Schiavo di Daniela D.
di
Marcello Luigi Malori
genere
dominazione
Finalmente sono ai piedi di Daniela D. E che me li porge per farseli leccare e baciare. Mentre incomincio la mia nuova Padrona mette sul tavolino dei moduli del contratto di schiavitù che poi io firmerò. Messa la firma chiama Ivana la sua badante e gli dice di portarmi dal suo amico veterinario dove mi marcherà a fuoco con le sue iniziali. Risalgo dietro nel posto del cane e stavolta mi aggancia il collare a un catena . Ovviamente sono ormai sempre nudo e in erezione. Arrivati dal veterinario , Ivana stacca il gancio dal mio collare e mi posiziona supino sul lettino del dottore. Il veterinario, di nome Claudio , sa già quello che deve fare . Infatti mi seda per farmi sentire meno dolore e mi mette in bocca un bastoncino. Terminata l' operazione mi applica una pomata sulla marchiatura.Serve a prevenire eventuali infezioni e per anestetizzare la zona marchiata. Al rientro nella villa di Daniela D. Ivana espone la mia marchiatura alla Padrona.
Si congratula con me e mi dice che già in questo istante sono suo effettivo schiavo. Ma io umilmente chiedo la parola che mi viene concessa . Spiego che dopo la perdita di mia suocera Lucia, anche se aveva ammaestrato la mia vacca Cinthia, la mia compagna stava riprendendo la sua autonomia. Chiedevo alla mia Padrona se poteva accettare anche la mia vacca come sua schiava. Mi rispose che non era un problema. Anche perché sapendo che era già stata ammaestrata non sarebbe stato lungo la sua rieducazione . Io dalla contentezza mi gettai ai suoi piedi leccandoli e ringraziandola. Mi disse che avrebbe organizzato il suo prelievo e avrebbe data la vacca per il suo riaddestramento al suo amico veterinario.
Si congratula con me e mi dice che già in questo istante sono suo effettivo schiavo. Ma io umilmente chiedo la parola che mi viene concessa . Spiego che dopo la perdita di mia suocera Lucia, anche se aveva ammaestrato la mia vacca Cinthia, la mia compagna stava riprendendo la sua autonomia. Chiedevo alla mia Padrona se poteva accettare anche la mia vacca come sua schiava. Mi rispose che non era un problema. Anche perché sapendo che era già stata ammaestrata non sarebbe stato lungo la sua rieducazione . Io dalla contentezza mi gettai ai suoi piedi leccandoli e ringraziandola. Mi disse che avrebbe organizzato il suo prelievo e avrebbe data la vacca per il suo riaddestramento al suo amico veterinario.
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