Noi 2 al cinema
di
D&M
genere
tradimenti
Siamo D e M, siamo amanti e per chi volesse lasciarci dei messaggi sarà nostra cura e piacere leggerli a questo indirizzo:
2pezzettini@libero.it
Un cinema con film già iniziato ci avvolge ed è come stare in una bolla, lontani da tutto e tutti.
Troviamo posto in penultima fila defilata sulla sinistra e ci accomodiamo sprofondando nelle poltrone accoglienti.
I nostri giubbotti poggiano sulle gambe.
Ci godiamo il film con spensieratezza.
Un uomo, probabilmente era in bagno, si siede di fianco a me, sembra essere sulla cinquantina ma con le luci così basse impossibile giudicare.
Sappiamo entrambi di essere vogliosi, telepaticamente ci giriamo a guardarci negli occhi scambiandoci effusioni e baci.
È proprio in uno di questi momenti che dopo aver notato la mano del vicino sulla mia coscia, già abbastanza alta, mi dici:
"Ti stai facendo toccare?”
“Lascialo fare ti prego, mi piace quella mano addosso”
Lascio esplorare gli slip al mio vicino e intanto cerco il tuo gonfiore nei pantaloni.
Ti guardi intorno e mi dici in un orecchio: "Siamo accerchiati, non so se hai notato".
Allora mi giro anche io.
Nell’ultima fila ci sono due uomini che si stanno massaggiando il pacco. Uno dei due, appena nota che lo guardo, tira fuori l’arnese e comincia a masturbarsi non smettendo di fissarmi.
Io mi concentro su di te e sul tuo cazzo, che nel frattempo tu hai tirato fuori. Vorrei prenderlo in bocca.
Sussulto. L’uomo al mio fianco è entrato con le dita sotto gli slip e le ha spinte nella mia fica trovandola già ben bagnata.
Tu mi dici “Fallo andare avanti, ma intanto facciamogli vedere come mi fai un pompino”
Mi chino a prendertelo in bocca mentre il mio vicino di poltrona mi esplora con le dita ed io vorrei essere riempita come si deve.
Mentre mi abbasso noto che di fianco a te si è seduta una mora bellissima, capelli lunghi. La mano della donna avvolge la base del tuo cazzo e me lo sega in bocca
Posso vedere le sue unghie smaltate mentre gioco al lecca lecca.
Poi sia io che l'altra donna iniziamo a ricevere mani addosso che si posano nelle parti più intime e sensibili.
Mi sollevo col busto e la vedo girata verso la fila posteriore prendere un cazzo fino alla gola, mentre ti sega con cattiveria.
Avverto anche io della cattiveria: sento tirare i capelli ed il comando impostomi è di ruotare il capo, mentre mi giro mi ritrovo davanti una cappella pronta che mi viene piantata in gola. Il vicino di poltrona invece è sotto a leccarmi.
Io e te ci teniamo la mano in quel marasma si ansimi e rumori soffusi, più godiamo più stringiamo.
Il vicino smette di leccarmi e me lo infila nella fica. Ti guardo perché i miei sacri buchi sono di tua proprietà. Tu vedi che godo tanto, allora ti sollevi e mi fai girare, infili il tuo cazzo, bagnato dalla saliva della mora nel mio culo, e dici al vicino di continuare quello che stava iniziando.
La mora intanto non ha finito con te e ti percorre con la lingua.
Io, cosi riempita, vengo in un orgasmo che arriva forte e che sembra infinito.
Tu mi sorridi e mi dici “Vero che ancora non abbiamo finito?“.
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Commenti dei lettori al racconto erotico