Al mare di notte

Era una notte di fine estate, quando, io e la mia ragazza, entrambi diciannovenni, decidemmo di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia per provare a vedere qualche stella cadente e per evadere un po' dalla rumorosa città.
Così dopo aver cenato partimmo in macchina verso il mare. Lei, un metro e settanta, magra, occhi marroni, capelli lunghi lisci e castani, un culetto educato e una seconda, io un metro e ottantacinque, bel fisico, capelli ricci e mori e occhi marroni.
Già durante il viaggio mentre guidavo iniziò a stuzzicarmi leccandomi l'orecchio e poggiandomi la mano sul cazzo che attraverso il pantalone rispose subito alle sue palpate. Avrei voluto fermarmi e scoparla lì all'istante sui sedili dell'auto, ma resistenti e le dissi di aspettare di arrivare in spiaggia, ma lei non ne volle sapere e dopo aver tirato il mio cazzo dai pantaloncini si chinò e iniziò a leccarlo, prima l'asta nella sua interezza e poi le palle mettendole tutte in bocca. Mi stava facendo impazzire e lo sapeva. Finalmente arrivati, scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso il mare. Lei davanti a me sculetta con quel culetto a mandolino che me lo fa tornare subito in tiro, arrivati in spiaggia ci accorgiamo che data l'ora ci siamo solo noi, così sistemiamo i nostri asciugamani lontano dall'illuminazione e ci sdraiamo per riuscire a vedere qualche stella cadente, non passa molto prima che ci troviamo avvinghiati l'uno all'altra a limonarci carichi di desiderio. La accarezzo e la tocco dapertutto e lei fa lo stesso con me , le sfilo la parte sopra del costume e e inizio a leccare le tette e a succhiare i capezzoli. Il suo respiro si fa più profondo e nel frattempo mi leva il costume e inizia a massaggiarmi le palle mentre io mi sono insinuato con una mano sotto le sue mutandine e le ho messo un dito nella figa già fradicia di umori, tanto che non fatico m a mettere subito un secondo poi un terzo dito, lei ansima sempre più forte e sembra quasi andare in trans, ma entrambi vogliamo di più. Adesso io sono in ginocchio e lei sotto di me mi lecca le palle e l'asta e quasi vengo, poi mi abbasso e inizio a leccarle il clitoride mentre lei mi fa un pompino da favola. Le sotto ed io sopra in un fantastico sessantanove. Adesso io le sto leccando il clitoride mentre ho tre dita dentro di lei e lei soffoca i suoi genitori con il mio cazzo che in questa posizione le spingo fino in fondo alla gola, continuo a leccargliela e lei mi stringe la testa tra le sue cosce, si contorce e viene con un orgasmo fantastico, a quel punto si concentra ancora di più su di me e dopo poco le vengo in bocca con tre grandi fiotti e lei da brava pompinara non ne fa cadere neanche una goccia.
Cadiamo stremati sull'asciugamano e ci abbracciamo nudi sentendo il calore dei nostri corpi l'uno sull'altro. Non passa molto però prima che mi ritorni dritto e questa volta decido di scoparmela subito come si deve, la faccio sdraiare di schiena sull'asciugamano e con un colpo secco glielo infilo dentro, lei accenna un gemito e poi mi si avvinghia con le gambe intorno al corpo e preme verso di sé per accogliere tutti i centimetri del mio arnese. Lei è in estasi e io sto per venire un' altra volta ma tra un colpo e l'altro mi chiede di scoparla nel culo, così le giro sull'asciugamano e con i suoi umori le bagno il buchetto dietro che adesso è pronto ad essere penetrato, così prima con la punta e poi sempre di più le allargo il culetto e faccio entrare il mio cazzo per tutta la sua interezza e inizio a scoparla come un martello pneumatico mentre con la mano le stuzzico il clitoride, sta volta, con un urlo liberatorio viene ancora piu forte di prima, a quel punto io non resisto più e le sborro copiosamente nel culo, ci abbracciamo e ci baciamo per poi andare completamente nudi a farci il bagno per rinfrescarci dopo questa fantastica scopata.