La vacanza perfetta

di
genere
etero

Dopo una lunga attesa, anche quest'anno sono arrivate le tanto agognate ferie. Un mese intero senza lo stress del lavoro. Finalmente, Marco e Annalisa, possono preparare il loro primo viaggio in camper. Si, perché per quest'anno la decisione è stata quella di noleggiare un camper e fare una vacanza in giro per la Toscana, per godersi questo splendido viaggio e a godersi appieno la loro intimità. Il giorno seguente, subito sveglia presto per preparare le ultime cose, caricare vestiti, cibo per il viaggio e sistemare al meglio tutto. Annalisa stava pulendo e sistemando le cose al loro posto, quando Marco salì sul camper e la vide, girata di spalle con i leggings, non capi più nulla. Le si avvicinò, le mise le mani sui fianchi, lei ebbe il tempo di dire "amoreeee", che iniziò a baciarle il collo e passare la lingua dietro l'orecchio.... Lei lo adorava.
"Ma cosa fai, dai che dobbiamo finire di preparare". Marco aveva già il cazzo duro, senza mai lasciare la sua posizione, si abbassò i pantaloncini e iniziò a strusciare il cazzo sul culo di Annalisa, lei sorrise....
"Lo sai che non possiamo adesso, non fare il porcellino". Ma Marco le aveva già infilato una mano nelle mutandine e la stava sgrillettando. Lei ansimava, si stava eccitando. Lasciò le cose che aveva ancora in mano, allargò le gambe in modo che Marco potesse intrufolarsi meglio.
"Che porco che sei.... Hai sempre voglia" disse Annalisa, poi scivolò giù in ginocchio e prese il cazzo di Marco in mano, sputò sulla cappella, lo segò per qualche minuto e iniziò a spompinarlo golosamente. La sua bocca calda, andava su e giù per tutta l'asta, insalivando tutto il membro, dalle palle fino alla punta, per poi farlo riscivolare tutto in bocca, fino alla gola.
"Alzati ora, voglio scoparti". Annalisa non se lo fece ripetere e in meno di un secondo, aveva il cazzo di Marco tutto dentro alla sua fighetta bagnata, che la pompava come un forsennato. Lei gemeva e si contorceva, aveva voglia di gridare, ma non le sembrava una bella idea, visto che erano nel cortile di casa, erano su un camper ed era mattina... Poi Marco si fermò di colpo, tirò fuori il cazzo dalla fighetta di Annalisa e si girò verso un vano del camper poco dietro ai sedili.
"Ma che fai? Non mi scopi più?“ esortò Annalisa con una vocina da bambina vogliosa. Marco tirò fuori un beauty case dal vano, lo aprì e tirò fuori un tubetto di lubrificante e un plug anale.
"No ti prego amore, non adesso, non mi sembra il momento ideale qui" le fece notare Annalisa, ma Marco non volle sentire ragioni.
"Girati, non ti preoccupare, prima o poi te lo devo mettere nel tuo bel culetto e ora ho proprio voglia" Lei si girò obbediente, un po' impaurita ma anche vogliosa, era molto eccitata ma non si aspettava di perdere la verginità anale proprio in quel momento, su un camper ....
Marco spalmò il lubrificante sul buchino e prese a fare scivolare il dito come a massaggiare l'ingresso. Poi puntò il dito e lo fece entrare piano piano ... Annalisa gemeva, chiedendo di fare piano. Poi le dita diventano due. Dentro e fuori, dentro e fuori. Era arrivato il momento di provare il plug. Dopo averlo ricoperto di lubrificante, Marco disse ad Annalisa di allargare bene le chiappe, sputò sul buchino e infilò delicatamente il plug tutto dentro il culo. Annalisa a bocca aperta e occhi sbarrati emise un gemito più forte.
"Fai piano ti prego, mi fa male" disse lei con le lacrime agli occhi.... Marco lasciò il plug inserito e torno a scoparla in figa. Lei tra un misto di dolore ed eccitazione ne era estasiata. Mentre la scopava le stringeva i seni, stringendole i capezzoli con le dita. Gemeva e godeva, era al settimo cielo. Marco si fermò ancora una volta, proprio mentre lei ebbe un orgasmo. Tolse il plug, abbondò con il lubrificante e la penetrò un attimo con due dita.
"Ahi, piano.... Ti prego fai piano...."
Appoggiò la punta del cazzo verso il buco allargato e spinse piano..
"Ahhh, aia, piano.... È grande, mi sta facendo un male atroce...." Prima ancora che Annalisa potesse finire la frase, il cazzo era scivolato tutto dentro e era iniziata la sua cavalcata della gloria. I gemiti di Annalisa, misti a dolore e piacere erano intensi. La stava inculando, così a sorpresa, senza essere preparata, senza essere pronta. Ma le stava iniziando a piacere, il dolore ora era sopportabile, sentiva il cazzo di Marco che la sfondava sempre di più. Era anche più rilassata. Marco aumentò il ritmo e dopo tre colpi più forti urlò "Si... Si.... Eccola, sto arrivandoooo..." E scarico tutto il suo getto di sborra caldo nel culo di Annalisa, lei ne sentiva il valore che la inondava al suo interno....
Marco si staccò tirando fuori il cazzo umido e ancora duro, lei si girò di scatto tenendosi la mano quasi a tappare il buco del culo...
"Ma sei scemo? Ma mi hai sborrato in culo? Oddio non ci posso credere, ma sei un coglione!!!" Si tirò su alla meglio i leggings e corse in casa sbattendo la porta sel camper..... Marco sorrise con il cazzo che si stava ammosciando. Pulí tutto e rimise tutto a posto. Si rivesti e andò anche lui in casa per darsi una sciacquata.... Entrò in bagno e vide Annalisa sul bidè che si buttava acqua sul buchino come se dovesse spegnere un incendio. ...
"Sei uno stronzo, ora dovrò fare tutto il viaggio con il culo in fiamme per colpa tua", disse lei ridendo. Le era piaciuto, anche se non se l'aspettava."Oh, vieni qui piccola, scusami. Ma quando ti ho visto non ho resistito..." E la abbracciò mentre era seduta ancora sul bidè. Con la sua testa appoggiata alla pancia, Marco senti che il cazzo era tornato duro .... Lo tirò fuori un'altra volta e glielo mise in bocca. Annalisa fu ancora una volta sorpresa ebbe il tempo di dire solo "Mah ..." E iniziò un pompino da favola. L'eccitazione di Marco era alle stelle. Lei era molto abile con la bocca e nel giro di pochi minuti, le esplose nella bocca la rimanenza di sborra che aveva.
"Mmmm, ci mancava una buona colazione nutriente, ma che ti prende oggi? Sei un porco" disse lei sorridendo e sputando tutta la crema sulle tette, che pian piano scivolò sull' ombelico e sulla fighetta umida.
"Ora mi devo rilavare, guarda cos'hai combinato un'altra volta, porco" gli disse mentre si passava le dita sul clitoride.
"Beh, se la ingoiavi, non c'era nessun problema. Ma tranquilla, ci penso io a ripuliti adesso...."
Lei fece una smorfia tipo broncio alla parola ingoiare e poi aggiunse: " Ma cos'hai in mente ora? Ti ricordi che dobbiamo partire? Dai, basta ora, è tardissimo"
Lui le mise una mano sulla spalla e la spinse con la schiena contro il muro. Si mise in piedi davanti a lei e iniziò a pisciarle addosso, sulle tette, sulla figa ...
"Nooooooo, ma che cazzo stai facendo, mi stai pisciando addosso, ma sei Pirla? Ma basta, smettila"
Annalisa faceva la schizzinosa, ma le stava piacendo questa nuova cosa, anche perché in quanto a porcaggine era una vera troia da competizione.
"Dai, smettila che ti piace, porcellina vogliosa. Ora vieni qui, avvicinati..."
Lei si avvicinò al cazzo con la faccia e subito un getto di pipì le inondò la faccia. Rideva e per istinto aprì la bocca, si fece riempire la bocca, fece dei gargarismi guardando il suo porco felice e sorridente, buttò fuori la pipì dalla bocca e se la deve riempire finché Marco non finì.
Marco scese e la baciò. "Ti amo alla follia piccola, sarà una vacanza fantastica".
"Lo sarà porcellino mio, lo sarà", rispose dando ancora una succhiata al cazzo di Marco e sorridendo.
Fine prima parte.
scritto il
2024-08-14
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