Il pasto di carne

di
genere
poesie

A fine pasto,

dopo la pasta,

prendo una pasta

e questo mi basta.

Esco di cucina

e vado in cantina.

Il vino è dolce

come il tuo viso

e le tue bocce:

ne prendo una boccia

e assaggio

il tuo corpo che sboccia;

bevo un sorso di vino

mentre massaggio

il tuo dorso divino.

Stacco la bocca dalla brocca

e la attacco

alla tua bella bocca che scotta:

una profusione

di tocchi e la mia erezione

risvegliano in me l’appetito,

in te la passione.

Sei la mia donna vogliosa,

golosa del mio pene.

Ti voglio bene

anche per questo!

Inizio a sbatterti dappertutto

come per fare il pesto;

il mio matterello di prosciutto

infilo e sfilo

nei tuoi buchi di sotto,

dopo aver alzato la sottana

e averti detto puttana!

Le tue forme mi hanno avvinto

e sfogo il mio istinto

sul tuo corpo d’incanto,

vinto da me soltanto.
scritto il
2024-08-04
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