Tiepida sottomissione
di
Otto
genere
dominazione
Erano circa le 21, andai dalla vicina a restituire una pinza prestatami dal marito, Iole mi fece entrare, Ernesto non era a casa, disse che era tornato a Napoli dalla sorella per un problema in famiglia; mi chiese se volevo un caffè, accettai di buon grado, lei era una vicina decisamente simpatica oltre che una piacevole donna dai tratti mediterranei labbra carnose, capello corvino sempre perfetto e seno generoso, dopo alcune chiacchere scherzose notai un intenso profumo di camomilla che contrastava con quello del caffè che lentamente saliva dalla moka, chiesi come mai di questo profumo, non era un po' presto per la camomilla ? sorrise e disse che aveva fatto un clistere ad un’amica prima di cena e nei cambi stagione ne avremmo tutti bisogno, non sapevo di questa pratica al cambio stagione né della sua dote da infermiera, disse che coi clisteri era proprio brava ma anche con iniezioni e supposte se la cavava bene, se volevo lei era ben disposta a farmi la pratica da inizio stagione, sorrisi senza dire nulla, disse di non fare il timido, visto che Ernesto non potrà mai tronare perché non approfittarne?
Iole versò il caffè, ripose la moka con movimenti lenti “ suvvia ti preparo la camomilla, e poi agli uomini in fondo piace fidati!” senza accorgermi del tempo trascorso mi ritrovai ad andare nella camera degli ospiti ove vi era piazzato un lettino di tipo estetico e un tavolino dove in bella vista vi era una grossa pera arancione con una lunga cannula nera lunga grossa quanto un pollice, a fianco una specie appendi abiti dove una sacca da enteroclisma era appesa; mi chiesi come mai codesta offerta? sarebbe stata una cosa solamente volta al benessere? o un qualcosa di erotico ? certamente la seconda non mi sarebbe dispiaciuta vista la mia lunga astinenza sessuale da singol e la mia voglia di essere preso dietro da una donna.
Disse di spogliarmi completamente e di stendermi prono sul lettino per la preparazione, presi posizione, la mia testa era rivolta al muro per cui non vidi nulla dei preparativi, senti lo schiocco dei guanti in lattice, due mani calde si appoggiarono sulle mie natiche, un leggero massaggio come per separarle e mettere in mostra il buco, un liquido fresco cominciò a colare sulla fossetta tra le natiche, un secondo dopo due dita cominciarono a spalmarlo sul buco, piacevole sensazione che durò poco, le due dita si fecero strada nel mio stretto orifizio procurandomi un deciso fastidio, lentamente ma senza indugi entrarono fino in fondo per poi roteare e allargarlo ancor di più, un silenzio tombale, le dita mi trasmisero una piacevole e leggermente dolorosa penetrazione, durò qualche minuto provocandomi una forse e dico forse involontaria ma completa erezione, fortunatamente la posizione mi consentì di nasconderla ma l’imbarazzo mi invase.
Levando le dita la sua voce annunciò che ero costipato, per cui avrebbe prima somministrato una peretta calda per far smollare le feci da trattenere a lungo e solo una volta scaricata la massa fecale mi avrebbe fatto una bella sacca da due litri, poco dopo senti la grossa cannula entrare fino in fondo, provai una eccitante sensazione visto che il buchetto era già stato abbondantemente lavorato, il liquido molto caldo cominciò a borbottarmi nelle viscere, non durò molto la peretta per mia fortuna perché verso la fine il fastidio divenne molto! “ORA aspetta il mio ordine per scaricarti” disse, “se vuoi ti metto un tappo per sentirti più sicuro poi te lo toglierò solo quando ti sarai seduto sulla tazza”, risposi che per il momento non avevo problemi al netto del fastidio alla pancia, ridacchio dicendo che avevo un bel buco stretto.
Il tempo sembrò non passare mai, mentre i crampi sempre più spesso, ad un tratto dopo una lunga fitta le chiesi se mancava molto per poter andare in bagno, mi fece girare e ahi me vide il mio pene in erezione completamente scappellato, non disse nulla ma la sua espressione compiaciuta diceva tutto, mi massaggio il ventre dandomi sollievo, poi disse di andare pure e che al ritorno con l’enteroclisma mi avrebbe fatto scaricare anche il liquido prostatico.
Corsi in bagno eccitatissimo ma anche al limite del farmela addosso; mi scaricai con una violenza tremenda e con delle fitte per nulla simpatiche, unico neo il pene non si smosciava, tirai la pelle sul prepuzio senza riuscire a ricoprirlo tutto tanta era l’eccitazione; dopo essermi scaricato del tutto feci un lungo bidè e tornai da lei nascondendo l‘erezione con un asciugamano, mi stava aspettando col la sacca dell’enteroclisma piena di una camomilla molto carica, chiese come era andata e se avevo ancora dei fastidi o solo qualche borbottio senza stimolo, risposi che stavo bene e per me poteva anche bastare così, stai scherzando rispose? Adesso si deve fare una bella pulizia! Ti devo ripulire completamente e svuotare se no di cosa stiamo parlando? Di una purghetta lassativa? avanti disse “via quell’asciugamano dal pene, lo so che è bello duro ma forse è l’unica contro indicazione se così possiamo definirla”
Mi invitò a sdraiarmi sul lettino, si rimise i guanti in lattice, me lo aspettavo un altro giro di dita nel forellino, fu piacevole e meno fastidioso del primo, durò anche molto di più facendo così aumentare inesorabilmente la mia eccitazione, poi la cannula che sembrò sottilissima, quasi impercettibile, infine il liquido caldo, piacevole all’inizio, poi il rimescolamento delle viscere prese il posto al piacere, non durò molto, i due litri entrarono tutti senza far storie come mi intimò appena introdotta la cannula.
Dopo neanche un minuto dal termine mi chiese di scendere dal lettino e di piegarmi a novanta su di esso, come mi girai la vidi dotata di uno strapon di dimensioni realistiche, ci siamo mi dissi è finalmente arrivata l’ora, mi guardo con un sorriso esagerato e come mi piegai con il busto sul lettino senza dir nulla disse “ora ti farò venire come una vera donna caro mio!” l’introduzione mi tolse il fiato, dolore! mi passò persino lo stimolo intestinale, entrò fino in fondo senza pietà e si fermò per quasi un minuto tenendosi ben contro al mio culo e le unghie infilzate nei fianchi, con lentezza cominciò un lento pompaggio, man mano che le spinte si fecero più vigorose il dolore diventò piacere e in attimo venni copiosamente, un fiotto di sperma dietro l’altro, gemetti con le gambe che cedevano, ad ogni colpo dietro uno spruzzo davanti fu l’orgasmo più lungo della mia vita! Quando uscì dovetti tenermi al lettino per non cadere, le mie gambe non reggevano ed improvvisamente lo stimolo di andare in bagno diventò un’incombenza immediata, respirai profondamente per non farmela addosso, mi rimisi in piedi tenendomi le natiche con una mano conscio che stava per uscire qualcosa, in effetti un piccolo rigagnolo caldo stava colando sulla mia gamba, vidi la pozzanghera di sborra per terra, mai in vita mia ne era uscita così tanta! mi trascinai al bagno per far esplodere l’intestino.
Spossato e contento svuotai completamente le mie viscere, dopo una bella mezzoretta ritornai nella stanza per rivestirmi, mi andò male, disse che mancava l’ultima sacca per una pulizia fatta bene, fortunatamente il mio pene era tronato normale, mi face sdraiare, solto massaggio con due dita nel mio culo dolorante, dico la verità, fu solamente un massaggio doloroso, nessuna eccitazione, poi altri due litri di camomilla ma per nulla fastidiosi, me li fece tenere una decina di minuti e altro giro in bagno.
Uscì tutto velocemente senza crampi, al termie uscì solo camomilla, spossato mi lavai e tornai nella piccola stanza sperando che tutto fosse finito, il culo mi faceva veramente male, Iole prima di vestirmi mi baciò profondamente con la lingua, mi disse grazie, sorrise, tra un mesetto un richiamino lo dobbiamo fare vero ? domani sera ti aspetto ma nel letto! capito porcello !
Iole versò il caffè, ripose la moka con movimenti lenti “ suvvia ti preparo la camomilla, e poi agli uomini in fondo piace fidati!” senza accorgermi del tempo trascorso mi ritrovai ad andare nella camera degli ospiti ove vi era piazzato un lettino di tipo estetico e un tavolino dove in bella vista vi era una grossa pera arancione con una lunga cannula nera lunga grossa quanto un pollice, a fianco una specie appendi abiti dove una sacca da enteroclisma era appesa; mi chiesi come mai codesta offerta? sarebbe stata una cosa solamente volta al benessere? o un qualcosa di erotico ? certamente la seconda non mi sarebbe dispiaciuta vista la mia lunga astinenza sessuale da singol e la mia voglia di essere preso dietro da una donna.
Disse di spogliarmi completamente e di stendermi prono sul lettino per la preparazione, presi posizione, la mia testa era rivolta al muro per cui non vidi nulla dei preparativi, senti lo schiocco dei guanti in lattice, due mani calde si appoggiarono sulle mie natiche, un leggero massaggio come per separarle e mettere in mostra il buco, un liquido fresco cominciò a colare sulla fossetta tra le natiche, un secondo dopo due dita cominciarono a spalmarlo sul buco, piacevole sensazione che durò poco, le due dita si fecero strada nel mio stretto orifizio procurandomi un deciso fastidio, lentamente ma senza indugi entrarono fino in fondo per poi roteare e allargarlo ancor di più, un silenzio tombale, le dita mi trasmisero una piacevole e leggermente dolorosa penetrazione, durò qualche minuto provocandomi una forse e dico forse involontaria ma completa erezione, fortunatamente la posizione mi consentì di nasconderla ma l’imbarazzo mi invase.
Levando le dita la sua voce annunciò che ero costipato, per cui avrebbe prima somministrato una peretta calda per far smollare le feci da trattenere a lungo e solo una volta scaricata la massa fecale mi avrebbe fatto una bella sacca da due litri, poco dopo senti la grossa cannula entrare fino in fondo, provai una eccitante sensazione visto che il buchetto era già stato abbondantemente lavorato, il liquido molto caldo cominciò a borbottarmi nelle viscere, non durò molto la peretta per mia fortuna perché verso la fine il fastidio divenne molto! “ORA aspetta il mio ordine per scaricarti” disse, “se vuoi ti metto un tappo per sentirti più sicuro poi te lo toglierò solo quando ti sarai seduto sulla tazza”, risposi che per il momento non avevo problemi al netto del fastidio alla pancia, ridacchio dicendo che avevo un bel buco stretto.
Il tempo sembrò non passare mai, mentre i crampi sempre più spesso, ad un tratto dopo una lunga fitta le chiesi se mancava molto per poter andare in bagno, mi fece girare e ahi me vide il mio pene in erezione completamente scappellato, non disse nulla ma la sua espressione compiaciuta diceva tutto, mi massaggio il ventre dandomi sollievo, poi disse di andare pure e che al ritorno con l’enteroclisma mi avrebbe fatto scaricare anche il liquido prostatico.
Corsi in bagno eccitatissimo ma anche al limite del farmela addosso; mi scaricai con una violenza tremenda e con delle fitte per nulla simpatiche, unico neo il pene non si smosciava, tirai la pelle sul prepuzio senza riuscire a ricoprirlo tutto tanta era l’eccitazione; dopo essermi scaricato del tutto feci un lungo bidè e tornai da lei nascondendo l‘erezione con un asciugamano, mi stava aspettando col la sacca dell’enteroclisma piena di una camomilla molto carica, chiese come era andata e se avevo ancora dei fastidi o solo qualche borbottio senza stimolo, risposi che stavo bene e per me poteva anche bastare così, stai scherzando rispose? Adesso si deve fare una bella pulizia! Ti devo ripulire completamente e svuotare se no di cosa stiamo parlando? Di una purghetta lassativa? avanti disse “via quell’asciugamano dal pene, lo so che è bello duro ma forse è l’unica contro indicazione se così possiamo definirla”
Mi invitò a sdraiarmi sul lettino, si rimise i guanti in lattice, me lo aspettavo un altro giro di dita nel forellino, fu piacevole e meno fastidioso del primo, durò anche molto di più facendo così aumentare inesorabilmente la mia eccitazione, poi la cannula che sembrò sottilissima, quasi impercettibile, infine il liquido caldo, piacevole all’inizio, poi il rimescolamento delle viscere prese il posto al piacere, non durò molto, i due litri entrarono tutti senza far storie come mi intimò appena introdotta la cannula.
Dopo neanche un minuto dal termine mi chiese di scendere dal lettino e di piegarmi a novanta su di esso, come mi girai la vidi dotata di uno strapon di dimensioni realistiche, ci siamo mi dissi è finalmente arrivata l’ora, mi guardo con un sorriso esagerato e come mi piegai con il busto sul lettino senza dir nulla disse “ora ti farò venire come una vera donna caro mio!” l’introduzione mi tolse il fiato, dolore! mi passò persino lo stimolo intestinale, entrò fino in fondo senza pietà e si fermò per quasi un minuto tenendosi ben contro al mio culo e le unghie infilzate nei fianchi, con lentezza cominciò un lento pompaggio, man mano che le spinte si fecero più vigorose il dolore diventò piacere e in attimo venni copiosamente, un fiotto di sperma dietro l’altro, gemetti con le gambe che cedevano, ad ogni colpo dietro uno spruzzo davanti fu l’orgasmo più lungo della mia vita! Quando uscì dovetti tenermi al lettino per non cadere, le mie gambe non reggevano ed improvvisamente lo stimolo di andare in bagno diventò un’incombenza immediata, respirai profondamente per non farmela addosso, mi rimisi in piedi tenendomi le natiche con una mano conscio che stava per uscire qualcosa, in effetti un piccolo rigagnolo caldo stava colando sulla mia gamba, vidi la pozzanghera di sborra per terra, mai in vita mia ne era uscita così tanta! mi trascinai al bagno per far esplodere l’intestino.
Spossato e contento svuotai completamente le mie viscere, dopo una bella mezzoretta ritornai nella stanza per rivestirmi, mi andò male, disse che mancava l’ultima sacca per una pulizia fatta bene, fortunatamente il mio pene era tronato normale, mi face sdraiare, solto massaggio con due dita nel mio culo dolorante, dico la verità, fu solamente un massaggio doloroso, nessuna eccitazione, poi altri due litri di camomilla ma per nulla fastidiosi, me li fece tenere una decina di minuti e altro giro in bagno.
Uscì tutto velocemente senza crampi, al termie uscì solo camomilla, spossato mi lavai e tornai nella piccola stanza sperando che tutto fosse finito, il culo mi faceva veramente male, Iole prima di vestirmi mi baciò profondamente con la lingua, mi disse grazie, sorrise, tra un mesetto un richiamino lo dobbiamo fare vero ? domani sera ti aspetto ma nel letto! capito porcello !
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Commenti dei lettori al racconto erotico