Cercasi persona

di
genere
etero

Fu per caso che lessi un annuncio : " cercasi persona in grado di seguire uomo paralizzato ".

Non un grande annuncio, ma i 2.000,00 euro netti al mese mi facevano gola. Sono un OSS, Operatore Socio Sanitario ed era da un po' che volevo uscire dal posto di lavoro in cui stavo , non perchè mi trovassi particolarmente male, ma perchè avevo voglia di cambiare. Dopo undici anni nello stesso posto, sempre con le stesse problematiche, ormai mi veniva tutto quasi automatico, quasi. Ma ero stanco, dei turni, delle notti, un po' di tutto. Mi sembrava una bella via di fuga...
Così mandai il curriculum e fui chiamato al telefono da una donna per la selezione. Voce dura, molto professionale, nè giovane nè vecchia, mezza età, probabilmente. Selezione...ci credo....2.000,00 euro netti al mese fanno gola.

Mi dette una data, un giorno, un'ora, un luogo : uno studio di avvocati in centro città.
" Strano, pensai, una selezione fatta da un avvocato ? Non da un medico, o infermiere o da un altro OSS ? "

Comunque fui puntuale, anzi anche sette minuti prima dell'orario. In moto riuscii ad arrivare bene.
Entrato fui accomodato in un vestibolo insieme ad altre persone. Donne. Solo donne. Io ero l'unico uomo. Almeno per quel giorno. Seppi dopo che le selezioni erano cominciate il giorno prima e sarebbero proseguite per tutto il gorno seguente.

Quando toccò a me fui introdotto in una sala dove c'erano due persone : un medico e una donna. Di fronte a me una telecamera che mi riprendeva. Dovetti firmare la liberatoria per le immagini e accettare di essere video registrato.

Medico giovane, ma non troppo della stessa età della donna. Lei gambe accavallate per tutto il tempo, alta più o meno come me, completo gonna, camicetta, giacca, tacchi. L'avvocato, senza dubbio. Occhiali montatura scura, occhi verdi, bel viso e si intuiva anche un bel fisico. Ma non stetti lì a guardare molto, solo un'occhiata all'inizio prima del fuoco di fila delle domande del medico.

Leggendo il mio curriculum in copia sia a lui che a lei. Era strana come selezione, ma ognuno la fà come vuole. Sono nato a Bologna, in città , quasi sempre vissuto qui. Quali altri posti, viaggi ? Dove e perchè. Come mi muovo, in moto o in auto se piove o nevica. Posso eventualmente muovermi solo in auto ? Certo, per quella cifra netta vengo al lavoro anche in bici o a piedi se è vicino...e se è lontano l'auto va bene. Quali hobbies, cosa faccio nel tempo libero.
Sposato, divorziato, perchè ? Single attualmente o no....perchè ? Risposi senza mentire e senza scherzare, senza aver paura di dire la verità.
Divorziato ? Si, avevo scoperto i tradimenti di mia moglie, cominciati ben prima che ci conoscessimo, fidanzassimo e spossassimo....quindi da perfetto imbecille avevo avuto delle corna ben ramificate.
Avevo tradito io ? No
Poi il divorzio, senza tante arrabbiature, era andato bene ad entrambi. Io ero tornato a vivere a casa con mio padre. Purtroppo nello stesso periodo se ne andò anche mia madre per una brutta malattia e per me il colpo fu anche più brutto. Lei rimase a casa sua e non venne nemmeno al suo funerale. Mai più sentita o rivista in giro.

Poi domande sulla mia professione, quanti anni, dove, in quali posti avevo lavorato e perchè nell'ultimo per undici anni, ecc. ecc. ecc.

Dopo un'ora di massacro mi hanno congedato con un arrivederci se sarò chiamato ancora.
Durante la selezione io guardavo sia il medico che l'avvocato. Ho avuto l'impressione che lei fosse in contatto con qualcuno.
Seppi molti giorni dopo che il video era in diretta con la casa in cui viveva l'uomo e che lui vedeva ogni persona e sentiva ogni parola.

Poi, circa quattro giorni dopo ricevetti la telefonata di una ragazza che mi convocava ad un indirizzo. Sapevo che era sui colli, appena fuori città. Cioè su quella parte di collina che fà ancora parte del Comune di Bologna. Arrivai anche lì in orario perfetto, in auto. Villa antica, ristrutturata bene, il custode mi fece entrare e fui introdotto in un vestibolo bello, largo, con bei quadri alle pareti, tappeto gigante in terra, bei colori dei muri, non sempre e solo il solito bianco, ma un colore diverso per ogni stanza. Bello. Buon gusto.
L'avvocato mi aspettava. Seduta su una poltrona Frau in pelle, bassa, come si addice alle poltrone Frau e scomoda come schienale, come si addice....ma almeno soffice come seduta.
Sempre completo da lavoro, cioè gonna/giacca in tinta, tacchi, camicetta. Ora potevo vederla meglio. Bella donna. Non aveva niente di brutto. Pensate a una cosa del suo fisico che piaccia a un uomo, ecco lei l'aveva. Raffinata, colta, intelligente, elegante, ma senza dare nell'occhio. Senza stupire con effetti speciali di tacchi vertiginosi o mini-gonne o scollature enormi. Tutto ben bilanciato. Tutto perfetto. Come lei. Intuii che sarebbe stata dura.

< Lei è qui perchè è stato scelto per seguire mio marito , ora glielo presento. >
< D'accordo, grazie >

Entra un uomo in carrozzina elettrica, la guida lui. E' paralizzato dalle gambe in giù. Un incidente in moto.
< Lamberto > Porgendomi la mano. < Luca > Stretta decisa, ma non dura. Non da uomo duro che vuole dimostrare di essere il maschio alfa. Bella stretta di mano. Mi piace. Sorrido. Pure lui.

< Lei deve seguire mio marito qui in casa ed eventualmente andare fuori con lui, con la sua auto appositamente modificata per farlo entrare con le due ruote >

Due ruote. Altro nome di una carrozzina per disabili, un'attenzione per il marito...o un modo per dire " sono la più in gamba di tutte e di tutti " un po' da sboroni o gelosa dei sorrisi e della stretta di mano?

Capisco che se non sto attento la gelosia della moglie può mettere in difficoltà lui e il mio lavoro da 2.000,00 netti...si, meglio stare attenti.

< D'accordo > < Venga Luca , le faccio fare il giro della casa. > Corridoi, soggiorno ( che praticamente è grande come casa mia ) , biblioteca ( bellissima e piena di volumi che leggerei ogni giorno ) , studio dell'avvocato, cucine. Plurale, perchè sono due : una per gli eventi e una per tutti i giorni. Chiedo : < Eventi ? >
< Si, mia moglie ogni tanto organizza cene o pranzi o rinfreschi coi suoi clienti, dice che qui a casa, li fà sentire più a loro agio.> Bagni, uno del personale, uno diciamo così...padronale, uno per tutti, proprietari e dipendenti. Che non devono essere pochi.

La moglie, che poi si chiama Caterina, ci segue coi suoi tacchi che rimbombano sui pavimenti in marmo e a volte partecipa alle chiacchiere col marito, ma non con me. Con lui è gentile, premurosa il giusto,
attenta se per caso gli serve qualcosa , ma lui la anticipa. Ogni volta. Vuol far da solo.
< Ora andiamo alle stanze del piano di sopra. > Ascensore bello largo per cinque persone. Portata kg. 500. Calcolando che la signora deve essere sui 50 kg, lui sugli 80 io sui 90....ne rimane di posto per altre due o tre persone belle grasse !

Di sopra al primo piano, quattro stanze da letto, la matrimoniale che anche quella è grande quasi come casa mia, le altre belle e ben arredate. La stanza di Lamberto e Caterina ha anche un bagno personale, le altre usufruiscono di due bagni nei corridoi.

< E' possible che le venga chiesto di dormire qui, qualche volta, le sta bene ? > < Certamente > Tono freddo dell'avvocato e tono mio gentile.

Al piano interrato ci sono le cantine, la palestra con vista sui colli attraverso le vetrate giganti in doppi vetri spessi a occhio quattro centimetri l'uno ma che si aprono con una scorrevolezza incredibile sia elettricamente che a mano. < Sa...se manca la luce e vogliamo chiuderli... > Lamberto < Giusto, ben progettato > < Lei ha fatto anche un poco di anni in arredamento, giusto ? > < Si >

In gioventù dopo il diploma di geometra andai a lavorare in uno studio di architettura e ingegneri che facevano un po' di tutto, dalle strade, alle case, all'arredamento, alla ristrutturazione e via dicendo.
Ma poi cambiai lavoro e diventai OSS. Ma queste cose loro le sapevano già visto che sono nel mio curriculum.

Cominciò così il mio lavoro in questa casa con Lamberto. ma prima di parlare di lui voglio dire di Caterina. O meglio, dell' Avvocato con Patrocinio in tutte le Corti d'Italia, titolare di uno studio importante, forse uno dei più importanti in città. Mi informai. 48 anni ma ben portati. Tanto che ne dimostra sei-sette di meno. Non perde un causa da quindici anni. Cioè da quando divenne socia dello studio che era del padre di Lamberto. Il quale padre uomo già ricco di famiglia da decenni è stato così bravo da aumentare ancora il patrimonio. Che lascerà ovviamente al figlio. Lei era già brava prima mentre lavorava in un altro studio legale, il padre la notò e le fece l'offerta, subito, di diventare socia. Da allora lo studio è cresciuto in prestigio, clienti, soldi, affari. E LEI NON HA MAI PERSO UNA CAUSA, che sia un divorzio, una richiesta danni o altro. L'hanno perfino chiamata a difendere una donna accusata di aver ferito apposta il marito che la picchiava, facendola assolvere.
Quindi dovevo aspettarmi : persona determinata, che ottiene sempre quello che vuole, con mezzi legali, mi sembra. Già detto, colta, raffinata, intelligente, molto puntigliosa. Non lascia niente al caso. Tiene sempre tutto sotto controllo. E come donna ? Già detto anche questo. Bella. Ma non di una bellezza evidente, ma di una bellezza che si nota dopo un po' che la guardi. Bel fisico, belle gambe, seni normali, mi sembra. Lei non la mette in mostra questa sua bellezza, ma quando in aula la guardano si vede che è una che il suo lavoro lo sa fare e che non punta sull'avvenenza ma sulla bravura.
Oltretutto dicono che nel suo studio le persone hanno avanzamenti per merito e non per raccomandazione.
Nei corridoi del Tribunale si racconta del figlio di un giudice che fu raccomandato nel suo studio e pensava più a intortare le colleghe e le dipendenti che a lavorare. Lei lo mise a fare fotocopie e a servire i panini ai clienti in studio. Quando lui andò a lagnarsi dal padre lei presentò le dichiarazioni delle sue impiegate e colleghe di studio che indicavano il figlio del giudice come la persona che le aveva molestate di più sul lavoro, senza mai esagerare ma facendo capire bene al genitore che il rampollo era dedito più all'intorto che al lavoro.
Fine della carriera. E il giudice se la legò al dito....ma fu convinto dalla moglie a lasciar perdere. Come fu ? Fu che Caterina, PRIMA di parlare col togato aveva parlato con la moglie...Fine delle discussioni.

Quindi anche abile e capace di entrare in empatia con le persone.

Lamberto adesso. Una scoperta. Bell'uomo , gentile, colto pure lui e avvocato pure lui. Una sera mi racconta come si sono conosciuti con Caterina : < Quando lei entrò in studio io la conoscevo già perchè avevo appena vinto una causa contro di lei. Sai Luca, posso darti del tu ? >
< Certo, a patto che anche io possa darti del tu quando siamo soli, mentre del lei in pubblico o quando c'è tua moglie >
< Va bene , per ora andiamo così, poi magari più avanti ci daremo tutti del tu > < Bene, dicevi che la conoscevi già ? >
< Si, mio padre mi avvisò che una mattina sarebbe entrata una nuova socia e rimasi di stucco quando la vidi. Le prime cose che mi disse furono " cerco di imparare dal migliore " guardandomi negli occhi.
Io non ci cascai e lavorai duro, volevo essere il primo nello studio, volevo batterla nel numero di cause vinte e veramente per anni nessuno di noi perse mai una causa. Poi ci trovammo invischiati insieme in un processo difficile che non ti sto a spiegare e vivemmo praticamente sempre in studio e sempre a contatto. Tutti i giorni, mattina e sera e spesso la notte. Sempre sui libri. Il processo si risolse con un pareggio e quella fu l'unica volta che non vincemmo > Pausa , sembra ricordare.
< Ma nemmeno perdeste , se fu un pareggio >
< In effetti col senno di poi capii molte cose. Vedi Luca io a quei tempi ero uno sciupafemmine spaventoso. Mai con le persone dello studio, ma al di fuori....ne cambiavo una ogni mese e in alcuni periodi una alla settimana ! > Ridendo . < Ma le conseguenze di quel pareggio furono incredibili. Ci innamorammo. L'uno dell'altra. E non solo. Capii che mio padre aveva visto giusto per me, sia come avvocato, per migliorarmi sia come uomo con la scelta di prendere Caterina come socia. E infine come moglie. Mai più voluto un'altra donna. Si, le vedevo le altre donne, come vedevo quelle che si facevano avanti per convincermi ad entrare nel loro letto, ma io avevo tutto quello di cui avevo bisogno. E lei pure.
Poi mio padre se ne andò all'improvviso lasciandomi questa casa e un patrimonio importante da gestire. Venimmo a vivere qui ristrutturandola come piaceva a noi. Ma senza snaturare il design generale della casa.
Eravamo giovani, ci sposammo a 35 anni , perchè siamo dello stesso anno e per tanto tempo vivemmo in un limbo . Poi il mio incidente in moto. Una sera con il vento , la neve e il ghiaccio invece di prendere l'auto presi la moto , a me piaceva correre, erroneamente credevo di conoscere la strada di casa, ma scivolai su una lastra di ghiaccio, caddi con la moto sopra e andai a sbattere sul muro di una casa con la schiena e la moto mi cadde sopra , ma siccome la strada è in discesa io continuai a scivolare sul ghiaccio e a sbattere a destra e sinistra. Poi non ricordo nulla. Solo il risveglio in ospedale, al Rizzoli, Caterina che piange, io che non muovo più le gambe. Fine dell'idillio >
Silenzio. Non so cosa dire. Vorrei rompere quel silenzio . < Non dici nulla Luca ? >
< Anche io vado in moto ogni tanto, non amo correre, ma quando le condizioni della strada, del meteo, del traffico lo consentono apro un po' la manetta. Non ho una gran moto. da ragazzo una Ducati, poi sono passato a una normalissima Vespa 125 PX. >
< Ma dai... la Vespa ? Piace tantissimo a Caterina. Voleva che vendessi la mia BMW per una Vespa....ahahahaah !!! > < Due cose completamente diverse, Lamberto... >
< Vero...come tu e lei >
< Non la conosco e comincio a conoscere te >
< Sei in gamba e vedo che nel tuo lavoro ci sai fare. Vedo come ti muovi, cosa dici e come lo dici, mi fà piacere averti qui > < Grazie, è un bel complimento >
< Ogni tanto mia moglie viene qui a studiare una causa, lo fà quando non è sicura di vincere allora ci mettiamo insieme, come ai vecchi tempi a vedere di studiare le strategie per vincere. E come ai vecchi tempi non perdiamo mai >
< Ti tiene vivo, ti stimola, son cose che fanno solo bene >

Mesi di estate passati a parlare con Lamberto, accompagnarlo in giro ogni tanto a qualche mostra, sempre insieme a Caterina, o a qualche evento organizzato dallo studio. Lui è sempre uno dei soci.
Cerco di andarci poco e di lasciarli andare da soli loro due. Ne ho parlato con lui ed è d'accordo. Ma ho capito che forse la moglie non tanto, vorrebbe che ci fossi io per ogni evenienza. Ma lui deve continuare ad esercitare tutte le cose che sa fare anche con la sua disabilità. Cioè lavarsi , vestirsi, svestirsi, mangiare, bere, fare ginnastica per irrobustire comunque il corpo.( grazie anche a un fisioterapista che viene tre volte a settimana ). Ma le gambe...quelle non le muoverà più.
Rapporti con lei ? Normali. Vedo che mi guarda strano quando arrivo in Vespa, d'estate, forse le ricordo qualcosa....poi, ora che è arrivato l'inverno, sempre in auto. Ho capito che nessuno vorrebbe che accadesse qualcosa come quello che è accaduto a Lamberto. Meglio non rischiare di perdere i 2.000 netti...e l'uso delle gambe e, fra l'altro, anche di quello che c'è in mezzo....
Ho capito che , si, riesce ad urinare normalmente, ma nel pappagallo. E forse c'è altro...ma cosa ?

Caterina è sempre fredda con me, io sono un dipendente per otto, nove e a volte anche più ore al giorno, niente di più. Non un gesto di gentilezza, non dico di amicizia eh ? Amicizia, cosa che, credo, si sta instaurando con Lamberto. E' accaduto una volta che rimasi a dormire lì perchè avevo forato DUE gomme dell'auto e il carro attrezzi poteva venire solo il giorno dopo. Per correttezza presi a lavare a casa le lenzuola. Lei rimase sorpresa quando Lamberto glielo disse. Pensava forse che le avessi rubate ?

Qualche volta rimango il sabato, soprattutto se ci sono degli eventi. Io mangio in cucina e quando è ora di andare portare a letto Lamberto lo accompagno, lo metto a letto, poi scendo e vado a casa.

Domeniche sempre libere e riposo. Palestra ogni tanto, sto attento a quello che mangio e a quanto mangio e se posso cammino molto. Certo, vivendo nella città che ha il maggior numero di portici al mondo ,sono fortunato. Posso camminare anche quando piove....senza neanche prendere tanta acqua...

Arriva Natale e mi avvisano che c'è la cena natalizia di ogni anno a casa loro, in villa. Aiuto a mettere i festoni, le luci, i colori, tutto viene preparato a dovere, lustrato a lucido. Pure io. Ho dovuto prendere a noleggio uno smoking. Per fortuna non le scarpe, quelle le ho. E' un evento del mondo della giustizia e dell'avvocatura. Cinquanta, sessanta persone fra avvocati, giudici, magistrati, comandante dei Carabinieri, Questore e manca il Prefetto, invitato, ma a letto con l'influenza. Esserci ,significa far parte di un'elite, non esserci molto meno.
Caterina non si risparmia, vuole vedere tutto, che sia al meglio in ogni particolare. La biancheria nei bagni, le salviette, il profumo da donna nel bagno per le signore e il dopobarba o il profumo da uomo in quello degli uomini. Gli addobbi, il catering e lo chef (chef!) per i pasti. Roba fine, ma non troppo, sempre nella semplicità ma con un tocco di novità.

Quel giorno sono lì dal pomeriggio ad aiutare un po' tutti. Dalle persone del catering a Lamberto che vuole vedere tutto, come Caterina che, stranamente, mi chiede aiuto sempre più spesso e, all'improvviso : < Senti Luca, visto che la festa finirà tardi se vuoi rimanere a dormire ho fatto preparare una camera di sopra per te. >
Rimango a bocca aperta. < Grazie. Se vedo che sono stanco e non ce la faccio a tornare a casa rimango volentieri. Domani mattina andrò via presto, sempre se Lamberto non ha bisogno >
< Non credo, ma glielo chiederò >

Lamberto era già pronto , lo avevo preparato prima di andare a cambiarmi , vado nella camera che mi hanno preparato , doccia nel bagno del corridoio, poi.....smoking !
< Stai bene con quel vestito > < Grazie Lamberto, anche tu non sei male >
< Occhio che stasera ci saranno un po' di amiche di Caterina...alcune di loro non si fanno problemi ad andare a letto con chiunque pur essendo impegnate >
< Starò attento. La prima cosa sei tu, poi Caterina, poi tutto il resto > Mi guarda...< Giusto, per favore se ti riesce stai dietro a mia moglie. A volte la stanchezza le toglie un po' di lucidità >
Non so cosa voglia dire, ma : < D'accordo le darò un'occhiata ogni tanto >

Nel frattempo guardiamo dalla porta-finestra le auto blu che arrivano , sbarcano gli ospiti e se ne vanno. Fuori nevica un poco. Natale con la neve. In effetti mancano solo quattro giorni alla festività ma già vedere i colli imbiancati....è riposante.
Lamberto commenta quasi ogni persona che arriva . Chi è , chi è la moglie o la compagna o il figlio o la figlia che si porta dietro. < Mi sa che siano un po' tanti....ci staranno tutti in casa ? >
AHAAHAHAHAHHA !!! Risata < Scherzi ? Caterina ha soppesato tutti e pensato a tutto, ci staranno...la casa reggerà bene. E spero anche lei, l'ho vista un po' stanca in questo ultimo periodo >
< Vero....anche se sembra abbia sempre una vitalità da ventenne >
< L'hai notato anche tu che è stanca ? > < Sì, dimentica le cose, anzi, non le cose, ma l'ordine di priorità delle cose, cosa deve fare prima e dopo. > < Si, l'ho notato anch'io > < Meglio che nei prossimi giorni si riposi e basta . Troppe cose da seguire stressano . Io comunque rimango fino alla vigilia. >
< Grazie Luca, penso che ci sarà ancora bisogno di te, non tanto ma un po' si. >

Gli invitati sono arrivati tutti e adesso è il momento di Lamberto. Lui è consapevole che le persone lo valuteranno, lo guarderanno in ogni suo movimento e nno sta nella pelle. Vuole dimostrare che è sempre lo stesso uomo di prima, anche se non muove le gambe.

Scendiamo con l'ascensore , le porte si aprono , Caterina è magicamente proprio di fianco alla porta e accompagna suo marito a salutare gli ospiti, io spingo, loro parlano. A volte vengo presentato, a volte no.
La maggior parte delle persone non si accorge di me. Bene, non che me ne freghi molto. Rispondo sempre gentile e sorridente e perchè non dovrei esserlo ? Sono in un bel posto, con gente affabile, donne molto eleganti...a proposito...Caterina. E' semplicemente bellissima. Vestito da sera blu scuro, seta fuori e lana sotto ( mi dice Lamberto, fatto a mano apposta da un sarto ), con un leggero spacco laterale, calze nere , decolletè nere tacco dieci o dodici, capelli ben lavati lasciati sciolti , trucco leggero, leggero spacco sui seni, ma non tanto.
E' un sole in mezzo alla festa. Un dj mette musica natalizia e tutti mangiano e bevono tranquilli. A un certo punto arrivano dei camerieri con dei vassoi con dei pacchettini . Rosa per le donne, azzurri per gli uomini. Sono regali natalizi per i presenti. Tutti sono a bocca aperta e lo sono anche di più vedendo le stilografiche che ne escono !! Applausi a scena aperta. E poi tutti a sedere sui divani o sulle sedie per gustare il cibo e le bevande. C'è perfino uno spazio per ballare , chi vuole.

Io sono defilato , dietro a tutti, mi sto gustando uno dei tramezzini. Non so cosa ci sia dentro ma è buonissimo.
< Così tu sei l'accompagnatore di Lamberto >
Mi giro e ho davanti una donna di mezza età un po' grassottella, ma non tanto. Più bassa di me di una decina di centimetri, mora, occhi neri, vestito nero con scollatura. La guardo negli occhi ; < Si, sono io, con chi ho il piacere ? >
< Marina, amica di vecchia data di Caterina . Non mi ha parlato molto di te, e soprattutto non mi aveva detto che sei un gran bell'uomo > Dice sorridendo e passandosi la lingua fra le labbra....< Grazie per il complimento ma...come si dice...la bellezza è solo negli occhi di chi guarda....>
< Nei miei di sicuro > E comincia a flirtare, a momenti solo di " striscio " a momenti forte.
< Senti....stanno tutti mangiando e bevendo prima che si ubriachino tutti mi fai fare un giro della casa ? >
< Credo che tu, essendo amica di vecchia data la conosca meglio di me, ma un giro non si nega a nessuno >
< Perchè non mi fai vedere la vista che si gode al piano di sotto, dalla palestra ? >
Lancio un'occhiata a Lamberto che sta parlando in un tavolo con alcune persone e Caterina è di spalle.
< Sai dov'è, precedimi > Lei si gira e sculettando leggermente sui tacchi alti dei suoi stivali ( è una delle poche donne che è venuta in abito da sera senza le decolletè, si vede che il freddo ....)

Arrivati in palestra, entriamo, accendo la luce. < No, lascia spento > Nel semi buio lei si gira e mi bacia, la sua lingua entra subito nella mia bocca e io faccio altrettanto. Le mani corrono sul suo sedere....
Dopo un bacio lungo ci stacchiamo e la metto sul divano a sedere. Lei divarica le gambe, attira la mia mano in mezzo, accarezzo baciandola finche lei non viene

< Ora scopami > < No, meglio tornare su , sarà per un'altra volta e con più calma > < Dammi il tuo numero > < Meglio se lo chiedi tu a Caterina > < Perchè ? > < E' meglio, credimi >

Così facendo mi metto a posto ed esco dalla palestra. Riesco a sgattaiolare arrivando in cucina. Mossa pensata apposta per non far pensare ad un arrivo dalla palestra con Marina. Vedo Lamberto e gli faccio il cenno di intesa che ci siamo inventati per far capire se va tutto bene o no. Un semplice movimento del mento e una strizzata d'occhio. Se una delle due non ci fosse sarebbe un avvertimento e dovrei correre da lui subito, ma invece ne ricevo uno uguale. Sorrido e cerco Caterina. La vedo che parla con un uomo alto, più di lei, sui cinquanta-cinquantacinque, biondo, un po' sovrappeso, ma sempre grosso. A Bologna si direbbe " bello ticcio ". Si vede che è infastidita, quindi dopo poco si gira e va verso i bagni di tutti. Questi bagni hanno un antibagno che serve da spartiacque fra i bagni delle donne e quelli degli uomini. Entra e chiude la porta. Vedo che l'uomo attende qualche secondo , appoggia il bicchiere che ha in mano e poi la segue. Mossa evidente. Ora però non so che fare...guardo Lamberto che parla e ride e non si è accorto di quello che è accaduto. Meglio che vada a vedere con la scusa di andare in bagno anch'io.
Entro e vedo l'uomo che tiene stretta Caterina contro il muro , cerca di baciarla mettendole anche le mani addosso . < No, Mauro, dai, no , non voglio > < Dai Caterina, sono anni che sei sposata a un uomo che non ti scopa più perchè non ce la fà a tirarlo su e hai bisogno di fare un po' di sesso > Lei libera una mano e allunga uno schiaffo, lui la blocca prima di riceverlo < Ahi ! Mi fai male ! >
Mi sale il sangue alla testa. < Meglio che la lasci stare. Potresti farti male > Lui girandosi < E chi sarebbe, tu ? Povero pulisci-culi ? > A questo punto mi scende la catena e gli allungo un calcio sul ginocchio, piano, con la forza giusta per fargli male e vederlo piegarsi di lato , ma nello stesso tempo ne approfitto per prendere un suo braccio, girarlo in un secondo e torcerlo dietro, piegandolo in avanti e sussurrandogli all'orecchio : < Ora tu esci e te ne vai, vai proprio via, se torno a sapere che hai infastidito la Signora Caterina ti cerco, ti trovo e ti mando in ospedale, non ti uccido, no , ma ti faccio tanto male. Quando esci ti becco quando meno te lo aspetti e ti ci rimando in ospedale. Sarò il tuo incubo ogni volta che uscirai di casa. Hai capito cosa devi fare ? Torcendo il braccio e toccando con il mio ginocchio il suo già colpito...
< Sì, ho capito > Lo lascio, si ricompone ed esce dicendo : < Non finisce qui, avrai notizie dal mio studio legale >
Mi giro verso Caterina che si è ripresa...prima era un po' bianca in viso.
< Non preoccuparti Luca, ci sono le telecamere, qui in antibagno e se lui tenta qualcosa il video finisce sul tavolo di uno dei magistrati che ci sono di là insieme alla mia denuncia di tentata violenza >
< Scusa se sono stato brutale, ma quando ho visto che ti ha picchiato mi è proprio scesa la catena...>
Sorride...strano , la vedo sorridere poco e ridere ancora meno. < Meglio se esci prima tu e poi io > < Si Caterina , hai ragione > E ci guardiamo stupiti . Entrambi ci siamo dati del "tu ". Mai successo prima d'ora.

Esco e cerco prima qualcosa da bere, lo trovo, un bicchiere di prosecco. Guardo Lamberto, mi fà il segnale, io non rispondo a entrambi. Lui mi guarda. Capisce che lo metterò al corrente più tardi.

La festa continua tranquilla, nessuno si è accorto di nulla, solo l'avvocato se n'è andato subito. Alla fine, dopo mezzanotte, balli, canti e libagioni se ne sono andati tutti, Lamberto è andato a letto accompagnato da Caterina. Io me ne sono andato nella mia camera e prima ho fatto una doccia. Il giorno dopo mi sono svegliato molto presto e sono andato a casa. Neve per strada. Mio padre che dorme ancora e io che gli preparo la colazione. Il caffè ha un buon odore alla mattina...Non mi dà fastidio vivere con mio padre. Dopo il divorzio mi sono spostato qui perchè la casa dove vivevo da sposato era di proprietà di mia moglie, lei mi ha pagato l'avvocato per liberarsi degli impedimenti legali ed è finita così.

< Ciao Luca , ti ho svegliato ? > Ero beatamente a letto cercando di recuperare le ore di sonno perse nella notte del festino. < Si Caterina > < Scusami, per favore puoi venire su da noi adesso ? >
< D'accordo, mi vesto e arrivo , mezz'ora buona, ok ? > < Certo, grazie >

Strana questa telefonata. Evidentemente devono aver parlato di quello che è accaduto ieri sera.
Così, alla vigilia di Natale, mi trovo a sedere sui divani comodi ( non più Frau ) come schienale davanti al caminetto acceso. Di fronte, sulle due poltrone, marito e moglie . Comincia Lamberto.
< Ho visto il video di quello che è accaduto ieri sera e sono incazzato nero. Vorrei chiederti di sporgere denuncia. >
< Perchè io ? E' lei che è stata molestata, non è meglio che la denuncia venga da lei ? Oppure...non è meglio ancora se aspettiamo una eventuale denuncia dell'uomo e poi rispondiamo con il video ? >
I due si guardano. Caterina
< Visto ? Che ti avevo detto ? Oltretutto se lo viene a sapere sua moglie potrebbe chiedere il divorzio, per come la conosco verrebbe direttamente in Studio a chiedere di occuparmi del suo >
< Che non potresti seguire per via di essere parte in causa o causa involontaria del divorzio > Lei lo guarda. < Giusto > Io rimango a bocca aperta. il Grande Avvocato che accetta una sconfitta ? Seppur piccola ?
Li guardo bene e capisco...il grande rispetto che c'è fra loro. Rispetto e stima di entrambi.

< Senti Luca, se vorrai sporgere denuncia noi ti sosterremo, a titolo gratuito, ovviamente > < Grazie Caterina ma...non ho intenzione di farlo. Per me è finita lì. Accetterò il vostro aiuto solo se e quando lui farà la sua denuncia. Ma non credo che la farà. Forse pagherà qualcuno per menarmi, ma non sono preoccupato. >
< Perchè ? > < Perchè Lamberto, lui sa che io capirei che è stato lui e allora lo prenderò quando meno se lo aspetta e lo manderò in ospedale come promesso e lui non vuole rovinare il suo bel visetto e il suo fisico. >
< Tu faresti questo ? > < Che altre alternative avrei ? >
< Denunciarlo , anche dopo > < Si, ma se lo fà la carriera e la sua vita sono finite. Secondo me, mi sbilancio...non farà nulla >
< Ha ragione Luca, Lamberto. Ha troppo da perdere. Gli farò sapere tramite vie traverse che nei bagni ci sono le telecamere e che ....potrebbe finire male. >
< Lo sa già. Oggi mi ha chiamato al telefono per scusarsi di essere andato via presto. Dice che era un po' alticcio e che se ha detto o fatto cose strane chiede scusa, ma non se ne ricorda. >
< Ha parlato con te direttamente ? >
< Se parlava con te, Caterina, magari lo avresti massacrato. E' stato furbo, così come è stato intelligente di capire cosa poteva succedere...>
< Gli hai detto delle telecamere ?> < No ma gli ho detto che abbiamo i mezzi per dimostrare qualsiasi cosa....>
< BRAVO ! > Io applaudo. < Voi due insieme come avvocati e coniugi siete una forza della natura. >
< Ci rispettiamo e ci vogliamo bene >
Caterina lo guarda e nel suo sguardo vedo che è completamente d'accordo con lui. Guardandosi negli occhi entrambi si capisco. Al volo.

< Ora posso tornare a casa ? >
Caterina mi guarda, ride ( ride ! ) per la prima volta da mesi , prima solo sorrisi e per lo più di circostanza e poi mi stupisce ancora di più < Luca, vorremmo invitare te e tuo padre a pranzo da noi domani, se per voi non è un problema o se avevate un pranzo in famiglia coi vostri parenti, vi capiamo benissimo >



Stranamente non ci ho messo molto a convincere mio padre a venire a pranzo in villa dai coniugi avvocati. Non credevo. E' stato un pranzo tranquillo, preparato da Caterina e Lamberto insieme. Oggi non hanno il custode che è in ferie. Questi giorni sono di riposo per entrambi. Mio padre si è presentato in giacca e cravatta ed entrambi hanno espresso il loro piacere per il suo abbigliamento facendolo gongolare. Chiacchiere, risate, racconti vari. Un giorno fra amici. Ci siamo presentati con due bottiglie del miglior vino trovato nella nostra cantina. Lambrusco di Sorbara e Pignoletto dei colli bolognesi.

Tornando a casa mio padre mi sorprese : < Per te lui è un buon amico. E a lei piaci. > < Papà ! Ma cosa dici ? > < Lui è in gamba , loro si vogliono bene, si rispettano, ma non sono innamorati. Lo erano, ma ora non più. Lui soffre nel vedere lei che non lo abbandona per vivere una vita sua e lei ha talmente tanto rispetto e stima che non lo lascia e non lo tradisce, gli vuole bene e sa che comunque lo ferirebbe. > Attimo di silenzio mentre penso a tutto quello che il vecchio e saggio padre ha capito in poche ore e che io avevo capito di Lamberto ma non di Caterina.
< Tu hai capito tutto in poco tempo ? > < Si, e ti dirò che se lui non ci fosse lei per te andrebbe benissimo, come donna, sareste ognuno il completamento dell'altra. >
Mi passa un brivido. Non dico nulla,
< Non dici nulla ? > < Sono amico di Lamberto , ma di Caterina no. Lei è la mia datrice di lavoro, anche lui, ma è diverso....non so come spiegartelo, ma è il loro modo di fare normale con le persone che scelgono loro di frequentare >
< Come tutti. Tutti noi scegliamo chi frequentare >
< Vero. Loro però sono così anche sul lavoro. In Studio, con i loro collaboratori. Fanno squadra. Non c'è una persona addetta alle fotocopie o a fare i caffè. Ognuno si occupa anche degli altri >
< E' un modo bello per far lavorare tutti sullo stesso piano. Dare rispetto per avere rispetto. Meritocrazia....si chiama così ?>
< Sì, si chiama così. > Non dissi nulla sul fatto che secondo lui io piaccio a Caterina. Ma lei piace a me ? Come donna certo, a chi non piacerebbe una storia con una donna della sua bellezza ? E' proprio il fatto che lei è così attenta al suo essere esteriore e a tutte le cose che la circondano che potrebbe essere un problema in un rapporto...
A vent'anni me ne sarei fregato e avrei cercato il modo per andar a letto con lei, ma sono ormai moooolti anni che non guardo più solo alla bellezza. Mi interessa più andarci d'accordo, con una donna. Se questo non accade, non mi attira nemmeno nella sfera sessuale. Sarò strano, ma per me è così.

Nei primi giorni dell'anno nuovo torno al mio lavoro con Lamberto.

PRIMO GIORNO.
Appena arrivo noto che l'ambiente è un po' diverso. Non so cosa ci sia, ma gli sguardi della cuoca e della signora che si occupa della casa insieme a Caterina in quei giorni sono un po'....come dire...in attesa.
Di cosa non lo so, ma lo avrei scoperto di lì a poco.

SECONDO GIORNO.
Sono in palestra a fare gli esercizi con Lamberto. Lo aiuto nella ginnastica, poi lo spoglio e lo lavo nel bagno attiguo. Come al solito, dopo l'ora e mezza di esercizi ci sediamo davanti alle vetrate a guardare fuori. Tutto bianco, con qualche zona di verde dove spuntano gli abeti. Siamo in silenzio. Ho imparato ad aspettare che sia lui a parlare.

< Aspetti sempre che sia io ad aprire bocca ? > Tono normale.
< Sei stato bravo stamattina, ieri non ne avevi tanta voglia, ma stai recuperando. Bravo >
< Luca, devo dirti una cosa, ma prima voglio che tu mi prometta di non dire nulla a Caterina >

Lo guardo bene e vedo che è serio. Molto. Mi devo preoccupare ?

< Va bene, hai la mia parola. Sai come la penso su questo > < Sì, non la dai mai ma se la dai la mantieni. Sempre. E' una delle cose che mi piace di te. E piace anche a Caterina >

< Non è facile per me dirti quello che sto per dirti ma...dopo quello che è accaduto alla festa ho ripensato a quello che ha detto quello sfigato di Mauro. E' vero che mia moglie non fà sesso da anni e una donna del genere, una femmina del genere, posso garantirtelo è una cosa pesante >

< Lamberto...> < Scusa, Luca lasciami finire. > < Vorrei che tu andassi a letto con lei > Questa frase mi arriva come uno schiaffo. Sono sbalordito. < Perchè? Perchè io ? Lei è talmente intelligente e in gamba che se vuole può trovare tutti gli uomini che vuole. >
< Perchè sei un mio amico, di te mi fido al punto di chiedere una cosa del genere. Non voglio staccarmi da lei per farle avere una vita sua, la vita che merita ( io a queste parole trasalisco perchè sono le stesse di mio padre ), non voglio staccarmi perchè so che soffrirebbe molto e non lo merita, ma non posso nemmeno stare a vedere mentre si chiude in sè stessa sempre di più . Prima dell'incidente lei era come hai visto a Natale, gentile, simpatica, rideva spesso e faceva ridere gli altri. E' una spalla meravigliosa per le battute e apprezza le persone come te che sono capaci di farle da spalla ma allo stesso tempo sono capaci di pensare una battuta con o senza la spalla. Sanno tenere i tempi giusti nei discorsi. E per di più le piaci. >

< Non credo di piacerle in senso come uomo, forse ha rispetto per come sono riuscito a lavorare con te e su di te, sia come fisico che come testa, ma non credo di piacerle. E credo che comunque di questa cosa dovresti prima parlare con lei. Dovresti dirglielo, per una volta lascia perdere il ruolo della persona che lavora con le parole, sii diretto. Senza tanti fronzoli >

< L'ho fatto. > < Le hai detto di trovarsi un amante ? > Ecco perchè in casa c'è quell'aria che ho notato ! < Si, e no. > < Come ? > < Le ho detto di andare a letto con te > < Non credo di volerlo fare io e non credo che lo voglia fare lei. >

< Sbagliate entrambi . Vi ho visti al pranzo di Natale e siete compatibili come personalità. Molto . > < Anche se fosse, mancherei di rispetto a te, e lei pure, sai che ti vuole bene e ti stima molto. >

< Stima anche te e le piaci anche come uomo > < Potrei forse essere d'accordo sulla stima ma il resto non credo. Immagino possa avere tutti gli uomini che vuole >

< Si, ma nessuno avrebbe il rispetto e la stima che tu hai per lei. E...sai...le persone che lavorano qui parlano fra loro, le sento , anche quando pensano di non farsi sentire, ma le sento. Tu le piaci >

Scossando la testa...< Non posso. Non chiedermelo >

< Pensaci, perchè te lo chiederò ancora >

TERZO GIORNO. MATTINA
Sono in studio da Caterina. Mi ha aperto lei, non c'è nessuno. Maglione a collo alto bianco, jeans neri aderenti , stivali neri alla coscia con tacco alto, ma non troppo. Bella , elegante e sensuale.

Di solito non è il suo abbigliamento da lavoro, ma è anche vero che oggi lo Studio è chiuso. Ferie natalizie.

< Luca ho voluto vederti perchè la mia amica Marina mi chiede con insistenza il tuo numero di telefono. E' successo qualcosa fra di voi alla festa di Natale ? >
< Ci siamo baciati. Anzi, per meglio dire, ha cominciato lei . Poi voleva di più ma io no. Fine . E ti chiedo la cortesia di non darle il mio numero. >
< Sei sempre single ?>


Attimi di silenzio. Ancora niente sul viso e tanto negli occhi.

< Hai veramente stima di me . Ora però devo andare. Devo parlare con Lamberto >

< Per favore NON dire che hai parlato con me dell'argomento sesso, per favore. >

< Certo , non dirò nemmeno che ci siamo visti e tu fai lo stesso > Annuisco mentre mi alzo da sedere ed esco. Un ultimo sguardo e un saluto e....mi è sembrato che Caterina sorridesse....ma no...sarà la mia immaginazione.

QUARTO GIORNO, NON SONO ANDATO AL LAVORO.

QUINTO GIORNO. Lei mi chiama di nuovo al suo Studio. Arrivo un po' trafelato. Ho dovuto prendere l'autobus perchè dopo la nevicata di ieri oggi è bel tempo, ma freddo, che più freddo non si può. Sotto zero di non so quanti gradi. Ghiaccio dappertutto, auto contro alberi, pali, fuori strada, incidenti. Perfino l'autobus per poco non si scontra con un'auto che ha sbandato per via della strada ghiacciata.
Comunque arrivo in orario. Ore 9,30.
Suono, al video citofono ( perchè uno studio come il suo non può NON avere un videocitofono ) risponde la sua voce. < Sali , ti aspetto >
Arrivo, entro. Una voce dal suo studio, in fondo. < Entra, riscaldati un attimo, togli il piumino e aspetta che arrivo, devo telefonare >

< Bene, aspetto, senza furia, fai con calma > Dopo circa dieci minuti in cui la sento parlare dietro alla porta dell'ufficio, mi chiama. Entro. Lei è seduta sulla poltrona in pelle marrone davanti al suo tavolo.
Rimango un attimo a bocca aperta. Sta leggendo un atto, occhiali piccoli, leggeri, ma belli. Espressione seria. Lo sguardo va sui capelli raccolti a coda, maglione a collo alto ( visto il freddo...) da cui si capiscono i seni , gonna in pelle marrone e stivali alti al ginocchio sempre dello stesso colore. Solo che...lei si muove un attimo, sposta la gamba destra sull'altra e nel farlo si scopre un pezzo di coscia lasciando intravvedere una calza autoreggente sempre marrone....WOW !! Ho un certo rimescolo nelle zone basse...devo sedermi in fretta se no rischio che si veda.

Attendo che lei alzi lo sguardo, ma non lo fa. < Ho parlato con Lamberto. > Secca , tono che non ammette repliche (cominciamo bene...vuoi vedere che mi licenzia ?)

Sempre leggendo l'atto. < Anzi, direi che abbiamo discusso. > < Gli hai detto...> < Lasciami finire, per cortesia > Alzando un attimo gli occhi. Freddi, porca miseria, freddi...ma perchè gli occhi chiari a volte sono freddi come non mai ?
< Scusa > < Di nulla, non devi scusarti di nulla. Facendo un gran giro di parole sono riuscita a farmi dire da mio marito quello che ha detto a te. > Silenzio. Ho quasi paura ad aprire bocca.
< Non vuoi sapere cosa ha detto ? >
< Si, vorrei saperlo >
< Non devi scusarti di nulla, perchè la colpa, se ce n'è una, è nostra, di Lamberto e mia. >
< Colpa ? >
< Lui mi ha chiesto, si, mi ha chiesto , di andare a letto con te. Argomentando molto bene la sua tesi, devo dire. Ogni tanto mi dimentico che meraviglioso avvocato è lui >
Silenzio.
< Non vuoi saper cosa ho detto io ? >
< Si, ma lo immagino, avrai detto di no >
< Non proprio >
Strabuzzando gli occhi. Mi guarda e stavolta sorride.....sorride...poi si lascia andare in una risata gigante !! AHAHAHAHAAHAH !!! Una di quelle risate che ti vengono dalla pancia.
< Scusa se rido ma hai fatto una faccia, Luca, che era meravigliosa. >
< Come la tua risata ...ti diverti a prendermi in giro ? > Tono giocoso il mio.
< Adesso veniamo alle cose serie . Alla fine ho dovuto ammettere che aveva ragione, devo venire a letto con te.>
Altra faccia mia come la precedente. AHAHAHAHAH .. Altra risata !!
Madonna quanto è bella quando ride....non lo avevo mai notato prima...anche perchè, a parte il pranzo di Natale, non l'avevo mai vista ridere.
E....Luca...calmo...lo sai che una delle cose che ti piace di una donna è proprio la risata e il sorriso e dopo le gambe e, per la miseria, le sue sono altrettanto belle...ma adesso stai concentrato...

< Però c'è una clausola....lo sai...noi avvocati ci sguazziamo nelle clausole. >
< Ho un po' paura a sentire qual'è >
< Già...se mi vuoi devo licenziarti >
Ora non faccio più la faccia di prima.
Passano minuti e minuti di silenzio, vecchia tattica quella di lasciare che sia l'interlocutore a parlare per primo. io l'ho usata altre volte, ma stavolta devo cedere.
< Solo che io non ti voglio, perchè non voglio perdere l'amicizia con Lamberto. Si, sei una donna molto bella, di una bellezza che non si vede subito, ma fine. Intelligente, elegante, spesso anche sensuale , di una simpatia che non conoscevo prima del pranzo di Natale. Ma perdere un'amico....è difficile, molto difficile , non so se riesci a capirmi >
< Sei affezionato a lui, vero ? > < Si, ho altri amici, e sono tutti come lui e con loro sono come con lui >
< Cosa significa che sono tutti come lui ? > < Persone con cui puoi parlare, chiacchierare di tutto, ridere, scherzare, ti dicono le cose come stanno , senza ferirti o almeno ci provano >
< Un giorno me ne farai conoscere qualcuno >
< Tagliamo corto, io non vengo a letto con te, rimango a lavorare per voi , anzi per Lamberto e finiamo così >
Lei mi squadra per bene.
< Parli solo di te, e quello che penso io ? >
< Lo hai appena detto, devi venire a letto con me >
< Pensi solo al lavoro ? >
< NO, penso all'amicizia e alla regressione che avrebbe Lamberto se non ci vedessimo più...perchè immagino che sia un'altra clausola, questa, giusto ? >
Sguardo dolce, stavolta dolcissimo...

< Assomigli molto a lui, molto....nel modo di comportarti, nel modo di fare con le persone. Ti ho visto in questi mesi, sei molto apprezzato. Da molte persone . Come è apprezzato Lamberto >

< Non mi hai risposto >
< Si, questa l'ha chiesta lui e io sono d'accordo >
< Digli pure che non ho intenzione nè di perdere l'amicizia , nè di venire a letto con te. >
Secco, mi alzo, mi sono stancato. < Caterina, lotto da tutta la vita, sai molto di me, ma non tutto. Ho sofferto molto durante la malattia di mia madre, ho visto soffrire mio padre e mi sono fatto in quattro per stargli vicino il più possibile, ho fatto lavori che non puoi immaginare prima di fare quello di adesso. Ho sofferto per amori andati male, non voglio soffrire ancora per perdere un amico. E vorrei dirti questo : non sono sicuro che, andando a letto insieme, io poi non mi innamori. E tu mi lasceresti , così soffrirei ancora >

Il suo sguardo è ....incredibile. Non apre bocca. Non riesco a descriverlo. Un misto di ira, dolcezza, sensualità....
Mi alzo, mi avvio verso la porta. < Aspetta....> Ma non finisce la frase perchè suonano alla porta. < Fermati, vedo chi è, aspetto un corriere >

Mi passa davanti con la gonna che svolazza un poco liberando per un attimo le gambe , le calze e gli stivali....suono di tacchi. Io la seguo verso la porta.

Lei apre la porta dello studio, aspetta il corriere che sale in ascensore.

Le arrivo alle spalle....e mi parte la pazzia....mi chino, piano, ad accarezzare le sue gambe...< Luca...che fai ? > < Shhh...c'è il corriere...>
Accarezzo dai polpacci in su, arrivo dove lo stivale, sul retro del ginocchio, si apre, bacio e lecco, piano. Sono nascosto dalla porta e da Caterina. Il corriere non mi può vedere. Lei vorrebbe girarsi, ma in quell'attimo si apre la porta dell'ascensore ed esce l'uomo con il pacco. Lei deve stare ferma, mentre continuo a baciare, toccare, accarezzare, e salgo su, sulla coscia, dove finiscono le calze e c'è un piccolo lembo di carne....accarezzo piano...mi alzo piano, sempre stando dietro alla porta e lei non si muove, parlando, imbarazzata, col corriere.

< hmmm. Si, sono io, firmo....dove ? Ha una biro ? >

Intanto io sposto la mano destra dentro alle mutandine, dietro...

< G..grazie.. buona ggiornaaataaa >

La porta si chiude , io mi alzo e la bacio sul collo, con l'altra mano sui seni. < Luca....nooo....per favoree... >


< Sei bagnata...ora ti accarezzo meglio....> E infilo un dito nella vagina, che è già bagnata...


CATERINA

Luca...quando lo assunsi, molti mesi fà, non gli davo un centesimo...mi sembrava troppo bravo o troppo poco, tutto e niente nello stesso momento. Ma piaceva a Lamberto, mio marito. Mio marito...quando abbiamo discusso per la sua idea di mandarmi a letto con Luca...non credevo che alla fine avrei ceduto. Non gliel'ho detto e ho fatto di tutto per non farlo trasparire.
Eppure nei mesi che ha lavorato, ha fatto solo del bene a Lamberto. L'ho visto rinascere, giorno dopo giorno. Adesso ha più voglia di fare ginnastica, di leggere, di occuparsi dei casi dello studio. E la mia idea di parlare con lui dei casi più difficili è stata un toccasana . Ha capito che io ho sempre stima di lui come avvocato e lo apprezza.
Innamorata...si, ma meno...maledetto quel pranzo di Natale...o dovrei dire benedetto ? Lì sia io che mio marito abbiamo capito tante cose, anche perchè, dopo, abbiamo provato di fare sesso, ma non ci siamo riusciti. Lo so che lui non lo può più fare, deve mettere un cavolo di pene finto per scoparmi e farmi godere, ma lui, no, non può godere. E mi dispiace di questo. Lo so che lui fà tutto questo per me e ne sono lusingata ma....Luca. Si, Luca. All'improvviso, nel giorno di Natale, l'ho visto con altri occhi. Gli occhi di una donna e femmina....è anche molto carino come uomo. Certo non è bellissimo, ma brutto no di sicuro. E mi sono sorpresa, un giorno in ufficio, a pensare a come sarebbe stato il sesso con lui. Ma poi mi sono vergognata. E dopo , dopo....quella proposta di Lamberto...mi ha dato fastidio che lui, ancora prima di me , avesse capito il mio bisogno. Di più...avesse capito che Luca mi piace, si mi piace....ora lo so. Ne sono consapevole...cerco di stargli lontana, ma non sempre ci riesco. A casa, per forza lo devo vedere e quindi devo chiamarlo in studio per parlare con lui. Per la seconda volta...perchè la prima non è che sia andata tanto bene...per entrambi.


Oggi mi sono messa vestiti un po' attillati. Una gonna in pelle con spacco, autoreggenti, stivali alti al ginocchio con tacco, maglione a collo alto perchè ho freddo.

Parliamo, vorrei dirgli che mi piace, ma non riesco, sono come bloccata. Lui sta per andarsene ma il campanello del videocitofono mi salva. Un corriere...vado ad aprire.

Ma...che fà Luca ? Mi accarezza le gambe !! Oddio...mi piace come lo fà...< Luca...che fai ? > Si apre la porta dell'ascensore ed esce il corriere con un pacco in mano. Intanto lui mi bacia, mi accarezza, mi lecca le gambe, anche dietro alle ginocchia. Non sapevo nemmeno che mi piacesse così tanto...parlo imbarazzata col corriere...poi lui se ne va e chiudo la porta. Mentre le sue mani sono intorno a me e DENTRO DI ME !!

Sono bagnata....mi bacia sul collo e una mano sul seno che mi accarezza piano...Dio, mi piace !!

< Ti piace Caterina...sei tutta bagnata...> < Si, mi piace, ti prego non fermarti > Ma cosa dico ? Mi sorprendo a sentire la mia voce che dice cose che non vorrei dire...e penso a Lamberto...ma non era questo che lui voleva ? E poi sento la sua mano sul mio clitoride e urlo...AHAHAHAAHAH !!!

SONO VENUTA !!

< Brava, ora girati e lasciami fare >

Mi giro lui spinge con la schiena contro la porta, si china, mi alza la gonna e io la prendo in mano, mi divarica le gambe, prima una e poi l'altra e...si infila con la testa fra le mie cosce !!

Mi bacia, mi lecca, sento la sua lingua, le sue dita che arrivano a prendere le mutandine e le fanno scendere, chiudo un poco le gambe per farmele togliere...poi le riapro e lui con la testa e con la bocca mi lecca e succhia e bacia....non resisto !!! AHAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! Altro orgasmo !!!

Mi gira la testa, le gambe mi mancano...lui si alza e mi prende fra le braccia.... mi bacia, sento il sapore delle sue labbra e della sulla lingua....mi piacciono e anche io lo bacio e attorciglio la mia lingua alla sua e intanto sento che mi bagno di nuovo.

< Vieni, andiamo sul divano > Lo seguo senza dire niente. Ogni quattro o cinque passi mi ferma, si gira e mi bacia . Ora con passione, ora con dolcezza. Io lo assecondo , ma vorrei mangiarlo di baci.
Siedo sul divano. Lui no. E' davanti a me. Si china a togliersi le scarpe, poi slaccia la cintura dei pantaloni....ho capito cosa vuole e ne sono quasi impaurita. Si slaccia la lampo e li fà scendere, li toglie e toglie le mutande. Rimane con la camicia perchè mentre camminavamo verso il divano si è tolto quasi tutto.
ORA LO VEDO... è un cazzo...non finto, vero, pulsante. Mi prende la testa e dolcemente me la avvicina. Sento il suo odore, è già in tiro, ma lo scappello prendendolo in mano e subito lo succhio...Poi lecco, tutto, succhio la cappella, la lecco, poi di nuovo succhio tutto. Lui mi dà il ritmo con la mano sulla testa... era tanto che non mi accadeva e mi sto bagnando...mentre lo succhio gli accarezzo piano le palle e gli metto un dito alla base del cazzo, senza spingere forte, lui apprezza mugolando < HMHMHMHM >
Poi comincia a spingere, ora è lui che mi scopa un poco la bocca e io lo succhio, è già bello grosso e duro. Poi si stacca. < Ma....perch...> Non riesco a finire la frase che mi prende le gambe, me le alza sulle sue spalle e mi penetra, di brutto. Io urlo < AHAHAHAAH !! > Mi scopa forte, senza remore e senza tregua, io ho un orgasmo, due, tre !!!! E infine anche lui gode insieme a me!!!

< AHAHAAHAHAH > Urliamo insieme !!!

Dopo...dopo siamo stesi sul divano accarezzandoci, banciandoci. Senza parlare , entrambi forse abbiamo paura di rompere quel momento. Poi lui . < Lo dirai a Lamberto ? >
< Non credo, perchè prima o poi lo capirà da solo > < Mi dispiace per lui, tanto so che dispiace pure a te > < Si, è così, ma se ogni volta che facciamo l'amore, che scopiamo come pazzi diciamo il suo nome roviniamo i momento belli che abbiamo >
< Hai ragione. Allora, visto che non voglio rovinare i momenti belli, te ne voglio dare altri di momenti belli...>
E così dicendo la bacio e le infilo una mano sotto la maglione accarezzandole i seni.

CATERINA.
Oddio...mi bacia ancora e...mi accarezza... mi piace come lo fà. Sento le sue mani sulla mia pancia e e sulle mie tette...mi piace e lo bacio voluttuosamente. Lo accarezzo sul collo con le unghie e lo sento mugolare....HMHMHHM. < Mi piace, continua > Io continuo mentre ci baciamo e lui sposta la mano sulle mie cosce che accarezza piano, anche lui con le unghie facendomi bagnare ancora di più. Ppi mi sposta le gambe e infila lamnao dentro alla mia vagina facendomi urlare subito un orgasmooooo!!! AAHAHAHAHA !! < Scusa ma è tanto che non faccio sesso e adesso appena mi tocchi godo...scusa...>

< Non devi scusarti, mi piace vederti godere. Tu non lo sai, ma sei particolarmente bella in due momenti altrettanto particolari della tua vita . Il primo è quando rodo, non te ne accorgi ma rendi più felici e tranquille le persone intorno a te perchè hai una risata e un sorriso bellissimi e quando ridi se i proprio bella >
< Grazie era tanto che non ricevevo un complimento così , ma e l'altro momento ? >
< E' quando goi. Nei tuoi orgasmi sei bellissima. Non te ne accorgi e forse vedendoti non saresti d'accordo con me, ma fidati, sei veramente bellassima. il tuo viso assume dei lineamenti che sono stupendi >
Rimango a bocca aperta e arrossisco.

< Lo meriti e adesso te lo faccio vedere... >
Così dicendo mi infilo con la testa fra le sue gambe e comincio a leccare e succhiare le labbra della figa, le accarezzo da un latto e dall'altro le lecco e succhio. lei mugola. < Si così, non fermarti, continua >
Continuo, le infilo dentro un dito, poi due, poi tre e arrivo al clitoride e appena lo tocco lei gode !! < AHAHAAHAHAH !! >
La giro mentre gode ancora, le alzo la gonna e la penetro.

CATERINA.
Mi sta scopando a pecorina sul divano...cosa che volevo da quando sono arrivata, avevo fantasticato un poco e adesso....< SI, COSI' SCOPAMI FORTE, DAI, SCOPAMI ! SCO-PA-MI- SCO-PA-MI >
Lo ripeto a ogni spinta finchè non GODOOOOOOO!!

Ora mi giro io lo metto a sedere sul divano e mi impalo sul suo cazzo, baciandolo di continuo. < Voglio sentirti godere dentro di me, non importa se godo io , voglio il tuo orgasmo. >

LUCA.
Mi fà impazzire come mi parla, mi vuole, vuole me, non un altro degli uomini che la corteggiano, solo me, e io voglio farla godere tanto e lo faccio, la sento godere urlando e gira la testa per farsi vedere mentre gode !! Poi mi gira e si impala sul mio cazzo e mi scopa per farmi godere dentro di lei, mi vuole sentire dentro ! E io GODDODODODODODOOOOOO!! Le schizzo dentro e continua a muoversi col bacino anche dopo che sono venuto e continua a baciarmi, io lecco e succhio le tette. Lei si muove e dopo poco viene anche ei urlando !!!

DOPO.
Saranno passate un paio d'ore. Non tutte a scopare, anzi, più a parlare , ridere, a toccarci e baciarci. Ci rivestiamo e andiamo a pranzo, Decidiamo per un posto un poco nascosto in centro , dove lei non è conosciuta, ma io sì. Perché non è un posto che lei frequenterebbe, non perché non le possa piacere, ma perché con i clienti che ha spesso si fa mandare i pranzi in studio, oppure va nei posti chic, costosi. Questo invece proprio non lo è. Panche il legno , si mangia fianco a fianco , mentre dall'altra parte ci sono altre persone che mangiano con te.
Usciamo dallo studio e il suono dei tacchi dei suoi stivali rimbomba nell'atrio e nel corridoio mentre aspettiamo l'ascensore. Prima che arrivi la giro e la bacio. Lei mi lascia fare e anzi mi bacia a sua volta.

Si apre la porta, entrismo , spingiamo il bottone T. Ma poi mi viene un'idea, appena partiti blocco l'ascensore. < Che fai ? sei matto, che f...> E la bacio.

CATERINA.
Mi bacia che ancora non ho finito di parlare. < Shhhh...lasciami fare > Si è abbassato e si è infilato fra le mie gambe che mi apre un poco , sento le sue mani che mi accarezzano le gambe con gli stivali , le cosce, allargano le mutandine e sento le sue dita dentro, e non posso fare a meno di bagnarmi… < Luca...>
Lui continua, mi allarga ancora di più le mutandine e mi lecca tutta finchè non GODOOOOO !! >
< Ecco...così….ne avevo voglia… >
< Non farlo più senza avvisarmi > < Lo farò ancora, invece e a te piace e no dirmi di no < < Si hai ragione, ma per favore non farlo tropo spesso, almeno non in ascensore ! >
Ridiamo, mentre lui fa ripartire l'ascensore a usciamo al freddo. Camminare sotto-braccio a lui….mi piace
.
Il posto è proprio come dice lui, molto alla buona. Ordiniamo lasagne, vino , acqua, pane. Il pane è caldo appena sfornato, si scioglie in bocca, le lasagne hanno cinque strati ! Sono una goduria.
Siamo seduti a un tavolo quadrato, su due panche, io al fianco suo. Davanti a me una donna straniera apprezza in modo smodato le lasagne che mangia. Ci guarda e sorride. Mi dice in inglese che si vede che ci vogliamo bene. E io parto...la mia testa parte...allungo la mano sotto al tavolo e accarezzo le cosce di Luca. Piano, cone le dita e un po' con le unghie. lo guardo in faccia e vedo la luce nei suoi occhi quando capisce…

LUCA. Mi sta accarezzando per bene le cosce….Dio come piace come lo fa...Mi guarda con quei suoi occhi azzurri, quel suo mezzo sorriso divertito e sensuale...mi Dio si sta alzando da solo il mio cazzo...sono molto scosso, tremo.

CATERINA.
Lo sento tremare. Era da tanto che non facevo un effetto così a un uomo, ma soprattutto ad uomo che amo. Sì, porca miseria, proprio in questo istante mi sono accorta di amarlo. Profondamente, come amo o amavo Lamberto, per un attimo mi chiedo se si possono amare due persone allo stesso momento…
Lo guardo negli occhi con la mia espressione più dolce che posso e....

LUCA.
Mi guarda negli occhi con la sua espressione più dolce, che non le ho mai visto prima e....

< TI AMO LUCA , SONO INNAMORATA DI TE. > Non riesco più a dire nulla.
< TI AMO CATERINA, SONO INNAMORATO DI TE. CREDO SIA SUCCESSO AL PRANZO DI NATALE >
< SI, CREDO CHE SI SUCCESSO ANCHE A ME IN QUELLA OCCASIONE >

CATERINA.
Continuo ad accarezzarlo, ma adesso sto salendo per toccargli il pacco ...che sento già un po'grosso, ma non del tutto e mi viene un'idea.
< Devo andare in bagno, vieni con me perché non so se è unisex o no. Ne caso lo fosse devi stare fuori >
< D'accordo >
Ci alziamo, attraversiamo tutto il posto e scendiamo le scale che portano di sotto ai bagni o al bagno. Non c'è nessuno, luce fioca, però ci sono due bagni. Lo tengo per mano , busso, nessuno risponde, apro e tiro dentro di forza Luca. Chiudo per bene, lo metto contro al muro, lo bacio a lungo, con una mano gli accarezzo il collo e con l'altra il pacco, che sento ingrossarsi. Mi chino, gli slaccio i pantaloni, lui non dice nulla, gli abbasso pantaloni, boxer e lo prendo in mano, lo accarezzo, lo lecco tutto, le palle, l'asta, il glande, poi dopo tre quattro minuti di leccate e carezze all'improvviso, lo prendo in bocca, tutto, e lo succhio continuamente così...Lo sento mugolare. < Shh…..ci potrebbe essere gente nell'altro bagno. > E vedo lui che si porta una mano in bocca ad occhi chiusi. Io succhio sempre tutto, ogni tanto lecco, ma soprattutto il glande. Poi all'improvviso mi viene voglia di una cosa...gli prendo l'altra mano e me la metto sulla testa, voglio che mi dia lui il ritmo, ma lui mi lascia fare, lasciando comunque la mano lì. Lo succhio tutto, dalla base fino a su, su e giù di continuo finchè non sento le vene ingrossarsi , lo sento vibrare nel suo orgasmo, alzo gli occhi e lo vedo con le mano in bocca per strozzare l'urlo !! Sento il suo sperma in gola e succhio di continuo finchè non ha finito. Poi lo rivesto per bene, lo bacio che ho ancora un po' di sperma in bocca … Lui mi bacia con passione.

Mentre torniamo in studio, abbracciati, suona il suo telefono. Lei risponde, si blocca e sbianca. < Che succede ? > < Lamberto...> Lei ha gli occhi pieni di lacrime. Sono molto preoccupato
< E' la cuoca, ha trovato Lamberto in palestra, cl capo sulla carrozzina, pensava stesse dormendo invece….è morto !!! >

FINE.







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2024-07-26
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