Un percorso
di
suo schiavo
genere
dominazione
Dopo una lunga e nervosa anticamera sono stato ricevuto dal mio nuovo editore. Subito ha gettato nel fuoco il manoscritto che avevo sottoposto al suo vaglio liquidandolo come robaccia. Se volevo continuare a restare nella sua squadra per produrre materiale pornografico di passabile qualità dovevo fare esperienze nuove dal vivo. Si è aperto la cerniera dei pantaloni ha estratto tutto il fagotto che gonfiava i suoi slip spianandomi davanti agli occhi un bellissimo cazzo in erezione. Io sono sempre stato gay e non so resistere a certi inviti. Mi sono inginocchiato e gliel'ho baciato. Me la ha subito ficcato in gola in malo modo fottendomi di bruto a pompa. Ho bevuto con gioia ogni goccia del suo orgasmo dopodiché giudicandomi non del tutto irrecuperabile mi ha voluto a casa sua per una notte da orbi durante la quale si è divertito a incularmi e a maltrattarmi in modo orribile. Ne sono uscito stremato ma anche molto ispirato e messo sulla strada giusta. Tornato a casa mia seduto nudo e molto eccitato davanti al PC ho scritto di getto il racconto più lurido che mi veniva. Gliel'ho spedito e dopo una settimana mi ha risposto che andava benissimo e che lo avrebbe fatto diventare un bestseller. Ne abbiamo vendute migliaia di copie e da allora ho continuato a scrivere racconti di successo conformi alle fantastiche lezioni di BDSM in cui mi coinvolgeva. Mi ha ridotto ad essere una specie di schiavo e gliene sono grato. Senza di lui che mi sperona dietro non so quale futuro potrei avere davanti. Ho cominciato ad amarlo in maniera inquietante e ad eseguire nel privato dei nostri incontri tutto quello che mi chiede per tradurli subito in trame piene di malizia. Sono diventato un autore famoso senza che nessuno possa sospettare da quali esperienze tragga mai spunto. Una sera mi ha mandato a cena da un suo amico giornalista molto facoltoso che voleva intervistarmi. Ha mangiato subito la foglia di che pasta sono fatto e mi ha stregato a diventare molto suo e a condividermi con certi amici non troppo raccomandabili. Mi dicono in coro che il mio culo è un guanto. Non possono più stare senza di me né io senza di loro maschi veri e cazzuti che mi fanno godere da soli o in gruppo almeno quanto godono loro a intortarmi Mi cercano in continuazione e mi vogliono. Non vedo perché dovrei rinunciare alle loro attenzioni certo sì poco edificanti che fra l'altro forniscono in presa diretta spunti concreti e continui così utili per la mia carriera di scrittore maledetto altrimenti a corto di materiali nuovi e stuzzicanti. Li trastullo volentieri e sono ormai diventato un sederino tutto fiamme e fuoco martellato colpo su colpo quasi tutti i giorni dall'uno o dall'altro in preda a voglie e a spasmi che mi rendono sazio felice e informato sulle cose del sesso come non lo sono stato mai.
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