Valerio, il giardiniere e Amed, il mio allievo. (PRIMA PARTE)

di
genere
dominazione

Quel pomeriggio avevo proprio una gran voglia di scopare, stavo tornando con la macchina da un collegio docenti e avevo deciso che quella sera mi sarei fatta sbattere da uno sconosciuto. Ero in astinenza da una settimana. Decisi di fermarmi in un Bar a pochi chilometri dal mio paese, avrei preso un aperitivo e magari avrei attaccato bottone con qualcuno. Parcheggiata la macchina mi diressi subito al Bar. Entrando scrutai l'ambiente e subito un ragazzo attirò la mia attenzione. Ordinai, mi sedetti e iniziai a guardarlo meglio. Era un ragazzone, ad occhio alto un metro e ottanta, grasso come piacciono a me, con capelli castano scuro un po' brizzolati e barba dello stesso colore. Era vestito con una tuta verde scuro da giardiniere, abbastanza sporca, che subito faceva pensare che stesse rientrando da lavoro e si fosse fermato per un drink, un po' come me. Gli davo non più di 35 anni e con sè aveva un bambino, deduco fosse il figlio perchè sentivo che lo chiamava babbo. Stava al bancone con un altro ragazzo e all'improvviso incrociò il mio sguardo. Allora mi alzai per andare al bancone a prendere il mio drink, gli passai vicino e potei sentire l'altro ragazzo che gli diceva: 'Cazzo Valerio, questa misà proprio che c'ha voglia di scopare, hai visto come ti guarda da quando è entrata? Guarda che fica!' e lui gli replicò: 'Magari Robè, magari! Ho ripreso mio figlio da scuola e questa sera volevo giusto lasciarlo a mia madre così da poter andare a troie... se questa ci sta, mi risparmia viaggio e ricerca e magari pure i soldi!'. Iniziarono tutti e due a ridere, intanto io mi ero rimessa seduta e lo fissavo. Sentivo l'altro ragazzo incitarlo: 'Dai Valè cazzo! Ti si sta mangiando con gli occhi! Se tra un minuto non sei andato da lei, vado io!' 'No no, sta fermo lì... è mia! Tienimi mio figlio e aspettami qui!' 'Bravo così si fa! Vai e parlaci e vedrai che questa sera gli farai sentire la sequoia che c'hai in mezzo alle gambe!'. Non essendo molto lontana avevo sentito tutto quanto, chissà perchè aveva detto la "sequoia"? Intanto vidi il ragazzone avvicinarsi al mio tavolo. 'Ciao bella! Mi chiamo Valerio, posso sedere?' 'Ciao, piacere mio, Marta. Certo siediti pure!'. Si sedette e inziò a parlare: 'Cosa ti posso offrire?' 'Un altro Spritz grazie!' Fece un cenno al cameriere che evidentemente conosceva e gli disse 'Marco, porta due Spritz. Mi sono permesso di disturbarti perchè col mio amico ho notato che mi stavi guardando. O magari mi sbaglio?' 'No no, non ti sbagli, ti stavo proprio guardando...' gli accennai un sorriso e lui 'Ah si? E perchè?' detto questo mi strizzò l'occhiolino. Allora con voce più bassa e un po' maliziosa gli dissi: 'Sei proprio un bel ragazzone, di quelli che piacciono a me. Contento?' Strabuzzò gli occhi, si girò verso il suo amico per dargli conferma col capo di quanto dicevano e poi si rigirò verso di me: 'Marta, sono proprio onorato... una bella ragazza come te, che mi da tutte queste attenzioni. Sei stupenda! Quanti anni hai? Io 35' 'Io 41'. Subito replicò: 'Mmhh adoro le ragazze più grandi... mmhh' all'improvviso sentì che mi stava facendo il piedino sotto il tavolo e mi prese le mani tra le sue 'Senti bellissima, io qui vicino a 3 Km ho una casa in mezzo alla campagna. Ti va se andiamo lì? Mi faccio una bella doccia, cena intima a due e poi ci divertiamo? Dai dimmi di si, che questa sera c'ho una voglia che muoio... è tutta la settimana che lavoro e c'ho voglia di sfogarmi'. Allora risposi 'Si, vengo volentieri...' e lui in stato di evidente eccitazione mi strinse più forte le mani alle sue: 'Marta che regalo che mi fai... ti farò venire io e molto vedrai! Aspetta che dico al mio amico di portare mio figlio da mia madre e poi andiamo, va bene?' 'Certo, salutami il tuo amico'. Si alzò e andò verso il suo amico tutto contento. Si dissero qualcosa poi tornò verso di me, mi fece cenno di seguirlo e partimmo con la sua auto. Arrivammo subito sul posto, la casetta era rustica ma molto accogliente, entrammo e mi accorsi che lui chiuse la porta a chiave e poi la mise in tasca. 'Marta ti piace qui?' ' Si, è molto accogliente Valerio.' 'Bene bene, dai siediti qui sul divano...' Mi sedetti e subito lui si sedette accanto a me. Iniziò ad appiccicarsi e a strusciarsi a me, poi iniziò a palparmi i seni con forza 'Mmhh Marta, Marta, quanto cazzo sei bona, senti come sei soda! Fammi sentire qua sotto dai... apri le cosce dai...' e così facendo mi infilò una mano sotto la gonna e iniziò a toccarmi la fica. 'Senti quanto cazzo sei stretta e bagnata... porca puttana qui bisogna aprirla un po' sta passerina eh?'. All'improvviso iniziai a sentirmi un po' a disagio, va bene che avevo voglia di scopare, ma mi sarebbe piaciuto farlo con calma, dopo una rilassante cena a due e magari dopo che lui si era fatto una doccia. Allora obbiettai: 'Valerio, Valerio aspetta... ma non dovevamo cenare? Non ti fai una doccia?' e strinsi le gambe come a chiuderle. Si alzò stizzito 'Cara cominci già a fare la preziosa? Non ci siamo sai?' Iniziò a girare intorno al tavolo e capii che forse non era stata una buona idea seguirlo, iniziavo quasi ad essere turbata. Tornò davanti a me e mi disse 'Ora vado di là a darmi una lavata all'uccello, quando torno voglio che tu sia un po' più disponibile, altrimenti qui sono cazzi... per te ovviamente mia cara.' Aprì una porta, entrò e la chiuse sbattendola. Ero preoccupata, cercai il cellulare in borsa ma era sparito, di sicuro era stato lui a prenderlo. Provai ad aprire la porta ma niente. Mi rimisi a sedere pensando che forse l'idea di fare la troia per una sera non era stata una buona idea. Poco dopo la porta si riaprì e uscì con solo dei box neri addosso. 'Dai, vieni qui...' Agitata risposi 'Valerio ma perché sei così agitato? Calmati, ceniamo e magari dopo ci rilassiamo no?'. Sempre più incazzato mi rispose: 'Io sono rilassato e ho proprio voglia di una bella cena a basa di fica, tette e culo... dai troia, vieni di là con me sennò m'incazzo! Muoviti!!'. Mi alzai e lo seguì nella stanza, dove c'era un grosso letto matrimoniale sfatto, un sacco di foto pornografiche alle pareti e sopra un vecchio mobile vari arnesi, manette, falli di gomma, creme e altri arnesi. Lui chiuse subito la porta a chiave. 'Spogliati dai, fammi vedere la fica dai...' 'Va bene Valerio va bene' risposi senza obiettare. Rimasi completamente nuda. Lui era eccitatissimo 'Mamma quanto cazzo sei bona, altro che le troie che frequento di solito, guarda che tette sode, che culo sodo e che fichetta da allargare e inzuppare!'. Mi si gettò addosso, inziò a toccarmi tutta, dalla testa ai piedi, iniziò a baciarmi dappertutto. 'Mmhh, bella, bella, che porcona che sei, cazzo che fica... sei proprio bona, adesso ti monto per bene e ti cavalco, si cazzo!'. Si tolse i boxer ed era meglio non l'avesse fatto! Ora capisco perchè parlava di sequoia il suo amico. Aveva un cazzo veramente grosso, sembrava una grossa pannocchia come quelle del grano quando sono sbucciate! Un cazzone mostruoso come non ne avevo mai visti se non in qualche film porno. Lungo di sicuro 25 cm, larghissimo alla base, poi un pochino più stretto, proprio come una pannocchia, dal quale spuntava una cappella grossa e gonfia. Avevo paura di quel cosone enorme. 'Ti piace? Visto che roba? Dai toccalo e dagli un bacino sulla punta... dai troia è un ordine!' 'No, questo non lo faccio...' Allora mi prese per un braccio e mi scaraventò sul letto. 'Adesso ti insegno io a disobbedire... apri la fica dai!' 'No, non voglio!' 'Ah non vuoi? Prima mi stuzzichi brutta troia e poi fai la preziosa? Ora vedrai!' Non feci in tempo a scendere dal letto che prese delle manette, si buttò su di me e mi legò le mani al letto con le catene. Siccome divincolavo le gambe, prese una corda e le legò al letto. Ora ero sul letto a pancia in sù... completamente immobilizzata, come una X.... mani e piedi legati, a gambe aperte. 'Ti prego lasciami andare!' 'Zitta puttana, ora ti farò godere come mai hai goduto!'. Iniziò a leccarmi la fica e intanto eccitato borbottava 'Mmhh senti che cazzo di fighetta... mmhh che sapore salato e dolciastro... senti come le tieni bene... mmhh ora gli faccio conoscere il mio baobab!'. Salì sopra di me, iniziò a baciarmi i seni e mi stringeva forte a sè... intanto colava di sudore tutto sopra di me. All'improvviso con una mano portò il suo enorme cazzone vicino alla mia piccola fica... poi iniziò a spingere. 'Nooo Valerio nooo ti prego è troppo grosso nooo... nooo' 'Zitta troia zitta e apri bene dai... sentirai' e con un colpo me lo butto tutto dentro 'Siii cazzo siii così... senti il mio cazzo e vacca... senti com'è grosso... mmhh arf... mmhh' intanto mi stringeva forte e mi leccava le tette. 'Nooooo oddio noooo!!! Mi fai male noooo basta ti prego no... oddiooo noooo! Ohiiiii!!! Nooooo'. Iniziò a fare dentro e fuori e a ogni colpo mi sembrava di perdere la verginità come la prima volta che avevo scopato. 'Nooo basta...' e lui 'Urla troia urla quanto ti pare tanto qui non ti sente nessuno! Tieni... tieni... prendilo tutto... arf... tieni cazzooo senti come ti apro la fica cazzo!!! Tieni puttana...' e dava colpi su colpi 'è troppo grosso... ohiii ohi... basta bastaa... nooooooooo ahiiiiiii' 'basta? Dopo una settimana che uno si fa un culo così.. arf.. mmhh.. arf.. un ragazzo avrà pure diritto a sfogarsi un po' montando una bella porca come te no? Arf... tieni cazzo... dai stringilo tutto in fica cazzo daiiiii... arf... tieniiiii' e sudava, puzzava e intanto mi sbatteva con una forza sovrumana. Sentivo i colpi di quel grosso cazzone a pannocchia sempre più forti e decisi. Quasi non riuscivo più a tenerlo dentro di me. Con un filo di voce strozzato dal dolore di quel grosso cazzone gli sussurrai 'basta dai ti prego... basta... vieni presto che è troppo grosso... ohii. Ohii ahiiiii... bastaaaaa!' E lui si eccitava ancora di più 'Fa la brava... tieni troia, voglio fotterti la fica fino a consumartela... arf... tieni cazzo prendilo tutto!' si sentivano i tonf tonf del lettone che sbatteva al muro tanto mi scopava forte. Tonf tonf e ancora tonf... 'dai maiala dai... dimmi che ti piace cazzo daiiiii' 'Si mi piace, mi piace, ma è troppo grosso basta... ti pregoooo!!!!' Ora mi teneva anche i fianchi... e il suo cazzone continuava a entrare e uscire dentro di me. 'su su resisti un altro pochino troia su... fammi sfogare un po'! Cazzo siii così tieni troi tieniiiii...' tonf tonf e ancora tonf. 'Oddio vengo vengoooo nooooo odddiioooo' venni sopra quel grosso cazzone mentre mi penetrava. 'Brava troia brava... sbroda sul mio cazzone brava... tieni... tieni...' era eccitato come un mulo, sentivo il suo cazzone sempre più gonfio e non resistevo più 'basta ti prego.. ti prego...' 'dai maiala dai...' e ancora tonf tonf il letto che sbatteva contro il muro, finché all'improvviso lo tirò fuori e di corsa di avvicinò alla mia bocca 'apri la bocca corri... dai troia!'... obbedii e me lo spinse tutto fino in gola 'cazzo ecco eccola... arriva... sborro cazzo si... ohhhhh siiii cazzo siiii siiiii... arf... troiona mia! Siiiii' mi sentii la bocca soffocare da quanto sborrava... finì di godere e poi tirò fuori il cazzo, ora mezzo moscio ma ancora enorme dalla mia bocca. Avevo inghiottito tutta la sua sborra e gli chiesi: 'ora mi sleghi per favore?' 'Si si, piaciuta la cena? Bella porcona mia... l'hai mangiata tutta eh?'. Non fece in tempo a slegarmi che suonarono alla porta. Infilò di corsa i boxer, accostò la porta della stanza e corse ad aprire. Potevo sentire tutto dalla stanza. 'Ciao Amed, entra, vuoi un caffé?' e una voce maschile gli rispose: 'Va bene capo, sono venuto per riscuotere il mese... ma t'ho disturbato? Sei in mutande! Ripasso domani se vuoi.' Alla domanda Valerio gli rispose 'No, ma va là... ti faccio il caffé e saldiamo. È che ho per le mani una bella porcella e me la sono scopata per bene!' 'Grande capo! C'hai 'na troia in stanza? Posso vederla? Ti prego!!! Così questa sera mi faccio 'na bella sega quando la penso!' e lui 'Va bene Amed, alla tua età anch'io mi ammazzavo di seghe, vieni che prima del caffè ti faccio vedere sta bella fica!'. 'Grazie mille capo!'. Poco dopo entrarono tutti e due nella stanza, io era ancora nuda e legata mani e piedi al letto. Il ragazzo marocchino spalancò gli occhi e esclamò 'Cazzo capo ma è la mia Prof. di Storia... Prof. che ci fa qui?' chiese tra la stupito e il divertito e poi si mise a ridere come un matto. Era un mio alunno delle superiori di 19 anni, un somaro coi fiocchi, che lavorava come aiuto giardiniere per avere qualche soldo in più, ma mai avrei pensato di trovarmelo lì! 'Niente, non sto facendo niente e poi non ti riguarda!' E lui 'Cazzo Prof. è proprio bona, la immaginavo una gran gnocca ma non così bona...' A quel punto Valerio intervenne 'Ah però! Amed c'hai 'na Prof. così fica e non dici niente? Guarda che fichetta che c'ha... guardala bene così a casa ti seghi meglio...' poi si rivolse a me 'Marta come va questo ragazzo a scuola?'. Io risposi 'Male, molto male!' Subito Amed intervenne 'Con lei male... mi ha dato 3 e lo scorso anno m'ha pure bocciato... è bona ma stronza!' e mi guardò con aria di sfida. Poi si rivolse a Valerio: 'Capo ti chiedo un favore... visto che m'ha fatto bocciare... fammela scopare per bene te prego! La voglio scopare de brutto! Tanto non po raccontare niente sennò la licenziano, xhe ha scopato con suo alunno! Guarda questo mese me paghi così... te prego non ho mai scopato, me sono sempre fatto le seghe! Fammi assaggiare la fica capo!' Io iniziai a divincolarmi. Valerio mi guardò, lo guardò e gli disse: 'Mmhh si può fare! Quindi tu baratteresti il tuo stipendio per un po' di fica?' 'Si si capo te prego!' Poi si rivolse a me 'Marta hai niente in contrario se faccio assaggiare la tua fica al tuo allievo?' e sogghignò. Capivo che non avrei avuto scampo e stetti zitta. 'Bene Amed, chi tace acconsente, quindi scopati pure questa bella maiala!' 'Capo grazie mille! Grazie!!!'. 'Bene, io vado a fare un bel caffè, lascio la porta aperta, se hai bisogno di me Amed, chiamami' detto questo Valerio si diresse nell'altra stanza. Amed iniziò a spogliarsi, rimase solo in canotta e mutande, mi guardò e toccandosi il suo grosso cazzo che spingeva da sotto le mutande mi disse: 'Adesso Prof. sei tutta mia! Ti pentirai di avermi bocciato... sentirai come te scopo forte!' Continua...
scritto il
2024-10-11
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