Ode alla moglie.
di
emo
genere
voyeur
Ormai era diventata la sua tattica, se vedeva un ragazzo interessante, in qualsiasi posto stavamo, mi metteva la lingua in bocca come se non ci vedessimo da anni. Se invece il posto lo consentiva, si piegava sulle ginocchia, apriva la patta, tirava fuori il cazzo e cominciava a succhiare. Facile immaginare la reazioni del fortunato osservatore, tirava fuori il cazzo anche lui e cominciava a menarselo. Se il cazzo era interessante procedeva con la sua arte coinvolgendolo, viceversa metteva a posto tutto, mi dava ancora un bacio per gratificarmi, uscendo dall'equivoco. Era un gioco
eccitante che spesso non andava a buon fine, senza offendere nessuno, ci sono alcuni
che fanno pena. Mi dispiace per loro, magari sostengono che la misura non conta, un cazzo nella figa che svernicia le pareti è qualcosa di sublime, questo il suo concetto.
Con Alessandra abbiamo trovato subito identità di vedute, in fondo si vive una volta sola, arrivare vergini alle porte del paradiso si rischia di essere derisi anche da (sanpietro). -Se mi piace un cazzo non ci rinuncio, fai lo stesso se ti piace un'altra figa- No cara Alessandra a me piace solo la tua figa, a me piace se la lavoro io, piace se la lavorano gli altri, la tua espressione mentre godi mi da un piacere immenso, mi piace prenderlo in mano e delicatamente infilartelo, magari prima lo bagno
con la mia saliva, per poi leccarti e leccarvi per farvi morire, quella cascata di sborra nella mia bocca è il massimo del sesso come lo intendo io, altro che fighe sconosciute, poi parliamoci chiaro una figa come la tua non si trova facilmente, ci vorrebbe un pittore per dipingerla. Ti confesso che quella foto della tua figa in primo piano spesso la mostro ai miei colleghi facendoli impazzire di desiderio. Sei la mia vita.
eccitante che spesso non andava a buon fine, senza offendere nessuno, ci sono alcuni
che fanno pena. Mi dispiace per loro, magari sostengono che la misura non conta, un cazzo nella figa che svernicia le pareti è qualcosa di sublime, questo il suo concetto.
Con Alessandra abbiamo trovato subito identità di vedute, in fondo si vive una volta sola, arrivare vergini alle porte del paradiso si rischia di essere derisi anche da (sanpietro). -Se mi piace un cazzo non ci rinuncio, fai lo stesso se ti piace un'altra figa- No cara Alessandra a me piace solo la tua figa, a me piace se la lavoro io, piace se la lavorano gli altri, la tua espressione mentre godi mi da un piacere immenso, mi piace prenderlo in mano e delicatamente infilartelo, magari prima lo bagno
con la mia saliva, per poi leccarti e leccarvi per farvi morire, quella cascata di sborra nella mia bocca è il massimo del sesso come lo intendo io, altro che fighe sconosciute, poi parliamoci chiaro una figa come la tua non si trova facilmente, ci vorrebbe un pittore per dipingerla. Ti confesso che quella foto della tua figa in primo piano spesso la mostro ai miei colleghi facendoli impazzire di desiderio. Sei la mia vita.
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Commenti dei lettori al racconto erotico