Come diventai la puttana dei miei amici.

Di me dirò soltanto che mi chiamo Carla, ho 28 anni, professoressa di ruolo, insegno in un liceo scientifico della Sicilia sud-orientale. Sono alta 1.82 per 59 kg, porto una quarta di seno, vi aggiungo che i ragazzi della scuola, soprattutto i più grandi non perdono occasione per fare commenti di un certo tipo. Nella mia fase adolescenziale ho avuto due ragazzi; il primo all’età di 15 anni siamo andati avanti fino all’anno del diploma. Ovviamente ho concesso a lui la mia verginità, gli ho anche dato il culo: Con lui nei pomeriggi invernali piovosi e freddosi ho conosciuto e imparato, e bene, tutto quello che c’era da imparare sul sesso guardando videoporno di tutti i generi. Quando arrivava l’estate e si andava in spiaggia, dietro suo suggerimento stavo tante volte in topless al punto che mi ero abituata a togliere quasi sempre il reggiseno perché mi piaceva tanto esibire il mio bel corpo. La mia prima storia è terminata quando siamo entrati all’università. Io frequentavo quella di Catania lui quella di Trento: un giorno mi disse che aveva bisogno di una pausa perché non era più sicuro, io gli ho detto che avevo capito tutto ed era meglio finirla lì, anche se siamo rimasti molto amici.
Ho passato gli anni di studio (ero una secchiona) da single, avevo voglia di raggiungere i traguardi che mi ero prefissa: laurearmi con il massimo dei voti, riuscendoci.
La mia era una famiglia modesta, lavorava solo mio padre per mantenere la famiglia per cui quando mi sono laureata ho iniziato a fare tutti i concorsi possibili per trovare una adeguata sistemazione per aiutare la famiglia e, nello stesso tempo rendermi autonoma. Le cose andarono talmente bene che nell’arco di poco tempo vinsi ben 2 concorsi. Ho optato per l’insegnamento nelle scuole superiori che era la cosa che avevo sempre più desiderato, l’altra cosa che desideravo era avere una casetta di proprietà in prossimità del mare. Fu così che riuscendo ad accedere ad un mutuo sono riuscita a realizzare anche questo mio altro desiderio comprando una villetta che dava sulla spiaggia. Ovviamente in questi anni ho coltivato delle amicizie aggregandomi a una comitiva costituita da coppie e single, sia maschi che femmine. Non voglio dilungarmi oltre su avvenimenti che a voi lettori non interessano un cazzo e vado subito al dunque. Per la notte di S. Lorenzo e avevo invitato alcuni degli amici a passare la serata in spiaggia a guardare le stelle cadenti. Vennero soltanto in tre (gli altri avevano già degli impegni), Fabio, Gianni e Maurizio che tra i tre era quello fisicamente più dotato in quanto faceva palestra e eravamo supinamente sdraiati in spiaggia con gli occhi rivolti al cielo nella speranza di vedere la scia di qualche stella cadente quando Gianni, annoiato, propose di fare il bagno nudi e, detto fatto si tolse il costume e corse verso il mare. A ruota anche Fabio e Maurizio fecero altrettanto lasciandomi sola. Ma sì, ho detto tra di me, in fondo non c’è niente di male, tante volte i miei amici mi avevano vista in topless, e poi anche loro erano nudi: fu così che toltomi il costume anche io mi tuffai aggregandomi a loro. Furono momenti bellissimi, si scherzava, si rideva, ci si bagnava a vicenda quando Maurizio di peso mi sollevò fin sopra le sue spalle per buttarmi di nuovo in acqua. La cosa piacque a tutti così continuammo per un bel po' fino a quando oramai stremata mi appoggiai di spalle a Fabio e…cazzo sentivo qualcosa di duro poggiato al centro delle mie natiche e soprattutto il suo respiro che si faceva affannoso. Sono rimasta come paralizzata appoggiata a lui fino a che non ho percepito le sue mani poggiate sui miei seni intente a titillarmi i capezzoli Non capivo più niente solo che mi stavo eccitando maledettamente, cosa che notarono anche Fabio e Gianni che con intraprendenza cominciarono anche loro a toccare le parti intime del mio corpo. Chi mi tastava il culo, chi mi faceva il ditalino, chi mi faceva i succhiotti sul collo e io, alla loro completa mercé gemevo come una cagna in calore. A questo punto Maurizio mi sollevò di peso e mi portò in spiaggia seguito da Fabio e Gianni, una volta arrivati mi ritrovai in ginocchio con un cazzo in bocca a succhiare come una troia in calore mentre con le mani segavo gli altri due che intanto si davano da fare toccando e massaggiando ogni parte del mio corpo. Devo premettere che era da tanto che non facevo sesso e che quella situazione che si è venuta a creare aveva fatto esplodere per intero la mia carica sessuale da troppo tempo in astinenza. Non capivo più niente so solo che mi sono trovata in contemporanea con un cazzo nel culo, uno nella fica e uno in bocca con me che succhiavo come una dannata e i miei amici che me ne dicevano di tutti i colori ( tieni troia, lo sapevo che eri una gran puttana, ti sfondiamo tutta e, io in preda a orgasmi multipli che dicevo loro: si da oggi sono la vostra puttana, sfondatemi tutta voglio la vostra sborra dentro di me, non vi fermate ho tanta voglia di cazzo. Come vi dicevo eravamo in spiaggia e, mentre mi stavo facendo sfondare notavo con la coda dell’occhio nel buio la presenza di gente, alcuni si fermavano a guardare altri con passo lento proseguivano. La cosa non finì lì, perché da li a poco ci spostammo a casa mia dove i miei amici per niente sazi ripresero a scoparmi in tutti i buchi e in tutti i modi possibili e, io d’altronde mai sazia li incitavo a spaccarmi in due arrivando al punto di sfidarli a chi aveva il coraggio di sborrarmi dentro la fica, cosa che per nulla intimoriti fecero a turno. Da quel giorno sono diventata la loro puttana, mi chiamano al telefono a ogni ora del giorno per fottermi come si deve, o da soli o in compagnia, hanno invitato altri amici loro a scoparmi al punto che un sabato sera erano in sette a sfondarmi in tutti i buchi per una intera notte facendomi sborrare da tutti dentro la fica, il culo e la bocca. Sono una stramaledettamene felice puttana.