La matrigna

di
genere
incesti

Mi chiamo Luca ho 18 anni, fino a 14 anni vivevo felice, siamo sempre stati benestanti, una famiglia felice, poi mio padre si e' innamorato di una bella donna, sicuramente accecata dai suoi soldi.
Mia mamma reagì malissimo, tentò il suicidio e poi fu ricoverata in una clinica psichiatrica ma dopo un paio di anni riuscì nel suo intento e morì.
Fui costretto a vivere in casa con mio padre che si sposò con quella donna, li odiavo profondamente, li sentivo la notte che scopavano, sentivo i loro gemiti, iniziai ad alzarmi e a spiarli, i porci non chiudevano nemmeno bene la porta, li vedevo nudi, che grande pompinara, gli succhiava il cazzo a lungo, finchè non diventava durissimo, poi lui se la scopava a lungo, lei godeva e poi lo incitava a riempirla di sperma, poi si addormentavano abbracciati, io entravo in camera e osservavo i loro corpi nudi.
Altre notti a lei piaceva anche essere inculata, vedevo il suo volto stravolto dal piacere mentre lui le sfondava il culo, lo vedevo ansimare godeva come un animale mio padre, e lei urlava quando lui le riempiva gli intestini.
Passarono gli anni e io crescevo, ero alto e bello, mio padre prendeva il viagra per soddisfare quella porca insaziabile, ma la nostra ditta era in crisi e lui era pieno di preoccupazioni, spesso litigavano perchè lui non aveva voglia di scoparla, ecco io ideai un piano per vendicarmi di loro.
La scuola era finita la mattina mi facevo la doccia e giravo a torso nudo per casa, era estate e devo dire che anche lei era sempre mezza nuda, vestitini corti, cosce di fuori, vedevo i suoi sguardi, un pomeriggio avevamo appena finito di pranzare lei era particolarmente arrapante, vestito con spacco, abbastanza attillato, io ero in pantaloncini ero arrapato, lei si girò a sciacquare i piatti, il culo era ben evidenziato dal vestito, mi avvicinai e le presi il seno con le mani, la baciai sul collo e appoggiai il cazzo duro sul suo culo, poi lei si girò e mi baciò sulla bocca, io la presi in braccio, la posi sul tavolo e le strappai le mutandine, eravamo tutti e due arrapati, lei era bagnata, il mio cazzo entrò in lei con foga, iniziai a scoparla con forza,
ahhh che cazzo duro che hai, dai scopami ahhh era arrapatissima, dopo pochi minuti iniziò a venire, la sentivo bagnatissima, poi la presi in braccio e la portai in camera, le tolsi il vestito e il reggiseno, mmm che belle tette, le alzai le gambe e iniziai a pomparla con forza, arrivavo in fondo sentivo il cazzo che sbatteva, la sentivo godere, continuava a venire, a mugolare, a gemere, dopo una ventina di minuti le sborrai dentro, poi mi tolsi e rimanemmo sdraiati sul letto, wow che scopata disse lei, sono contento ti sia piaciuta.
Si sei un gran bel ragazzo, mi sei sempre piaciuto, la porca stava cadendo nella mia trappola, andammo in doccia, il cazzo mi tornò duro, lei si chinò e iniziò a spompinarmi, io con le mani le allargai le chiappe e le infilai un dito nel culo, mugolò di piacere e continuò a succhiare, dopo qualche minuto le sborrai in gola, poi finito la doccia ci vestimmo, mio padre stava per tornare.
Il giorno dopo come mio padre uscì per andare al lavoro, lei si infilò nel mio letto, nuda, iniziammo subito a scopare, il mio cazzo a vederla era durissimo, mi saltò sopra, si infilò il cazzo nella figa già bagnata e iniziò a cavalcare il cazzo, dopo poco stava venendo, sentivo il suo succo che mi colava sulle palle,
ahhh come mi arrapi, che cazzo che hai, sempre duro ahh come mi piace, come vengo, continuava a godere, dopo mezz'ora si abbattè sfinita sul letto ahh mi fai impazzire disse.
Il seno si alzava e abbassava, iniziai a succhiarle le tette, a baciarle il collo, le dissi anche tu mi piaci, mi sono innamorato di te appena ti ho vista, ti farò godere sempre, lei mi baciò con passione, poi iniziò a farmi un pompino e dopo poco sborrai e lei ingoiò tutto.
Poi mi guardò e sorrise, ti farò godere quando vorrai tesoro, era molto presa, ci rilassammo nel letto, poi andò a cucinare, dopo mangiato io mandai un messaggio a mio padre, dicendo che dovevo parlare con lui e chiedendogli di tornare casa prima, lui mi disse che per le quattro sarebbe stato a casa.
Finito di fare i piatti, ci sedemmo sul divano io avevo preso una pastiglia di viagra, tirai fuori il cazzo, lei si inginocchiò a succhiare, il cazzo era durissimo, poi la presi, la feci poggiare sl tavolo e iniziai a scoparla a pecorina, era bagnata, veniva solo a succhiare il cazzo, la presi per i fianchi e iniziai a sbatterla selvaggiamente, il cazzo entrava e usciva dalla sua figa fradicia di umori, lei godeva, mugolava e urlava il suo piacere ahhh mi fai impazzire, vengo vengo, si appoggiò con i gomiti sul tavolo, ahh mi distruggi,
dopo una ventina di minuti la riempii con una grande sborrata, ahhh come mi riempi bene, come vieni tanto.
erano le tre, andammo in doccia e poi andammo a letto, iniziò a succhiarmi il cazzo, mi venne bello duro, la presi e la feci sdraiare, le alzai el gambe e iniziai a scoparla, come al solito veniva con grande piacere la porcona, io guardai l'ora, dieci minuti alle quattro, la misi a pecorina e iniziai a scoparla, intinsi le dita nel suo succo e iniziai a giocare con il suo ano, infilai un dito, poi due, la lubrificai per bene, ehi cosa fai disse, dai so che papà ti incula, poi tolsi il cazzo dalla figa e puntai l'ano, fai piano che il tuo cazzo e' grosso il doppio, ma io spinsi con forza ahh mi fai male, ma il cazzo poi entrò tutto, era larga e ben lubrificata, continuavo a scoparla, entravo e uscivo con la cappella durissima dal suo ano, dopo pochi minuti la sentii ansimare ahhh non fermarti, mi fai impazzire, ahh ahhh
io continuavo a sbatterla con forza, dopo poco urlò ahhh sto venendo col culo, dalla figa colava abbondante il suo umore, stavo per venire, ma mi trattenni, poi sentii la porta aprirsi, io non la mollai, la tenevo per i fianchi e la stantuffavo, dopo poco mio padre si affacciò alla porta, non mi trattenni e sborrai, lei non si era accorta di nulla ahhh che sborrata calda ti sento negli intestini, finii di sborrare, tirai fuori il cazzo e dissi ciao papà, mio padre era sbiancato e ci guardava, mi alzai, mi vestii e passando davanti a lui presi una borsa che avevo preparato e uscii di casa, sarei andato da un mio amico, stavo ridendo di gusto mio padre era rimasto veramente male.
Dopo un paio di giorni lei mi telefonò, mi disse che con mio padre era tutto finito, che ora viveva da sola e che lavorava, d'altronde lei non era povera, ma laureata in economia e era andata a lavorare nello studio del padre, mi diede il suo indirizzo dicendomi di andarla a trovare qualche sera, io telefonai a mio padre, lui era molto seccato con me, litigammo, alla fine gli chiesi mille euro di mantenimento e lui accettò, però non voleva vedermi, poi andai da Elena, io 18anni, lei 35 secondo me poteva funzionare, avere una porca con cui scopare che mi dava bocca culo e figa, perhè farne a meno, così inizia a vivere con lei, e ora che ho 25anni posso dire di non essermi pentito, mi spompina per un'ora, e' sempre vogliosa ed eccitata e abbiamo anche un figlio.

scritto il
2024-12-20
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