Il metronotte

di
genere
tradimenti

Eravamo sposati da due anni, è arrivato il covid ed ho perso il posto di lavoro. Gemma 21 anni io 23, una tragedia dovevamo pagare anche l'affitto oltre a tutto il resto. La ditta in cui lavoravo non è riuscita neanche a liquidarmi proprio per mancanza di possibilità. Innamoratissimi io e Gemma, ogni momento era buono per fare sesso, in tutti i modi, molte volte nel corso della notte o del giorno quando ero a casa. Si faceva massaggi sul viso e sul corpo con la sborra, sosteneva che era un nutriente per la pelle. Le preoccupazioni ci hanno tarpato le ali, scopare in quel modo non ci piaceva, perdevo l'erezione facilmente. Passando davanti alla sede di un ufficio di
vigilanza, sono entrato per chiedere se c'era la possibilità di lavorare. C'era un
ragazzo, forse mio coetaneo, mi ha detto di essere il titolare. Cercavano un rimpiazzo
per uno di loro che era appena andato in pensione. In tre giorni ho iniziato con loro.
Fortuna ha voluto che anche gemma ha iniziato a fare la commessa nella profumeria sotto casa. In una settimana abbiamo ristabilito le vecchie condizioni. Il titolare comunque
ha chiesto informazioni sulla famiglia perché dovevo prendere il porto d'armi.
Fausto il suo nome, un ragazzo veramente assennato, tra l'altro molto bello, non che io
fossi brutto ma lui era un'eccezione. Quando ha conosciuto Gemma è rimasto incantato
davanti a tanta bellezza. Il mio servizio era soltanto diurno però mi aveva avvisato Fausto che non appena avrei avuto il porto d'armi il mio impegno sarebbe stato prevalentemente notturno. Le prime nuvole apparivano sulla nostra unione perché lei
lavorava di giorno, io a breve avrei lavorato di notte. Ne abbiamo parlato io e lei,
ci davamo un tempo, qualche sacrificio sotto l'aspetto sessuale lo dovevamo fare le
prospettive non erano rosee. Ed infatti il porto d'armi è arrivato, ho avuto in dotazione la pistola ed ho iniziato il servizio notturno. Le lamentele di Gemma erano
incalzanti, parlava liberamente -Mi manca il cazzo la notte, vorrei un uomo che mi
scopasse selvaggiamente come facevi tu- Due notti alla settimana le avevo libere, ma
con la disabitudine ad alternare nelle notti lavoro e riposo, era veramente difficile,
mi addormentavo sulla figa. Ai primi momenti di sopportazione è subentrato il nervosismo, lei aveva ragione ma io non avevo torto. Poi ci si è messo anche Fausto che mi mandava sempre più lontano. Col tempo le lamentele di Gemma sono cessate, il primo
pensiero è stato che si era resa conto della situazione, e non protestava più. Ho notato che nelle scopate che riuscivamo a farci non era coinvolgente come prima spesso
la sentivo fredda come fosse un impegno forzato quello che stava facendo. Durante il
servizio la pensavo che stesse tra le braccia di qualcuno, mi vergogno ma a volte mi
eccitavo, la immaginavo con un cazzone nella figa oppure in bocca, quella sborra spalmata sul viso e sul corpo. Una notte mi sono anche masturbato, ero solo in macchina
mi sono sborrato sulla divisa perché sono venuto subito prima che mi preparassi.
Le notti successive sempre allo stesso modo, a volte anche due sborrate, mi eccitava il
pensiero che lei dormisse con qualcuno. Una sera invece del solito giro ho cambiato
percorso ed a mezzanotte, saltando qualche ispezione nei paesi vicini, ho girato dalle
parti di casa. Pensavo di trovare qualche indizio, invece nulla. Ripassando per una
traversa, la macchina appena ci passava mi è parso di vedere la macchina di Fausto.
Sono sceso, era proprio la sua, ecco perché mi mandava sempre più lontano, ed ecco
perché Gemma non protestava più. Una persona normale li avrebbe raggiunti e magari con qualche atto di violenza avrebbe calmato la sua agitazione. Io sono rimasto seduto nella macchina col motore acceso, ho valutato che se avessi protestato in un colpo
solo avrei potuto perdere lavoro e moglie, ho ripreso il mio normale giro di ispezione.
Questa volta di seghe ne ho fate due consecutive. In fondo in questo modo Gemma era
felice e soddisfatta sessualmente, lo stesso dicasi per Fausto ed anche io ero felice
sapendoli insieme. Ora le scopate con Gemma erano diventate violente, voleva sapere
cosa avevo, perché ero diventato così potente sessualmente, me lo diceva -Mi fai godere
tantissimo- Con Fausto non ci eravamo detti niente, con gli sguardi c'eravamo capiti,
poteva scopare con Gemma senza nascondersi, aveva la mia approvazione. Gemma me lo ha
confessato che scopava con Fausto, le ho chiesto se le fosse piaciuto farlo insieme
io lei e Fausto, siamo stati tutti d'accordo, lei entusiasta. Anche adesso faccio lo stesso lavoro.
scritto il
2024-08-21
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