Una estate frizzante, molto frizzante

di
genere
incesti

Sono Anna, Luigi è il mio compagno e marito, Carlo nostro figlio. Ecco quella appena trascorsa è stata proprio una estate frizzante e vi racconto cosa è successo e come l’ho vissuta.

Durante questi giorni di vacanza al mare ho giocato con mio figlio, l’ho toccato, accarezzato, gliel’ho preso in bocca, l’ho lasciato succhiarmi i seni come quando era piccolo e mettermi le mani in mezzo alle gambe, abbiamo anche fatto l’amore.

Siamo sempre stati complici io e Luigi, il mio compagno e papà di Carlo, gli racconto tutto e seguono scopate come forse non abbiamo mai avuto così intense.

Sapevo da Luigi che adolescente era stata proprio la sua mamma a dargli le prime lezioni, meglio dire emozioni sessuali. Sapevo fin dove si erano spinti, cosa gli faceva e cosa provava ad essere nudo sul letto mentre la mamma lo teneva in costante erezione toccandolo e facendosi toccare, anche come gli aveva insegnato a farla godere, gli orgasmi ripetuti e liberatorii che voleva ricevere sul seno e sul corpo. Gli mancava ancora adesso non aver fatto l’amore con lei perché a quei tempi non esisteva la pillola. Luigi si eccitava ancora nonostante il tempo passato quando ne riparlava ed anche se con un certo turbamento la cosa aveva contagiato anche me.

E adesso con Carlo quasi maggiorenne tutti insieme in vacanza, non dico che mi abbia spinto, ma a letto facendomi l’amore ho capito come gli sarebbe piaciuto rivivere le sue vecchie emozioni attraverso me con Carlo. In questo aiutati da nostro figlio, non avevamo dubbi da tanti suoi atteggiamenti che avrebbe toccato il cielo con un dito se la cosa fosse accaduta.

Una sera a letto stavamo vedendo sul tablet un filmino erotico scelto da Luigi e non a caso era una webcam che riprendeva una mamma con suo figlio.

Probabilmente era proprio vero dalla naturalezza, dalla sensualità e dall’erotismo delle immagini in bianco e nero. Era l’abbraccio tenero di una mamma nuda che si godeva il contatto con il corpo del ragazzo, accarezzandogli la schiena e tenendolo stretto, quasi fermi, ma dalla loro posizione e da piccoli movimenti già dentro di lei; in altre immagini la faccia del ragazzo fra le cosce aperte mentre lei gli accarezzava i capelli premendogli la testa contro il proprio sesso. E poi anche lei si prendeva cura del corpo del figlio, piccole leccatine come fanno i gatti. La discesa lenta con bacetti e teneri succhiotti fino ad arrivare al cazzo per prenderlo e tenerlo in bocca, accarezzarlo con le labbra e avvolgerlo con la lingua mentre il ragazzo la guardava. E poi scendere ancora, gli aveva fatto alzare le ginocchia e messo sotto la testa e nonostante l’immagine non perfettamente chiara, erano baci fra le natiche e la lingua che si faceva strada mentre con la mano glielo teneva stretto. Si vedeva poco dopo il forte orgasmo, accompagnato dalla mano che lo stringeva ritmicamente e da movimenti più rapidi della testa in quello che gli stava facendo; poi mi ha stupito lo sguardo della mamma mentre si tirava su, il viso raggiunto da qualche spruzzo, uno sguardo quasi divertito come a dirgli sorpreso da cosa ti ho fatto.

Questo con la mia mamma non l’ho mai provato ma io a lei si ha detto Luigi. Ed ha aggiunto, ma non era una domanda, ha eccitato anche te questo video.

Quella sera mi ha poi accarezzato a lungo, mi teneva aperta, entrando con la lingua come piace a me, sfiorandomi il cappuccio e prendendolo fra le labbra. Si è fermato un momento e mi ha detto, peccato che tu non ti possa vedere, così esposta, bagnata, di un bel colore quasi rosso acceso, è proprio bellissima… e chissà come piacerebbe anche a Carlo.

Gli ho detto che un giorno o l’altro capiterà e gliela farò vedere e toccare, mentre pensavo solo fra me se gli avrei fatto le stesse cose e come avrebbe reagito. E poi stupire anche Luigi, dopo aver fatto anche l’amore tornare da lui piena, raccontandogli tutto e chiedergli di scoparmi anche lui e venirmi dentro.

Quella webcam aveva proprio lasciato il segno. Pensavo cosa mi piacerà fargli e lasciargli fare. Sento molto molto erotico per tutti e due il momento in cui per la prima volta distesa mi vedrà aprire le gambe per lui, offrendomi al suo sguardo e poi alle mani, alle dita, alla bocca, alla lingua.

Fargli sentire come è morbido il mio corpo, abbracciarlo, come è capitato altre volte ma questa volta senza vestiti e con il suo sesso che può scivolare dentro e rimanere uniti così.

Mi piacerà che mi guardi mentre glielo prendo in bocca, piccolo e morbido o già duro, stuzzicarlo con la lingua, comprimerlo con le labbra per portarlo all’orgasmo, lasciandolo spruzzarmi in gola.

Dovrà anche essere un gioco con sorprese: un seno scoperto mentre siamo soli, girare in casa senza mutandine e fargli allungare una mano. Passargli un dito sulle labbra dopo essermelo passato fra le gambe, spegnere la sua eccitazione e farglielo rizzare i nuovo.

Ma anche lasciargli fare quello che desidera. Anche lui sentire le mie mani sulla testa che lo allontanano quando le sensazioni sono troppo forti o lo spingono contro per continuare, farlo stendere vicino o sopra all’incontrario e restituirgli il piacere che mi sta dando.

Che mi prenda tirandomi su le gambe fin sulle spalle, chiedergli di farmelo sentire fino in fondo, avanti e indietro con forza, che mi faccia perdere per un momento il senso della realtà e fami sentirmi piena del suo sesso e del suo sperma.

Ecco queste sono le fantasie ed i pensieri che avevo in quel momento mentre Luigi mi faceva l’amore ed io immaginavo che fosse invece Carlo.

Ma poi c’è stata la realtà e forse ve la racconterò un’altra volta.
scritto il
2024-08-17
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