La cugina a 4 zampe nel bosco
di
favola erotik
genere
incesti
Avevo 19 anni, calciatore e cacciatore, mi piace andare in giro per i boschi per cinghiali .
Il mio cane sente qualcosa, gemiti da un fitto di cespugli, fermo il cane, e vedo mia cugina Rachele che si è messa a 4 zampe con dietro un forestiero. che la pompa, Rachele 30 anni e pure un fidanzato piuttosto manesco, Solo un forestiero poteva arrischiarsi, penso, sta rischiando la vita.
Riconosco la voce del fidanzato che sta cercando , forse qualcuno deve averlo avvertito .
Si staccano, il forestiero è terreo, lo avviso che sta rischiando la pelle, tenta di scappare, ma dove cazzo vai torna alla macchina, e di che non conosci nessuno.
Nascondo Rachele in una grotticella che solo io conosco, e vado incontro al fidanzato,
Lro hanno preso quel tipo, “ conosci questo qui?” Era con un maschio, facevano i ricchioni, quell'altro è scappato risposi, questo salvò la vita del forestiero, la cosa era credibile.
Recuperai la mia moto, caricai Rachele e per sentieri che io solo conoscevo, la riportai a casa. Riuscì a inventarsi che era con una cugina del paese vicino e fu creduta.
Rachele viveva il sesso allegramente, solo quel coglione del fidanzato non lo accettava, credeva di essere ancora nelle epoche passate.
Era maestra, si decise a chiedere un trasferimento al Nord, nella città in cui io andai studente universitario, dove abitava con una collega.
Li ci vedemmo ed io subito mi interessai alla collega, una 35enne, chiamata Mina, ed anche se avevo 15 anni di meno, mi interessava, l’avrei scopata volentieri.
Cominciai perciò a frequentare la loro casa, “E smettila di sbavare per Mina”, era stizzita Rachele, è sposata e ha pure figli, non fare lo stronzetto.
Ma Mina accettò di uscire assieme, e poi di venire a casa. Non era bellissima di viso, ma aveva un bel corpo, abbastanza alta, con un seno eccitante, e quando ci baciammo la prima volta, ne sentii la voglia, voleva ragazzi più giovani, e facemmo sesso senza bisogno di parole d’amore, probabilmente voleva bene al marito, ma aveva quella debolezza dei ragazzi giovani.
Ricordo che quando me lo prese in bocca non fui nemmeno tanto eccitato come quando entrai in quella figona calda, aveva un calore interno eccezionale e per me ragazzo troppo bello.
Mi faceva mettere il preservativo, non poteva restare incinta, ma amava sentirmi sborrare anche 2 o 3 volte. Cosa che l’età mi permetteva. Comunque era una buona madre e seguiva i figli ragazzini, si concedeva quella parentesi di piacere e poi stop.
Rachele non era contenta, e avemmo una discussione, che cazzo combini, Mina ti usa e poi se ne frega di te, tu devi cercare una ragazza giusta per te. Fai il gigolò per lei?
Ma mica me la devo sposare, io godo e poi ho visto anche te a 4 zampe nel bosco con uno sconosciuto, e te la godevi, quindi siamo della stessa specie. Ma forestiero per te, io e lui ci conoscevamo dai tempi dell’università, ed era venuto a trovarmi, lui ha 10 anni più di me.
Come tu con me, dissi, e più o meno come Mina. Ma noi siamo donne …
E che vuol dire? Sei uno bello stronzetto, magari vuoi chiavarti anche me?.
Beh, da ragazzino mi facevo le seghe pensando a te quando eri 20enne, cazzo che bona che sei, cugina,.
Ma guardalo, lo studente, si fa la mia amica, e ora si vuol fare anche me. Ma si scosciava un po ed allentava la scollatura, tanto che le chiesi “mi fai vedere le tette?” Che stronzo, ma me le mostrò, tanto che ne assaggiai uno, ma lei si ricoprì, basta, fermati, porco.
E dai fammi vedere le cosce, lei alzò le gonne, mentre a me veniva durissimo, tanto che lo tirai fuori, per segarmi, ma ci pensò lei era tutta vogliosa, e prima mi segò un po mentre le ciucciavo le tette, poi non esitò a prenderlo in bocca, ma con passione e godimento, cosa che mi esaltò, l’avrei subito sbattuta sul letto.
La portai quasi in braccio, non vedevo l’ora di metterla sotto, e le feci sentire tutta la mia foga di ventenne, tanto che ebbe diversi orgasmi, dopo uno di questi mi disse fermati, mi metti incinta feci appena in tempo a tirarlo fuori e la bagnai tutta di sborra.
Ma l’età si fece valere, e a Rachele piaceva anche il culo, cosa che mi era capitata solo una volta da ragazzo, e lei si girò e si mise a 4 zampe, come l’avevo vista fare con quello, e ne ricavai un bel piacere, anche se mi piace più la figa, fino a sborrarle nella pancia.
Che impressione per un 20enne, lei aveva goduto molto, e questo mi inorgogliva.
Non mi aveva mai baciato, ma per me andava bene così allora, ma questo mi apriva una carriera di gigolò.
Mina però che aveva capito tutto, fece un discorso intelligente, alla fine dei conti, disse a Rachele, sia io che te andremmo prima o poi a cercare qualcuno, il cazzo ci piace e non gradiamo troppo lunghe astensioni.
C’è tuo cugino che ha energia per due, però non lo dobbiamo troppo viziare, se non smette di andare con le ragazze, e fa il gigolò, è atletico e virile, le donne lo vogliono.
E così continuai a frequentarle, a volte eravamo in tre, in allegria.
Mia cugina diventò però più affettuosa, stranamente, fino a cominciare a diventare tenera e a baciarmi, ad assumere atteggiamenti sempre sensuali, ma anche materni.
Mina ottenne finalmente il trasferimento ed il ritorno a casa, io andavo bene negli studi universitari, Rachele era pensierosa.
Si rese conto che quel menage, a base sessuale, che si stava trasformando in affettuosità, mi poteva limitare, ed ormai mi voleva bene. Ma il sesso fra noi era tropo intenso, per rinunciarci, anche per me.
Comunque le cose quasi cessarono quando andai a studiare all’estero, dove conobbi e mi innamorai delta mia attuale moglie.
Quasi si. Perchè, quel legame strano , ci fece ancora incontrare, in grande segreto, per rivivere quei momenti.
Lei iniziò una convivenza proprio con il “forestiero” con cui l’avevo scoperta nel bosco, mentre il suo fidanzato mafioso fece una bella carriera in galera per omicidio.
Anni dopo il “forestiero” come ormai lo chiamavamo, un distinto professionista nella vita, ancora mi ricordava che l’avevo salvato facendolo passare per ricchione.
Il mio cane sente qualcosa, gemiti da un fitto di cespugli, fermo il cane, e vedo mia cugina Rachele che si è messa a 4 zampe con dietro un forestiero. che la pompa, Rachele 30 anni e pure un fidanzato piuttosto manesco, Solo un forestiero poteva arrischiarsi, penso, sta rischiando la vita.
Riconosco la voce del fidanzato che sta cercando , forse qualcuno deve averlo avvertito .
Si staccano, il forestiero è terreo, lo avviso che sta rischiando la pelle, tenta di scappare, ma dove cazzo vai torna alla macchina, e di che non conosci nessuno.
Nascondo Rachele in una grotticella che solo io conosco, e vado incontro al fidanzato,
Lro hanno preso quel tipo, “ conosci questo qui?” Era con un maschio, facevano i ricchioni, quell'altro è scappato risposi, questo salvò la vita del forestiero, la cosa era credibile.
Recuperai la mia moto, caricai Rachele e per sentieri che io solo conoscevo, la riportai a casa. Riuscì a inventarsi che era con una cugina del paese vicino e fu creduta.
Rachele viveva il sesso allegramente, solo quel coglione del fidanzato non lo accettava, credeva di essere ancora nelle epoche passate.
Era maestra, si decise a chiedere un trasferimento al Nord, nella città in cui io andai studente universitario, dove abitava con una collega.
Li ci vedemmo ed io subito mi interessai alla collega, una 35enne, chiamata Mina, ed anche se avevo 15 anni di meno, mi interessava, l’avrei scopata volentieri.
Cominciai perciò a frequentare la loro casa, “E smettila di sbavare per Mina”, era stizzita Rachele, è sposata e ha pure figli, non fare lo stronzetto.
Ma Mina accettò di uscire assieme, e poi di venire a casa. Non era bellissima di viso, ma aveva un bel corpo, abbastanza alta, con un seno eccitante, e quando ci baciammo la prima volta, ne sentii la voglia, voleva ragazzi più giovani, e facemmo sesso senza bisogno di parole d’amore, probabilmente voleva bene al marito, ma aveva quella debolezza dei ragazzi giovani.
Ricordo che quando me lo prese in bocca non fui nemmeno tanto eccitato come quando entrai in quella figona calda, aveva un calore interno eccezionale e per me ragazzo troppo bello.
Mi faceva mettere il preservativo, non poteva restare incinta, ma amava sentirmi sborrare anche 2 o 3 volte. Cosa che l’età mi permetteva. Comunque era una buona madre e seguiva i figli ragazzini, si concedeva quella parentesi di piacere e poi stop.
Rachele non era contenta, e avemmo una discussione, che cazzo combini, Mina ti usa e poi se ne frega di te, tu devi cercare una ragazza giusta per te. Fai il gigolò per lei?
Ma mica me la devo sposare, io godo e poi ho visto anche te a 4 zampe nel bosco con uno sconosciuto, e te la godevi, quindi siamo della stessa specie. Ma forestiero per te, io e lui ci conoscevamo dai tempi dell’università, ed era venuto a trovarmi, lui ha 10 anni più di me.
Come tu con me, dissi, e più o meno come Mina. Ma noi siamo donne …
E che vuol dire? Sei uno bello stronzetto, magari vuoi chiavarti anche me?.
Beh, da ragazzino mi facevo le seghe pensando a te quando eri 20enne, cazzo che bona che sei, cugina,.
Ma guardalo, lo studente, si fa la mia amica, e ora si vuol fare anche me. Ma si scosciava un po ed allentava la scollatura, tanto che le chiesi “mi fai vedere le tette?” Che stronzo, ma me le mostrò, tanto che ne assaggiai uno, ma lei si ricoprì, basta, fermati, porco.
E dai fammi vedere le cosce, lei alzò le gonne, mentre a me veniva durissimo, tanto che lo tirai fuori, per segarmi, ma ci pensò lei era tutta vogliosa, e prima mi segò un po mentre le ciucciavo le tette, poi non esitò a prenderlo in bocca, ma con passione e godimento, cosa che mi esaltò, l’avrei subito sbattuta sul letto.
La portai quasi in braccio, non vedevo l’ora di metterla sotto, e le feci sentire tutta la mia foga di ventenne, tanto che ebbe diversi orgasmi, dopo uno di questi mi disse fermati, mi metti incinta feci appena in tempo a tirarlo fuori e la bagnai tutta di sborra.
Ma l’età si fece valere, e a Rachele piaceva anche il culo, cosa che mi era capitata solo una volta da ragazzo, e lei si girò e si mise a 4 zampe, come l’avevo vista fare con quello, e ne ricavai un bel piacere, anche se mi piace più la figa, fino a sborrarle nella pancia.
Che impressione per un 20enne, lei aveva goduto molto, e questo mi inorgogliva.
Non mi aveva mai baciato, ma per me andava bene così allora, ma questo mi apriva una carriera di gigolò.
Mina però che aveva capito tutto, fece un discorso intelligente, alla fine dei conti, disse a Rachele, sia io che te andremmo prima o poi a cercare qualcuno, il cazzo ci piace e non gradiamo troppo lunghe astensioni.
C’è tuo cugino che ha energia per due, però non lo dobbiamo troppo viziare, se non smette di andare con le ragazze, e fa il gigolò, è atletico e virile, le donne lo vogliono.
E così continuai a frequentarle, a volte eravamo in tre, in allegria.
Mia cugina diventò però più affettuosa, stranamente, fino a cominciare a diventare tenera e a baciarmi, ad assumere atteggiamenti sempre sensuali, ma anche materni.
Mina ottenne finalmente il trasferimento ed il ritorno a casa, io andavo bene negli studi universitari, Rachele era pensierosa.
Si rese conto che quel menage, a base sessuale, che si stava trasformando in affettuosità, mi poteva limitare, ed ormai mi voleva bene. Ma il sesso fra noi era tropo intenso, per rinunciarci, anche per me.
Comunque le cose quasi cessarono quando andai a studiare all’estero, dove conobbi e mi innamorai delta mia attuale moglie.
Quasi si. Perchè, quel legame strano , ci fece ancora incontrare, in grande segreto, per rivivere quei momenti.
Lei iniziò una convivenza proprio con il “forestiero” con cui l’avevo scoperta nel bosco, mentre il suo fidanzato mafioso fece una bella carriera in galera per omicidio.
Anni dopo il “forestiero” come ormai lo chiamavamo, un distinto professionista nella vita, ancora mi ricordava che l’avevo salvato facendolo passare per ricchione.
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