Il ritorno dal matrimonio di Orietta

Eravamo andati al matrimonio di Orietta, figlia di Giacomo e Lidia, nostri vicini. Il pranzo organizzato in uno dei primi agriturismo che in quel caso era ad oltre cinquanta chilometri da casa. Siamo andati con la 127 di Ercole, con noi oltre a me mamma e papà veniva Nicola, amico di papà ed anche lui nostro vicino. Come spesso succede nelle cerimonie si è fatto tardi. Quando siamo ripartiti era notte fonda, in quelle strade di campagna non si vedeva nulla. Ercole guidava papà accanto a lui faceva da navigatore, nei sedili posteriori ceravamo sistemati io Nicola e mamma che era tra noi. Si camminava pianissimo perché la strada era piena di buche e fango perché aveva appena smesso di piovere. Mi sono appisolato con sobbalzare della macchina, evidentemente un altro sobbalzo mi ha svegliato. Ho aperto gli occhi, mamma aveva la gonna tirata su ed il cazzo
di Nicola in mano. Parlavano tranquillamente anche se Ercole e papà guardavano più alla strada. Ho richiuso gli occhi, non potevo fare altro, mamma e Nicola convinti che dormissi lavoravano a piene mani. Che mamma fosse di manica larga lo sapevano tutti
in paese escluso papà, io con la mia età non avevo voce in capitolo, a scuola i compagni mi chiamavano figlio di puttana. Se papà si fosse voltato un attimo verso i sedili posteriori chissà cosa sarebbe successo, invece lui tranquillo, con una fiducia
innata nei confronti di mamma, subiva tutte le corna possibili. Gliele metteva sotto gli occhi, lui impassibile. Quando stavamo per arrivare si sono ricomposti, mentre Ercole è tornato nella sua casa perché stanchissimo, papà ha invitato Nicola a prendere un caffè a casa nostra. Io sono andato subito a letto, loro sono rimasti, non so come è andata a finire. La mattina successiva era tutto normale, ognuno al suo compito. Questa una delle perle nei ricordi di mamma accaduti oltre trent’anni fa.