Gli piaceva variare

di
genere
dominazione

Tra i molti top che mi hanno voluto bene e che mi hanno preso con loro ce n'è stato uno che mi faceva solo in luoghi insoliti e sempre a sorpresa nei momenti e nei modi più inaspettati. Giravamo in tuta da ginnastica per non perdere tempo a slacciare bottoni e ad aprire cerniere. Tirava giù quel tanto che basta del suo e del mio emporio dell'amore e mi giustiziava all'istante come in preda ad un raptus. Adorava il mio sedere. Lo aveva sempre davanti agli occhi o almeno così mi diceva e non stentavo a crederci perché anch'io avevo sempre la sua arma da guerra in testa. Ne sentivo continuamente la voglia ma da brava femminuccia aspettavo impaziente che gli scattasse l'uzzolo. Lo abbiamo fatto in ascensore, nelle toilette degli autogrill o lungo la strada, di giorno o di notte col sole e con la pioggia, tra gli scaffali dei superstore o delle biblioteche pubbliche, nei camerini dei negozi di abbigliamento o al cinema dove ci incantonavamo in ultima fila per non essere visti e poi nei boschi, nei prati, al mare, in cabina o sulla spiaggia o immersi in acqua. Nei posti frequentati mi teneva premuta la bocca per smorzare i gemiti che non riuscivo proprio a frenare e tratteneva con sforzo i suoi. Se venivamo sorpresi da qualche importuno potevano accadere due cose. La prima e più frequente era che uno sconosciuto o più d'uno in compagnia si godesse/godessero lo spettacolo o addirittura che si avvicinasse/avvicinassero reclamando la sua/loro parte da attivo/i o da passivo/i secondo i suoi/loro gusti. La seconda che venissimo fulminati da sguardi pieni di riprovazione e di disgusto, spesse volte rimproverati e insultati. In questi casi tiravamo su alla svelta tutto quello che avevamo tirato giù per imbandire il picnic per darcela a gambe levate a scanso di situazioni che potevano diventare a dir poco antipatiche o addirittura pericolose. Una volta in salvo la nostra performance riprendeva dal punto in cui l'avevamo lasciata e terminava soltanto quando venivo fecondato. Non mi lasciava mai all'asciutto ma un brutto giorno mi ha mollato del tutto perché si era invaghito di un altro culetto da sballo a quanto pare migliore del mio. Mi piaceva tanto il suo stile selvaggio e ad effetto e un po' lo rimpiango ma dopotutto non posso lamentarmi di come vengo apprezzato da altri magari meno impetuosi ma comunque ben equipaggiati e versati nel tiro a segno e nel fare centro manco a dirlo sul bersaglio.
scritto il
2025-01-11
1 . 7 K
visite
9
voti
valutazione
4.1
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Un percorso

racconto sucessivo

Un nuovo starno pianeta
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.