Estenuante stralcio della mia vita.

di
genere
confessioni

La vita di tutti i giorni, lavoro-casa, casa-lavoro una moglie che quasi non mi parla più, un figlio diciassettenne che si trova ancora al secondo anno di liceo, lo stipendio che non ci consente altro se non quello di vivere dignitosamente, un tran-tran dilaniante, impossibile dare un senso alla vita. Mia moglie e sua mamma non si parlano, lei ha scelto una vita diversa, ha dato la figa a tutti con grande generosità, la figlia questo sistema non l'ha mai approvata, ha preso le parti del padre. Quella volta in cui, durante l'ennesima discussione, la bocca mi ha tradito le ho urlato in
faccia -Fa bene tua madre a scopare con tutti almeno si diverte, ed il silenzio di tuo
padre che difendi strenuamente, non ti fa capire che gli sta bene?- Non ha risposto, ha
capito che non avevo tutti i torti. Siamo stati senza parlarci per qualche giorno fino
a quando -Lunedì inizio a lavorare- Volevo ribattere, ho preferito non alimentare polemiche, ho scelto il silenzio. Giancarlo ha preso la palla al balzo -Non voglio più
andare a scuola, Ulderico mi ha proposto di lavorare con lui, ha preso un grosso lavoro a Modena, voglio seguirlo- Uno stravolgimento della vita in così pochi giorni, ognuno
prendeva iniziative senza consultarmi. Mi lamentavo della vita piatta quindi non potevo
protestare. Le verità vengono sempre a galla infatti Ulderico che aveva una discreta
impresa, si occupava di impianti idraulici, aveva perso la testa per Giancarlo che
ricambiava il suo amore, quasi lo invidiavo, da ragazzo avevo avuto qualche esperienza
con altri ragazzi ricavandone un piacere immenso, poi una volta conosciuta Laila ho
lasciato perdere. Rimasti soli io e lei, col suo lavoro poteva permettersi
quello a cui prima doveva rinunciare. Ha cambiato letteralmente la fisionomia, avevo
una moglie bellissima ed io non lo avevo capito, sessualmente però era fredda, forse
pensava di adempiere al suo dovere. Quando mi ha confessato che scopava col suo datore di lavoro, pensava che avessi reagito in malo modo, invece l'ho baciata teneramente.
Non potevo lamentarmi, mia moglie che liberata dalle sue ossessioni si è riappacificata
con la mamma sposando in pieno il suo comportamento, nostro figlio lavorava a Modena
e viveva con Ulderico, ero rimasto solo ed un giorno davanti ad un caffè mi sono
confidato con un mio amico. Ora viviamo insieme il cazzo di Ottavio mi ha ridato la gioia di vivere. Avevo una finta famiglia, ora siamo tornati alla vita.
di
scritto il
2024-08-08
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