Mamma si Confessa 3
di
Kupidus91
genere
incesti
Ho preso l'ispirazione da Mamma si Confessa di Donne Mature. (Versione Alternativa di quello che prossegue)
Dopo quell'esperienza molto piccante con la mamma, siamo tornati entrambi in spiaggia senza che nessuno se ne accorgesse e, come al solito, abbiamo trovato papà che riposava sotto l'ombrellone. Anche se ero stanco dopo quel sesso selvaggio con mia madre, sentivo ancora il mio cazzo era semi-duro.
Per il resto della giornata, non ho potuto fare a meno di fissare le tette e il culo di mia madre e osservare ogni sua mossa, ma ciò che ho amato di più sono stati gli sguardi provocanti che ci siamo scambiati.
C'era una tensione e una carica sensuale tra noi e sin da lontano si notava che la mamma era tranquilla e felice, caricata di energia positiva. Potevo vedere come questa si irradiava in ogni suo movimento.
Quel giorno finì come al solito, cenammo insieme con gli altri famigliari e amici; Giovvani come al solito non perdeva la possibilità di guardare le tette e il culo di mia madre , mentre io, per la prima volta dall'inizio delle vacanze, mi sedetti accanto a lei.
Abbiamo scherzato tutta la sera e ci siamo divertiti, ma ogni tanto guardavo furtivamente mamma e Gio. Ero geloso ma anche arrapato di ciò che mi aveva confessato mia madre, di come si era fatta scopare sia da Giovani che da Ezio in una piazzetta deserta. In cuor mio quella notte speravo che Giovanni facesse qualche mossa, allungasse la mano sotto il tavolo e toccasse le cosce di mia madre, o le parlasse all'orecchio, ma non successe niente di tutto ciò.
La mattina dopo, Luca si svegliò prima del solito, scese lentamente le scale verso la cucina, dove il profumo del caffè fresco lo accolse. Lì, trovò sua madre, che sorseggiava la sua tazza mattutina, i suoi occhi riflettevano lo stesso tumulto che si agitava dentro di lui. Senza dire una parola, Luca si avvicinò a lei. Sentì le sue braccia di sua madre avvolgerlo, calde e confortanti, ma quando le sue labbra cercarono le sue, lei si ritrasse.
"Tesoro," sussurrò, la sua voce una carezza rassicurante, "Sai che ti amo più di ogni altra cosa, ma dobbiamo stare attenti."
I suoi occhi cercarono i suoi, una silenziosa supplica di comprensione. Lui annuì, con il cuore che gli martellava nel petto.
Luca cercò di protestare, le sue parole riversavano su se stesse nella fretta di spiegare:
"Mamma, è stato un impulso irresistibile; non sono riuscito a chiudere occhio tutta la notte pensando a te.... e quando ti ho visto ora..." Si interruppe, la sua voce era densa di bisogno.
Il suo sorriso era enigmatico, una scintilla giocosa nel suo sguardo. "Mmm, a cosa stavi pensando, Luca...?" lo stuzzicò.
Lui fece un passo avanti, allungando una mano per accarezzarle la guancia, il pollice che le sfiorava il labbro inferiore carnoso.
"Tutto e niente", rispose lui con un sorriso, gli occhi che cadevano sul suo petto, dove la sua camicia da notte si era leggermente aperta, rivelando il rigonfiamento dei suoi seni.
Ma lei fece un passo indietro, il sorriso svanì dal suo viso.
"Per ora, basta", mormorò, voltandosi per ritirarsi in camera da letto.
Il suo ultimo sguardo alle spalle fu un ammiccamento che gli fece accelerare il sangue e lo lasciò in piedi in cucina, con la sua eccitazione dolorosamente evidente.
Dopo la colazione, il suono della porta dell'appartamento che si apriva lo riportò alla realtà. Entrò suo padre, un'immagine di vitalità mattutina, con una spruzzata di sabbia ancora attaccata ai piedi nudi. Il profumo di acqua salata e crema solare riempì la stanza mentre salutava Luca, ignaro della tempesta di emozioni che si agitava sotto la superficie della sua calma facciata.
"Buongiorno", disse, "Pronto per un altro giorno in spiaggia?"
Luca annuì, la sua mente correva con i pensieri della notte precedente. Prese un respiro profondo, cercando di ricomporsi.
"Certo", riuscì a dire, con voce ferma nonostante il tumulto interiore. Sapeva che dovevano mantenere le apparenze, non lasciare che il loro segreto si infiltrasse nel tessuto della loro vita quotidiana.
"Fantastico", disse suo padre, dandogli una pacca sulla spalla.
"Vedo che ti ha fatto bene passare del tempo con tua madre".
Luca annuì, mentre la sua mente correva.
"Sì, è stato fantastico", riuscì a dire, con una voce appena più di un sussurro.
Il peso del loro segreto condiviso permeava l'aria nella stanza, creando un'atmosfera densa e carica di una tensione percepita unicamente da lui e dalla madre.
La osservò mentre usciva dalla stanza con passo deciso, i suoi fianchi si muovevano in un modo che sembrava essere appositamente concepito per lui.
Quando suo padre propose di recarsi nuovamente sulla medesima spiaggia, Luca avvertì un mix di eccitazione e timore. Desiderava rimanere accanto a lei, immergendosi nel suo splendore, ma era consapevole che sarebbe stata una tortura mantenere le mani ferme in presenza di tanti sguardi. Eppure, mentre raccoglievano i loro effetti personali e si dirigevano verso l'auto, non poté fare a meno di provare un brivido di anticipazione all'idea di trascorrere un altro giorno in compagnia di sua madre.
Mentre caricavano le loro cose in automobile, Luca notò che sua madre si era vestita in modo diverso rispetto ai giorni precedenti. Il suo prendisole metteva in risalto le sue curve, e la scollatura era appena accennata, sufficientemente profonda da mostrare un leggero décolleté. Si era truccata con una mano più decisa; i suoi occhi apparivano intensificati da un trucco fumé e le labbra erano dipinte di una audace tonalità di rosso, il che suscitava in lui un palpito di emozione. Luca comprendeva che questa metamorfosi estetica era dedicata a lui, un gioco di desiderio che iniziava a influenzarli entrambi.
Il tragitto fino alla spiaggia fu decisamente breve, tuttavia a Luca parve durare un'eternità. Egli poteva percepire il calore dello sguardo di sua madre su di lui, attraverso lo specchietto retrovisore, e dovette combattere l'impulso di sistemarsi il costume da bagno, il quale era divenuto fastidiosamente stretto.
Una volta che parcheggiò, Luca scese dall'auto, ansioso di dare una mano a sua madre nel disfare i loro cose. Lei lo seguì, muovendosi con maggiore attenzione, i suoi fianchi che ondeggiavano mentre camminava. Luca cercò di non osservarla in modo troppo esplicito, ma era complicato, dato che ogni passo che compiva era un vero piacere per gli occhi.
Posizionarono i loro lettini prendisole nei pressi della riva, rivendicando il loro posto sotto l'attento sguardo dell'ombrellone blu. Mentre suo padre andava a chiacchierare con suo zio, Luca colse l'occasione per cambiarsi e indossare i suoi pantaloncini da bagno. Poteva sentire lo sguardo di sua madre su di lui mentre si toglieva la maglietta, rivelando il suo petto abbronzato e tonico. Si prese il suo tempo, assaporando il momento, sapendo che lei lo stava osservando.
"Mamma, ti cambi?" chiese, cercando di mantenere un tono di voce disinvolto.
"Sì tesoro, devo indossare qualcosa di più confortevole per la spiaggia", rispose con un sorriso complice, mentre si alzava e si dirigeva lentamente verso la cabina sulla spiaggia, con il suo prendisole che svolazza nella brezza come il richiamo di una sirena.
Quando riemerse qualche istante dopo, Luca rimase senza parole. Il suo nuovo bikini brasiliano giallo lasciava ben poco all’immaginazione, con i lacci che faticavano a contenere la carne abbronzata e voluminosa dei suoi glutei. Il top copriva il seno quanto bastava per lasciare intravedere un accenno di scollatura, ma il modo in cui il tessuto si aderiva ai capezzoli era chiaro: non indossava reggiseno. Sentì la bocca diventare secca e il cuore battergli forte nel petto.
"Mamma, oggi sei davvero irresistibile," riuscì a pronunciare, con la voce roca per il desiderio. Lei gli lanciò uno sguardo giocoso e proseguì con una camminata seducente verso il loro posto.
"Su, non essere sciocco, tesoro," disse lei, con uno sguardo malizioso nei suoi occhi.
"Oggi avrai gli occhi di tutti i maschietti a dosso !!" lo prese in giro Luca .
La sua risata era come una melodia che faceva battere il suo cuore, e Luca non poté fare a meno di unirsi a lei nella risata, fissandola mentre si allontanava, ammirando la sua figura affascinante.
"Mamma, sai davvero come farti notare," mormorò, le parole appena uscite dalle sue labbra.
Il suo modo di camminare con sicurezza lungo la spiaggia, con i fianchi che si muovevano ad ogni passo, attirava gli sguardi di ogni uomo presente. Un'ondata di orgoglio e possesso lo colpì, ed avvertì un impulso a causa della sua crescente eccitazione.
Giovanni, sempre pronto a sfruttare ogni opportunità, non esitò e si avviò verso il loro posto. Salutò Luca con un sorriso complice prima di posare lo sguardo sulla donna che aveva affascinato entrambi.
"Salve, signorina," esclamò, con una voce intrisa di lussuria.
Sua madre sorrise con malizia e gli diede una leggera pacca sul braccio, fingendo un'innocenza che non le apparteneva, mentre si sistemava sulla sdraio con le gambe incrociate per mettere in evidenza le sue cosce sode e abbronzate.
"Giovanni, sei sempre un corteggiatore " rispose, con gli occhi che brillavano di divertimento.
Luca avvertì la sua semi-erezione aumentare ulteriormente mentre osservava sua madre e Giovanni scambiarsi battute. L’idea che sua madre prendesse in giro un altro uomo, in particolare uno con il quale aveva condiviso esperienze intime, suscitò in lui una miscela confusa di gelosia ed eccitazione. Tentò di focalizzarsi sulla sistemazione degli asciugamani da spiaggia, ma nella sua mente si affollavano scenari erotici.
“Mamma, perché gli dici queste cose?” chiese, con un tono leggermente teso.
“Oh, Luca, stai calmo,è solo un po’ di sano divertimento” rispose, con gli occhi che scintillavano di malizia.
Gli occhi di Giovanni erano fissi sul petto di lei mentre apportava piccoli aggiustamenti al bikini, il tessuto che si adattava perfettamente ai suoi seni pieni. Quel gesto, delicato e quasi impercettibile portava con sé un significato profondo. Luca non poté fare a meno di notarlo; il ricordo della pelle di lei contro la sua gli attraversò il cuore come una scossa elettrica.
La loro conversazione assunse toni più leggeri, un gioco di parole e sorrisi che evocavano l'intimità trascorsa nell'estate precedente. Ogni volta che la mano di sua madre sfiorava il suo collo o le sue dita si intrufolavano nei lacci del suo bikini, Luca avvertiva una fitta di emozione. Sembrava quasi che lei stesse mettendo in scena uno spettacolo solo per lui, un invito muto a rivivere la passione segreta che avevano condiviso.
Giovanni si fece avanti, posando la mano sulla spalla nuda di lei.
"Oggi sei davvero incantevole, cara," sussurrò, mentre i suoi occhi esploravano il corpo di lei con un desiderio evidente.
Luca sentì i muscoli della sua mascella irrigidirsi mentre cercava di distogliere lo sguardo da ciò che stava accadendo. Inspirò profondamente, sperando che il suo corpo non lo tradisse, ma l'idea di condividere sua madre, di vederla con un altro uomo, evocò in lui una reazione primordiale. Era sempre stata al centro dell'attenzione, ma oggi sembrava che lo stava ostentando, incoraggiandolo. Sentiva crescere le sue emozioni, un potente cocktail di gelosia e desiderio.
La mano di Giovanni si muoveva delicatamente lungo il braccio di sua madre, mentre la presa di Luca sulla sedia a sdraio si faceva progressivamente più ferma.
"Mamma", esclamò con tono nervoso. "Ti va di entrare in acqua?", suggerì, nella speranza di mettere fine al loro gioco di parole affettuoso.
"No, Luca," rispose lei, mantenendo lo sguardo fisso su Giovanni.
"Mi sto divertendo qui."
Luca avvertì la sua irritazione crescere, il calore della gelosia che gli ardeva le guance. Si alzò, i muscoli contratti per la tensione del momento.
"Credo sia giunto il momento per me di andare a nuotare," disse con tono nervoso.
Giovanni alzò lo sguardo verso di lui, con un sorriso complice sulle sue labbra. "L'acqua è perfetta oggi" disse, indugiando con lo sguardo sulla madre di Luca.
Si tuffò tra le onde, e il fresco abbraccio dell'acqua gli offrì una breve tregua dal caldo afflato delle sue emozioni. Tuttavia, la vista delle silhouette di sua madre e di Giovanni sulla riva non fece altro che alimentare il fuoco della sua gelosia.
Li osservò dall'acqua, mentre la sua mente si affollava di pensieri su ciò che sarebbe potuto accadere se non fosse intervenuto.
Dopo dieci minuti, emerse dal mare, con le gocce d'acqua che aderivano al suo petto e lo sguardo fisso sulla madre. Con grande sorpresa, notò che ella era già in piedi, con la mano poggiata su quella di Giovanni, pronta a unirsi a lui in acqua. Tuttavia, quando percepì il tumulto negli occhi di Luca, esitò.
"Giovanni, scusami, devo andare a nuotare con mio figlio" mormorò lei, e si allontanò dall'uomo.
Il viso di Giovanni non mostrò alcun cambiamento. "Certamente," disse, continuando a osservare i suoi fianchi.
Gli occhi della mamma rimasero sempre su Luca mentre si dirigevano verso l'acqua. Lei percepiva la forza del suo sguardo su di lui, un'intesa silenziosa di quel che sarebbe accaduto.
Luca sentiva il suo corpo reagire intensamente, il tessuto dei suoi pantaloncini da bagno era teso e lottava per contenere la sua erezione. Cercò di distogliere l'attenzione da ciò, concentrandosi invece sulla freschezza del mare mentre entravano, le onde che accarezzavano le loro cosce.
Nuotarono finché non si allontanarono abbastanza dalla riva e nessuno poteva più sentire le loro parole. Quando si fermarono, l'acqua era arrivata fino al petto, e le onde li sfioravano delicatamente, facendo sì che si avvicinassero l'uno all'altro.
“Mamma,” iniziò Luca, mescolando divertimento e un tono rimproverante, “Sai davvero come mettere a dura prova la mia pazienza.” Non riuscì a trattenere un sorriso per la sua audacia.
“Lo so, tesoro,” rispose lei, con uno sguardo malizioso negli occhi. “Ma adesso ti sei sentito geloso, vero?”
Luca non poteva negarlo. Vederla con Giovanni aveva suscitato in lui un intenso sentimento di gelosia.
“Mamma, sai che non riesco a resisterti,” rispose, con un tono intriso di desiderio. “Ogni tuo movimento, ogni tuo sorriso, mi fanno impazzire.”
La sua risata, bassa e seducente, era un suono che lo faceva tremare di voglia. “E cosa pensavi di fare quando mi hai vista con lui?” chiese, con gli occhi scuri colmi di curiosità.
Luca trattenne il respiro mentre si avvicinava a lei, le onde del mare si infrangevano intorno ai loro fianchi. “Volevo riportarti al nostro posto e mostrarti quanto realmente mi appartieni,” ammise, con una voce rauca di passione.
La risata della madre era come una melodia che lo infiammava. Prima che potesse reagire, si avvicinò e gli stampò un bacio forte e teatrale sulla guancia, mantenendo lo sguardo fisso nei suoi occhi. Il bacio durò un attimo di troppo, la sua mano gli sfiorò il petto e il suo pollice circondò il capezzolo. "Ah, Luca", sussurrò, "sei un ragazzo così assetato".
Entrambi riemersero dall'acqua, con gocce che scivolavano dai loro corpi come per esprimere un intenso desiderio. Lei si prese tutto il tempo necessario per tornare ai lettini, con un movimento dei fianchi così sinuoso che lo fece faticare a mantenere il controllo. La sabbia sotto i loro piedi era calda, e il calore del suo desiderio lo consumava dall'interno come una lava incandescente.
Mentre si avvicinavano al loro posto, il padre di Luca esclamò: "Sembra che vi siate divertiti! " Era completamente all'oscuro della tensione che si era creata solo pochi minuti prima.
Stesero gli asciugamani sulla sabbia, vicini ma senza toccarsi. Gli occhi di Luca continuavano a vagare sul petto di sua madre, alzandosi e abbassandosi a ogni respiro che faceva, le gocce d'acqua sulla sua pelle luccicavano al sole. Poteva sentire il suo cazzo pulsare nei pantaloncini da bagno, implorando di essere liberato. Provò a distogliere lo sguardo verso l'orizzonte, ma ogni movimento che lei faceva lo attirava irresistibilmente, come il richiamo di una sirena.
Il resto della giornata trascorse serenamente, offrendo una piacevole pausa dal caos delle loro emozioni. Si dedicarono a giochi sulla spiaggia, mentre le risate e le grida si mescolavano al fragore delle onde. Luca non poteva non notare gli sguardi degli altri uomini, i cui occhi erano catturati dalla figura attraente di sua madre. Ogni sguardo generava in lui una nuova ondata di possessività, un silenzioso desiderio di rivendicarla come sua.
Quando il sole iniziò a tramontare, dipingendo il cielo con sfumature infuocate di arancione e rosa, sua madre si avvicinò e sussurrò: "Andiamo a fare una passeggiata lungo la riva, Luca. Ho bisogno di parlare con te. "
La sua voce, bassa e intima, lo fece rabbrividire. Lui annuì, incapace di resistere al richiamo irresistibile della madre.
Camminarono lungo la riva mentre il dolce suono delle onde che si ritiravano fungeva da unico accompagnamento ai loro pensieri confusi. La sua mano si posò su quella di lui, le loro dita si intrecciarono, e il semplice contatto gli procurò un brivido elettrico.
Curvarono all'angolo e si presentò una baia nascosta, con il sole che accarezzava il margine dell'acqua, diffondendo un caldo bagliore nel rifugio appartato. Lei lo attirò verso di sé, un sorriso vivace danzava sulle sue labbra. "Mi ricorda la nostro primo volta insieme", disse, la sua voce un dolce sussurro.
Quando scomparvero dalla vista, lei lo prese e lo guidò verso le rocce, mentre le sue mani si agitavano nervosamente con l'elastico del suo costume da bagno. "Mamma," sussurrò, la sua voce colma di desiderio. Ma lei lo interruppe con un bacio ardente, la sua lingua si infilò nella sua bocca, rivendicandolo ancora una volta.
La sua mano trovò il suo cazzo, già duro per le provocazioni della giornata. Lo accarezzò dolcemente, il suo tocco era una promessa sussurrata di ciò che sarebbe successo. "Mamma", gemette, vagando con le mani sul suo corpo, esplorando le curve e le valli che ora conosceva così bene.
Il loro bacio si fece più intenso, le lingue si intrecciarono mentre lei lo spingeva sulle rocce. Il rumore delle onde che colpivano la spiaggia copriva i loro lamenti e i loro movimenti mentre lei era seduta sopra di lui, con il lato del suo bikini spostato. Sentì il calore e l'umidità di lei mentre scivolava su di lui. Le sue pareti lo avvolgevano come in un abbraccio.
Si muovevano in modo veloce e agitato, spinti da un bisogno che non avevano mai detto e che si era accumulato durante tutta la giornata. Lui avvertiva i suoi seni toccargli il petto, e i costumi da bagno erano l'unica cosa che li separava. L'aria salata si univa al profumo dei loro desideri, e la brezza del mare era un dolce abbraccio sulla loro pelle arrossata.
"Oh Luca," ansimò, i suoi occhi brillavano di un desiderio che era uguale al suo. "Ho aspettato tutto il giorno. "
Le sue parole erano come un fiammifero per la legna secca, facendo crescere il fuoco che già bruciava dentro di lui dal loro incontro emozionante della sera precedente. "Mamma, sei così bella che non riesco più a guardarti," sussurrò.
"Amore, perché è così duro il tuo cazzo " sussurrò, la sua voce era così affascinante che fece battere il cuore e aumentare il desiderio.
Le guance di Luca diventarono rosse perché era molto onesto, ma non riuscì a trattenersi e decise di spiegare.
"Quando ti ho visto scherzare con Giovanni oggi, ho pensato a cosa hai fatto con lui in macchina," sussurrò, con un tono carico di desiderio e gelosia.
Gli occhi della mamma si spalancarono per la sorpresa, "Ah, amore" sussurrò, con una voce dolce e seducente, mentre i suoi fianchi ondeggiavano più velocemente mentre lo cavalcava.
"Ti piaceva davvero pensare a questo, vero.!! "
“Mamma, non posso farci nulla,” ammise Luca, con la voce ridotta a un sussurro rauco. “L’idea di te con lui è. . . è come vedere una fantasia proibita prendere forma.”
Il suo sorriso assunse una sfumatura maliziosa.
"Oh, Luca," mormorò "Ti è piaciuto vedermi flirtare con lui, vero !? "
Lui gemette, prigioniero delle parole che faticavano a trovare la loro strada mentre
lei continuava a torturarlo con dolcezza.
"Mamma, come potrei non piacermi? " riuscì infine a pronunciare, e i suoi fianchi si sollevarono per unirsi ai suoi.
"Ogni volta che ti vedo conversare con un altro uomo, tutto ciò che riesco a pensare è quanto ti desidero. " Il suo sorriso si allargò, un'intesa profonda brillava nei suoi occhi.
“E se ti dicessi che ho considerato l'idea di assaporare di nuovo il cazzo di Giovanni?” sussurrò.
“Oh Mamma,” gemette Luca, chiudendo gli occhi mentre cercava di immaginare la scena.
"Se è ciò che desideri, non ti fermerò," riuscì a pronunciare, con la voce tesa dalla passione.
Il suo sorriso divenne malizioso, mentre i suoi fianchi si muovevano contro di lui in un'intensa sfida silenziosa.
"Ti piacerebbe guardarmi? " chiese, con una voce che assomigliava a un sussurro da sirena, capace di farlo rabbrividire.
"Oh sì," sussurrò Luca, mentre un'improvvisa ondata di eccitazione lo travolgeva. L'idea di vederla con un altro uomo, di immaginarla mentre donava piacere a qualcun altro, si mischiava in un mix inebriante di entusiasmo e gelosia, un'emozione a qui non riusciva a sottrarsi.
I suoi sguardi si incontrarono, ponendo una domanda silenziosa che aleggiava nell'aria. Comprendeva cosa stava chiedendo, e la risposta era evidente.
"Mamma, se è ciò che desideri, allora lo desidero anch'io," sussurrò, con la voce intrisa di desiderio.
Il suo sorriso si allargò, rivelando un luccichio subdolo nei suoi occhi.
"Mmm, allora siamo d'accordo..." disse con una voce che risuonava come il dolce ronzio di una sirena, e si avvicinò, lasciando il suo respiro caldo sfiorare l'orecchio dell'altro.
"Ma prima, torniamo al nostro piccolo segreto. "
Il sole avvolgeva la sua pelle in un caldo bagliore, trasformandola in una dea della tentazione. Lui la osservava, rapito, mentre lei allungava la mano dietro di sé e sfilava i lacci del bikini, lasciando cadere il tessuto e rivelando i suoi seni nudi e perfetti.
L'uccello di Luca era alto e fiero, con la punta scintillante di pre-eiaculato. Lei si mosse dalla sua posizione a cavalcioni, si posizionò sul cazzo di suo figlio, lo prese in mano e lo portò alla bocca, la sua lingua schizzò fuori per leccare il preeiaculato.
La vista di sua madre, il suo sguardo fisso su di lui, la sua bocca aperta e desiderosa, era troppo per lui da gestire. Lui gemette quando lei prese la testa del cazzo nella sua bocca, il calore e l'umidità lo avvolsero in un'onda di piacere.
I suoi movimenti divennero più audaci mentre si spingeva più in profondità il cazzo di Luca; le sue guance si arrossirono intensamente mentre succhiava con vigore.
I suoi occhi ruotarono all'indietro mentre sentiva la pressione aumentare.
Poteva sentire il suo orgasmo avvicinarsi come un treno in corsa e sapeva di non poter durare a lungo. Con un gemito gutturale, il corpo di Luca si irrigidì, il suo cazzo si gonfiò ancora di più nella bocca di sua madre.
Ha provato ad avvertirla, ma ne è uscito solo un gemito confuso.
Lei lo guardò verso l'alto, con gli occhi pieni di malizia, e lo prese ancora più profondamente, incitandolo. Lui non poté fare a meno di spingere verso l'alto, riempiendole la bocca con il suo sperma, dipingendole il viso con il suo seme.
Lei inghiottì tutto con fervore, il suo collo si muoveva mentre ingoiava avidamente. L'espressione di soddisfazione sul suo volto contribuiva ad intensificare ulteriormente l'intensità del suo orgasmo.
Il momento è stato esplosivo, il culmine di una giornata di tensione e desiderio. Sua madre si mise a sedere, con le guance rosse, il petto ansimante per lo sforzo, e una scia di sperma che le luccicante sul mento.
"Mamma", ansimò, con la voce piena di paura e desiderio.
I suoi occhi brillavano di soddisfazione mentre si chinava, la lingua che scivolava sul suo cazzo per catturare le ultime gocce della sua essenza.
"Ti piace guardare, vero?" sussurrò, con la voce che fece le pulsare di nuovo il suo cazzo di desiderio.
"Sì, mamma", riuscì a dire, la sua voce era diventata roca per la sua recente liberazione. "Mi piace guardarti."
Con un sorriso complice, lei si chinò per raccogliere il suo bikini con i seni che gli ondeggiavano leggermente. La vista della sua pelle nuda, il modo in cui il sole al tramonto dipingeva le sue curve, erano quasi troppo per lui da gestire. Si sedette, con il suo cazzo che pulsava ancora dolcemente, e allungò la mano verso i suoi pantaloncini.
"Dai, Luca, dobbiamo tornare indietro adesso," disse, con un tono di voce che ricordava dolcemente la sua situazione precaria. L'emozione del loro incontro segreto era ancora fresca, ma la realtà ,chiamava.
Luca annuì e la guardò mentre si asciugava il viso con il bordo dell'asciugamano, i resti della loro passione lasciando una lucentezza lucida sulla sua pelle, e lei si aggiustava il top del bikini, senza mai distogliere lo sguardo da lui. .
Tornarono barcollanti verso la spiaggia mentre gli altri facevano le valigie, le risate e le chiacchiere dei loro cari erano in netto contrasto con la sinfonia di silenzio che suonava tra loro.
Sua madre, sempre esperta nel travestimento, assunse facilmente il ruolo di moglie e madre devota. La tensione tra loro era evidente, un filo elettrico pronto a prendere fuoco al minimo tocco. Giovanni alzò gli occhi e si soffermò su loro due. Il sorriso che si allargò sulle sue labbra fece rabbrividire Luca di rabbia ed eccitazione. Non riusciva a capire se l'uomo conoscesse o meno il loro segreto, ma dal modo in cui li guardava era chiaro che si stava godendo lo spettacolo.
"Ti sei perso la festa," disse sua madre con leggerezza, mantenendo gli occhi fissi su Luca. "Abbiamo passato un po' di tempo divertendoci da soli. "
Il sorriso di Giovanni si allargò, mentre il suo sguardo si spostava tra i due. "Ah, mi dispiace," commentò in tono scherzoso. "Posso unirmi a voi la prossima volta? "
La risata della mamma esplose come una scintilla nell'erba secca, accendendo l'ansia di Luca. "Certo, caro," rispose, senza distogliere lo sguardo da Luca. "Ma forse la prossima volta sarà un po' diversa. "
Lo sguardo di Giovanni si fece acuto, incuriosito. "Cosa intendi, Anna?" chiese con una voce carezzevole che fece digrignare i denti a Luca.
La risata di sua madre trasmise ondate di eccitazione e terrore in Luca. "Oh, solo un po' di divertimento in famiglia", disse piano, con gli occhi scintillanti di malizia.
Continua...
Dopo quell'esperienza molto piccante con la mamma, siamo tornati entrambi in spiaggia senza che nessuno se ne accorgesse e, come al solito, abbiamo trovato papà che riposava sotto l'ombrellone. Anche se ero stanco dopo quel sesso selvaggio con mia madre, sentivo ancora il mio cazzo era semi-duro.
Per il resto della giornata, non ho potuto fare a meno di fissare le tette e il culo di mia madre e osservare ogni sua mossa, ma ciò che ho amato di più sono stati gli sguardi provocanti che ci siamo scambiati.
C'era una tensione e una carica sensuale tra noi e sin da lontano si notava che la mamma era tranquilla e felice, caricata di energia positiva. Potevo vedere come questa si irradiava in ogni suo movimento.
Quel giorno finì come al solito, cenammo insieme con gli altri famigliari e amici; Giovvani come al solito non perdeva la possibilità di guardare le tette e il culo di mia madre , mentre io, per la prima volta dall'inizio delle vacanze, mi sedetti accanto a lei.
Abbiamo scherzato tutta la sera e ci siamo divertiti, ma ogni tanto guardavo furtivamente mamma e Gio. Ero geloso ma anche arrapato di ciò che mi aveva confessato mia madre, di come si era fatta scopare sia da Giovani che da Ezio in una piazzetta deserta. In cuor mio quella notte speravo che Giovanni facesse qualche mossa, allungasse la mano sotto il tavolo e toccasse le cosce di mia madre, o le parlasse all'orecchio, ma non successe niente di tutto ciò.
La mattina dopo, Luca si svegliò prima del solito, scese lentamente le scale verso la cucina, dove il profumo del caffè fresco lo accolse. Lì, trovò sua madre, che sorseggiava la sua tazza mattutina, i suoi occhi riflettevano lo stesso tumulto che si agitava dentro di lui. Senza dire una parola, Luca si avvicinò a lei. Sentì le sue braccia di sua madre avvolgerlo, calde e confortanti, ma quando le sue labbra cercarono le sue, lei si ritrasse.
"Tesoro," sussurrò, la sua voce una carezza rassicurante, "Sai che ti amo più di ogni altra cosa, ma dobbiamo stare attenti."
I suoi occhi cercarono i suoi, una silenziosa supplica di comprensione. Lui annuì, con il cuore che gli martellava nel petto.
Luca cercò di protestare, le sue parole riversavano su se stesse nella fretta di spiegare:
"Mamma, è stato un impulso irresistibile; non sono riuscito a chiudere occhio tutta la notte pensando a te.... e quando ti ho visto ora..." Si interruppe, la sua voce era densa di bisogno.
Il suo sorriso era enigmatico, una scintilla giocosa nel suo sguardo. "Mmm, a cosa stavi pensando, Luca...?" lo stuzzicò.
Lui fece un passo avanti, allungando una mano per accarezzarle la guancia, il pollice che le sfiorava il labbro inferiore carnoso.
"Tutto e niente", rispose lui con un sorriso, gli occhi che cadevano sul suo petto, dove la sua camicia da notte si era leggermente aperta, rivelando il rigonfiamento dei suoi seni.
Ma lei fece un passo indietro, il sorriso svanì dal suo viso.
"Per ora, basta", mormorò, voltandosi per ritirarsi in camera da letto.
Il suo ultimo sguardo alle spalle fu un ammiccamento che gli fece accelerare il sangue e lo lasciò in piedi in cucina, con la sua eccitazione dolorosamente evidente.
Dopo la colazione, il suono della porta dell'appartamento che si apriva lo riportò alla realtà. Entrò suo padre, un'immagine di vitalità mattutina, con una spruzzata di sabbia ancora attaccata ai piedi nudi. Il profumo di acqua salata e crema solare riempì la stanza mentre salutava Luca, ignaro della tempesta di emozioni che si agitava sotto la superficie della sua calma facciata.
"Buongiorno", disse, "Pronto per un altro giorno in spiaggia?"
Luca annuì, la sua mente correva con i pensieri della notte precedente. Prese un respiro profondo, cercando di ricomporsi.
"Certo", riuscì a dire, con voce ferma nonostante il tumulto interiore. Sapeva che dovevano mantenere le apparenze, non lasciare che il loro segreto si infiltrasse nel tessuto della loro vita quotidiana.
"Fantastico", disse suo padre, dandogli una pacca sulla spalla.
"Vedo che ti ha fatto bene passare del tempo con tua madre".
Luca annuì, mentre la sua mente correva.
"Sì, è stato fantastico", riuscì a dire, con una voce appena più di un sussurro.
Il peso del loro segreto condiviso permeava l'aria nella stanza, creando un'atmosfera densa e carica di una tensione percepita unicamente da lui e dalla madre.
La osservò mentre usciva dalla stanza con passo deciso, i suoi fianchi si muovevano in un modo che sembrava essere appositamente concepito per lui.
Quando suo padre propose di recarsi nuovamente sulla medesima spiaggia, Luca avvertì un mix di eccitazione e timore. Desiderava rimanere accanto a lei, immergendosi nel suo splendore, ma era consapevole che sarebbe stata una tortura mantenere le mani ferme in presenza di tanti sguardi. Eppure, mentre raccoglievano i loro effetti personali e si dirigevano verso l'auto, non poté fare a meno di provare un brivido di anticipazione all'idea di trascorrere un altro giorno in compagnia di sua madre.
Mentre caricavano le loro cose in automobile, Luca notò che sua madre si era vestita in modo diverso rispetto ai giorni precedenti. Il suo prendisole metteva in risalto le sue curve, e la scollatura era appena accennata, sufficientemente profonda da mostrare un leggero décolleté. Si era truccata con una mano più decisa; i suoi occhi apparivano intensificati da un trucco fumé e le labbra erano dipinte di una audace tonalità di rosso, il che suscitava in lui un palpito di emozione. Luca comprendeva che questa metamorfosi estetica era dedicata a lui, un gioco di desiderio che iniziava a influenzarli entrambi.
Il tragitto fino alla spiaggia fu decisamente breve, tuttavia a Luca parve durare un'eternità. Egli poteva percepire il calore dello sguardo di sua madre su di lui, attraverso lo specchietto retrovisore, e dovette combattere l'impulso di sistemarsi il costume da bagno, il quale era divenuto fastidiosamente stretto.
Una volta che parcheggiò, Luca scese dall'auto, ansioso di dare una mano a sua madre nel disfare i loro cose. Lei lo seguì, muovendosi con maggiore attenzione, i suoi fianchi che ondeggiavano mentre camminava. Luca cercò di non osservarla in modo troppo esplicito, ma era complicato, dato che ogni passo che compiva era un vero piacere per gli occhi.
Posizionarono i loro lettini prendisole nei pressi della riva, rivendicando il loro posto sotto l'attento sguardo dell'ombrellone blu. Mentre suo padre andava a chiacchierare con suo zio, Luca colse l'occasione per cambiarsi e indossare i suoi pantaloncini da bagno. Poteva sentire lo sguardo di sua madre su di lui mentre si toglieva la maglietta, rivelando il suo petto abbronzato e tonico. Si prese il suo tempo, assaporando il momento, sapendo che lei lo stava osservando.
"Mamma, ti cambi?" chiese, cercando di mantenere un tono di voce disinvolto.
"Sì tesoro, devo indossare qualcosa di più confortevole per la spiaggia", rispose con un sorriso complice, mentre si alzava e si dirigeva lentamente verso la cabina sulla spiaggia, con il suo prendisole che svolazza nella brezza come il richiamo di una sirena.
Quando riemerse qualche istante dopo, Luca rimase senza parole. Il suo nuovo bikini brasiliano giallo lasciava ben poco all’immaginazione, con i lacci che faticavano a contenere la carne abbronzata e voluminosa dei suoi glutei. Il top copriva il seno quanto bastava per lasciare intravedere un accenno di scollatura, ma il modo in cui il tessuto si aderiva ai capezzoli era chiaro: non indossava reggiseno. Sentì la bocca diventare secca e il cuore battergli forte nel petto.
"Mamma, oggi sei davvero irresistibile," riuscì a pronunciare, con la voce roca per il desiderio. Lei gli lanciò uno sguardo giocoso e proseguì con una camminata seducente verso il loro posto.
"Su, non essere sciocco, tesoro," disse lei, con uno sguardo malizioso nei suoi occhi.
"Oggi avrai gli occhi di tutti i maschietti a dosso !!" lo prese in giro Luca .
La sua risata era come una melodia che faceva battere il suo cuore, e Luca non poté fare a meno di unirsi a lei nella risata, fissandola mentre si allontanava, ammirando la sua figura affascinante.
"Mamma, sai davvero come farti notare," mormorò, le parole appena uscite dalle sue labbra.
Il suo modo di camminare con sicurezza lungo la spiaggia, con i fianchi che si muovevano ad ogni passo, attirava gli sguardi di ogni uomo presente. Un'ondata di orgoglio e possesso lo colpì, ed avvertì un impulso a causa della sua crescente eccitazione.
Giovanni, sempre pronto a sfruttare ogni opportunità, non esitò e si avviò verso il loro posto. Salutò Luca con un sorriso complice prima di posare lo sguardo sulla donna che aveva affascinato entrambi.
"Salve, signorina," esclamò, con una voce intrisa di lussuria.
Sua madre sorrise con malizia e gli diede una leggera pacca sul braccio, fingendo un'innocenza che non le apparteneva, mentre si sistemava sulla sdraio con le gambe incrociate per mettere in evidenza le sue cosce sode e abbronzate.
"Giovanni, sei sempre un corteggiatore " rispose, con gli occhi che brillavano di divertimento.
Luca avvertì la sua semi-erezione aumentare ulteriormente mentre osservava sua madre e Giovanni scambiarsi battute. L’idea che sua madre prendesse in giro un altro uomo, in particolare uno con il quale aveva condiviso esperienze intime, suscitò in lui una miscela confusa di gelosia ed eccitazione. Tentò di focalizzarsi sulla sistemazione degli asciugamani da spiaggia, ma nella sua mente si affollavano scenari erotici.
“Mamma, perché gli dici queste cose?” chiese, con un tono leggermente teso.
“Oh, Luca, stai calmo,è solo un po’ di sano divertimento” rispose, con gli occhi che scintillavano di malizia.
Gli occhi di Giovanni erano fissi sul petto di lei mentre apportava piccoli aggiustamenti al bikini, il tessuto che si adattava perfettamente ai suoi seni pieni. Quel gesto, delicato e quasi impercettibile portava con sé un significato profondo. Luca non poté fare a meno di notarlo; il ricordo della pelle di lei contro la sua gli attraversò il cuore come una scossa elettrica.
La loro conversazione assunse toni più leggeri, un gioco di parole e sorrisi che evocavano l'intimità trascorsa nell'estate precedente. Ogni volta che la mano di sua madre sfiorava il suo collo o le sue dita si intrufolavano nei lacci del suo bikini, Luca avvertiva una fitta di emozione. Sembrava quasi che lei stesse mettendo in scena uno spettacolo solo per lui, un invito muto a rivivere la passione segreta che avevano condiviso.
Giovanni si fece avanti, posando la mano sulla spalla nuda di lei.
"Oggi sei davvero incantevole, cara," sussurrò, mentre i suoi occhi esploravano il corpo di lei con un desiderio evidente.
Luca sentì i muscoli della sua mascella irrigidirsi mentre cercava di distogliere lo sguardo da ciò che stava accadendo. Inspirò profondamente, sperando che il suo corpo non lo tradisse, ma l'idea di condividere sua madre, di vederla con un altro uomo, evocò in lui una reazione primordiale. Era sempre stata al centro dell'attenzione, ma oggi sembrava che lo stava ostentando, incoraggiandolo. Sentiva crescere le sue emozioni, un potente cocktail di gelosia e desiderio.
La mano di Giovanni si muoveva delicatamente lungo il braccio di sua madre, mentre la presa di Luca sulla sedia a sdraio si faceva progressivamente più ferma.
"Mamma", esclamò con tono nervoso. "Ti va di entrare in acqua?", suggerì, nella speranza di mettere fine al loro gioco di parole affettuoso.
"No, Luca," rispose lei, mantenendo lo sguardo fisso su Giovanni.
"Mi sto divertendo qui."
Luca avvertì la sua irritazione crescere, il calore della gelosia che gli ardeva le guance. Si alzò, i muscoli contratti per la tensione del momento.
"Credo sia giunto il momento per me di andare a nuotare," disse con tono nervoso.
Giovanni alzò lo sguardo verso di lui, con un sorriso complice sulle sue labbra. "L'acqua è perfetta oggi" disse, indugiando con lo sguardo sulla madre di Luca.
Si tuffò tra le onde, e il fresco abbraccio dell'acqua gli offrì una breve tregua dal caldo afflato delle sue emozioni. Tuttavia, la vista delle silhouette di sua madre e di Giovanni sulla riva non fece altro che alimentare il fuoco della sua gelosia.
Li osservò dall'acqua, mentre la sua mente si affollava di pensieri su ciò che sarebbe potuto accadere se non fosse intervenuto.
Dopo dieci minuti, emerse dal mare, con le gocce d'acqua che aderivano al suo petto e lo sguardo fisso sulla madre. Con grande sorpresa, notò che ella era già in piedi, con la mano poggiata su quella di Giovanni, pronta a unirsi a lui in acqua. Tuttavia, quando percepì il tumulto negli occhi di Luca, esitò.
"Giovanni, scusami, devo andare a nuotare con mio figlio" mormorò lei, e si allontanò dall'uomo.
Il viso di Giovanni non mostrò alcun cambiamento. "Certamente," disse, continuando a osservare i suoi fianchi.
Gli occhi della mamma rimasero sempre su Luca mentre si dirigevano verso l'acqua. Lei percepiva la forza del suo sguardo su di lui, un'intesa silenziosa di quel che sarebbe accaduto.
Luca sentiva il suo corpo reagire intensamente, il tessuto dei suoi pantaloncini da bagno era teso e lottava per contenere la sua erezione. Cercò di distogliere l'attenzione da ciò, concentrandosi invece sulla freschezza del mare mentre entravano, le onde che accarezzavano le loro cosce.
Nuotarono finché non si allontanarono abbastanza dalla riva e nessuno poteva più sentire le loro parole. Quando si fermarono, l'acqua era arrivata fino al petto, e le onde li sfioravano delicatamente, facendo sì che si avvicinassero l'uno all'altro.
“Mamma,” iniziò Luca, mescolando divertimento e un tono rimproverante, “Sai davvero come mettere a dura prova la mia pazienza.” Non riuscì a trattenere un sorriso per la sua audacia.
“Lo so, tesoro,” rispose lei, con uno sguardo malizioso negli occhi. “Ma adesso ti sei sentito geloso, vero?”
Luca non poteva negarlo. Vederla con Giovanni aveva suscitato in lui un intenso sentimento di gelosia.
“Mamma, sai che non riesco a resisterti,” rispose, con un tono intriso di desiderio. “Ogni tuo movimento, ogni tuo sorriso, mi fanno impazzire.”
La sua risata, bassa e seducente, era un suono che lo faceva tremare di voglia. “E cosa pensavi di fare quando mi hai vista con lui?” chiese, con gli occhi scuri colmi di curiosità.
Luca trattenne il respiro mentre si avvicinava a lei, le onde del mare si infrangevano intorno ai loro fianchi. “Volevo riportarti al nostro posto e mostrarti quanto realmente mi appartieni,” ammise, con una voce rauca di passione.
La risata della madre era come una melodia che lo infiammava. Prima che potesse reagire, si avvicinò e gli stampò un bacio forte e teatrale sulla guancia, mantenendo lo sguardo fisso nei suoi occhi. Il bacio durò un attimo di troppo, la sua mano gli sfiorò il petto e il suo pollice circondò il capezzolo. "Ah, Luca", sussurrò, "sei un ragazzo così assetato".
Entrambi riemersero dall'acqua, con gocce che scivolavano dai loro corpi come per esprimere un intenso desiderio. Lei si prese tutto il tempo necessario per tornare ai lettini, con un movimento dei fianchi così sinuoso che lo fece faticare a mantenere il controllo. La sabbia sotto i loro piedi era calda, e il calore del suo desiderio lo consumava dall'interno come una lava incandescente.
Mentre si avvicinavano al loro posto, il padre di Luca esclamò: "Sembra che vi siate divertiti! " Era completamente all'oscuro della tensione che si era creata solo pochi minuti prima.
Stesero gli asciugamani sulla sabbia, vicini ma senza toccarsi. Gli occhi di Luca continuavano a vagare sul petto di sua madre, alzandosi e abbassandosi a ogni respiro che faceva, le gocce d'acqua sulla sua pelle luccicavano al sole. Poteva sentire il suo cazzo pulsare nei pantaloncini da bagno, implorando di essere liberato. Provò a distogliere lo sguardo verso l'orizzonte, ma ogni movimento che lei faceva lo attirava irresistibilmente, come il richiamo di una sirena.
Il resto della giornata trascorse serenamente, offrendo una piacevole pausa dal caos delle loro emozioni. Si dedicarono a giochi sulla spiaggia, mentre le risate e le grida si mescolavano al fragore delle onde. Luca non poteva non notare gli sguardi degli altri uomini, i cui occhi erano catturati dalla figura attraente di sua madre. Ogni sguardo generava in lui una nuova ondata di possessività, un silenzioso desiderio di rivendicarla come sua.
Quando il sole iniziò a tramontare, dipingendo il cielo con sfumature infuocate di arancione e rosa, sua madre si avvicinò e sussurrò: "Andiamo a fare una passeggiata lungo la riva, Luca. Ho bisogno di parlare con te. "
La sua voce, bassa e intima, lo fece rabbrividire. Lui annuì, incapace di resistere al richiamo irresistibile della madre.
Camminarono lungo la riva mentre il dolce suono delle onde che si ritiravano fungeva da unico accompagnamento ai loro pensieri confusi. La sua mano si posò su quella di lui, le loro dita si intrecciarono, e il semplice contatto gli procurò un brivido elettrico.
Curvarono all'angolo e si presentò una baia nascosta, con il sole che accarezzava il margine dell'acqua, diffondendo un caldo bagliore nel rifugio appartato. Lei lo attirò verso di sé, un sorriso vivace danzava sulle sue labbra. "Mi ricorda la nostro primo volta insieme", disse, la sua voce un dolce sussurro.
Quando scomparvero dalla vista, lei lo prese e lo guidò verso le rocce, mentre le sue mani si agitavano nervosamente con l'elastico del suo costume da bagno. "Mamma," sussurrò, la sua voce colma di desiderio. Ma lei lo interruppe con un bacio ardente, la sua lingua si infilò nella sua bocca, rivendicandolo ancora una volta.
La sua mano trovò il suo cazzo, già duro per le provocazioni della giornata. Lo accarezzò dolcemente, il suo tocco era una promessa sussurrata di ciò che sarebbe successo. "Mamma", gemette, vagando con le mani sul suo corpo, esplorando le curve e le valli che ora conosceva così bene.
Il loro bacio si fece più intenso, le lingue si intrecciarono mentre lei lo spingeva sulle rocce. Il rumore delle onde che colpivano la spiaggia copriva i loro lamenti e i loro movimenti mentre lei era seduta sopra di lui, con il lato del suo bikini spostato. Sentì il calore e l'umidità di lei mentre scivolava su di lui. Le sue pareti lo avvolgevano come in un abbraccio.
Si muovevano in modo veloce e agitato, spinti da un bisogno che non avevano mai detto e che si era accumulato durante tutta la giornata. Lui avvertiva i suoi seni toccargli il petto, e i costumi da bagno erano l'unica cosa che li separava. L'aria salata si univa al profumo dei loro desideri, e la brezza del mare era un dolce abbraccio sulla loro pelle arrossata.
"Oh Luca," ansimò, i suoi occhi brillavano di un desiderio che era uguale al suo. "Ho aspettato tutto il giorno. "
Le sue parole erano come un fiammifero per la legna secca, facendo crescere il fuoco che già bruciava dentro di lui dal loro incontro emozionante della sera precedente. "Mamma, sei così bella che non riesco più a guardarti," sussurrò.
"Amore, perché è così duro il tuo cazzo " sussurrò, la sua voce era così affascinante che fece battere il cuore e aumentare il desiderio.
Le guance di Luca diventarono rosse perché era molto onesto, ma non riuscì a trattenersi e decise di spiegare.
"Quando ti ho visto scherzare con Giovanni oggi, ho pensato a cosa hai fatto con lui in macchina," sussurrò, con un tono carico di desiderio e gelosia.
Gli occhi della mamma si spalancarono per la sorpresa, "Ah, amore" sussurrò, con una voce dolce e seducente, mentre i suoi fianchi ondeggiavano più velocemente mentre lo cavalcava.
"Ti piaceva davvero pensare a questo, vero.!! "
“Mamma, non posso farci nulla,” ammise Luca, con la voce ridotta a un sussurro rauco. “L’idea di te con lui è. . . è come vedere una fantasia proibita prendere forma.”
Il suo sorriso assunse una sfumatura maliziosa.
"Oh, Luca," mormorò "Ti è piaciuto vedermi flirtare con lui, vero !? "
Lui gemette, prigioniero delle parole che faticavano a trovare la loro strada mentre
lei continuava a torturarlo con dolcezza.
"Mamma, come potrei non piacermi? " riuscì infine a pronunciare, e i suoi fianchi si sollevarono per unirsi ai suoi.
"Ogni volta che ti vedo conversare con un altro uomo, tutto ciò che riesco a pensare è quanto ti desidero. " Il suo sorriso si allargò, un'intesa profonda brillava nei suoi occhi.
“E se ti dicessi che ho considerato l'idea di assaporare di nuovo il cazzo di Giovanni?” sussurrò.
“Oh Mamma,” gemette Luca, chiudendo gli occhi mentre cercava di immaginare la scena.
"Se è ciò che desideri, non ti fermerò," riuscì a pronunciare, con la voce tesa dalla passione.
Il suo sorriso divenne malizioso, mentre i suoi fianchi si muovevano contro di lui in un'intensa sfida silenziosa.
"Ti piacerebbe guardarmi? " chiese, con una voce che assomigliava a un sussurro da sirena, capace di farlo rabbrividire.
"Oh sì," sussurrò Luca, mentre un'improvvisa ondata di eccitazione lo travolgeva. L'idea di vederla con un altro uomo, di immaginarla mentre donava piacere a qualcun altro, si mischiava in un mix inebriante di entusiasmo e gelosia, un'emozione a qui non riusciva a sottrarsi.
I suoi sguardi si incontrarono, ponendo una domanda silenziosa che aleggiava nell'aria. Comprendeva cosa stava chiedendo, e la risposta era evidente.
"Mamma, se è ciò che desideri, allora lo desidero anch'io," sussurrò, con la voce intrisa di desiderio.
Il suo sorriso si allargò, rivelando un luccichio subdolo nei suoi occhi.
"Mmm, allora siamo d'accordo..." disse con una voce che risuonava come il dolce ronzio di una sirena, e si avvicinò, lasciando il suo respiro caldo sfiorare l'orecchio dell'altro.
"Ma prima, torniamo al nostro piccolo segreto. "
Il sole avvolgeva la sua pelle in un caldo bagliore, trasformandola in una dea della tentazione. Lui la osservava, rapito, mentre lei allungava la mano dietro di sé e sfilava i lacci del bikini, lasciando cadere il tessuto e rivelando i suoi seni nudi e perfetti.
L'uccello di Luca era alto e fiero, con la punta scintillante di pre-eiaculato. Lei si mosse dalla sua posizione a cavalcioni, si posizionò sul cazzo di suo figlio, lo prese in mano e lo portò alla bocca, la sua lingua schizzò fuori per leccare il preeiaculato.
La vista di sua madre, il suo sguardo fisso su di lui, la sua bocca aperta e desiderosa, era troppo per lui da gestire. Lui gemette quando lei prese la testa del cazzo nella sua bocca, il calore e l'umidità lo avvolsero in un'onda di piacere.
I suoi movimenti divennero più audaci mentre si spingeva più in profondità il cazzo di Luca; le sue guance si arrossirono intensamente mentre succhiava con vigore.
I suoi occhi ruotarono all'indietro mentre sentiva la pressione aumentare.
Poteva sentire il suo orgasmo avvicinarsi come un treno in corsa e sapeva di non poter durare a lungo. Con un gemito gutturale, il corpo di Luca si irrigidì, il suo cazzo si gonfiò ancora di più nella bocca di sua madre.
Ha provato ad avvertirla, ma ne è uscito solo un gemito confuso.
Lei lo guardò verso l'alto, con gli occhi pieni di malizia, e lo prese ancora più profondamente, incitandolo. Lui non poté fare a meno di spingere verso l'alto, riempiendole la bocca con il suo sperma, dipingendole il viso con il suo seme.
Lei inghiottì tutto con fervore, il suo collo si muoveva mentre ingoiava avidamente. L'espressione di soddisfazione sul suo volto contribuiva ad intensificare ulteriormente l'intensità del suo orgasmo.
Il momento è stato esplosivo, il culmine di una giornata di tensione e desiderio. Sua madre si mise a sedere, con le guance rosse, il petto ansimante per lo sforzo, e una scia di sperma che le luccicante sul mento.
"Mamma", ansimò, con la voce piena di paura e desiderio.
I suoi occhi brillavano di soddisfazione mentre si chinava, la lingua che scivolava sul suo cazzo per catturare le ultime gocce della sua essenza.
"Ti piace guardare, vero?" sussurrò, con la voce che fece le pulsare di nuovo il suo cazzo di desiderio.
"Sì, mamma", riuscì a dire, la sua voce era diventata roca per la sua recente liberazione. "Mi piace guardarti."
Con un sorriso complice, lei si chinò per raccogliere il suo bikini con i seni che gli ondeggiavano leggermente. La vista della sua pelle nuda, il modo in cui il sole al tramonto dipingeva le sue curve, erano quasi troppo per lui da gestire. Si sedette, con il suo cazzo che pulsava ancora dolcemente, e allungò la mano verso i suoi pantaloncini.
"Dai, Luca, dobbiamo tornare indietro adesso," disse, con un tono di voce che ricordava dolcemente la sua situazione precaria. L'emozione del loro incontro segreto era ancora fresca, ma la realtà ,chiamava.
Luca annuì e la guardò mentre si asciugava il viso con il bordo dell'asciugamano, i resti della loro passione lasciando una lucentezza lucida sulla sua pelle, e lei si aggiustava il top del bikini, senza mai distogliere lo sguardo da lui. .
Tornarono barcollanti verso la spiaggia mentre gli altri facevano le valigie, le risate e le chiacchiere dei loro cari erano in netto contrasto con la sinfonia di silenzio che suonava tra loro.
Sua madre, sempre esperta nel travestimento, assunse facilmente il ruolo di moglie e madre devota. La tensione tra loro era evidente, un filo elettrico pronto a prendere fuoco al minimo tocco. Giovanni alzò gli occhi e si soffermò su loro due. Il sorriso che si allargò sulle sue labbra fece rabbrividire Luca di rabbia ed eccitazione. Non riusciva a capire se l'uomo conoscesse o meno il loro segreto, ma dal modo in cui li guardava era chiaro che si stava godendo lo spettacolo.
"Ti sei perso la festa," disse sua madre con leggerezza, mantenendo gli occhi fissi su Luca. "Abbiamo passato un po' di tempo divertendoci da soli. "
Il sorriso di Giovanni si allargò, mentre il suo sguardo si spostava tra i due. "Ah, mi dispiace," commentò in tono scherzoso. "Posso unirmi a voi la prossima volta? "
La risata della mamma esplose come una scintilla nell'erba secca, accendendo l'ansia di Luca. "Certo, caro," rispose, senza distogliere lo sguardo da Luca. "Ma forse la prossima volta sarà un po' diversa. "
Lo sguardo di Giovanni si fece acuto, incuriosito. "Cosa intendi, Anna?" chiese con una voce carezzevole che fece digrignare i denti a Luca.
La risata di sua madre trasmise ondate di eccitazione e terrore in Luca. "Oh, solo un po' di divertimento in famiglia", disse piano, con gli occhi scintillanti di malizia.
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