Il giuramento di mio figlio

di
genere
trio

Quando era ancora in atto il servizio militare, in occasione del giuramento di nostro figlio, siamo andati io mia moglie e la sua ragazza ad assistere alla cerimonia. Nulla di particolare un viaggio di oltre 500 km. Siamo partiti in macchina la sera prima. Anche se la distanza è stata tanta, per me che guidavo non è stato un grande sacrificio. La mattina siamo arrivati molto presto, abbiamo avuto tutto il tempo per organizzare la nostra giornata. Finita la cerimonia siamo stati insieme per ripartire poco prima del tramonto. Il ritorno è stato abbastanza traumatico perché, mia moglie, che all’epoca aveva trentasei anni, perché il pargolo era nato che lei aveva sedici anni, ha cominciato a mettermi le mani sulle spalle. Erano seduti dietro lei e Camilla, non ho dato peso alla cosa, pensavo volesse alleviarmi le sofferenze del viaggio. Era sempre più insistente e più violenta fino a quando ha iniziato a leccarmi dietro i lobi. Il cazzo ha recepito subito lo stimolo, l’ho pregata di calmarsi. Macché non c’è stato verso, mi ha imposto di fermarmi per sedersi al mio fianco. Non l’avessi mai fatto, ha aperto la mia patta tirando fuori il cazzo si è piegata, ha preso in bocca il cazzo. Era notte fonda, ma Camilla era seduta dietro, poteva vederci. Purtroppo ormai ero eccitato, l’ho lasciata fare, ho sborrato anche l’anima nella sua bocca. Si può dire che io ero soddisfatto dell’operazione, pensavo si calmasse, illusione perversa, mi ha incitato a fermarmi perché voleva scopare, le ho ricordato che dietro avevamo Camilla. Questa, che sicuramente aveva assistito passivamente a tutta l’azione, ha confessato che era eccitatissima anche lei e voleva scopare. Erano le tre di notte, a quel tempo in autostrada il traffico era scarso, viaggiavano solo i camion, ero stanco dal viaggio e dalla sborrata, mi sono fermato in un area di servizio, ho parcheggiato vicino ad una enorme pianta, volevo riposare. Mi ha imposto di spostarci nel sedile posteriore, tutti insieme, mi hanno massacrato. Mia moglie era totalmente invasata, si è appropriata del cazzo, alternava figa bocca, Camilla se l’è presa con la mia bocca, mi mordeva la lingua, me la succhiava, e quando per mia moglie finalmente è arrivato
l’orgasmo, è stata la volta di Camilla a scoparmi letteralmente. Mi sono
addormentato, non ricordo nulla. Mi sono svegliato, avevo la sensazione che mi stessero facendo un pompino, cazzo non era sensazione, era Camilla mentre mia moglie dormiva. Ho sborrato anche nella sua bocca. Potevo morire, ero distrutto, ho perso il conto delle sborrate, siamo scesi dalla macchina dopo esserci rivestiti, siamo entrati nel bar, abbiamo fatto una discreta colazione, la tazzina abbondante di caffè mi ha rimesso in
sesto. Siamo ripartiti, alle sei eravamo sotto casa. La festa, purtroppo per me non era finita, abbiamo fatto una lunghissima doccia, senza neanche asciugarci bene ci siamo messi a letto nudi tutti e tre. Con due fighe a disposizione, il sonno mi ha sopraffatto, non solo a me anche a loro. Ci ha svegliato la fame, erano le ventidue. Mi hanno lasciato sul letto, hanno cucinato della pasta, abbiamo mangiato ed abbiamo scopato tutta la notte. La mia resistenza era limitata, si sono messe ad amoreggiare tra loro. In seguito Camilla e mio figlio si sono lasciati, lui ha intrapreso la carriera militare nella stessa città dove aveva fatto il giuramento, Camilla
e mia moglie sono diventate inseparabili, spesso dormiva da noi. Un’esperienza che ricordata oggi mi fa sentire in colpa verso mio figlio con cui ho un ottimo rapporto. Siamo stati nelle mani di due troie, lui con Camilla ed io con mia moglie.
di
scritto il
2024-08-07
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