Lia parte 5-6
di
OxiStamata
genere
dominazione
PARTE 5
Tutto cominciò una sera, in maniera non voluta, non organizzata, anche se Lia si era accorta che gli amici di suoi figlio sbavavano ogni volta che la guardavano. Specialmente Emilio. La guardavano e quando lei se ne accorgeva abbassavano lo sguardo vergognosi. La loro voglia, la loro innocenza la mandavano fuori di testa. A detta di suo figlio i suoi tre amici erano come i classici nerd, ma per niente colti o particolarmente intelligenti.
Quella sera si era organizzata una cena con loro e suo figlio, ma a metà cena, con loro tre che letteralmente non mangiavano per guardare Lia il figlio dovette andare via per dei problemi della fidanzata che era rimasta a piedi all’aeroporto.
Alla fine della cena, tutti un poco brilli, ci sedemmo in salotto per guardare un film e attendere il figlio di Lia. Lia era sul divano in mezzo a Christian e Marco, Emilio si era timidamente seduto sulla poltrona, io sull’altra poltrona. L’alcool faceva il suo lento effetto e a un certo punto vidi che Lia sussurrava qualcosa nell’orecchio di Christian. Lia gli stava dicendo: “guarda che se vuoi puoi baciarmi, lo so che lo vuoi fare, fallo, il mio compagno non dirà niente, anzi..” Christian era rosso di vergogna “io non ho mai baciato..” disse. “Non ti preoccupare, ti faccio vedere io” allora Lia lo prese per il mento e lo bacio sulla bocca e con la lingua cominciò a cercare la sua. Christian che sulla destra di Lia aveva cominciato a baciarla e lei gli prese la mano e se la fece spingere dentro le mutandine. Lia sospirava profondamente. Poi Lia si girò verso Marco “ti va di baciarmi anche tu?” Marco prese coraggio e la bacio sul collo, lei si staccò da Christian e cominciò a limonare Marco. Christian aveva le dita ben dentro sul davanti, Marco le teneva stretto il seno. Ad un certo punto Lia scese con la schiena lungo il divano, prese la mano di Marco, si mise in bocca le due dita più lunghe e con un movimento veloce si portò la mano di Marco fino al sedere e guidò le dita nel suo buco del culo. Adesso Lia aveva le dita di Christian che la masturbavano davanti e le due dita di Marco che la masturbavano dietro. A Marco sussurrava “spingi di più, più a fondo che puoi”, lui era su di giri in una maniera incredibile, lei anche, gli occhi girati all’insù. Emilio che aveva la mascella che toccava a terra per lo stupore era ancora seduto sulla poltrona ma con una evidente erezione nei pantaloni. Lia le fece segno di avvicinarsi e come le fu davanti, con i due che continuavano nel loro movimento delle dita, lo attirò a se gli slaccio i pantaloni e glielo prese in bocca.
PARTE 6
La loro timidezza faceva tenerezza. Una volta dopo una sessione di “videogioco con difficoltà aumentata” già rivestiti, Christian, probabilmente con il voglione risalito, si avvicinò a Lia che era in piedi di fianco al frigo a sorseggiare un caffè. Voleva chiederle qualcosa ma si vergognava, Lia lo guardò dall’alto, lei molto alta lui piccolo e grasso, e gli disse:
“Che c’è amore (lei chiama tutti i ragazzi amore) vuoi ancora?”
“Sì ma…”
“Tu non devi chiedermi niente amore, quando tu vuoi qualcosa da me vieni e te lo prendi, senza dire niente, così..”
E gli prese la mano, se la portò sulla testa, gli fece fare pressione, così lei si abbassò in ginocchio, gli calò i pantaloni della tuta e glielo prese in bocca, gli altri seduti sul divano in attesa di uscire guardavano la tv e ogni tanto si giravano verso Lia e Christian per gustarsi la scena. Quando lui si fu svuotato del tutto uscirono tutti insieme a cena.
Tutto cominciò una sera, in maniera non voluta, non organizzata, anche se Lia si era accorta che gli amici di suoi figlio sbavavano ogni volta che la guardavano. Specialmente Emilio. La guardavano e quando lei se ne accorgeva abbassavano lo sguardo vergognosi. La loro voglia, la loro innocenza la mandavano fuori di testa. A detta di suo figlio i suoi tre amici erano come i classici nerd, ma per niente colti o particolarmente intelligenti.
Quella sera si era organizzata una cena con loro e suo figlio, ma a metà cena, con loro tre che letteralmente non mangiavano per guardare Lia il figlio dovette andare via per dei problemi della fidanzata che era rimasta a piedi all’aeroporto.
Alla fine della cena, tutti un poco brilli, ci sedemmo in salotto per guardare un film e attendere il figlio di Lia. Lia era sul divano in mezzo a Christian e Marco, Emilio si era timidamente seduto sulla poltrona, io sull’altra poltrona. L’alcool faceva il suo lento effetto e a un certo punto vidi che Lia sussurrava qualcosa nell’orecchio di Christian. Lia gli stava dicendo: “guarda che se vuoi puoi baciarmi, lo so che lo vuoi fare, fallo, il mio compagno non dirà niente, anzi..” Christian era rosso di vergogna “io non ho mai baciato..” disse. “Non ti preoccupare, ti faccio vedere io” allora Lia lo prese per il mento e lo bacio sulla bocca e con la lingua cominciò a cercare la sua. Christian che sulla destra di Lia aveva cominciato a baciarla e lei gli prese la mano e se la fece spingere dentro le mutandine. Lia sospirava profondamente. Poi Lia si girò verso Marco “ti va di baciarmi anche tu?” Marco prese coraggio e la bacio sul collo, lei si staccò da Christian e cominciò a limonare Marco. Christian aveva le dita ben dentro sul davanti, Marco le teneva stretto il seno. Ad un certo punto Lia scese con la schiena lungo il divano, prese la mano di Marco, si mise in bocca le due dita più lunghe e con un movimento veloce si portò la mano di Marco fino al sedere e guidò le dita nel suo buco del culo. Adesso Lia aveva le dita di Christian che la masturbavano davanti e le due dita di Marco che la masturbavano dietro. A Marco sussurrava “spingi di più, più a fondo che puoi”, lui era su di giri in una maniera incredibile, lei anche, gli occhi girati all’insù. Emilio che aveva la mascella che toccava a terra per lo stupore era ancora seduto sulla poltrona ma con una evidente erezione nei pantaloni. Lia le fece segno di avvicinarsi e come le fu davanti, con i due che continuavano nel loro movimento delle dita, lo attirò a se gli slaccio i pantaloni e glielo prese in bocca.
PARTE 6
La loro timidezza faceva tenerezza. Una volta dopo una sessione di “videogioco con difficoltà aumentata” già rivestiti, Christian, probabilmente con il voglione risalito, si avvicinò a Lia che era in piedi di fianco al frigo a sorseggiare un caffè. Voleva chiederle qualcosa ma si vergognava, Lia lo guardò dall’alto, lei molto alta lui piccolo e grasso, e gli disse:
“Che c’è amore (lei chiama tutti i ragazzi amore) vuoi ancora?”
“Sì ma…”
“Tu non devi chiedermi niente amore, quando tu vuoi qualcosa da me vieni e te lo prendi, senza dire niente, così..”
E gli prese la mano, se la portò sulla testa, gli fece fare pressione, così lei si abbassò in ginocchio, gli calò i pantaloni della tuta e glielo prese in bocca, gli altri seduti sul divano in attesa di uscire guardavano la tv e ogni tanto si giravano verso Lia e Christian per gustarsi la scena. Quando lui si fu svuotato del tutto uscirono tutti insieme a cena.
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