Mamma si separa e io la consolo

di
genere
incesti

Fin da ragazzo mia mamma, una bella donna alta 165 cm, prosperosa, mi ha sempre eccitato, ma sono rimasti sogni da bambino, lei e mio padre andavano d'amore e d'accordo, lavoravano insieme, io mi sono laureato e a 25 anni sono andato a vivere da solo, poi ho conosciuto marzia con la quale ho convissuto, ma ora a 30 anni lei ha deciso di lasciarmi, dicendo che sono troppo caldo, che penso solo al sesso.
Un giorno mia mamma mi chiama piangendo, sai marco siamo andati in pensione sperando di girare il mondo ma tuo padre mi ha lasciato per una donna molto più giovane, e piange, mamma arrivo subito ed esco.
Arrivo, lei piange, lo so che sono diventata grassa, ma pensavo a lui andassi bene e invece.....in effetti e' in carne, ma a me le sue tettone sono sempre piaciute e quel bel culo, mi ritrovo ragazzino a pensare a lei, dai mamma, adesso mi trasferisco da te, tanto faccio traduzioni e posso lavorare da casa così ti faccio passare la malinconia.
Porto via un pò di vestiti e roba deperibile e sono da lei, torno a dormire nella mia cameretta, lei e' molto giù, sempre vestita con una vestaglietta, dai mamma, tirati su, papà e' stato stupido a lasciarti ma conoscerai qualcun altro le dico.
Ma lei dice che e' brutta e grassa e non piace a nessuno, una sera sono stanco di sentirla ed anche eccitato, sto traducendo un romanzo erotico, insomma lei sta lavando i piatti io mi avvicino da dietro, mamma a me sei sempre piaciuta, se vorrai non ti lascerò sola, e nell'appoggiarmi a lei il mio cazzo diventa duro, lei marco ma che fai sono al mamma, ma si inarca e spinge il sedere dietro, io non so che mi prende, le stringo forte i seni ah mamma ti voglio, le alzo la vestaglia, le strappo le mutandine, infilo una mano e' bagnata, apro la patta, il cazzo svetta, la metto a novanta, stringo le tette e il cazzo e' dentro di lei ah marco no dai ma poi si marco che cazzo grosso che hai, ahhh marco me ne sto venendo, io la sbatto per mezz'ora, lei continua a venire ah marco sono un lago mai venuta così con tuo padre, vedo che il suo succo le cola tra le gambe, poi non riesco a fermarmi ah mamma vengo, si amore ma che bello, riempimi, le sborro a pecora, che sborrata, poi tolgo il cazzo, palle di sborra colano sul pavimento, ah marco mi tremano le gambe, la prendo in braccio a fatica e la porto in camera sua, la spoglio, lei rimane nuda e languidamente mi dice marco dormi con me, mi spoglio, la bacio e poi ci addormentamo abbracciati, la mattina mi sveglio, l'odore di caffè, vado in cucina e lei e' nuda, ciao ho preparato la colazione, stanotte ho dormito davvero bene sai, anche io mamma, no non chiamarmi mamma, chiamami luisa, mi prenderò cura di te e del tuo cazzone vedrai, dimagrirò, e io mi avvicino e la bacio, mi piaci così come sei mamma, poi beviamo il caffè, e' sabato non lavoro, dai torniamo a letto, si marco, il cazzo duro, la metto sul letto e le tiro su le gambe, sono dentro, lei e' già bagnata, ah che gran cazzo che hai amore di figlio, ti piace mamma le dico, si figlio mio dai fammi godere e inizio a scoparla con forza, ah le palle che sbattono ah che cazzo ah amore vengooo, continuo a venire, la sento che e' bagnatissima, inizio a sfilare e infilare il cazzo, sento proprio il suo succo, la figa bagnata e umida, lei viene ma non mi dice di fermarmi, marzia invece veniva una volta e poi o venivo in fretta o mi dovevo masturbare, a lei invece non basta mai e poi dopo quasi un' ora le sborro in pancia, ah che bella sborrata, rimaniamo sdraiati a baciarci a lungo.
scritto il
2024-11-18
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