Caro Diario 2
di
Simona.Esib.Porcella
genere
prime esperienze
Rientrai a casa come tutti i pomeriggi. I nonni mi aspettavano per cena e poi tutti in soggiorno davanti alla tv. Non potevo ancora uscire la sera, dicevano che era troppo pericoloso.
Verso le 22 avvisai che ero stanca e che sarei andata a letto. Mia nonna dopo avermi salutata mi ricordò che il giorno dopo lei ed il nonno sarebbero stati via dalla mattina presto per delle visite e sarebbero rientrati la sera.
Mi misi a letto ma non riuscii a prendere sonno. Ero troppo eccitata e tutti i miei pensieri tornavano sempre a Luca, a quanto successo nel pomeriggio ed al vecchio che ci spiava senza farsi problemi! Mi svegliai il mattino dopo, i nonni erano già usciti, ero sola. Mi alzai ma invece che vestirmi decisi di rimanere nuda. Durante la notte non so cosa sognai, ricordo di rado i miei sogni, ma so che mi svegliai ancora molto eccitata e completamente bagnata.
Girai per casa nuda. Passai anche davanti alle finestre senza preoccuparmi di essere vista, anzi, volevo essere vista ma all’epoca ancora non lo avevo capito.
Feci una doccia che non placò la mia eccitazione, quindi iniziai a masturbarmi. Lo feci con le dita, ma questo non mi bastava. Cercai, come avevo fatto anche altre volte, qualcosa da utilizzare, nel frigo trovai una zucchina che mi sembrava delle dimensioni del cazzo di Luca, la bagnai ed iniziai a spingere.
Per completezza d’informazione vi dico che l’imene lo avevo già rotto tempo prima, sempre durante le mie masturbazioni solitarie.
Me la infilai piano piano fino in fondo. Mi piaceva la sensazione di sentirmi piena. Iniziai a muovere la zucchina avanti ed indietro. Ero bagnatissima e non faticava ad entrare. Dopo alcuni minuti raggiunsi l’orgasmo. Mi fermai ma lasciai la zucchina dentro di me. Mi alzai e camminai fino alla dispensa. Avevo fame. Feci la mia prima colazione nuda con la figa piena. Ero ancora eccitata.
Dopo la terza volta che mi davo piacere da sola capii. Non ero eccitata per il mio primo pompino, ma per il fatto di essere stata vista nuda da sconosciuti, soprattutto dallo spione. Appena pensavo a lui che mi fissava con il cazzo in mano mi bagnavo subito!
Nel primo pomeriggio, dopo averci pensato davvero molto, decisi che volevo, anzi che avevo bisogno di essere rivista nuda!
Indossai il costume del giorno prima, presi uno zainetto con un’asciugamano e con la bici di mia nonna mi diressi di nuovo verso quella spiaggia e quella pineta.
Abbandonai la bici legandola ad una staccionata e mi diressi verso il posto del giorno prima. Arrivai dove ci eravamo fermati e tolsi lo zaino, slacciai il costume e misi via tutto. Rimasi nuda nella pineta con solo lo zaino sulle spalle.
Ora dovevo decidere cosa fare. Potevo avventurarmi a piedi sulla spiaggia, dove c’erano meno persone del giorno prima, oppure potevo camminare nella pineta per rimanere più nascosta, almeno all’inizio.
Decisi per la seconda.
Camminai finche la mia attenzione non cadde su alcuni rumori in lontananza.
Mi avvicinai rimanendo nascosa tra i cespugli e mi fermai a circa 15 metri da una donna che era alle prese con due uomini, uno la stava scopando da dietro, mentre il secondo le metteva il cazzo in bocca. Erano tutti di mezza età. La donna godeva di continuo ed incitava i due a continuare.
Mi accovacciai in mezzo ai cespugli ed allargai le gambe per iniziare a toccarmi.
Dopo alcuni minuti notai che non ero la sola a spiare. Vidi a pochi metri da me un’altro uomo, nudo anche lui che si masturbava guardando sia la donna che me. Lo riconobbi subito, era quello del giorno precedente. Era come lo ricordavo, un’uomo grosso, sui 50 anni, pancia abbondante, molti peli sul corpo, brizzolato con i capelli radi in testa. Non proprio un figo! Però di sicuro aveva un cazzo più grosso di quello di Luca. Se lo menava velocemente.
Dopo alcuni istanti, senza parlare, mi fece cenno con la mano di avvicinarmi a lui. Io ero come in trance, pensavo solo al mio piacere, e senza pensare a nulla mi avvicinai allo sconosciuto. Mi accostai a lui guardando sempre la donna che continuava ad essere scopata. Nel frattempo i due uomini si erano scambiati di posto.
Dopo averlo raggiunto non disse nulla, la mia mano continuava a giocare in mezzo alle mie gambe, sussultai quando sentii la sua mano palparmi il culo, ma non lo allontanai, anzi, spinsi il sedere un po più in fuori per farmi toccare meglio.
Rimanemmo cosi fino a che lo spettacolo che stavamo osservando non finì con la donna sborrata in bocca ed in faccia da entrambi. Pochi istanti dopo si allontanarono tutti e tre verso la spiaggia lasciano me e lo sconosciuto da soli.
Si girò mediatamente verso di me, ora entrambe le sue mani erano sul mio corpo. Mi palpava ovunque, i seni, il culo, mi carezzava il viso, sfiorava la figa.
Si abbassò e mi infilò la lingua in bocca, io risposi al bacio. Poi scese a leccarmi i capezzoli. Erano durissimi! Poco dopo si stacco e mi spinse delicatamente verso il basso. Non ci fù bisogno che dicesse nulla. Avevo il cazzo davanti al viso. Lo presi in mano e me lo portai alla bocca.
Succhiai come avevo fatto il giorno prima, stavolta però stavo attenta a cercare di capire se stesse venendo in modo da non soffocare ancora. Ma non successe.
Dopo alcuni minuti mi staccò, e sempre senza parlare mi fece mettere in posizione a pecorina. In quel momento io non capivo e non volevo capire nulla. Volevo solo godere. Mi lasciai comandare da lui che sembrava apprezzare la cosa.
Si mise dietro di me ed iniziò a leccarmi la figa da dietro. Allargava con le mani ed infilava dentro la grossa lingua. Ad ogni leccata mi eccitavo e bagnavo sempre di più! Non ci misi molto a venire con quel trattamento, e ne io ne lui facemmo nulla per farmi godere silenziosamente!
La voglia però non si placò. Poco dopo infatti lui si stacco da me, sentii che una cosa dura mi sfregava la fighetta. Passava sulle labbra esterne ma senza entrare. Già così io ero sull’orlo di un’altro orgasmo.
Cosa che avvenne non appena iniziò a spingere ed ad entrare dentro di me.
Era la prima volta che un cazzo vero mi entrava dentro. La sensazione che provai fù stupenda, un piacere estremo.
A posteriori credo che il mio trattamento con la zucchina della mattina mi abbia aiutata non poco a prepararmi per la penetrazione. Infatti tutte le mie amiche hanno ricordi contrastanti della loro prima volta. Io, per quanto non sia stata una prima volta standard, ho solo ricordi di un’intenso piacere!
Lo sconosciuto spinse piano fino ad entrare tutto dentro di me. Poi iniziò a muoversi avanti ed indietro. Io stavo letteralmente impazzendo! Mi appoggiai con il viso a terra e chiusi gli occhi! Ero in trance!
“Che bella fighetta che hai trovato oggi! La condividi?”
Quelle parole mi fecero riprendere subito. Chi aveva parlato? Aprii gli occhi e mi risollevai a 4 zampe. Lui da dietro continuava a scoparmi come se nulla fosse.
Ma accanto a noi era comparso un’altro uomo, anche lui completamente nudo che si massaggiava il cazzo. Ricordo che aveva più o meno la stessa età del mio scopatore, ed anche fisicamente non era molto diverso.
“È la ragazza che ti dicevo ieri sera, quella che stava spompinando il ragazzino, oggi è molto più disponibile!” Rispose mentre continuava a scoparmi.
“Ottimo, ora vediamo se è davvero disponibile!” Disse quello che aveva parlato prima. Appena finito di parlare si avvicinò davanti a me, mi prese il viso e mi avvicinò il cazzo alla boccq.
Io non reagivo, ero troppo presa dal cazzo dentro di me, non dissi nulla e lasciai che il secondo cazzo mi entrasse in bocca. Lo presi con una mano e succhiai. Non so per quanto tempo andarono avanti. So solo che continuavano a parlare tra loro di me. Del fatto che sembravo giovane, che fossi una troia. Tutte cose cosi. Parlavano come se io non fossi presente. Questa cosa mi eccitava ancora di più. Ad un certo punto il secondo chiese il cambio, cosa che il primo fece ma non con troppa voglia.
Mentre si scambiavano di posto mi senti completamente esposta, ero ancora molto eccitata e non vedevo l’ora che riprendessero a scoparmi. Presi in bocca il primo e sentii sul suo cazzo il sapore del mio piacere. Il secondo invece si posizionò dietro di me e lo spinse dentro con molta più foga di quanto aveva fatto il primo. Mi prese con forza prima per i fianchi, poi strinse i seni da dietro continuando a scoparmi. Io ero impegnata nel pompino ma continuavo a godere.
Vennero quasi in simultanea. Parlando tra loro si avvisarono a vicenda e non chiesero nulla a me. Questa volta però ero preparata allo schizzo in bocca, e non soffocai. Non ero assolutamente preparata invece allo schizzo dentro. Mentre mi scopava spinse più in fondo possibile e con un urlo liberatorio mi venne dentro. Con il primo schizzo raggiunsi direttamente un’altro orgasmo devastante!
Non ricordo benissimo cosa successe dopo, ricordo che i due parlottavano tra loro, mi dissero qualcosa che non ricordo, e senza aspettare una mia risposta se ne andarono.
Io rimasi li nuda e dolorante ma soddisfatta.
Mi rimisi in piedi ma mi tremavano le gambe. Cercai il mio zaino ed indossai il costume. Poi mi diressi di nuovo verso la bici.
Arrivai a casa che i nonni non erano ancora rientrati per fortuna! Feci una doccia e mi stupii di quanta sborra mi colava fuori dalla fighetta. Ero tutta rossa. Un veloce controllo online mi confermó che era tutto normale.
Mi rivestii giusto giusto per il rientro dei nonni. Nessuno seppe di questa avventura. Le mie migliori amiche credono che abbia perso la verginità 2 anni dopo con uno della scuola. Credo che impazzirebbero se sapessero la verità!
Sarei curiosa di parlare con Luca o con uno dei due sconosciuti, chissà mai se qualcuno leggendo il racconto si rivedrà in uno di questi personaggi.
Mai dire mai!
Continua…
Verso le 22 avvisai che ero stanca e che sarei andata a letto. Mia nonna dopo avermi salutata mi ricordò che il giorno dopo lei ed il nonno sarebbero stati via dalla mattina presto per delle visite e sarebbero rientrati la sera.
Mi misi a letto ma non riuscii a prendere sonno. Ero troppo eccitata e tutti i miei pensieri tornavano sempre a Luca, a quanto successo nel pomeriggio ed al vecchio che ci spiava senza farsi problemi! Mi svegliai il mattino dopo, i nonni erano già usciti, ero sola. Mi alzai ma invece che vestirmi decisi di rimanere nuda. Durante la notte non so cosa sognai, ricordo di rado i miei sogni, ma so che mi svegliai ancora molto eccitata e completamente bagnata.
Girai per casa nuda. Passai anche davanti alle finestre senza preoccuparmi di essere vista, anzi, volevo essere vista ma all’epoca ancora non lo avevo capito.
Feci una doccia che non placò la mia eccitazione, quindi iniziai a masturbarmi. Lo feci con le dita, ma questo non mi bastava. Cercai, come avevo fatto anche altre volte, qualcosa da utilizzare, nel frigo trovai una zucchina che mi sembrava delle dimensioni del cazzo di Luca, la bagnai ed iniziai a spingere.
Per completezza d’informazione vi dico che l’imene lo avevo già rotto tempo prima, sempre durante le mie masturbazioni solitarie.
Me la infilai piano piano fino in fondo. Mi piaceva la sensazione di sentirmi piena. Iniziai a muovere la zucchina avanti ed indietro. Ero bagnatissima e non faticava ad entrare. Dopo alcuni minuti raggiunsi l’orgasmo. Mi fermai ma lasciai la zucchina dentro di me. Mi alzai e camminai fino alla dispensa. Avevo fame. Feci la mia prima colazione nuda con la figa piena. Ero ancora eccitata.
Dopo la terza volta che mi davo piacere da sola capii. Non ero eccitata per il mio primo pompino, ma per il fatto di essere stata vista nuda da sconosciuti, soprattutto dallo spione. Appena pensavo a lui che mi fissava con il cazzo in mano mi bagnavo subito!
Nel primo pomeriggio, dopo averci pensato davvero molto, decisi che volevo, anzi che avevo bisogno di essere rivista nuda!
Indossai il costume del giorno prima, presi uno zainetto con un’asciugamano e con la bici di mia nonna mi diressi di nuovo verso quella spiaggia e quella pineta.
Abbandonai la bici legandola ad una staccionata e mi diressi verso il posto del giorno prima. Arrivai dove ci eravamo fermati e tolsi lo zaino, slacciai il costume e misi via tutto. Rimasi nuda nella pineta con solo lo zaino sulle spalle.
Ora dovevo decidere cosa fare. Potevo avventurarmi a piedi sulla spiaggia, dove c’erano meno persone del giorno prima, oppure potevo camminare nella pineta per rimanere più nascosta, almeno all’inizio.
Decisi per la seconda.
Camminai finche la mia attenzione non cadde su alcuni rumori in lontananza.
Mi avvicinai rimanendo nascosa tra i cespugli e mi fermai a circa 15 metri da una donna che era alle prese con due uomini, uno la stava scopando da dietro, mentre il secondo le metteva il cazzo in bocca. Erano tutti di mezza età. La donna godeva di continuo ed incitava i due a continuare.
Mi accovacciai in mezzo ai cespugli ed allargai le gambe per iniziare a toccarmi.
Dopo alcuni minuti notai che non ero la sola a spiare. Vidi a pochi metri da me un’altro uomo, nudo anche lui che si masturbava guardando sia la donna che me. Lo riconobbi subito, era quello del giorno precedente. Era come lo ricordavo, un’uomo grosso, sui 50 anni, pancia abbondante, molti peli sul corpo, brizzolato con i capelli radi in testa. Non proprio un figo! Però di sicuro aveva un cazzo più grosso di quello di Luca. Se lo menava velocemente.
Dopo alcuni istanti, senza parlare, mi fece cenno con la mano di avvicinarmi a lui. Io ero come in trance, pensavo solo al mio piacere, e senza pensare a nulla mi avvicinai allo sconosciuto. Mi accostai a lui guardando sempre la donna che continuava ad essere scopata. Nel frattempo i due uomini si erano scambiati di posto.
Dopo averlo raggiunto non disse nulla, la mia mano continuava a giocare in mezzo alle mie gambe, sussultai quando sentii la sua mano palparmi il culo, ma non lo allontanai, anzi, spinsi il sedere un po più in fuori per farmi toccare meglio.
Rimanemmo cosi fino a che lo spettacolo che stavamo osservando non finì con la donna sborrata in bocca ed in faccia da entrambi. Pochi istanti dopo si allontanarono tutti e tre verso la spiaggia lasciano me e lo sconosciuto da soli.
Si girò mediatamente verso di me, ora entrambe le sue mani erano sul mio corpo. Mi palpava ovunque, i seni, il culo, mi carezzava il viso, sfiorava la figa.
Si abbassò e mi infilò la lingua in bocca, io risposi al bacio. Poi scese a leccarmi i capezzoli. Erano durissimi! Poco dopo si stacco e mi spinse delicatamente verso il basso. Non ci fù bisogno che dicesse nulla. Avevo il cazzo davanti al viso. Lo presi in mano e me lo portai alla bocca.
Succhiai come avevo fatto il giorno prima, stavolta però stavo attenta a cercare di capire se stesse venendo in modo da non soffocare ancora. Ma non successe.
Dopo alcuni minuti mi staccò, e sempre senza parlare mi fece mettere in posizione a pecorina. In quel momento io non capivo e non volevo capire nulla. Volevo solo godere. Mi lasciai comandare da lui che sembrava apprezzare la cosa.
Si mise dietro di me ed iniziò a leccarmi la figa da dietro. Allargava con le mani ed infilava dentro la grossa lingua. Ad ogni leccata mi eccitavo e bagnavo sempre di più! Non ci misi molto a venire con quel trattamento, e ne io ne lui facemmo nulla per farmi godere silenziosamente!
La voglia però non si placò. Poco dopo infatti lui si stacco da me, sentii che una cosa dura mi sfregava la fighetta. Passava sulle labbra esterne ma senza entrare. Già così io ero sull’orlo di un’altro orgasmo.
Cosa che avvenne non appena iniziò a spingere ed ad entrare dentro di me.
Era la prima volta che un cazzo vero mi entrava dentro. La sensazione che provai fù stupenda, un piacere estremo.
A posteriori credo che il mio trattamento con la zucchina della mattina mi abbia aiutata non poco a prepararmi per la penetrazione. Infatti tutte le mie amiche hanno ricordi contrastanti della loro prima volta. Io, per quanto non sia stata una prima volta standard, ho solo ricordi di un’intenso piacere!
Lo sconosciuto spinse piano fino ad entrare tutto dentro di me. Poi iniziò a muoversi avanti ed indietro. Io stavo letteralmente impazzendo! Mi appoggiai con il viso a terra e chiusi gli occhi! Ero in trance!
“Che bella fighetta che hai trovato oggi! La condividi?”
Quelle parole mi fecero riprendere subito. Chi aveva parlato? Aprii gli occhi e mi risollevai a 4 zampe. Lui da dietro continuava a scoparmi come se nulla fosse.
Ma accanto a noi era comparso un’altro uomo, anche lui completamente nudo che si massaggiava il cazzo. Ricordo che aveva più o meno la stessa età del mio scopatore, ed anche fisicamente non era molto diverso.
“È la ragazza che ti dicevo ieri sera, quella che stava spompinando il ragazzino, oggi è molto più disponibile!” Rispose mentre continuava a scoparmi.
“Ottimo, ora vediamo se è davvero disponibile!” Disse quello che aveva parlato prima. Appena finito di parlare si avvicinò davanti a me, mi prese il viso e mi avvicinò il cazzo alla boccq.
Io non reagivo, ero troppo presa dal cazzo dentro di me, non dissi nulla e lasciai che il secondo cazzo mi entrasse in bocca. Lo presi con una mano e succhiai. Non so per quanto tempo andarono avanti. So solo che continuavano a parlare tra loro di me. Del fatto che sembravo giovane, che fossi una troia. Tutte cose cosi. Parlavano come se io non fossi presente. Questa cosa mi eccitava ancora di più. Ad un certo punto il secondo chiese il cambio, cosa che il primo fece ma non con troppa voglia.
Mentre si scambiavano di posto mi senti completamente esposta, ero ancora molto eccitata e non vedevo l’ora che riprendessero a scoparmi. Presi in bocca il primo e sentii sul suo cazzo il sapore del mio piacere. Il secondo invece si posizionò dietro di me e lo spinse dentro con molta più foga di quanto aveva fatto il primo. Mi prese con forza prima per i fianchi, poi strinse i seni da dietro continuando a scoparmi. Io ero impegnata nel pompino ma continuavo a godere.
Vennero quasi in simultanea. Parlando tra loro si avvisarono a vicenda e non chiesero nulla a me. Questa volta però ero preparata allo schizzo in bocca, e non soffocai. Non ero assolutamente preparata invece allo schizzo dentro. Mentre mi scopava spinse più in fondo possibile e con un urlo liberatorio mi venne dentro. Con il primo schizzo raggiunsi direttamente un’altro orgasmo devastante!
Non ricordo benissimo cosa successe dopo, ricordo che i due parlottavano tra loro, mi dissero qualcosa che non ricordo, e senza aspettare una mia risposta se ne andarono.
Io rimasi li nuda e dolorante ma soddisfatta.
Mi rimisi in piedi ma mi tremavano le gambe. Cercai il mio zaino ed indossai il costume. Poi mi diressi di nuovo verso la bici.
Arrivai a casa che i nonni non erano ancora rientrati per fortuna! Feci una doccia e mi stupii di quanta sborra mi colava fuori dalla fighetta. Ero tutta rossa. Un veloce controllo online mi confermó che era tutto normale.
Mi rivestii giusto giusto per il rientro dei nonni. Nessuno seppe di questa avventura. Le mie migliori amiche credono che abbia perso la verginità 2 anni dopo con uno della scuola. Credo che impazzirebbero se sapessero la verità!
Sarei curiosa di parlare con Luca o con uno dei due sconosciuti, chissà mai se qualcuno leggendo il racconto si rivedrà in uno di questi personaggi.
Mai dire mai!
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