Lia Parte 11

di
genere
pissing

PARTE 11
La bisessualità di Lia è forte come la sua ninfomania. Però ha un atteggiamento molto sottomesso verso i suoi partner femminili, molto di più che con i maschi.
Una sera invitammo una mia amica a dormire da noi: Angela.
Angela è una persona eccezionale, intelligente, perspicace, simpatica, ma soprattutto amante del sesso come noi.
È una donna molto procace, un seno enorme, girovita stretto ma un culo immenso, può sembrare una di quelle donne di colore che fanno le mami nei film anni 40..ma bianca. Un viso stupendo.
L’avevo conosciuta a un concerto, le piacevo e dopo poco che parlavamo mi disse chiaro e tondo che avrebbe voluto fare sesso con me. Ci frequentammo per un po’ di tempo e poi rimanemmo amici..di sesso.
Venne a casa nostra per l’aperitivo.
Non conosceva Lia ma io le avevo parlato tanto di lei. La feci entrare in casa e la feci accomodare sul divano, aveva una gonna lunga e un corpetto in pelle.
Mi sedetti di fianco a lei e cominciammo a parlare dei nostri ultimi tempi.
Ad un certo punto mi chiese di Lia.
Io allora la chiamai. Lia arrivò in lingerie. Era una lingerie tutta bianca, calze lunghe, reggicalze, mutandine e reggiseno. È un collare al collo con attaccata sul davanti una lunga catena che terminava con una presa di pelle.
Si fermò davanti ad Angela e gli porse il capo della catena. Angela era estasiata “ma che tesoro! È stupenda” con la catena la tirò a sé e la baciò con la lingua.
In quel momento suonarono alla porta, era Alice una nostra amica di giochi, amica comune anche di Angela, era passata per salutare Angela.
Entrò, mi baciò e poi baciò anche lei Lia sulla bocca. Poi si sedette nella poltrona.
Ricominciammo a parlare. Alice aveva preso il capo della catena e si era portata Lia verso di sé, Lia si inginocchiò e sapendo già cosa fare tolse le mutandine ad Alice cominciando un cunnilingus dolce e lento.
Dopo 5 minuti Alice passò la catena ad Angela e anche lei, alzatasi la gonna, venne privata delle mutandine. Lia cominciò a leccare Angela. Continuammo a parlare del più e del meno mentre Lia veniva tirata da una o dall’altra per procurarsi piacere.
Ad un certo punto, Angela presa da un voglione scivolo più in basso e alzo le gambe in modo che Lia avesse il buco del culo di Angela dritto in faccia. “Voglio la mano” disse semplicemente. Lia, che sapeva bene la voglie di Angela in quanto gliele avevo raccontate io, prese l’onnipresente gel lubrificante e si passò il gel sulla mano destra. Poi cominciò a penetrare l’ano di Angela, prima lentamente, poi più forte finché la mano di Lia entro quasi fino al polso. Lia cominciò un movimento deciso di masturbazione con il pugno nel culo e la lingua sul clitoride.
Angela era in estasi. Alice intanto si masturbava gustandosi la scena. Io mi alzai preso da una erezione gigantesca, mi tolsi calzoni e mutande e mi avvicinai ad Alice che me lo prese in bocca.
Lia continuava e Angela godeva. Mi staccai da Angela, spostai la testa di Lia e messo quasi cavalcioni su Angela la penetrai con forza. Adesso Angela aveva il pugno di Lia nel culo e il mio cazzo nella figa. Potevo sentire con il pene la mano di Lia attraverso la membrana ano/figa. Angela godeva tanto da inarcarsi con la schiena. Alice mi mise un dito nel culo e io impazzì di piacere. Ebbi un orgasmo colossale e venni dentro e fuori della figa di Angela. Mi tolsi e Alice me lo ripulì degli umori. Lia intanto continuando con il pugno si fiondò sulla figa di Angela e leccò via tutta la sperma che avevo lasciato. In quel momento Angela venne con un urlo e Lia prese a rallentare il movimento fino a togliere il pugno dal culo di Angela.
“Adesso lecchi tutto” disse Angela.
Lia, come i gatti quando si lavano con la lingua cominciò a leccarsi le dita e poi la mano. Alice che intanto aveva ricominciato a masturbasi mettendosi due dita dentro. Poi mi disse “passamela”.
Io presi la catena e la passai ad Alice che tirò a se Lia, le prese la testa e con forza se la mise sulla figa. Lia la fece venire in poco tempo.
Era arrivata l’ora di cena.
“Adesso possiamo andare al giapponese” disse Angela “ma senza lavarsi, con l’odore di sesso addosso”.
Alice disse che ci saremmo visti al giapponese, ma lei e il suo fidanzato, che conoscevamo di vista e ci stava antipatico, avrebbero preso un altro tavolo. Il fidanzato di Alice era all’oscuro di tutti i nostri giochi.

Prendemmo un tavolo da quattro in uno di quelle stanze con i separé, io e Angela vicino al muro uno di fronte all’altro e Lia sulla sinistra di Angela.
Dopo poco arrivò Alice con il fidanzato e si sedettero in un tavolo da due dall’altra parte della stanza. Ci salutò con la mano come non ci vedesse da tempo, il fidanzato fece un cenno con la testa.
Si parlava e si rideva, Lia mise una mano sulla coscia di Angela. Angela prese la mano e se la portò dentro le mutandine, Lia continuava a parlare e intanto muoveva la mano dentro Angela.
Angela ad un certo punto tirò fuori due scatolette. Dentro c’erano due piccoli vibratori da remoto, quelli che si possono comandare da un app nel cellulare. Angela andava matta per questi giochi.
Io ne associai uno al mio cellulare e Angela l’altro al suo. Lia si abbassò le mutandine, se li inserì dopo che Angela glieli aveva umidificati mettendoseli in bocca e poi si rimise le mutandine.
Portammo subito il livello di vibrazione al massimo e Lia fece una faccia stupita, con la bocca aperta “oddio ma è fantastico!!!”
Continuammo a parlare e ridere, Lia rideva e ogni tanto godeva delle vibrazioni nei suoi due orifizi, noi aumentavamo e abbassavamo il livello di vibrazione continuamente. Credo abbia avuto qualche orgasmo inframezzato dai camerieri che portavano i piatti, aumentavamo il livello apposta ogni volta che si avvicinava il cameriere con dei piatti.
Ad un certo punto Angela disse “scusate ma ho bevuto troppo, devo andare alla toilette” Lia allora le disse con un sorriso malizioso “ti accompagno, bere solo acqua non fa bene”. Angela sorrise di piacere.
“Voglio la videochiamata” dissi io. Mi fecero l’occhiolino.
Dopo 2 minuti mi squillò il telefono per una videochiamata di Whatsapp dal numero di Angela. Si vedeva chiaramente la faccia di Lia in primo piano vicino alla figa di Angela. Parti il getto che finì dritto in bocca a Lia. Poi Lia apri la bocca di più e si attaccò con le labbra al pube per non perdersi neanche una goccia. “Che tesoro che sei” sussurrava Angela. Il getto finì, Lia diede ancora due succhiate al pube di Angela e la videochiamata terminò.
Tornarono al tavolo “gran bevitrice la tua ragazza” disse Angela sorridendo.
Continuò la serata. Dopo 10 minuti arrivò Alice “dovrei andare alla toilette, Lia mi accompagni?”. Alice conosceva bene i vizi di Lia.
Tornarono e Lia si sedette, Angela le disse “aspetta tesoro” e con il pollice le ripulì una goccia di piscio di fianco al labbro. Poi si portò il pollice in bocca e lo ripulì.
Poco dopo anche il fidanzato di Alice dovette andare al bagno, come fu entrato Alice ci fece vedere le mutandine di Lia..le annusò e se le mise in borsa.
Fine cena tornammo a casa.
Andammo a letto e successe di tutto, Angela fece qualsiasi cosa a Lia che si godette tutte le perversioni di Angela con piacere immenso. Angela aveva qualsiasi tipo di dildo. Mi mise un dildo anale anche a me. Io le presi tutte e due, grazie a Dio esiste il viagra altrimenti certi ritmi un uomo normale non può tenerli.
Ci addormentammo sfatti di piacere.
Al mattino mi svegliarono dei mugugni di piacere. Di fianco a me Angela e Lia erano impegnate in focoso un 69 Lia sopra e Angela sotto. Lia aveva una mano dentro l’ano di Angela, Angela due dita nel culo di Lia. Io avevo un alzabandiera portentoso, sarà stato il viagra o il dildo anale, fatto sta che tolsi le dita di Angela e inculai con forza Lia che cacciò un urlo di piacere fortissimo. Andai avanti parecchio, quando stavo per venire tolsi il cazzo dal culo di Lia e lo misi in bocca ad Angela che si beve tutto il mio sperma insieme agli umori di Lia.
Le lasciai finire e andai in cucina a preparare la colazione.
Senti le urla di piacere e seppi che avevano finito.
Arrivarono al tavolo per fare la colazione. Angela aveva un accappatoio che faceva fatica a tenere dentro i suoi grossi seni…Lia invece…
Lia era nuda e aveva un plug-in anale con attaccata una coda tipo coda di volpe. Era uno dei giocattoli di Angela e gli stava benissimo, sembrava una giovane puledra. Muoveva il sedere e la coda andava di qua e di là. Perfetta.
Angela si sedette a tavola con me, Lia rimase in piedi in attesa. Noi avevamo del tè caldo che fumava nelle tazze.
Ad un certo punto Angela disse “vieni tesoro, bevi qualcosa di caldo anche tu” e si aprì l’accappatoio in modo da essere oscenamente aperto sul pube.
Lia andò sotto la tavola e apri la bocca. Senti gorgogliare l’orina che usciva dalla vagone e finiva in bocca a Lia, senti Lia deglutire più volte.
Come Angela si fu liberata di tutto dissi “anche io non sono ancora andato al gabinetto” allora Lia scivolò a quattro zampe fino a me, con la sua coda che si muoveva uscendo fuori dal buco del culo.
Bevve tutto il mio succo e ci ringraziò tutti e due. Fu un magnifico weekend.
scritto il
2024-11-24
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