agire, faccio mettere Angela inginocchiata sul divano e inizio ad accarezzarla lievemente, passo il dorso della mano tra lo spacco delle natiche dal buchino fino alle grandi labbra, poi lentamente inizio a lavorarla con un dito nella fessurina, lei ha dei tremori, non resisto più alla tentazione, gli appoggio la cappella e lentamente spingo il mio membro dentro, l’olio ha svolto la sua parte, non trova ostacoli e arriva in profondità solo allora trovo u na barriera invalicabile, inizio allora a spingere dentro e fuori senza forzare, Angela gradisce, non sente dolore e stende le mani verso i miei glutei per tirarmi di più verso se stessa, è a quel punto che decido di dargli il colpo mortale, mi ritiro tutto fuori e rientro con il membro di botto forzando al massimo la spinta, sotto quel colpo la barriera cede e quindi arrivo con le palle che gli poggiano sulle natiche, Angela accusa il colpo, sente una fitta di dolore e inizia ad urlare, Katia gli accarezza il viso e cerca di tranquillizzarla, Angela prova a divincolarsi ma la tengo ben salda e continu o con il movimento al suo interno fino a quando il dolore non cede il passo al piacere, lentamente asseconda i movimenti e comincia a mugolare, cominciando a pronunciare parole di approvazione, dice che è fantastico e mi invita a non fermarmi fino a quando non arriva ad avere il primo vero orgasmo della sua vita, da parte mia ho ancora un po’ di resistenza quindi continuo a darci dentro, dopo un po’ finisce anche la mia di resistenza, vorrei portare la pratica al completo, ma è troppo rischioso, quindi mi sfilo, appoggio il membro tra lo spacco delle chiappe di Angela e gli libero potenti schizzi sulla schiena, Katia si libera e comincia a spalmare la sborra sulla schiena appoggiandosi poi sopra con la pancia e impiastricciandosi tutta, le schizzate sono rigate da piccoli filamenti di sangue, la verginità di Angela è stata infranta, lei si ricompone, si riprende da quegli attimi convulsi, mette u na mano tra le gambe, e, quado la ritrae è tutta imbrattata di sangue, a quel punto due grosse lacrime gli rigano il viso, le chiedo se tutto va ben e lei con il capo fanno cenno di si, mi avvicino e la bacio sulla bocca, lei si lascia andare e mi stringe forte. Passati i primi attimi di sbigottimento a turno andiamo a fare la doccia e a profumarci, ci mettiamo rilassati sul divano e continuiamo a vedere il filmino e, quando scorrono i titoli di coda Angela mi fa cenno di andare a coricarci nella loro stanza lasciando Katia dormire nel mio letto, ci mettiamo a letto nudi e ne giro di un attimo siamo di nuovo nudi ad accarezzarci ed eccitarci, stavolta dopo i preliminari la prendo come fossi il suo sposo scopandola con passione nella posizione del missionario, lei gradisce e raggiunge l’orgasmo due volte riempiendomi di complimenti e ringraziandomi per le emozioni provate, io raggiungo il mio orgasmo sfilandomi u n attimo prima e me ne vado in bagno a pulirmi, quando ritorno trovo che tutto è tornato nella normalità, Katia ha lasciato il mio letto ed è tornata nella stanza con Angela, le sento parlottare, avranno tante cose da dirsi e organizzare per i giorni a seguire.
Inizia da quel momento una bella storia tra tutti e tre Katia compresa, la quale per niente al mondo avrebbe permesso di rimanere indietro rispetto alla sorella, ma di questo ne riparliamo più in là.
6
4
voti
voti
valutazione
5.4
5.4
Commenti dei lettori al racconto erotico